Cruise, la controllata di GM focalizzata sulla mobilit elettrica a guida autonoma (una modalit di viaggio vista come il futuro dei trasporti su gomma, anche da parte di Tesla), non sembra intenzionata a veder sfumare il suo progetto, nonostante mesi travagliati e difficili.
L’azienda, fra le prime ad ottenere la licenza da parte dello Stato federale della California per mettere su strada i propri veicoli senza conducente (per la fase di test su condizioni reali), si vista ritirare questo stesso permesso circa un mese fa, in seguito a diversi incidenti che hanno coinvolto pedoni e i mezzi elettrici di Cruise, sollevando parecchi dubbi sulla sicurezza di questi ultimi.
A stretto giro dalla decisione del Dipartimento della Motorizzazione californiano, il CEO dell’azienda, Kyle Vogt, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni, assieme a Daniel Kan, Chief Product Officer.
A riempire il vuoto lasciato dalla controllata di GM al momento Waymo (che alle spalle ha Alphabet/Google), ma forse la situazione potrebbe presto cambiare.
Secondo quanto riportato da Reuters, Cruise non sarebbe intenzionata a gettare la spugna ma, al contrario, sarebbe pronta per rilanciare il suo progetto di robotaxi a guida autonoma, stavolta per facendo un piccolo passo per volta, iniziando da un’unica citt (al momento non specificata, ma facile intuire che non sar in California).
“Una volta che avremo implementato le dovute migliorie per la sicurezza dei nostri veicoli, riconquistando la fiducia del pubblico e della autorit competenti, intendiamo rilanciare il progetto partendo da un’unica citt e dimostrare l le nostre prestazioni. Solo dopo ci espanderemo”, ha affermato la societ in una nota contenuta nell’ultimo comunicato stampa.
Cruise ha poi chiarito che, nel breve termine, si concentrer sui Cruise AV basati su Bolt, per poi allargare il progetto coinvolgendo Origin, un veicolo multi-passeggero progettato senza volante o altri controlli per il funzionamento da parte di un conducente umano.
Il rilancio non sar privo di un prezzo da pagare, da parte dei lavoratori, con un taglio ai posti di lavoro che coinvolger “principalmente i ruoli non ingegneristici”: maggiori dettagli a riguardo (si legge in una comunicazione inviata da Cruise ai suoi dipendenti ed inoltrata a Reuters) verranno forniti prima di Natale, circa due settimane dopo che Paul Jacobson, a capo del reparto finanziario di Cruise, avr affrontato l’impatto finanziario dell’azienda sulla casa automobilistica americana durante la gi programma web call con gli analisti, fissata per il 29 novembre.
A pesare ancora di pi sul progetto (che lungi dall’essere redditizio, al momento costato a GM pi di 700 milioni di dollari nel terzo trimestre 2023 e pi di 8 miliardi di dollari dal 2016 ad oggi, quando GM l’ha acquisita) anche (e paradossalmente, per certi aspetti) il costo della manodopera, che, dopo la stesura del nuovo contratto voluta dall’UAW (il sindacato che ha smosso il settore della mobilit elettrica in America, mettendo spalle al muro GM, Ford e Stellantis) aumentato.