La flottiglia umanitaria Global Sumud Flotilla avrebbe subìto l’attacco da parte di un drone in Tunisia. Gli attivisti accusano Israele dell’incidente avvenuto nel porto di Sidi Bou Said, a Tunisi. Lunedì 9 settembre alle 23:45 ora locale, una delle imbarcazioni principali del Global Sumud Flotilla – la missione umanitaria più ampia mai organizzata per sfidare il blocco navale israeliano di Gaza – ha subìto l’attacco di un drone nel porto tunisino. Le sei persone a bordo dell’imbarcazione con bandiera portoghese sono rimaste illese, ma l’esplosione ha provocato un incendio che ha danneggiato il ponte principale e i vani di stivaggio sottocoperta della Family Boat. L’equipaggio è stato costretto a intervenire subito per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’imbarcazione, a bordo della quale viaggiavano alcuni membri del comitato direttivo dell’organizzazione. Ulteriori dettagli saranno forniti durante la conferenza stampa convocata dalla flotta questa mattina.
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La conferenza stampa sull’episodio
L’organizzazione della flotilla, che comprende delegazioni da 44 paesi e oltre 50 imbarcazioni cariche di aiuti umanitari, ha diffuso video delle telecamere di sicurezza che mostrano un oggetto luminoso precipitare sulla nave dall’alto, seguito da un’esplosione. Le immagini, verificate dall’emittente qatariota Al Jazeera, documentano il momento in cui i membri dell’equipaggio guardano verso il cielo pochi secondi prima del lampo che illumina l’inquadratura. Miguel Duarte, testimone oculare che si trovava a bordo della Family Boat al momento dell’esplosione, ha riferito al Middle East Eye di aver visto un drone librare sopra l’imbarcazione prima che rilasciasse un dispositivo esplosivo.
Le autorità tunisine hanno respinto categoricamente le affermazioni degli attivisti, negando qualsiasi presenza di droni nei cieli del paese nordafricano. Houcem Eddine Jebabli, portavoce della Guardia nazionale tunisina, ha dichiarato all’agenzia France presse (Afp) che secondo le indagini preliminari l’incendio sarebbe scoppiato nei giubbotti salvagente a bordo della nave “a causa di un mozzicone di sigaretta o di un accendino”, una versione smentita dalle immagini circolate sui social e sui giornali. La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, presente al porto per verificare i fatti, ha confermato su Instagram che si tratta del filmato delle telecamere di sicurezza della nave Family, specificando la sequenza: “Suono di qualcosa che l’equipaggio ha identificato come un drone. L’equipaggio suona l’allarme e chiede aiuto. Esplosione“.
