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La tecnologia è potenzialmente in grado di migliorare diversi ambiti della nostra vita, ma questo a patto che sia utile e soprattutto facile da utilizzare. Xiaomi HyperOS nasce così, il nuovo sistema operativo dell’azienda cinese, che vuole cambiare il modo di interagire con i dispositivi digitali. Un progetto ambizioso fin dal suo slogan fondativo, “Human x Car x Home”, in cui si vuole creare un ecosistema ampio ed eterogeneo, che vede l’uomo all’origine del processo. Un nuovo approccio, dunque, che potremmo definire antropocentrico, anche se appare più semplice da annunciare rispetto alla sua concreta realizzazione.

Per capire meglio a che punto è lo sviluppo di questo software abbiamo incontrato a Pechino, Jin Fan, vice presidente della divisione Mobile Phones di Xiaomi. Infatti, risulta abbastanza evidente come HyperOS sia un anello essenziale della strategia di crescita dell’azienda cinese, e che dopo circa 8 mesi dal suo annuncio ufficiale, c’è ancora davanti un intenso lavoro di sviluppo e perfezionamento per supportare l’ingresso di Xiaomi nel mondo delle auto (come dimostra il suo primo coupé elettrico SU7).

Jin Fan Vice Presidente della divisione Mobile Phone di Xiaomi

Jin Fan, Vice Presidente della divisione Mobile Phone di Xiaomi

In che modo Xiaomi HyperOS si differenzia dagli altri sistemi operativi presenti sul mercato? E perché si pone al centro di questo ecosistema?

Il primo motivo è la potente versatilità e compatibilità di HyperOS con dispositivi eterogenei. Infatti, questo sistema operativo è progettato per una poter funzionare su un’ampia gamma di dispositivi, dai wearable agli smartphone, passando dai televisori fino alle automobili. La seconda ragione invece è legata alla sua connettività. Questo perché HyperOS dispone di un sistema di connettività unificato, che integra tutti i dispositivi in un ecosistema coeso. Un elemento che consente l’interazione e il coordinamento tra i vari prodotti, in modo che le differenti funzionalità hardware possono essere facilmente accessibili e utilizzate nell’intero sistema”.

Come si integra l’intelligenza artificiale in HyperOS? E in che modo l’AI migliora l’esperienza dell’utente?

Xiaomi ha investito molto sull’intelligenza artificiale, per cui un sottosistema di AI è stato già incorporato nell’architettura di HyperOS 1.0. Sono infatti numerose le funzionalità legate all’intelligenza artificiale che saranno introdotte nei prossimi aggiornamenti e che verranno rilasciate nel corso dell’anno”.

L’AI può fornire un sistema operativo e un’interfaccia completamente personalizzati per ogni utente?

“È tecnicamente fattibile. L’intelligenza artificiale offre la possibilità di generare interfacce utente e di poter interagire con quelle esistenti, in base alle esigenze dell’utente. Le interfacce personalizzate sono solo un aspetto dei potenziali miglioramenti che l’AI può apportare e crediamo che il futuro possa riservare progressi ancora maggiori all’esperienza utente”.



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