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Granblue Fantasy: Relink, primo incontro con l’ambizioso action RPG di Cygames – Anteprima

da Hardware Upgrade :

Dopo aver conquistato la Terra del Sol levante, Cygames vuole ingraziarsi i videogiocatori occidentali sperimentando un nuovo genere, ma sempre coinvolgendo una delle sue IP di punta. Parliamo di Granblue Fantasy, RPG con combattimenti a turni rilasciato originariamente in Giappone nel 2014 per browser e piattaforme mobile, un titolo che stato particolarmente apprezzato visti i 25 milioni di download raggiunti in poco pi di cinque anni.

Le ultime due iterazioni di Granblue Fantasy prendono le distanze dalla formula turn-based optando per un approccio decisamente pi immediato al gameplay. Nascono cos il picchiaduro 2.5D Versus: Rising, sviluppato da Arc System Works (BlazBlue, Guilty Gear) e rilasciato proprio poche ore fa, e Relink, un action RPG realizzato con la collaborazione di PlatinumGames, autori della serie Bayonetta e del mai troppo lodato NieR: Automata. Parlando di Relink, poco prima della pandemia di COVID-19 il team di PlatinumGames ha abbandonato il progetto, ma quest’ultimo andato avanti e, oggi, ha finalmente raggiunto la sua forma finale.

Granblue Fantasy: Relink debutter a inizio 2024 e noi abbiamo avuto la fortuna di provarlo in anteprima, volando in quel di Londra per incontrare gli sviluppatori e per trascorrere qualche ora in compagnia di questo ambizioso gioco di ruolo. Vi raccontiamo la nostra esperienza.

Relink: un’esperienza inedita nell’universo di Granblue Fantasy

Il progetto originale di Granblue Fantasy coinvolgeva personalit di grande calibro, come il compositore Nobuo Uematsu e l’art director Hideo Minaba, entrambi noti per i loro lavori su Final Fantasy e Lost Odyssey. Ritroviamo il loro contributo anche in Relink, che per l’appunto ci ha immediatamente ammaliati con i suoi incantevoli brani musicali e con un comparto artistico di tutto rispetto, incorniciato da uno stile grafico piuttosto originale.

Meno visibili sono invece i frutti della collaborazione con PlatinumGames. I primi trailer di Relink evidenziavano combattimenti al cardiopalma, che richiamavano quindi il tipico gameplay delle produzioni del team nipponico, ma quando la palla passata a Cygames il gioco ha cambiato forma: gli scontri sono diventati meno tecnici e adrenalinici a favore di un gameplay pi accessibile, adattandosi cos ad un pubblico meno hardcore. Il focus resta per improntato sui combattimenti, che non rinunciano ad un elevato livello di sfida quando ci si avvicina alle fasi endgame dell’avventura. Il risultato finale un intrigante ibrido che vuole accontentare un po’ tutti, persino i fan degli MMO, grazie ad alcuni elementi presi in prestito da quel genere.

Se vero che PlatinumGames ha abbandonato Relink, il suo director non ha mai rinunciato al completamento del gioco. Yasayuki Kaji ha mantenuto le redini del progetto con l’evidente obiettivo di preservare la visione originale dell’RPG, prestando particolare attenzione alla componente action; del resto, in passato Kaji ha contribuito allo sviluppo di colossi quali Metal Gear Rising: Revengeance, Bayonetta 2 e lo stesso NieR: Automata.

Abbiamo incontrato l’ex lead level designer di PlatinumGames a Londra, durante l’evento organizzato da Cygames a inizio dicembre in vista del lancio di Granblue Fantasy: Relink. L’hands-on del gioco stato suddiviso in due parti: una lunga prova della campagna single player ed una corposa sessione multigiocatore. L’evento si poi concluso con una presentazione hands-off dell’endgame di Relink, durante la quale gli sviluppatori hanno preso parte ad una spettacolare – e a dir poco impegnativa – boss fight con un temibile drago.

L’impressione generale quella di avere davanti un titolo massiccio, molto maturo dal punto di vista del gameplay e variegato quanto basta, sia nella composizione del suo setting che nei contenuti offerti nelle numerose missioni. Certo, tale maturit stata raggiunta dopo un lungo periodo di gestazione (pi di sette anni!), ma occorre comunque tenere conto dell’addio di PlatinumGames e di una pandemia che ha rallentato un’intera industria. I nostri feedback iniziali sono assolutamente positivi, ma non mancano dei dubbi.

