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TECLAST F16 Pro: computer portatile affidabile e prestazionale, con 16GB/512GB full HD, costa solo 289€

da Hardware Upgrade :

Un PC portatile low cost basta e avanza alla maggior parte delle persone: sono ottimi per gli utilizzi ordinari, senza rinunciare ad un bello schermo Full HD. Negli ultimi 2 anni abbiamo avuto modo di consigliarvi alcuni modelli in offerta, scelti fra quelli veramente validi.
Escludiamo sempre quelli con memoria di archiviazione eMMC: non adottano veri e propri SSD ma simil schede memoria e sono lentissimi. Quindi fidatevi di noi, anche perché è il nostro mestiere da sempre: se ve lo consigliamo,
è quello che prenderemmo noi!









Oggi ci sono
2 PC low cost
molto interessanti. Il migliore, super richiesto, è
TECLAST F16 Pro
, bello anche a livello estetico con spigoli netti, spessore
di soli 18,6mm, peso di 1,6Kg: classe e portabilità, tutto in uno. Lo schermo
utilizzato è un 15,6″ Full HD, con risoluzione di 1920×0180 pixel, altro
parametro che riteniamo indispensabile per un PC, anche se economico.
Lasciate perdere quelli con risoluzione inferiore.

È un ottimo 16GB/512GB, con processore Intel N95
da 4 core, 4 thread, 3,4GHz di picco. In alternativa è in offerta anche il modello Plus
che andremo a descrivere. Il processore utilizzato è un Intel Celeron N4120 con 4 core, 4 thread e
picco a 2,6GHz
, meno performante rispetto al modello precedente. Cambia la dotazione di memoria, 8GB e 256GB. Una
bella novità rispetto ai modelli del passato è la tastiera retroilluminata,
che integra anche il tastierino numerico. Come sui modelli del passato,
al layout nativo QWERTY internazionale si possono sovrapporre membrane in
silicone con idioma italiano
(e non solo), fornite in dotazione.



A livello di porte troviamo una USB-C, due USB 3.0, mini HDMI, jack per cuffie e microfono e anche il lettore di microSD. 
Un PC molto bello, insomma, a cui non manca nulla, ora nemmeno la tastiera
illuminata e un design accattivante.



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una soluzione personalizzata per le esigenze di finanziamento

Da Punto-Informatico.it :

Agos emerge come un punto di riferimento nel mercato dei prestiti personali, offrendo soluzioni flessibili e accessibili per una vasta gamma di esigenze finanziarie. Il punto di forza di Agos risiede nella sua offerta di prestiti che vanno da 500 € a 30.000 €, adattandosi a diverse esigenze, sia per far fronte a spese impreviste sia per supportare progetti di maggiore entità.

Piani di rimborso su misura e richiesta online

L’offerta di Agos si caratterizza per la sua estrema flessibilità, con piani di rimborso che variano dai 6 ai 120 mesi, permettendo così ai clienti di trovare l’opzione di finanziamento che meglio si adatta alle loro capacità di rimborso e ai loro progetti personali. Questa personalizzazione si estende anche alla procedura di richiesta, che è stata semplificata e digitalizzata per garantire un’esperienza utente fluida e senza intoppi.

Processo di richiesta semplice 

La richiesta di un prestito con Agos è un processo che può essere completato interamente online, eliminando la necessità di lunghe attese e file allo sportello. I clienti possono visitare il sito ufficiale di Agos, esplorare le varie opzioni di prestito disponibili, e selezionare quella più consona alle proprie esigenze. Il processo di richiesta richiede l’inserimento di informazioni personali, finanziarie e occupazionali e, in alcuni casi, la presentazione di documentazione aggiuntiva per supportare la situazione economica del richiedente.

