La ricerca dei migliori lavatappeti non è solo una questione da maniaci della pulizia: questi dispositivi si rivelano incredibilmente utili in qualsiasi casa e auto. Ancora di più, se in giro ci sono animali domestici o bambini piccoli. Nonostante il loro nome, questi gadget non si limitano infatti alla sola pulizia di tappeti e moquette: sono strumenti versatili che semplificano la gestione di sporco e macchie su divani, materassi, interni auto e molto altro. E in un periodo come quello primaverile, in cui le allergie raggiungono il loro picco, mantenere puliti tessuti e superfici imbottite è una mossa intelligente anche per migliorare la qualità dell’aria. Pur non avendo nulla a che vedere con le macchine giganti usate nei grandi hotel dove le moquette coprono metri e metri di superfici condivise, i lavatappeti domestici sfruttano la stessa tecnica: spruzzano detergente, smacchiano, igienizzano e aspirano. Il tutto per restituire tessuti puliti e profumati, ma anche asciutti.
A cosa servono i lavatappeti
I lavatappeti sono dispositivi multifunzione che – come anticipato – non si limitano alla pulizia dei tappeti. Grazie alla loro capacità di spruzzare detergente, strofinare e aspirare, si dimostrano efficaci anche per pulire moquette, divani, sedili dell’auto, materassi, letti imbottiti, poltrone e accessori non sfoderabili. Il loro principale punto di forza è la capacità di rimuovere macchie, sporco e persino odori persistenti, sfruttando potenti motori, soluzioni detergenti specifiche e accessori mirati come spazzole e ugelli ad alta pressione. Alcuni modelli offrono inoltre funzioni avanzate come la pulizia a caldo, particolarmente utile per macchie grasse o incrostate, e la tecnologia di auto-pulizia, che evita il proliferare di batteri e cattivi odori all’interno della macchina stessa.
Come sceglierli
Come sempre le caratteristiche chiave da valutare sono al servizio delle specifiche esigenze di ognuno, ma possiamo tracciare alcune linee guida generali a supporto di un’analisi piuttosto esatta dei vari modelli:
- Potenza: incide direttamente sull’efficacia della pulizia e sull’aspirazione. Modelli da almeno 400-750 W garantiscono prestazioni adeguate;
- Capienza dei serbatoi: un serbatoio ampio permette di pulire a lungo senza dover interrompere il lavoro per svuotare l’acqua sporca o ricaricare quella pulita;
- Funzioni extra: alcuni modelli dispongono di modalità di pulizia a caldo per macchie ostinate o di sistemi di auto-pulizia per mantenere il dispositivo efficiente e igienizzato;
- Versatilità: accessori intercambiabili e tubi flessibili permettono di adattare il lavatappeti a diverse superfici e situazioni;
- Portabilità: peso e dimensioni contano, soprattutto se si prevede di utilizzarlo frequentemente in auto o su scale;
- Rumorosità: modelli più silenziosi possono essere preferibili, soprattutto per contesti domestici;
- Facilità di manutenzione: la possibilità di smontare serbatoi e accessori per una pulizia accurata evita accumuli di sporco e cattivi odori.
I migliori lavatappeti secondo Wired
I migliori lavatappeti sulla piazza sono quelli che combinano una buona potenza alla dotazione di una gamma di accessori utili per trattare le superfici più disparate, visto che possono agire anche sugli imbottiti di casa. Abbiamo valutato inoltre la presenza di sistemi di riscaldamento dell’acqua, progettati per trattare le macchie più ostinate e a igienizzare le superfici, così come la compattezza e la praticità d’uso in generale. Infine la nostra top 5 si è mossa dai prodotti entry level, con un budget di circa 120 euro, ai modelli più avanzati per i quali ne sono richiesti fino a 250.