Un fantastico viaggio al fianco di Gran e Djeeta

Il primo incontro con Granblue Fantasy: Relink stato inaugurato con la sua campagna single player, la quale propone un’esperienza narrativa lineare senza troppi fronzoli.

La storia del gioco ha inizio in medias res e sembra quasi dare per scontato che il giocatore di Relink conosca gi gli eventi precedenti, cos come i personaggi che vediamo sullo schermo. Una scelta, quella degli autori, che pu innescare una lieve confusione tra gli utenti che non hanno mai provato l’RPG lanciato in Giappone o che non hanno mai letto la serie di light novel tratta dal gioco; specifichiamo che c’ anche un adattamento anime, che con ogni probabilit rappresenta il percorso pi semplice per avvicinarsi alla lore di Granblue Fantasy.

In ogni caso, dopo una cutscene introduttiva abbiamo immediatamente impersonato Gran, protagonista maschile di Granblue Fantasy. In alternativa possibile giocare nei panni della sua controparte femminile, Djeeta, anch’essa presente nell’RPG originale. La ‘ciurma’ di Gran, che fa da capitano di una gigantesca nave volante, si disperder in seguito ad un incidente che vede coinvolto anche Bahamut, una delle leggendarie Primal Beast: dopo essere stato evocato da Lyria, la creatura perde inspiegabilmente il controllo e attacca il gruppo di eroi.

Gran precipiter su un’isola, ma passer poco tempo prima di ricongiungersi con il resto della compagnia. Insieme, gli eroi visiteranno una citt pulsante di vita e interagiranno con i suoi abitanti, raccogliendo prove e indizi che li condurranno verso un’altra Primal Beast che sembra manifestare comportamenti insoliti. Abbiamo quindi partecipato a diverse – e tutto sommato piacevoli – conversazioni con gli NPC e ad altrettante battaglie con goblin e altri pericolosi avversari. Cos facendo abbiamo completato i primi tre capitoli della campagna, che di fatto fanno da introduzione alla storia inedita scritta per Relink: si scoprir che il gi menzionato personaggio di Lyria giocher un ruolo fondamentale nella nuova trama.

Nel corso della nostra prova ci siamo focalizzati sulle missioni principali, ma il gioco propone sin dall’inizio una manciata di side quest a cui dedicarsi tra un incarico e l’altro. Le missioni secondarie sono quasi tutte improntate sull’azione nuda e cruda, con scontri in cui abbiamo affrontati nutriti gruppi di nemici che, in un paio di occasioni, ci hanno persino messo in difficolt. “Persino” perch il livello di sfida di Relink appare inizialmente troppo basso e solo pi avanti, come vedremo, oser sfoderare gli artigli. Dopotutto, la presenza di alcune impostazioni opzionali che semplificano ulteriormente il gameplay – fino a limitare l’input ai soli comandi di movimento – ci fa capire quanto si voglia avvantaggiare i giocatori meno esperti.

Tornando a parlare della storia in s, si vede lontano da un miglio l’influenza delle opere giapponesi. Le battaglie sono inframmezzate da alcune scene che sembrano prese pari pari da un anime, ma con un ritmo meno frenetico di quello proposto dalla maggioranza delle serie d’animazione. I dialoghi non lasciano spazio a battute particolarmente originali o memorabili, ma sentiamo di promuovere l’ottima traduzione e l’adattamento dal giapponese. Il terzo capitolo di Relink si conclude con una boss fight, spettacolare dal punto di vista scenografico e abbastanza avvincente per quanto concerne la difficolt. L’epilogo svela un curioso plot twist che stravolge la narrazione, dando inizio alla vera avventura di Granblue Fantasy: Relink.

Il colpo di scena, in s, non offre particolari interpretazioni e spiana una strada alquanto prevedibile. Ciononostante, non avendo potuto vedere molto altro in merito alla campagna, vogliamo riservarci la facolt di saggiare meglio la componente narrativa di Relink in fase di recensione, nella speranza di scoprire un’avventura ancora pi emozionante. In compenso, stata l’occasione perfetta per sperimentare le varie meccaniche dell’action RPG e, nello specifico, del suo combat system, il che ci conduce alla seconda parte del nostro hands-on.