Focus su trasparenza e sicurezza

Prima di finalizzare qualsiasi richiesta di prestito, i clienti hanno accesso completo alle condizioni del prestito, inclusi tassi di interesse e termini di rimborso, garantendo così una piena comprensione dell’impegno finanziario senza riserve o sorprese inattese. Una volta accettate le condizioni, i fondi vengono trasferiti sul conto corrente del cliente.

Per conoscere tutte le soluzioni di prestito offerte da Agos clicca qui.

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Fonte Punto Informatico Source link

Porsche lancia la Taycan Turbo GT, la Porsche di serie più potente di sempre (e rivale di S Plaid)

da Hardware Upgrade :

Alla massima potenza, sia la nuova Taycan Turbo GT che la Taycan Turbo GT con pacchetto Weissach possono erogare più di 1.100 CV e toccare una coppia di 1.340 Nm per due secondi. Grazie a uno speciale inverter, infatti, si può spingere per pochi secondi la potenza da 580 kW a 815 kW sfruttando al pieno potenziale i vari aspetti avveniristici che questa auto sportiva elettrica mette a disposizione. Con queste prerogative, la Taycan Turbo GT impiega solo 2,3 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h, mentre la versione con pacchetto Weissach raggiunge questa velocità in 2,2 secondi.


L’obiettivo di Porsche è stato quello di mettere insieme una serie di accortezze per migliorare l’aerodinamica e ridurre il peso dei veicoli e alzare lo standard in termini di dinamica di guida per un’auto completamente elettrica. Fra gli altri accorgimenti, inoltre, sull’asse posteriore viene utilizzato un inverter a impulsi più potente ed efficiente che utilizza carburo di silicio come materiale semiconduttore. Questo riduce significativamente le perdite di commutazione e consente frequenze di commutazione più elevate.



La Taycan Turbo GT con pacchetto Weissach si è guadagnata il titolo di vettura elettrica di serie più veloce sul circuito di Laguna Seca, in California, lo scorso 23 febbraio. Con un tempo di 1:27.87, il pilota di sviluppo Porsche Lars Kern ha fatto meglio di qualsiasi altro tentativo realizzato con un’auto elettrica omologata per circolare su strada. Non molto tempo prima, una versione di pre-produzione del nuovo modello di Porsche ha stabilito un nuovo record di classe al Nürburgring. Anche in quell’occasione era Kern alla guida e ha fatto registrare un tempo sul giro di 7:07.55.



Tali prestazioni sono stati possibili con il suddetto aumento di potenza, che consente di abilitare la Attack Mode, ispirata dalle vetture che Porsche impiega nel campionato di Formula E. Questa si basa sulla stessa funzione push-to-pass già vista negli altri modelli di Taycan, mentre la consistenza e la durata della spinta sono indicate da un timer con il conto alla rovescia nel quadro strumenti e tramite una serie di indicatori animati presenti sul tachimetro.


Rispetto alla funzione push-to-pass degli altri modelli di Taycan, la modalità Attack offre 50 kW di potenza in più e viene gestita e resa disponibile in diversi modi: in alternativa alla pressione dell’interruttore della modalità che si trova appena a lato del volante, infatti, può essere attivata e disattivata anche tramite la levetta destra. Ciò rende la funzione più facile da usare in pista. “Puoi attivare la spinta anche con i guanti da corsa e senza togliere le mani dal volante”, spiega Kern. Con la levetta sinistra del volante, invece, è possibile impostare il livello di recupero di energia e adattarlo alla situazione di guida.



L’inverter a impulsi è l’elemento chiave per la gestione così performante del powertrain elettrico. In entrambi i modelli Taycan Turbo GT inverter di questo tipo sono posizionati sull’asse posteriore ed erogano una corrente massima di 900 A. Questi forniscono ancora più potenza e coppia rispetto all’inverter a impulsi da 600 A della Taycan Turbo S. Anche il rapporto di trasmissione e la robustezza del cambio sono stati migliorati, ed è per questo che i veicoli raggiungono valori di coppia più elevati. Inoltre, l’autonomia massima di entrambi i modelli di Taycan Turbo GT arriva fino a 555 km secondo le misurazioni WLTP, con consumo dichiarato di 21,6 – 20,7 kWh/100 km per la Turbo GT e di 21,3 – 20,6 kWh/100 km per la Turbo GT Weissach.



