Abbiamo forse finito le parole per ripetere quanto Parenti Serpenti sia un capolavoro epocale e insuperato. Il film di Mario Monicelli, uscito nelle sale nel 1992, è diventato un cult assoluto, replicato di anno in anno e ora, finalmente, disponibile dal 1° dicembre in streaming su Netflix. D’ora in poi, dunque, ogni occasione sarà buona per rivedere questa sublimazione di cinismo familiare: i parenti che si ricongiungono da varie parti d’Italia a Sulmona per le festività e si ritrovano di fronte alla decisione dei genitori di trasferirsi da uno di loro diventano un condensato dei vizi ma anche della bonarietà dell’italiano medio.

Anche se il tutto finisce in farsesca tragedia, non si può che guardare a questa pellicola con una sorta di compiacimento catartico, perché l’insofferenza di certi riti festivi uniti alle contraddizioni degli affetti di famiglia fa sì che ognuno di noi possa in qualche modo rispecchiarsi. Parenti Serpenti è una specie di guida universale alla sopravvivenza durante le feste, e per questo vi proponiamo una carrellata di gif da sfoggiare nelle situazioni più disparate. Prendetelo come il nostro personalissimo cavatappi a forma di delfino che vi regaliamo come grande entusiasmo.

Quando ti confidano che il pranzo avrà solo cinque portate

Quando sei stato beccato ad assaggiare il dessert prima del tempo

Quando tuo cugino ti dice di essersi iscritto al linguistico

Quando non sai come rispondere all’ennesimo regalo riciclato

Quando hai finito la pazienza con lo zio complottista

Quando l’ennesimo parente ti chiede quando ti farai la fidanzatina

Quando i tuoi genitor fingono di ignorare il fatto che in banca non ti daranno mai un mutuo

Quando non hai più le forze per opporti alla nonna che ti chiede di fare il bis

Quando la tua coscienza ti suggerisce che, nonostante tutto, uno spuntino potresti farlo

Quando i parenti più insistenti ti chiedono se vi rivedrete presto

Amazon cede al fascino dell’intelligenza artificiale e annuncia il debutto di un modello linguistico in grado di generare e/o modificare immagini. Tutti i clienti Amazon Web Services, il cloud più utilizzato al mondo, avranno quindi accesso a Titan Image Generator, un’AI in grado di generare da zero immagini basate su prompt di testo complessi, assicurandosi che l’intero processo di creazione sia accurato e riduca al minimo le cosiddette ”allucinazioni”.

Per quanto riguarda la modifica di immagini preesistenti, invece, lo strumento consentirà di isolare le aree in cui si desiderano aggiungere o rimuovere dettagli, così da poter sostituire lo sfondo o scambiare un oggetto nella mano di un soggetto. Al di là di questo, l’AI di Titan Image Generator può anche aggiungere dettagli “artificiali” a un’immagine già preesistente – esattamente come fa la funzione di espansione generativa di Photoshop -. Insomma, una serie di funzionalità utili che permetteranno agli utenti di ottenere tutte le immagini che desiderano – e come le desiderano.

Anzi, per evitare che queste creazioni possano circolare liberamente. Amazon ha annunciato che Titan aggiungerà una filigrana invisibile alle immagini che genera. Come riferito dalla società, questa scelta “contribuirà a ridurre la diffusione della disinformazione fornendo un meccanismo discreto per identificare le immagini generate dall’intelligenza artificiale e promuovere lo sviluppo sicuro, protetto e trasparente della tecnologia AI”. Ma non è tutto. Secondo quanto riferito, il Titan Image Generator sarebbe anche in grado di lavorare all’inverso rispetto al processo consueto della generazione di un’immagine, creandone una descrizione o un testo pertinente da utilizzare anche nei post da condividere sui social media.

Una novità interessante, annunciata da Amazon durante la conferenza AWS re:Invent, in cui la compagnia ha presentato anche Q, il suo chatbot AI dedicato esclusivamente alle aziende. Con questi due annunci, quindi, la società dimostra la sua volontà di affermarsi in un settore che sta riscuotendo sempre più successo negli ultimi mesi.