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Allargare in maniera così ampia la platea per raggiungere certi numeri vuol dire andare oltre i modelli top di gamma. Ecco perché l’arrivo della Galaxy AI su modelli di fascia media più che probabile sembra inevitabile. Anche perché, come confermato da Chomet, Samsung sta testando la sua AI su tutti i suoi prodotti, al fine di capire fin dove spingersi nell’integrazione di funzionalità che necessitano di un determinato hardware per gestire i processi on-device e, quindi, ridurre la dipendenza dal cloud.

Un punto determinante, questo, perché i limiti dei processori consentono di includere solo alcune funzioni della Galaxy AI sui dispositivi di fascia media, lasciando un’esperienza senza compromessi solo a chi è disposto a spendere più soldi per acquistare prodotti di fascia alta. Una scelta che potrebbe comunque scontentare chi ha acquistato Galaxy S24, come i pieghevoli Z Fold6 e Z Flip6, che si ritroverebbero a condividere parte delle funzionalità e dell’esperienza innovativa garantita da Samsung con chi ha speso o spenderà la metà dei soldi.

Samsung Galaxy Z Fold6

Se da una parte c’è il tentativo di avvicinare le persone all’AI prima che possano legarsi ai vari ChatGPT e Gemini AI, dall’altra il piano dei coreani potrebbe puntare a fidelizzare la massa di utenti in  modo gratuito, prima di proporre un eventuale abbonamento (o altre forme di monetizzazione) per continuare a utilizzare la Galaxy AI, che nel tempo continuerà ad aggiungere nuove funzioni. Non a caso, Samsung ha specificato come la suite AI sia gratuita per due anni, trascorsi i quali sarà il tempo di tirare le somme e capire come muoversi. Tenendo a mente che l’AI non può essere gratuita per sempre, perché ai produttori costa e neanche poco.



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