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Apple Watch Series 9 all’INCREDIBILE prezzo di 419€

Da Punto-Informatico.it :

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Apple Watch Series 9: l’orologio smart che tutti vorrebbero

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Apple Watch Series 9 GPS 45mm Smartwatch con cassa in alluminio color mezzanotte e Cinturino Sport mezzanotte – M/L. Fitness tracker, app Livelli O₂, display Retina always-on, resistente all’acqua

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Fonte Punto Informatico Source link

Sport, salute e benessere: ecco le startup tech italiane più promettenti

Sport, salute e benessere: ecco le startup tech italiane più promettenti


Quali sono le idee italiane più geniali nel campo del fitness? Come fanno le aziende e gli imprenditori a scegliere su quali puntare? Come si accompagna al successo un’idea allo stato embrionale? Scopritelo in un’interessante chiacchierata con Federico Smanio, CEO di Wylab e Program Director di WeSportUp, e i founder di tre interessanti startup che hanno portato nel mondo dello sport e della salute idee innovative

Quali sono alcune tra le startup più promettenti che lavorano nell’ambito sportivo e del benessere? E come lavorano le società che si occupano di finanziare e promuovere queste startup? Per scoprirlo abbiamo ospitato in redazione Federico Smanio, Ceo di Wylab e Program director di WeSportUp e i founder di tre interessanti startup.

Cosa fa Wylab e che cos’è WeSportUp

Ci spiega Smanio, tra le altre cose ex-calciatore professionista, che l’azienda che presiede è il primo incubatore di tecnologie sportive in Italia, un’organizzazione “che offre servizi a 360 gradi per potenziali imprenditori che hanno idee interessanti e vogliono renderle di successo”. La storia di Wylab ha inizio quando Matteo Campodonico, a capo di una startup che allora si chiamava Wyscout, aveva inventato uno strumento per fare scouting di calciatori nel mondo professionistico, strumento che poi è diventato la piattaforma dati e video più importante del settore. Wyscout è stata acquisita da un’azienda americana ma il gruppo di imprenditori che ci lavoravano ha deciso di lanciare un’altra iniziativa che offrisse supporto professionale a tutti quegli imprenditori che volevano ripetere la storia di Wyscout. Da allora l’azienda ha valutato startup e fatto investimenti cercando di costruire un ponte tra innovatori e aziende o organizzazioni sportive che avevano bisogno di quegli innovatori. Wylab è uno degli operatori tecnici di WeSportUp, un acceleratore in grado di selezionare le startup italiane più innovative in ambito di sport e benessere che ha, tra i promotori, CdP Venture Capital – Fondo Nazionale Innovazione, Sport e Salute e Startupbootcamp, e che lavora in tre ambiti: le performance degli atleti e delle persone, il coinvolgimento e l’esperienza dei tifosi, il management dello sport.

Caresport
Caresport

Le startup più promettenti: Caresport

In redazione a Milano è arrivata, lo scrivevamo, una selezione di tre interessanti startup che hanno partecipato ai programmi di accelerazione. La prima che incontriamo è Caresport, che si occupa, ci spiegano i due founder, di “portare la sharing economy nel mondo dello sport con un presidio phygital”, quindi metà fisico e metà digitale. Caresport installa degli armadietti intelligenti (i cosiddetti smart locker) all’interno dei circoli sportivi o in generale ovunque si faccia sport, e al cui interno è possibile trovare attrezzi specifici per diverse discipline. Caresport si è specializzata, nel tempo, nel mondo del padel, dove porta la prova della racchetta direttamente al campo. Ma la startup è attiva anche nel mondo dello sci, del surf, dei sup, solo per fare alcuni esempi. Caresport ha partecipato al primo programma di accelerazione di WeSportUp ed è presente in una cinquantina di circoli in tutta Italia.

Trainect
Trainect

Le startup più promettenti: Trainect

Trainect è una startup completamente differente perché si concentra sull’ambito del benessere all’interno delle aziende. Trainect cerca, infatti, di rendere misurabile e un fattore di business il benessere, provando a risolvere il problema del benessere aziendale attraverso una piattaforma che lo rende misurabile, aumentando allo stesso tempo la partecipazione e la soddisfazione dei lavoratori. Alle aziende viene proposto di creare percorsi personalizzati (ad esempio con allenatori, nutrizionisti ma anche con podcast o video) e di misurarli attraverso cinque aree di benessere, che indicano come la popolazione aziendale effettivamente si senta. Attivi dal 2020, lavorano con oltre 20 aziende corporate e più di 10mila dipendenti. Anche Trainect ha partecipato alla prima selezione di WeSportUp.

