Ancora attacchi hacker, ma questa volta la responsabilità è stata rivendicata da Alixsec, una crew filopalestinese. Quest’organizzazione sostiene la causa russa, e c’è il sospetto di un legame con i Noname. Gli hacktivisti filopalestinesi hanno preso di mira gli interessi israeliani, conducendo una cyber-guerra contro Tel Aviv da tempo.
L’obiettivo dei pirati informatici è stato colpire i siti di banche (come Intesa e Monte paschi), porti (come Taranto e Trieste) e aziende (come Vulcanair e Olidata). L’agenzia per la cybersicurezza nazionale ha avvisato le vittime degli attacchi e ha fornito supporto per ripristinare le funzionalità compromesse. I siti sono stati colpiti da attacchi DDoS (Distributed Denial of Service).
Dopo due settimane di pausa, sabato scorso i pirati informatici filorussi sono tornati all’azione. Il collettivo ‘Noname057(16)’ ha preso di mira i siti di ministeri ed istituzioni italiani, usando attacchi DDoS che hanno mandato in tilt i sistemi informatici. Tra i siti colpiti ci sono quelli dei ministeri degli Esteri, delle Infrastrutture e Trasporti, della Consob, dei Carabinieri, della Marina e dell’Aeronautica, oltre ad alcune aziende di trasporto pubblico locale. Il team Csirt dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è intervenuto per supportare il ripristino delle funzionalità compromesse.
Nel comunicare il loro attacco, i criminali informatici hanno criticato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su Telegram. Hanno espresso disaccordo riguardo al sostegno dell’Italia all’Ucraina e hanno inviato un avvertimento sulla sicurezza informatica del paese. Questi hackers hanno iniziato la loro guerra cibernetica nel marzo 2022, prendendo di mira obiettivi ucraini e Paesi considerati “nemici della Russia”. Durante la visita di Zelensky a Roma nel 2023, avevano già lanciato un’offensiva.
FP.