Seleziona una pagina

Gta 6, in attesa del trailer sono stati spoilerati 6 secondi di gameplay



Da Wired.it :

Domani 5 dicembre 2023 alle ore 15 sarà finalmente pubblicato il trailer del videogame più atteso dell’anno (e del decennio) ovvero Gta 6. Rockstar Games ha ufficializzato l’attesissimo filmato, che finalmente mostrerà un primo sguardo sul nuovo titolo, dopo anni di rumors e di anticipazioni. A proposito di leak, l’ultimo è sopraggiunto nelle scorse ore su TikTok, nientemeno che dal figlio dell’art director della casa di produzione videoludica, Aaron Garbut, mostrando sei secondi dell’ambientazione in quello che sembra un vero e proprio gameplay in anteprima. Che cosa anticipa la brevissima clip?

Il video leak di Gta 6

Il filmato diffuso su TikTok, dunque cancellato e riportato online da svariati forum e profili su X, mostra la ripresa di una tv che riproduce un gioco con uno scenario urbano di quello che sembra un open world del tutto inedito e estremamente realistico. La panoramica è dall’alto, ma non si tratta di un video promozionale né di un trailer, quanto proprio di un gameplay in corso:

X content

This content can also be viewed on the site it originates from.





[Fonte Wired.it]

Fossil Smartwatch Gen 6: prezzo IRRESISTIBILE su Amazon

Da Punto-Informatico.it :

Se stai cercando un compagno intelligente per il tuo polso che unisca stile e funzionalità avanzate, non cercare oltre: il Fossil Smartwatch Gen 6 è la scelta perfetta. E oggi, su Amazon, puoi acquisire questo gioiello tecnologico ad un incredibile sconto del 40%. Approfitta subito di questa occasione e acquistalo al prezzo ridicolo di soli 179,40 euro.

Fossil Smartwatch Gen 6: le scorte a disposizione stanno andando a ruba

Una delle caratteristiche distintive del Fossil Gen 6 è il supporto completo per Wear OS by Google. Compatibile con telefoni Android recenti e iOS, questo smartwatch offre un’esperienza senza soluzione di continuità, con funzionalità che si adattano alle tue esigenze, sia che tu stia usando un dispositivo Android o iOS.

La batteria è un punto forte, con una durata eccezionale di 24 ore o più in modalità estesa. Inoltre, il dock magnetico con cavo USB rende la ricarica un gioco da ragazzi. Bastano circa 30 minuti per raggiungere l’80% di carica, garantendo che il tuo smartwatch sia sempre pronto per affrontare la giornata.

Il display sempre attivo è ora più luminoso e offre una vasta gamma di colori. Personalizza il tuo look con una varietà infinita di quadranti e accedi a centinaia di app, dalle funzionalità di assistenza virtuale al fitness, pagamenti, musica, social, notizie, giochi e altro ancora. Con una resistenza all’acqua fino a 3 ATM, il Gen 6 è l’ideale per tutte le tue attività quotidiane.

Questo smartwatch non è solo un accessorio di moda, ma un compagno di salute intelligente. Monitora automaticamente obiettivi di attività, passi, sonno, battito cardiaco, livello cardio, SpO2 e altro ancora. Il GPS integrato fornisce dettagli precisi sulla tua attività fisica, consentendoti di tenere traccia dei tuoi progressi.

Mantenere tutto sotto controllo è facile grazie alle notifiche di chiamate, messaggi di testo e app. Puoi persino rispondere o effettuare chiamate direttamente dal tuo polso quando il telefono non è a portata di mano. E con le modalità a risparmio energetico, ottimizza la durata della batteria in modo ancora più efficiente.

Approfitta ora di questa imperdibile offerta su Amazon e porta a casa il Fossil Smartwatch Gen 6. Scegli l’eccellenza tecnologica senza compromessi e acquistalo subito al prezzo ridicolo di soli 179,40 euro, prima che sia troppo tardi.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.



Fonte Punto Informatico Source link

L’automotive europeo si comporta da cicala; la scorta di metalli per batterie è insufficiente

da Hardware Upgrade :

Come nella favola di Esopo, dove l’autore aveva messo a confronto un comportamento responsabile e lungimirante, contro quello più superficiale (interpretato da una formica e una cicala), così l’agenzia Transport & Environment (T&E) ha analizzato il comportamento dei marchi automobilistici europei (che intendono muoversi verso la mobilità elettrica) notando che le loro scorte di materiali critici per lo sviluppo delle batterie destinate ai trasporti elettrici (le “scorte invernali” per riprendere la metafora della favola di Esopo) sono meno di 1/5 di quanto sarà necessario per arrivare a fine decennio.