Goblin, grifoni, draghi… e robottoni!

Superate le circa 20 ore richieste per completare la campagna single player di Granblue Fantasy: Relink, i giocatori potranno esplorare il mondo di gioco e raccogliere i numerosi incarichi disponibili. Dopo i titoli di coda, infatti, verr sbloccata un’intera sequela di nuove side quest a cui prendere parte per affinare le proprie abilit e migliorare l’equipaggiamento del nostro party. Party che potr essere gestito da un unico giocatore o, pi preferibilmente, da una squadra di quattro persone che collaboreranno in tutte le missioni secondarie del gioco.

In occasione dell’evento londinese, Cygames ha invitato giornalisti e content creator a fare squadra per affrontare una serie di boss fight dalla difficolt variabile. In questa fase avevamo la libert di scegliere uno dei numerosi personaggi giocabili, ai quali se ne aggiungeranno altri con il lancio del gioco completo. Considerando che ogni combattente caratterizzato da abilit e armamenti unici, abbiamo colto la palla al balzo per sperimentare diverse ‘build’.

Di base, il sistema di combattimento di Granblue Fantasy: Relink improntato su scontri rapidi, fatti di fendenti, parate e schivate. A queste manovre basilari si affiancano diverse skill attive con cui sar possibile aumentare la conta dei danni inflitti, incrementare le resistenze del personaggio controllato o applicare vari buff (ai compagni del party) e debuff (ai nemici).

Idealmente, ogni mossa va eseguita con il giusto tempismo e con una certa accortenza, al fine di sfruttare al meglio le altre meccaniche che compongono il combat system. Tra queste c’ la Barra Link, che una volta riempita consente al giocatore di rallentare il tempo e infliggere danni critici al nemico di turno. Troviamo poi le cosiddette Arti Celesti, delle vere e proprie ‘ultimate’ attivabili dopo aver riempito la relativa barra: se anche i compagni del party attiveranno le loro Arti Celesti, sar possibile innescare un effetto a catena chiamato Full Burst, che culminer con un devastante attacco combinato dagli effetti pi o meno devastanti.

La riuscita di un attacco Full Burst non mai scontata, soprattutto se ci si trova in un party formato da altri giocatori reali. Sar per questo motivo che ogni volta che siamo riusciti a mettere a segno un potente attacco combinato abbiamo provato una grandissima soddisfazione. Certo, il comparto visivo e sonoro di Relink hanno senz’altro contribuito a restituire quel piacevole senso di appagamento attraverso soluzioni ben rodate.

C’ una notevole variet di build, al punto che non siamo riusciti a provare ogni personaggio disponibile nella versione preview, n a sperimentare tutte le abilit portate in dote da questi. Risulta per chiaro che, in Relink, una squadra efficiente richiede una scelta pi attenta dei personaggi. Il nostro party ha affrontato e sconfitto un Grifone senza grandi difficolt, potendo contare sulla perfetta sinergia tra i personaggi scelti – che includevano combattenti focalizzati sui danni e altri sul supporto. In altre situazioni, come nella boss fight contro uno spaventoso lich di ghiaccio e quella contro una sorta di mecha (avete letto bene), abbiamo trovato difficolt nel restare semplicemente in vita. In questi casi riteniamo di aver scelto dei personaggi meno adatti al tipo di squadra che avevamo formato, magari popolando accidentalmente il party di troppi attaccanti ‘DPS’. In ogni caso, al termine delle boss fight veniva decretato l’MVP, il giocatore che ha ottenuto il punteggio migliore sulla base dei danni inflitti o del supporto fornito.

Errori come il nostro difficilmente si verificheranno quando, dopo il lancio, i giocatori avranno ormai assimilato gran parte delle meccaniche di Relink. Gli stessi giocatori che, magari, inizieranno a scoprire i contenuti endgame del gioco dopo le 40 ore suggerite da Cygames: superata la campagna e le diverse missioni opzionali, dalle quali si ricaveranno gli equipaggiamenti pi potenti, i giocatori saranno pronti ad affrontare le sfide pi ardue.

