Seleziona una pagina
Offerta Spusu 70 in scadenza: approfitta ora

Offerta Spusu 70 in scadenza: approfitta ora

Da Punto-Informatico.it :

Spusu 70 è una delle poche offerte che permette di accumulare gigabyte di traffico inutilizzato a fine mese. 70 GB di traffico dati base, 2000 minuti di conversazione e 500 SMS al mese: questo è il contenuto del pacchetto.

Puoi anche accumulare una riserva di traffico fino a 140 GB per il mese successivo. Ma c’è un problema: l’offerta sta per scadere. Quindi, clicca sul link qui sotto e sottoscrivi Spusu 70.

In scadenza l’offerta Spusu 70: ecco cosa fare

Spusu 70

 

Innanzitutto, Spusu 70 garantisce la massima velocità in 4G+ sia per i download che per gli upload. I minuti compresi nel prezzo possono essere utilizzati anche per chiamare numeri fissi e mobili nel resto d’Europa senza alcun costo aggiuntivo.

Con Data Reserve puoi accumulare fino a 140 GB di traffico dati non utilizzato per il mese corrente, che saranno disponibili dal mese successivo. Ciò vale sia per i minuti che per gli SMS, che non hanno una data di scadenza.

Piuttosto, vengono sempre messi a disposizione fino al loro esaurimento. Puoi anche riempire continuamente la riserva con le unità che non ti servono, così sarà sempre piena.

Ad esempio, se il tuo utilizzo mensile è di 30 GB, Spusu accantonerà i restanti 40 GB nel mese successivo. Questi sono a tua completa disposizione fino al completo esaurimento e possono essere riforniti in qualsiasi momento.

Inoltre, Spusu garantisce prezzi fissi in ogni momento, senza rimodulazioni periodiche, come spesso succede con altri provider.

C’è anche la segreteria telefonica totalmente gratuita che ti permette di ricevere messaggi vocali mentre sei assente.

Il processo di attivazione è molto semplice e può essere effettuato completamente online; basta cliccare sul pulsante “acquista” e la SIM ti verrà inviata a casa.

Inserisci i dati richiesti e scegli se vuoi una SIM classica o una eSIM e se desideri la ricarica manuale o il rinnovo automatico.

Puoi pagare anche con carte di pagamento VISA e MasterCard oppure PayPal. Il costo totale di attivazione è pari a 15,88 euro.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.



Fonte Punto Informatico Source link

Hummer EV EarthCruiser è una mini casa che si autoricarica, perfetto per l’avventura

Hummer EV EarthCruiser è una mini casa che si autoricarica, perfetto per l’avventura

da Hardware Upgrade :

L’Hummer elettrico, più semplicemente conosciuto come Hummer EV, è sicuramente un veicolo costoso e non per tutti, ma ben si presta all’esplorazione e all’avventura più o meno estrema, di cui molti americani sono appassionati. Così la GMC ha voluto sfruttare questo potenziale stringendo un accordo con gli specialisti di EarthCruiser, per sviluppare un add-on dedicato e perfettamente integrato nel telaio.

Ora, a distanza di circa 5 mesi dall’annuncio del progetto, l’Hummer EV EarthCruiser è pronto per essere presentato. Si basa sulla versione pick-up del veicolo elettrico, montando il pack aggiuntivo in parte sul letto di carico, in parte sopra l’abitacolo.

Hummer EV EarthCruiser

La struttura può esplodere verso l’alto, per creare la zona living. Nel retro del veicolo, sfruttando la maggiore altezza, si trova la zona giorno, mentre sul tettuccio, ad altezza ridotta, c’è il letto. A bordo trovano spazio un lavandino, piano di cottura a induzione, frigo con zona freezer, riscaldatore a 12 volt per l’acqua, doccia interna e esterna. Non mancano prese in corrente alternata o a 12 volt.

Hummer EV EarthCruiser

Al di sopra del tetto a soffietto ci sono i pannelli fotovoltaici per una potenza totale di 605 Watt, accoppiati a un accumulo con batterie al litio da 6 kWh. Secondo le stime del costruttore, questo permetterebbe di rimanere offgrid almeno 7 giorni, ma in caso di sole praticamente quanto si vuole, per tutto il tempo necessario alla sosta.