Secondo l’analisi, pubblicata oggi e che potete leggere a questo link, in altre parole, quanto “messo da parte” finora si esaurirà nei prossimi 6 anni, e non solo. Considerando come si stanno muovendo le altre aziende, tramite contratti di estrazione e/o l’acquisizione diretta di giacimenti strategici, in modo da controllare tutta la filiera dall’inizio alla fine (come fatto da Tesla in diverse occasioni), l’automotive europeo potrebbe ritrovarsi senza possibilità di approvvigionamento, perché i giochi saranno già stati fatti da altri.

“Esiste una chiara disconnessione tra gli obiettivi dei produttori di veicoli elettrici e le loro strategie minerali critiche”, ha affermato Julia Poliscanova, direttore senior per i veicoli e le catene di fornitura di mobilità elettrica presso T&E. “Tesla e BYD sono molto più avanti rispetto alla maggior parte dei player europei che solo ora si stanno rendendo conto della sfida di proteggere i metalli delle batterie. Questo rapporto dovrebbe lanciare l’allarme agli amministratori delegati e agli investitori affinché si impegnino ulteriormente a monte delle loro catene di approvvigionamento”.

Certo, in Europa sono stati recentemente trovati alcuni depositi di materiali preziosi per il settore elettrico (terre rare in Svezia e fosfati in Norvegia) e la filiera del riciclo si sta sviluppando in modo rapido e consapevole, ma tutto questo potrebbe non bastare, se il mercato dovesse muoversi a una velocità maggiore.

Numeri alla mano, secondo il report il settore automobilistico europeo si è assicurato solo il 16% dei metalli chiave di cui avrà bisogno per raggiungere i propri obiettivi di vendita entro il 2030: Volkswagen e Stellantis, due dei più importanti gruppi automobilistici del mercato globale, si stanno muovendo meglio, distaccando il resto del gruppo che è “molto indietro”.

Tesla e la cinese BYD sono le due società più “formiche” quando si tratta di assicurarsi materiali critici, ma sono carenti su altri aspetti presi in considerazione da T&E, ovvero le pratiche responsabili, un insieme che comprende la tracciabilità delle materie prime, il rispetto dei diritti umani e l’osservazione di norme a tutela dell’ambiente.

“Tesla è in cima alla classifica generale in base alla forza delle sue strategie di produzione di materie prime e celle, sebbene sia dietro a diversi concorrenti in termini di pratiche responsabili, ha commentato Transport & Environment in una nota dell’analisi, che ha tenuto conto dei contratti disponibili al pubblico e classificato i produttori in termini di catena di fornitura delle batterie in base alle materie prime garantite, alla produzione di celle e alle pratiche responsabili.

Il report ha messo in luce l’encomiabile lavoro di tracciabilità delle materie prime, rispetto dei diritti umani e dell’ambiente che le case europee stanno portando avanti in modo molto diligente: in testa c’è il trio tedesco BMW, Mercedes-Benz e Volkswagen (la cinese BYD, sotto questo punto di vista, non ha ottenuto alcun punteggio perché non ha fornito dati in merito).

Volkswagen, Stellantis e Mercedes-Benz e Renault guidano il settore automobilistico europeo anche sotto l’aspetto della crescita di tutta la catena di valore dell’UE, supportando le start-up dei settori della lavorazione delle batterie e del recupero dei materiali.

“Volkswagen si comporta relativamente bene in tutte e tre le categorie finendo seconda, appena davanti a BYD che è in cima al punteggio delle materie prime ma non rispetta le pratiche responsabili perché non fornisce informazioni sull’approvvigionamento sostenibile”.

Tesla, BYD, VW, Ford, Renault e Stellantis hanno tutti contratti a lungo termine in vigore per ciascuno dei tre metalli chiave o pianificano di abbandonare la chimica “classica” delle batterie in favore di altre combinazioni che non utilizzino materie rare e/o critiche.

Source link

NASA Ingenuity torna a volare dopo la congiunzione solare, riuscito il 67° volo

da Hardware Upgrade :

Come abbiamo scritto negli scorsi giorni, le comunicazioni con le missioni su Marte sono state sospese in attesa della fine della congiunzione solare. In quel momento il Sole si trova tra la Terra e il Pianeta Rosso interrompendo la possibilità di scambiare dati con sonde, rover e droni. Da qualche giorno la congiunzione solare si è concluso e gli ingegneri hanno ripreso il controllo delle operazioni tanto che anche NASA Ingenuity ha potuto completare un nuovo volo.

