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Essere insultati dai propri elettrodomestici è possibile. È successo a Daniel, uomo americano che, mentre era tranquillamente in piedi nel suo salotto di casa, si è sentito urlare da dietro: “negro”. Ci è voluto qualche istante al protagonista di questa vicenda per capire che a parlare con voce metallica non era stata una persona bensì il suo robot aspirapolvere che in quel momento di muoveva sul pavimento. La storia di Daniel non è però la prima di questo tipo e non sarà l’ultima. Il motivo? Gli hacker. Entrare nel sistema delle aspirapolveri intelligenti infatti è molto semplice, soprattutto per quelle Ecovacs (come quella di Daniel), con sistemi di sicurezza blandi e falle in varie parti del software: dai problemi con i Pin alle connessioni Bluetooth poco sicure. Il caso Ecovacs non è isolato: i dispositivi smart infatti, che dovrebbero semplificare le nostre vite, rischiano di trasformarsi in strumenti di sorveglianza.

Il rischio dei robot

Gli scherzi tramite i robot domestici sono ormai noti a tutti. È molto semplice, infatti, riprogrammare Alexa di Amazon, affinché distingua un componente familiare tramite il comando vocale, e risponda con “battute ironiche” o “insulti giocosi” a dei comandi basilari come “Alexa accendi luce salotto”. Quello che forse non è noto, è quanto sia facile per gli hacker appropriarsi dei sistemi di questi robot domestici. C’è chi compie scherzi di cattivo gusto, come successo a Daniel con il suo aspirapolvere, ma c’è anche chi li usa per catturare immagini dalle telecamere posizionate sui robot. Un Roomba J7 di iRobot, ad esempio, a dicembre 2022, ha scattato una foto alla sua proprietaria sul water: quello scatto era poi stato caricato su Facebook. O ancora: a Los Angeles un robot all’improvviso ha iniziato a inseguire un cane, mentre a El Paso ha insultato nel bel mezzo della notte il suo proprietario.

Proteggersi da questi pericoli non è facile. Dovrebbero essere le aziende che producono i robot a lavorare per colmare le falle nei loro sistemi ma questo non sempre avviene. Importante è cambiare spesso password e aggiornare i sistemi, oltre a denunciare immediatamente qualsiasi caso sospetto di hackeraggio.




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