Non abbiamo avuto la possibilit di provare in prima persona una boss fight di fine gioco, ma gli sviluppatori si sono presi la briga di mostrarcene una in presa diretta. Il nemico affrontato era il Radis Whitewyrm, una potente creatura draconica che attacca in maniera aggressiva gi nei primi istanti della battaglia. Per sperare di sconfiggere un simile boss (di livello 135!), gli sviluppatori hanno messo in piedi la squadra perfetta, formata da quattro personaggi di livello 100. Prima di iniziare al boss fight, ci stato anche spiegato in che modo le abilit di uno dei combattenti scelti (Vane) si sposino perfettamente con quelle della maga Io.

La battaglia non durata pi di 10 minuti, ma stata un ‘rollercoaster’ di emozioni. Il boss ha dato non poco filo da torcere agli sviluppatori stessi, con una serie di attacchi imprevedibili e spesso difficili da evitare. Tra le abilit del Radis Whitewyrm abbiamo visto degli attacchi elementali ad area che ricoprivano gran parte dell’arena: in questi frangenti Relink assume l’aspetto di un autentico bullet hell, costringendo i giocatori ad effettuare manovre estremamente precise per evitare gli attacchi – che azzererebbero all’istante la loro salute, a questi livelli.


Se sono queste le battaglie che attenderanno i giocatori di Granblue Fantasy: Relink, potranno gioire anche i gamer pi ‘hardcore’. Il team di Cygames ci ha anticipato che ci sono nemici ancora pi formidabili dello spaventoso Radis Whitewyrm, il che lascia ben sperare. Sconfiggendo questi giganteschi boss si otterranno equipaggiamenti rarissimi, come amuleti dagli effetti unici o armi di varia natura. Al momento difficile dirvi quanto possa funzionare il loot system, ma il numero di ricompense sembra appagante e bilanciato con il livello di sfida proposto.

Nutriamo qualche perplessit anche in merito al sistema di progressione. Abbiamo visto com’ possibile arrivare al livello 100 partendo dalla campagna fino ad arrivare ai suddetti combattimenti endgame, ma non sappiamo quanto sia facile raggiungere il level cap e quanto sia veloce il passaggio da un livello all’altro dopo la campagna e dopo le quest aggiuntive. Non sembra esserci una grande personalizzazione sul fronte estetico, ma c’ sicuramente una buona variet di item equipaggiabili e tante abilit da potenziare nei rispettivi skill tree.

Siamo invece certi della bont del comparto grafico, caratterizzato da uno stile originale ed estremamente vivace che ben si sposa con le ambientazioni fantasy di Granblue. I fondali sono colorati e piuttosto dettagliati, ma nelle animazioni che il gioco ci lascia a bocca aperta, con le boss fight che esplodono in un tripudio di luci e colori – e lo fanno senza mai diventare troppo confusionarie. Ineccepibile la colonna sonora firmata da Nobuo Uematsu, che ci ha caricati nei frangenti pi concitati e cullati nei pi calmi momenti dedicati all’esplorazione.

Con ogni probabilit ci faremo delle idee ancora pi chiare quando avremo tra le mani la versione finale di Granblue Fantasy: Relink. Il lancio dell’action RPG di Cygames previsto per il 1 febbraio 2024, salvo ulteriori rinvii – il debutto era originariamente previsto per il 2022. Le piattaforme scelte sono PC, PS5 e PS4; nulla da fare per gli utenti Xbox, purtroppo.

Per il momento possiamo ritenerci soddisfatti della prima esperienza con Relink. Si tratta di un titolo a dir poco ambizioso, che abbraccia un genere inedito per il franchise di riferimento facendo forza su una formula studiata accuratamente e che, soprattutto nelle fasi iniziali dell’avventura, vuole avvantaggiare i giocatori meno avvezzi. Sembra che ci saranno comunque diverse occasioni per rimpiangere la bassa difficolt della campagna, con le numerose boss fight che popolano le quest aggiuntive e, soprattutto, il curioso endgame.

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Brembo Solutions: competenza e intelligenza artificiale al servizio delle imprese di ogni settore



Da Wired.it :

Brembo è riconosciuta come leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di impianti frenanti, ma molti non sanno che a partire da quest’anno grazie a Brembo Solutions fornisce anche soluzioni digitali personalizzate per le imprese. Il tema di fondo è che l’azienda fondata nel 1961 da Alberto Bombassei e guidata oggi dal presidente esecutivo Matteo Tiraboschi ha raggiunto il successo proprio grazie all’innovazione e nel tempo anche alla relativa declinazione digitale. Le competenze maturate nel settore e soprattutto il crescente impiego di intelligenza artificiale hanno consentito di alimentare un bagaglio tecnico e strategico che oggi è finalmente accessibile anche all’esterno dell’impresa. D’altronde ogni giorno il suo know-how viene già applicato in tutti i siti produttivi dei quindici paesi dove è presente nel mondo.

