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Netflix ha iniziato a eliminare definitivamente il suo piano base senza pubblicità. In questi giorni gli abbonati in Canada e nel Regno Unito stanno ricevendo una notifica che li invita a sottoscrivere un nuovo pacchetto. “Il tuo ultimo giorno per guardare Netflix è il 13 luglio. Scegli un nuovo piano per continuare a usufruire del servizio“, si legge nel messaggio. Nel nostro paese, al momento il piano base senza pubblicità costa 12,99 euro al mese e si affianca agli altri due livelli offerti dal colosso dello streaming, lo Standard con pubblicità (5,49 euro mensili) e il Premium (17,99 euro).

Il graduale addio di Netfilx al piano base senza pubblicità

L’anno scorso Netflix aveva eliminato la possibilità di sottoscrivere il piano base senza annunci per i nuovi iscritti e per gli utenti che riattivano il proprio account. Da ottobre, l’opzione è stata disattivata in diversi paesi, tra cui Italia, Messico, Spagna, Brasile, Giappone, Germania, Australia, Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Ora sembra che l’abbonamento ad-free più economico sia destinato a scomparire del tutto da questi mercati.

Stando ai dati della società di ricerca sull’audience Antenna nel quarto trimestre dello scorso anno la maggior parte dei nuovi abbonati nel settore dello streaming ha attivato piani che prevedono annunci pubblicitari. Netflix è pronta a sfruttare questa tendenza con un portafoglio di abbonamenti più compatto in grado di generare maggiori entrate pubblicitarie.

“La nostra priorità immediata è sviluppare il nostro abbonamento pubblicitario in modo che Netflix diventi un’opzione essenziale per gli inserzionisti. Questo è fondamentale per rendere la pubblicità un pilastro del nostro business“, aveva dichiarato l’azienda nel 2023.

La nuova strategia di Netflix

A maggio Netflix ha confermato di essere al lavoro per creare una piattaforma per la gestione degli annunci, una mossa che segna un importante cambiamento nella sua strategia. Se finora la società di Los Gatos ha infatti collaborato con Microsoft per soddisfare le esigenze degli inserzionisti, il lancio di una struttura interna dedicata le permetterebbe di avere il pieno controllo dell’attività pubblicitaria e di creare esperienze allineate con il resto dei suoi prodotti e servizi. “La gestione interna dell’adtech ci permetterà di dare impulso al nostro piano con pubblicità con lo stesso livello di eccellenza che ha reso la nostra piattaforma leader nella tecnologia dello streaming”, aveva dichiarato Amy Reinhard, presidente del settore pubblicitario di Netflix.

L’approccio commerciale di Netflix assomiglia sempre più a quello della vecchia televisione. Qualche settimana fa Reuters ha riferito che il gigante starebbe addirittura valutando la possibilità di lanciare un piano gratuito con pubblicità, che inizialmente sarebbe disponibile solo in alcuni territori dell’Europa e dell’Asia per poi essere esteso ad altri mercati come Germania e Giappone.

Nel frattempo, l’azienda riporta che il suo piano con pubblicità ha raggiunto i 40 milioni di utenti attivi mensili, un aumento significativo rispetto ai 5 milioni dello scorso anno. Nei paesi in cui è presente, oltre il 40% di tutti i nuovi iscritti ha scelto l’abbonamento con gli annunci.

La società di consulenza di mercato Nielsen indica che circa il 70% degli abbonati al livello con pubblicità di Netflix consuma più di 10 ore di contenuti al mese. Di conseguenza, questi utenti “hanno il doppio delle probabilità di interagire con una pubblicità rispetto ad altri servizi di streaming e alla tv tradizionale“.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.



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