Athleticae
Athleticae

Le startup più promettenti: Athleticae

L’azienda Athleticae si occupa di sviluppare attrezzatura sportiva attraverso tecniche di ingegneria avanzata e metamateriali, materiali cioè creati in maniera artificiale. Ha creato un prodotto chiamato AMbelievable per l’assorbimento delle vibrazioni della racchetta da tennis realizzato in stampa 3D in grado di migliorare notevolmente le prestazioni dell’atleta. Si tratta di bottoncini colorati altamente personalizzabili che si applicano alla racchetta ma che, rispetto ad altri in commercio, ci spiegano, riescono ad essere più leggeri e performanti in termini di assorbimento di vibrazioni. Athleticae attraverso una rete di distributori lavora in 14 paesi e tre continenti ed è stata selezionata nel secondo gruppo di startup di WeSportUp.

Federico Smanio (al centro) con i rappresentanti delle startup
Federico Smanio (al centro) con i rappresentanti delle startup

Accompagnare al successo l’innovazione nello sport

WeSportUp ha ricevuto, in due anni di attività, 800 candidature e ha in database 1.100 realtà innovative. Fino ad ora sono state selezionate 43 startup e 17 di queste sono state “accelerate” grazie a un programma che dura 14 settimane e che aiuta i futuri imprenditori a migliorare strategie, modelli di business, accesso ai mercati ma anche nelle relazioni con gli investitori, grazie anche a una community di oltre 60 mentor attivi. Il programma si conclude poi con un Demo Day, che permette di presentare i risultati raggiunti da ognuna delle startup.

 

Ma come si fa, chiediamo a Federico Smanio, a capire quali sono le idee vincenti? “Noi cerchiamo innanzitutto l’imprenditore che abbia talento, cosa non facile. Poi cerchiamo di capire se il prodotto o la tecnologia che sta dietro al prodotto possono fare la differenza, possono risolvere un problema nell’ambito sportivo, abbiano un mercato importante. Questi sono gli elementi che ci fanno decidere se fare o meno l’investimento in una startup”. “Il nostro approccio – continua Smanio, spiegandoci come vengono accompagnati gli imprenditori al successo – è sempre stato più industriale che finanziario: noi sediamo a fianco dell’imprenditore e diamo una mano nello sviluppo industriale, nell’accesso al mercato, nell’accesso ai capitali, negli investimenti”. Una formula, dunque, che ha un approccio molto pratico. WeSportUp vede la partecipazione, tra le altre, di aziende come BNL BNP Paribas, Fastweb, Renault, Snaitech e Juventus FC.



fonte : skytg24

Tesla bot Optimus: ecco quanto costa il robot di Elon Musk

Tesla bot Optimus: ecco quanto costa il robot di Elon Musk

da Hardware Upgrade :

La corsa di Tesla all’innovazione non conosce soste e stavolta l’obiettivo è sfondare nel mercato della robotica con il suo rivoluzionario Optimus. Elon Musk ha finalmente rotto il silenzio, svelando qualche dettaglio in più sul prezzo a cui potrebbe essere lanciato il suo primo robot umanoide. E a giudicare dalle sue parole, il costo dovrebbe risultare piuttosto accessibile rispetto alle aspettative.

Elon Musk svela il prezzo del nuovo Optimus bot

La rivelazione è arrivata tramite un post su X (l’ex Twitter), in risposta a Sam Korus di ARK Invest che chiedeva indicazioni sui potenziali costi di produzione di Optimus, visto che il robot pesa meno di un decimo di un’auto Tesla. Musk non si è tirato indietro e ha subito fatto luce sulla questione prezzo.

“Costruire Optimus allo stato attuale è molto più impegnativo e complesso di un’automobile”, ha esordito, per poi aggiungere: “Ma penso comunque che finirà per costare meno della metà di un’auto”. Facendo un rapido calcolo su Model Y, che negli USA parte da 43.990 dollari, l’intelligenza artificiale umanoide di Tesla potrebbe essere lanciata a un prezzo di circa 22.000 dollari o giù di lì.