I servizi che offriamo sono racchiusi in due macro ambiti. Sviluppiamo da una parte soluzioni per i processi produttivi, con l’obiettivo di garantire la massima qualità dei prodotti e aumentare l’efficienza. Dall’altra per i processi aziendali, con l’obiettivo di favorire decisioni data-driven tramite modelli basati su metodologie di data science“, spiega a Wired l’amministratore delegato di Brembo, Daniele Schillaci.

Brembo Solutions si caratterizza rispetto ad altre realtà concorrenti per un approccio che chiamano AI-Doing: una sintesi tra la conoscenza dell’intelligenza artificiale e la sua applicazione pratica. In effetti è una riconversione, a misura dei bisogni di impresa, dei processi già sperimentati in Brembo. Da rilevare poi che Brembo Solutions non si rivolge solo all’ambito automotive, perché “l’efficienza produttiva è un’esigenza che ha chiunque voglia aumentare la propria competitività sul mercato“.

Applicazioni Brembo Solutions in ogni settore

La nuova unità di Brembo lavora con le imprese, quindi opera nel segmento business-to-business. Non ha ancora compiuto un anno di vita eppure ha già sei importanti clienti. “Per ragioni di confidenzialità non possiamo rivelarne i nomi, ma parliamo di aziende del tessile, del siderurgico, dell’alimentare o della grande distribuzione, per citare alcuni ambiti. Il primo cliente che si è affidato a Brembo Solutions è un importante brand fashion“, puntualizza Schillaci.

L’azienda del settore moda aveva bisogno di una soluzione specifica per far fronte alle esigenze di monitoraggio in fase di produzione. Brembo ha sviluppato di conseguenza Tailor Mate: un sistema basato su visori avanzati coadiuvati dall’intelligenza artificiale per “verificare in tempo reale la qualità dei tessuti e individuare in fase di produzione eventuali difetti“. Su un fronte analogo è stata messa a punto X-Mod3l, un’altra applicazione che abbina l’intelligenza artificiale a macchine a Raggi X per “individuare microscopici difetti in un materiale, riducendo gli scarti e aumentando il valore di un prodotto

Infine un altro esempio di soluzione su misura è Claims Hunter, uno strumento basato su intelligenza artificiale e attività di web scraping “per l’analisi dei reclami sui prodotti“. In pratica consente di intercettare ogni segnalazione online prima che diventi reclamo ufficiale, consentendo all’azienda di intervenire più rapidamente nella fase di manifattura industriale.

Brembo Solutions è il cuore e l’interfaccia verso i clienti. Il valore aggiunto è dato da un team unico nel suo genere, parte integrante dell’azienda: giovani di talento e professionisti esperti provenienti da varie discipline e culture. Da statistici a fisici, da sviluppatori a ingegneri, che spaziano dal Brembo Inspiration Lab in Silicon Valley, al nostro quartier generale al Kilometro Rosso in Italia fino alle nostre sedi di Nanchino in Cina, per un approccio veramente globale“, conclude Schillaci.



[Fonte Wired.it]

la Friggitrice ad Aria Moulinex sta andando a ruba!

Da Punto-Informatico.it :

La friggitrice ad aria Moulinex Easy Fry Deluxe ti offre una modalità sana e gustosa di preparare i tuoi piatti preferiti grazie alla tecnologia Rapid Air, che utilizza il flusso d’aria calda per cuocere i cibi. Questo processo crea una crosticina esterna croccante e saporita, mantenendo al contempo la morbidezza interna.

Con ben 4 modalità di cottura (friggere, arrostire, grigliare e cuocere) questa friggitrice ti consente di preparare una vasta gamma di piatti, dal classico pollo arrosto e patatine fritte a torte e pizze deliziose. Dotata di 8 programmi preimpostati, tra cui patatine fritte, cotolette, gamberetti, torte, pizza, pesce, grill e arrosto, la friggitrice semplifica la tua esperienza culinaria, permettendoti di cucinare in modo semplice e veloce i tuoi piatti preferiti.

