Lo scorso 13 novembre 153 persone palestinesi sono rimaste per ore bloccate in un aeroporto di Johannesburg, in Sudafrica. Il gruppo, proveniente dalla Striscia di Gaza, era stato scortato con dei pullman fino all’aeroporto israeliano di Ramon, poi imbarcato su un volo per l’aeroporto di Nairobi, in Kenya, e infine su un volo per Johannesburg.
Se le procedure di sbarco sono state così lunghe è perché queste persone non avevano timbri di partenza, biglietti di ritorno o dettagli sulla sistemazione e in realtà nemmeno avevano bene idea di dove si trovassero. A organizzare questo e altri viaggi recenti sempre verso il Sudafrica ma anche in direzione del Sud-Est asiatico è stata la Al-Majd Europe, un’organizzazione non governativa misteriosa che sul suo sito, tra foto create con l’intelligenza artificiale e indirizzi falsi, sostiene di occuparsi di evacuazione della popolazione da contesti di crisi. Ma che sembra più che altro operare di concerto con le autorità israeliane in una sorta di sperimentazione del piano prospettato dal presidente statunitense Donald Trump e apprezzato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu di svuotare la Striscia di Gaza dei palestinesi.
Che cosa sappiamo finora
Cos’è Al-Madj Europe?
Al-Majd Europe, sul suo sito web, dice di essere un’organizzazione che fornisce aiuti e operazioni di soccorso alle comunità musulmane nelle zone di conflitto e di guerra. C’è scritto che è nata nel 2010 in Germania ma il dominio del sito web, registrato tramite un portale citato in diversi report per frodi online, è stato attivato solo all’inizio del 2025.
La misteriosa ong informa di avere una sede a Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme Est occupata, ma il giornale israeliano Haaretz non ha rinvenuto alcuna sede a quell’indirizzo. Le immagini delle persone indicate come dirigenti risultano essere generate con l’intelligenza artificiale e anche la sezione dei “casi di successo”, che riporta solo quattro storie, presenta foto copiate da alcuni reportage giornalistici. Sempre Haaretz è risalito a una delle persone che potrebbe esserci dietro questa organizzazione, visto che in precedenza il sito rimandava alla società estone Talent Globus. Si tratta di Tomer Janar Lind, un cittadino israelo-estone che negli ultimi anni ha fondato diverse società, la gran parte non più attive. Anche la mail segnalata del modulo dei contatti risulta inattiva e il link delle donazioni non è funzionante.
Al-Majd Europe è insomma un soggetto opaco e misterioso, un’organizzazione non governativa solo presunta e dove molti aspetti non tornano. E il problema è che si sta occupando del trasferimento di centinaia di palestinesi fuori dalla Striscia di Gaza.
Evacuazioni o deportazioni?
Negli ultimi mesi sui telefoni cellulari di migliaia di palestinesi della Striscia di Gaza sono arrivati messaggi da numeri sconosciuti. Prospettavano la possibilità di uscire dal territorio devastato da oltre due anni di genocidio israeliano verso paesi terzi pronti ad accoglierli grazie al diritto d’asilo. Chiedevano però grosse somme di denaro, fino a 5mila dollari a testa, e numerosi documenti personali e familiari ricchi di informazioni sensibili. Qualcuno ha lasciato perdere e non si è fidato. Altri, spinti anche dalla disperazione di essere intrappolati in una prigione a cielo aperto dove ormai tutto è venuto a mancare, hanno raccolto i loro risparmi o chiesto prestiti ad amici e parenti e avviato l’iter per l’evacuazione dalla Striscia di Gaza con Al-Majd Europe.


