Quando si parla della nuova Hyundai Tucson non si ha a che fare con un semplice restyling, ma con l’ennesimo capitolo di una storia iniziata nel 2004 e mai davvero rallentata. In oltre vent’anni il SUV coreano è passato dai primi benzina e diesel alle versioni mild-hybrid, full hybrid e plug-in, fino a diventare il C-SUV Hyundai più venduto in Italia e in Europa, con oltre 230.000 unità solo sul nostro mercato.
Il Model Year 2026 non stravolge il design che ha reso riconoscibile la generazione attuale, ma lavora di fino su ciò che conta davvero: powertrain, abitacolo, dotazioni e gamma. È una di quelle evoluzioni che non fanno scena con una foto, ma che si sentono subito dopo pochi chilometri.
Abitacolo moderno e “vero” spazio da famiglia
Salendo a bordo, la prima impressione è quella di un ambiente molto più pulito e razionale rispetto al passato, dove la plancia è dominata dal nuovo doppio display curvo composto da due schermi da 12,3 pollici affiancati. Il selettore del cambio è stato spostato dietro al volante, con comandi “shift-by-wire”: una soluzione che libera parecchio spazio nella console centrale, ora occupata da un comodo vano portaoggetti, dai portabicchieri e dalla base di ricarica wireless per lo smartphone. Piace anche la scelta di mantenere pulsanti fisici per il climatizzatore e per alcune funzioni rapide: niente menù infiniti da cercare nel touchscreen mentre si affronta una rotonda, ma controlli diretti e intuitivi. Lo spazio resta uno dei punti forti del modello e cinque adulti stanno davvero comodi, mentre il bagagliaio della full hybrid arriva a 616 litri in configurazione a cinque posti, che diventano 1795 abbattendo lo schienale.
I due schermi affiancati da 12,3″ dominano l’abitacoloRaffaele Gomiero
Tecnologie che servono davvero
Dal punto di vista di connettività, il salto di qualità è evidente. Al centro della scena ci sono i servizi Hyundai LIVE, gli aggiornamenti software Over-the-Air e la telematica Bluelink, che permettono di gestire dallo smartphone molte funzioni della vettura. Molto apprezzata la Digital Key 2.0, che consente di aprire e avviare la Tucson usando il telefono compatibile o una card NFC, e volendo di condividere “la chiave” con altre persone, fino a sette profili diversi: una comodità concreta per chi alterna l’auto tra famiglia, partner o colleghi.
Sul fronte sicurezza, la dotazione SmartSense è molto completa: frenata automatica d’emergenza con riconoscimento di veicoli, pedoni e cicli, mantenimento e centraggio di corsia, cruise control adattivo con funzione stop&go, riconoscimento dei limiti, monitoraggio dell’attenzione del conducente e controlli del traffico posteriore. Non manca il Blind Spot View Monitor, che proietta nel quadro strumenti l’immagine delle telecamere laterali quando si aziona l’indicatore di direzione, aiutando a tenere d’occhio scooter e biciclette che spuntano all’improvviso.