Questa ipotesi sul prezzo di Optimus sembra ulteriormente avvalorata da un’altra risposta di Musk, quando a un beta tester di FSD (la guida autonoma di Tesla) che ipotizzava un costo tra 25.000 e 30.000 dollari, il CEO ha semplicemente replicato “Less over time”, ovvero un prezzo inferiore nel tempo.

Ma chi dovrebbe acquistare un robot del genere e per quale scopo? Al momento è ancora presto per avere risposte definitive, ma possiamo iniziare a farci un’idea sulla base delle indiscrezioni circolate finora. Tesla potrebbe partire già con un modello avanzato, grazie ai dati raccolti dalle sue auto connesse che Musk ha spesso definito come “robot su ruote”. Trasferire quella tecnologia su un dispositivo umanoide sarebbe quindi uno step relativamente semplice per l’azienda.

 

Il punto di forza di Optimus è la sua incredibile flessibilità di movimento, con oltre 200 gradi di libertà complessivi e ben 11 soltanto nelle mani. Questo gli permette di muoversi e manipolare oggetti in modo molto simile a un essere umano, come dimostrato nei video in cui lo vediamo fare yoga e piegare magliette. Con queste premesse è probabile che Optimus possa inizialmente essere impiegato per compiti faticosi, ripetitivi e pericolosi in vari settori produttivi, sostituendo parte della forza lavoro umana. Ma le ambizioni di Musk vanno oltre, arrivando a immaginare l’utilizzo domestico del robot per aiutare le persone nelle faccende di casa.

Insomma, se le promesse di Musk verranno mantenute, Optimus potrebbe rivoluzionare il mercato della robotica a uso consumer e professionale, con un prezzo finalmente abbordabile per privati e aziende. Che l’era dei robot umanoidi stia per diventare realtà?

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l’addio a WordPad è ufficiale

l’addio a WordPad è ufficiale

Da Punto-Informatico.it :

Microsoft ha reso nota già lo scorso anno l’intenzione di voler eliminare WordPad dall’elenco dei software preinstallati su Windows 11. Ora sappiamo con quale tempistica lo farà: l’addio avverrà entro fine anno, con l’arrivo della versione 24H2. Il sistema operativo perderà l’applicazione dopo ben 29 anni.

WordPad non farà più parte di Windows 11

È quanto si legge in un documento del supporto ufficiale, appena aggiornato. La software house scrive: WordPad sarà rimosso da tutte le edizioni di Windows a partire dalla versione 24H2 di Windows 11 e da Windows Server 2025. Dall’autunno, dunque, la piattaforma sarà priva del programma dedicato alla scrittura e all’editing dei file di testo.

L'interfaccia di WordPad su Windows 11

Già le build di anteprima rilasciate agli Insider non includono più l’applicazione. Come riportato dal sito Windows Latest, sono stati eliminati sia i riferimenti all’interno del menu Start sia i file wordpad.exe e wordpadFilter.dll. Risulta invece ancora disponibile su 23H2 e 22H2, il cui supporto sarà garantito rispettivamente fino a novembre 2025 e ottobre 2024.

Nel documento si legge che WordPad non è più aggiornato e verrà rimosso da una futura release di Windows, consigliamo Microsoft Word per i documenti come .doc e .rtf oppure Notepad (Blocco note) per i .txt. Se per quest’ultimo, il Blocco note, di recente sono state introdotte molte nuove funzionalità, Word non è gratuito se non nella sua incarnazione Web che comunque richiede l’autenticazione tramite account e non può essere eseguita in locale.

Come continuare a utilizzare WordPad

Chi vuol continuare a utilizzarlo anche dopo questo termine può ricorrere a un workaround piuttosto semplice: non deve far altro che copiare e salvare i due file appena citati (wordpad.exe e wordpadFilter.dll) che si trovano all’interno della cartella C:\Program Files\Windows NT\Accessories, come mostrato dallo screenshot qui sotto.

I file da copiare per continuare a utilizzare WordPad su Windows 11

La prima versione di WordPad è stata distribuita nell’ormai lontano 1995, come parte di Windows 95. È stata introdotta con l’obiettivo di rimpiazzare Microsoft Write, un altro programma per la scrittura in circolazione fin dal 1985.