Il selettore di temperatura, regolabile da 80 °C a 200 °C, ti offre la flessibilità necessaria per ottenere risultati ottimali con ogni ricetta. Con una capacità di 4,2 litri, la friggitrice è in grado di preparare fino a 6 porzioni, ideale per soddisfare le esigenze di tutta la famiglia.

Il controllo intuitivo è reso possibile dal pannello touchscreen digitale e dal timer elettronico, che offre la funzione di spegnimento automatico e un allarme acustico. La pulizia è agevolata grazie ai componenti rimovinili, lavabili in lavastoviglie. Inoltre, il cestello rimovibile contribuisce a tenere l’olio in eccesso, facilitando la manutenzione.

Fino al 31 dicembre 2023, inoltre, l’acquisto di una friggitrice ad aria Moulinex Easy Fry Deluxe include un regalo speciale: un anno di abbonamento gratuito alla rivista di GialloZafferano!



Fonte Punto Informatico Source link

Microsoft potenzia AI L.A.B., il programma di formazione sull’IA generativa

da Hardware Upgrade :

A settembre Microsoft aveva annunciato il lancio di AI L.A.B (Learn, Adopt, Benefit), un programma di formazione che si pone l’obiettivo di colmare il divario di competenze digitali così da supportare l’adozione dell’IA generativa. A pochi mesi dall’annuncio, arrivano le prime novità. 

AI L.A.B si estende a startup, PMI e privati

Inizialmente il programma di formazione AI L.A.B. era pensato per grandi aziende ed enti pubblici, ma a gennaio verrà esteso anche ad altre realtà. Le startup e le PMI, in primis, che da gennaio potranno accedere ad AI L.A.B. for Digital Entrepreneurs, un percorso specifico per questo tipo di imprese. 

Non solo: sempre da gennaio sarà attivo il programma Ital.IA L.A.B., sviluppato in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale e destinato ai privati, siano essi studenti (a partire dai 16 anni), lavoratori e persone in cerca di occupazione. Per supportare questa attività Microsoft ha realizzato insieme a Fondazione Mondo Digitale 20 hub sparsi per la Penisola (concentrati prevalentemente al Sud o nelle periferie delle grandi città) dove le persone potranno recarsi per avere accesso ai corsi di formazione gratuita. L’obiettivo di Microsoft è quello di raggiungere 8.000 persone con questa iniziativa dedicata ai privati.

Parlando dell’importanza di queste iniziative, Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, ha sottolineato che “occorre guidare le imprese e le persone a orientarsi in questi nuovi scenari affinché possano trarre il maggior beneficio da questa nuova tecnologia, comprenderne il potere trasformativo e le opportunità, mantenendo alta l’attenzione chiaramente sugli aspetti etici e sullo sviluppo responsabile di queste tecnologie. In soli tre mesi, attraverso il programma AI L.A.B., insieme ai nostri partner abbiamo raggiunto 111 aziende e avviato oltre 200 progetti di AI generativa, mettendo a disposizione delle imprese l’accesso alla tecnologia e percorsi di formazione personalizzata per sfruttarne tutte le potenzialità. Siamo di fronte a un’occasione senza precedenti, a un cambio di paradigma come non si era mai visto prima e vogliamo aiutare l’Italia a crescere con il digitale”.

Microsoft AI L.A.B.: arrivano nuovi partner

Con l’estensione del programma, arrivano anche nuovi partner dell’iniziativa. Inizialmente il programma AI L.A.B. aveva visto il supporto di Accenture, AGIC Group, Almawave, Altitudo, Avanade, Avvale, Capgemini, Engineering, EY, Hevolus, Jakala, MESA, Porini/DGS, PWC, Reply, Prometeia e Trueblue, ma ora entrano nuovi nomi.

Nello specifico, la casa di Redmond ha annunciato l’ingresso di 4wardPRO, Computer Gross, Esprinet, Insight, Leonardo, NTT Data, ProgeSoftware, Softjam, SoftwareOne, TD Synnex e VarGroup.