I pochi fortunati che possiedono un Hummer EV potranno avere accesso al kit dal 2024, direttamente tramite EarthCruiser.

Source link

Oppenheimer, la sanguinosa storia che il film non racconta

Oppenheimer, la sanguinosa storia che il film non racconta



Da Wired.it :

Ma il governo statunitense era preoccupato anche dalle spie naziste. Una spia americana fu incaricata di scoprire se i nazisti contrabbandavano uranio di Shinkolobwe. Uno dei numerosi carichi del minerale di Sengier fu intercettato e affondato dal Reich.

Una volta arrivate negli Stati Uniti, le “pietre sgargianti” venivano raffinate in luoghi come Oak Ridge, nel Tennessee, e poi spedite a Oppenheimer a Los Alamos, nel Nuovo Messico. Oppenheimer e il suo team impiegarono quasi tre anni per sviluppare le bombe. Anche se i tedeschi si arresero nel maggio 1945 (e fu chiaro che non erano vicini al completamento di una bomba nucleare), la guerra nel Pacifico proseguiva. Alla fine, nell’agosto 1945, gli Stati Uniti sganciarono due bombe su Hiroshima e Nagasaki, la prima delle quali era riempita di uranio congolese, come diceva papà.

Jean Bele, il fisico nucleare, mi dice che oggi gli isotopi radioattivi sono ancora nel terreno vicino a Shinkolobwe: “I rifiuti solidi radioattivi entrano nell’acqua, nelle colture, negli alberi, nel suolo, negli animali e arrivano agli esseri umani“, spiega. Non conosciamo l’entità delle radiazioni. Sappiamo che a Oak Ridge la mortalità per cancro è aumentata. E che nei pressi di St. Louis, nel Missouri, dove venivano scaricati i resti dei minerali congolesi, la contaminazione comporterà dei rischi per i lavoratori per i prossimi mille anni.

Dopo la proiezione di Oppenheimer, come un fan qualsiasi, ho avvicinato Nolan nella hall. Sono riuscito a chiedergli delle biglie, del perché le abbia scelti e di quale problema creativo abbiano risolto. Il regista ha risposto con un cenno cortese: “Avevo bisogno di un modo per dimostrare quanto tempo ci sarebbe voluto per raffinare tutto quel minerale”. Poi ha aggiunto: “Il numero di biglie era in realtà matematicamente calcolato per rappresentare la quantità necessaria“.

Senza il Congo ovviamente ottenere tutto quel minerale sarebbe stato impossibile. Nella corsa alla costruzione della bomba, entrambe gli schieramenti volevano il minerale congolese. Secondo il colonnello Nichols, la miniera di Shinkolobwe è stata “un caso anomalo in natura“: “Non è mai stato trovato nulla di simile“. E questo, ovviamente, significa che senza i lavoratori neri del Congo, terrorizzati e costretti alla sottomissione e a estrarre minerali bellici essenziali 24 ore al giorno, l’esito di quello che probabilmente è il progetto più importante della storia dell’umanità sarebbe stato molto diverso.

Nel 1946, Sengier divenne il primo non americano a ricevere la medaglia al merito, assegnata dal presidente degli Stati Uniti per riconoscere “un atto eccezionalmente meritorio o coraggioso“, in questo caso quello che sancì la vittoria degli Alleati. In una foto della cerimonia, c’è chi però potrebbe vedere anche qualcos’altro: un uomo con qualcosa da nascondere. I servizi segreti durante la guerra rivelarono che la società di Sengier aveva venduto ai nazisti circa 1,5 milioni di chili di uranio congolese. Nel 1948, un minerale radioattivo fu ribattezzato in onore di Sengier: sengierite.

Allo stesso tempo, i congolesi, il popolo da cui discendo, iniziarono ad abbattere i sistemi coloniali che li opprimevano. Nel 1960 ottennero l’indipendenza. All’epoca papà aveva 13 anni e, anche se ci sarebbero voluti anni prima di conoscere la storia dei minatori di uranio, ha sempre saputo che il popolo congolese ha un posto importante nella storia.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.



[Fonte Wired.it]