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One UI 6.1 con Galaxy AI da oggi, 28 marzo, su smartphone e tablet di Samsung. La lista

One UI 6.1 con Galaxy AI da oggi, 28 marzo, su smartphone e tablet di Samsung. La lista

da Hardware Upgrade :

Dopo aver lanciato in grande stile Galaxy AI sui top di gamma Galaxy S24, Samsung è pronta a espandere la sua rivoluzionaria esperienza di intelligenza artificiale anche ad altri dispositivi della sua gamma. A partire da oggi, 28 marzo, sarà rilasciato l’aggiornamento ad One UI 6.1 che porterà le funzionalità Galaxy AI sulla serie Galaxy S23, Galaxy S23 FE, Galaxy Z Fold5, Galaxy Z Flip5, Galaxy Tab S9 (5G) e Galaxy Tab S9 (Wi-Fi).

Samsung OneUI 6.1: ecco le funzioni in arrivo

Samsung non ha ancora confermato se Galaxy AI arriverà anche sui dispositivi delle precedenti generazioni, ma l’azienda ha ribadito l’obiettivo di offrire questa esperienza AI a oltre 100 milioni di utenti Galaxy entro il 2024. Un obiettivo ambizioso che conferma la forte scommessa di Samsung sull’intelligenza artificiale per rivoluzionare l’esperienza mobile.

TM Roh, Presidente di Mobile eXperience Business, ha sottolineato che “il nostro obiettivo con Galaxy AI non è solo quello di aprire la strada a una nuova era dell’intelligenza artificiale mobile, ma anche di potenziare gli utenti rendendo l’intelligenza artificiale più accessibile. Questo è solo l’inizio di Galaxy AI”.

Le potenti funzionalità di Galaxy AI

Ma cosa potranno fare esattamente gli utenti con Galaxy AI? Le funzionalità promettono di rivoluzionare l’esperienza di utilizzo degli smartphone e tablet Samsung. Ecco alcune delle più interessanti:

  • Cerchia e cerca: basta disegnare un cerchio attorno a un oggetto in un’immagine per cercare rapidamente informazioni su di esso sul web. Una funzione utilizzabile in tutte le app che permettono la cattura di schermata.

  • Note Assist: gli appunti diventano intelligenti grazie alla possibilità di generare riepiloghi e tradurre note scritte a mano.
  • Browsing Assist: per rimanere aggiornati più velocemente, questa funzione (disponibile solo nell’app Internet Samsung) genera riepiloghi completi di articoli di notizie.
  • Transcript Assist: registra le riunioni e ottieni automaticamente trascrizioni, riepiloghi e traduzioni.
  • Chat Assist: scegli il tono dei tuoi messaggi e ottieni traduzioni in 13 lingue diverse durante le chat.
  • Interpreter: conversazioni naturali tradotte e mostrate su uno schermo diviso per comunicare senza barriere.

  • Live Translate: traduzioni vocali e di testo durante le chiamate, semplicemente utilizzando l’app Telefono Samsung.
  • Modifica generativa: ridimensiona, riposiziona o riallinea oggetti nelle foto manualmente o seguendo i suggerimenti dell’AI. Le foto modificate avranno una filigrana per indicare l’intervento dell’AI.

Ecco gli smartphone e i tablet Samsung aggiornati alla OneUI 6.1 ad oggi:

  • Samsung Galaxy S24

  • Samsung Galaxy S24+

  • Samsung Galaxy S24 Ultra

  • Samsung Galaxy S23

  • Samsung Galaxy S23+

  • Samsung Galaxy S23 Ultra

  • Samsung Galaxy S23 FE
  • Galaxy Z Fold5
  • Galaxy Z Flip Galaxy Tab S9 (5G)
  • Galaxy Tab S9 (Wi-Fi)

Un ventaglio di funzioni potenti e innovative che promettono di semplificare la vita degli utenti, aumentare la produttività e abbattere le barriere linguistiche. Dopo Galaxy S24, Samsung porta la sua esperienza AI di nuova generazione su molti altri dispositivi a partire da fine marzo. L’intelligenza artificiale mobile di Samsung è appena iniziata.

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