I primi casi d’uso

L’IA generativa è oggi una tecnologia che è sulla bocca di tutti e secondo i principali attori sul mercato avrà un impatto dirompente, rivoluzionando il modo in cui siamo abituati a lavorare. Ma all’atto pratico, come viene adottata dalle imprese in Italia? 

Durante la presentazione delle novità di AI L.A.B. sono state portate le testimonianze di due clienti di Microsoft che hanno già iniziato a sperimentare con le soluzioni di IA: SIAE e Tinexta

In particolare, SIAE ha reso disponibile Copilot per i suoi dipendenti con l’obiettivo di migliorare la collaborazione e rendere più efficienti i flussi di lavoro. Ottenendo risultati positivi, come spiega il Direttore Generale Matteo Fedeli: “Il progetto con Microsoft per l’implementazione di Copilot rappresenta un passo significativo per SIAE nel suo impegno a fornire servizi di alta qualità. L’intelligenza artificiale ha dimostrato di essere una risorsa preziosa per migliorare l’efficienza, la precisione e la collaborazione, posizionando la SIAE all’avanguardia nell’era digitale in continuo cambiamento, sempre nel rispetto del diritto d’autore”.

Tinexta, invece, ha scelto di appoggiarsi inizialmente ad Azure OpenAI, mentre Copilot verrà introdotto nel 2024. “Grazie alla collaborazione con Microsoft, il Gruppo Tinexta ha dotato i propri dipendenti di strumenti basati su Azure OpenAI integrando quindi l’AI generativa nei flussi lavoro e nei processi aziendali“, afferma Francesco Scambia, CIO del Gruppo Tinexta. “Tali strumenti si arricchiranno nel corso del 2024 anche di una sperimentazione con Microsoft Copilot per acquisire ulteriori informazioni ed elementi per migliorare continuamente lo standard Tinexta per l’adozione e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Il Comitato Innovazione di Gruppo sta lavorando con priorità su queste linee guida anche per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno dei servizi erogati verso i nostri clienti“.

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Spotify testa le playlist generate dall’AI



Da Wired.it :

Già da qualche mese si vociferava che Spotify stesse lavorando a una funzione che avrebbe consentito agli utenti di generare playlist con il supporto dell’AI. Ma ora quelle voci sembrano diventare realtà. In queste ore, infatti, l’utente di TikTok @robdad_ ha condiviso un video che mostra in anteprima la nuova funzionalità dell’app di streaming musicale, accessibile dalla sezione “La tua libreria”, semplicemente cliccando sull’icona “+” in alto a destra sullo schermo. L’opzione della playlist generata dall’intelligenza artificiale si va ad aggiungere così alle due già preesistenti a disposizione degli utenti: creare una playlist personale o condividerne una con gli amici.

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Disponibile esclusivamente in lingua inglese – e attualmente soltanto in fase di test – la funzione di Spotify sembra assomigliare in tutto e per tutto a un qualunque chatbot AI. Una volta selezionata l’opzione di una playlist generata dall’intelligenza artificiale, la piattaforma restituisce all’utente una schermata in cui è possibile descrivere a parole la tipologia di musica che si vuole ascoltare, oppure scegliere tra un elenco di suggerimenti utili come “darsi la carica con canzoni divertenti, allegre e positive” e “concentrarsi sul lavoro con l’elettronica strumentale”. Dopo qualche secondo di elaborazione, Spotify esaudisce la richiesta dell’utente, offrendogli la possibilità di perfezionare la playlist eliminando i brani che non gli piacciono.

Insomma, la nuova opzione dell’app di streaming musicale sembra funzionare proprio come un qualunque chatbot in stile ChatGpt, e questo genera non poca aspettativa tra gli utenti. Eppure, come chiarisce la piattaforma, per il momento l’integrazione della tecnologia è soltanto un test, e nulla più. In ogni caso, se Spotify dovesse decidere di lanciare la funzione non sarebbe poi così stupefacente, considerando che già a inizio anno ha presentato ai suoi utenti un dj personalizzato basato sull’intelligenza artificiale. D’altronde Ziad Sultan, responsabile della personalizzazione della società, ha dichiarato a TechCrunch che la compagnia vuole essere conosciuta per la sua “competenza nell’intelligenza artificiale“. E le playlist generate da questa tecnologia potrebbero davvero dimostrare che Spotify ha tutte le carte in regola per farlo.



[Fonte Wired.it]

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