Durante il “blackout” delle comunicazioni il drone non era spento ma per questioni di sicurezza era stato lasciato sulla superficie senza eseguire nuovi voli. Gli scienziati hanno comunque pensato di attivare la fotocamera a colori RTE (Return To Earth) per catturare immagini della sabbia che si trovava nelle vicinanze e capire come si sposta con il vento marziano. Una volta terminata la congiunzione solare è stato invece eseguito con successo il 67° volo.

NASA Ingenuity ha completato il 67° volo

Secondo quanto riportato nel flight log ufficiale, NASA Ingenuity ha completato il 67° volo il 2 dicembre (come annunciato in precedenza) durante il sol 990 della missione Mars 2020. Il precedente volo, il 66°, era invece avvenuto il 3 novembre e per la prima volta il 65° volo era invece stato effettuato il 2 novembre: non erano mai stati realizzati due voli così ravvicinati.

La distanza percorsa dal drone è stata di 393 metri con una quota massima di 12 metri. La velocità massima raggiunta è stata di 5,3 m/s mentre il volo è durato 135,9″ permettendo di spostarsi dal campo volo Phi al campo volo Chi. Tutti i valori sono i medesimi che erano stati anticipati l’1 dicembre quando il JPL aveva diffuso l’anteprima di questo volo.

Attualmente sono state scaricate solamente tre immagini della Navcam in bianco e nero e bassa risoluzione. Nei prossimi giorni invece dovrebbero essere disponibili le immagini della fotocamera RTE sia del periodo durante la congiunzione solare che per il 67° volo. Bisognerà però attendere che tutti i dati raccolti dal rover Perseverance e quelli di NASA Ingenuity vengano scaricati attraverso il Deep Space Network. Il drone continua a dimostrarsi affidabile e non sembrano esserci segni particolari di usura permettendo così di proseguire le operazioni di sviluppo delle future soluzioni e ad aiutare Perseverance nell’esplorazione del delta del fiume che un tempo riempiva il cratere Jezero.

Source link

L’AI di Meta è perfetta per le traduzioni simultanee



Da Wired.it :

Lo scorso agosto Meta ha presentato SeamlessM4T, il suo modello AI di traduzione multimodale che supporta quasi 100 lingue diverse per il testo e 36 per il parlato. Uno strumento di per sé molto completo, ma che la compagnia sta pensando di espandere ulteriormente per rendere le traduzioni delle conversazioni ancora più spontanee ed espressive. Proprio per questo, Meta ha presentato di recente SeamlessExpressive, “un modello per preservare l’espressione nella traduzione da parlato a parlato”, trasferendo nella traduzione dettagli espressivi come tono, volume, velocità del parlato e pause. Una novità tutt’altro che irrilevante, considerando che finora le traduzioni si sono sempre rivelate robotiche. Per il momento le lingue supportate dalle funzione sono sei: inglese, spagnolo, tedesco, francese, italiano e cinese.

Ma non è tutto. Meta ha annunciato di aver sviluppato anche il modello “SeamlessStreaming“, in grado avvia la traduzione di un discorso mentre l’oratore sta ancora parlando, permettendo così alla platea di ascoltare la traduzione più velocemente. Al momento, sembrerebbe che ci sia ancora uno scarto di 2 secondi tra le parole dell’oratore e la loro traduzione, ma almeno non sarà più necessario aspettare la fine di una frase prima di averne la traduzione. Anzi, il modello supporta “il riconoscimento vocale automatico e la traduzione da voce a testo per quasi 100 lingue di input e output, nonché la traduzione da voce a voce per quasi 100 lingue di input e 36 lingue di output”. Considerando che lingue diverse hanno costruzioni sintattiche diverse, la compagnia ha dovuto sviluppare un algoritmo – Efficient Monotonic Multihead Attention (EMMA) -dedicato allo studio dell’input audio parziale, così da decidere in autonomia se c’è abbastanza contesto per iniziare a generare un output tradotto o se invece è necessario continuare ad ascoltare.

Insomma, Meta ha lavorato duramente per riuscire a costruire modelli di traduzione che supportino gli utenti in qualunque situazione, ma senza mai tralasciarne la sicurezza. Ogni traccia tradotta sarà contrassegnata da una filigrana audio, “un segnale impercettibile all’orecchio umano, ma comunque rilevabile all’interno dell’audio utilizzando un modello di rilevatore”. Un accorgimento utile per “prevenire il rischio di imitazione e altre forme di uso improprio”. Nel complesso, quindi, i modelli AI di Meta sembrano essere pronti per arrivare al grande pubblico, ma non è ancora chiaro quando questo accadrà davvero.



[Fonte Wired.it]

Exit mobile version