Porsche ha ridotto il peso della Taycan Turbo GT di 75 Kg rispetto al peso della Taycan Turbo S e lo ha fatto utilizzando componenti in carbonio per il maggior numero possibile di elementi dell’auto. La fibra di carbonio viene utilizzata per i rivestimenti dei montanti centrali, per i gusci superiori degli specchietti retrovisori esterni e per gli inserti delle minigonne laterali. Fanno risparmiare peso anche i sedili avvolgenti integrali in CFRP, un bagagliaio leggero e l’eliminazione della funzione di chiusura ammortizzata elettrica del portellone posteriore.


La Taycan Turbo GT è dotata di serie del pacchetto Dynamics. Ciò include le sospensioni Porsche Active Ride con messa a punto specifica per il modello GT. In situazioni di guida dinamiche, questa sospensione garantisce un collegamento quasi perfetto con la strada grazie ad una distribuzione equilibrata dei carichi sulle ruote. Inoltre, gli pneumatici della Turbo GT hanno raggi fresati in rilievo, che consentono di risparmiare peso e allo stesso tempo ventilare efficacemente i freni.



Anche per l’aerodinamica, Porsche ha preso particolari accortezze con nuovi deflettori montati sul sottoscocca e un nuovo diffusore anteriore. Nella parte posteriore, il modello con pacchetto Weissach presenta un’ala posteriore fissa con finitura in tessuto di carbonio. La deportanza complessiva su questo punto dell’auto arriva fino a 220 kg.


Mentre i primi modelli delle nuove Taycan Turbo GT saranno consegnati nel corso della primavera ai fortunatissimi appassionati che se le possono permettere (i prezzi partono da 250 mila euro), vi rimandiamo al sito di Porsche per ulteriori dettagli.

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Made in Italy, arriva un festival dedicato



Da Wired.it :

Spesso i destival confermano ed elevano narrazioni già esistenti ma nel caso del Festival del Made in Italy, che debutterà a Milano il 23 marzo prossimo al Talent Garden Calabiana, l’obiettivo dichiarato è quello di “cambiare il racconto” su artigianato e manifattura italiana rendendolo più coerente con i cambiamenti che lo hanno investito in chiave tecnologica ma anche più stimolante nell’immaginario della platea giovanile.

Così emerge dalla presentazione odierna dell’evento, svelato a Milano presso Palazzo Marino (il Comune di Milano è uno dei partner istituzionali). L’obiettivo della manifestazione, di cui Wired è media partner, è quello di avvicinare i giovani allo sfaccettato universo del made in Italy, per accrescere la consapevolezza sulle opportunità occupazionali di comparti come moda, cucina, design, automotive, tanto più in una stagione dove sono sempre più noti i rischi di un mancato ricambio generazionale. In quest’ottica il Festival vuole fare sensibilizzazione, ma in una modalità più esperienziale.

Report e dati sul tema delle vacancies non mancano di certo, ma il Festival del Made in Italy punta su laboratori, simulatori, esperienze in virtual reality, degustazioni di prodotti tipici, incontri con aziende e keynote speech, per far capire al suo target -studenti delle scuole superiori e laureandi- che lavorare nell’artigianato e nella manifattura significa entrare in settori che da un lato sono forti di una tradizione di lungo corso, dall’altro sono protagonisti di un cambiamento fisiologico in nome della trasformazione digitale.

Il Festival dovrebbe anche far capire, come sottolineato al lancio dall’assessora allo Sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano Alessia Cappello, che il concetto di Made in Italy non si esaurisce nei grandi nomi, nei baluardi che tutti riconoscono in patria e all’estero, ma è soprattutto un discorso di filiera ed è proprio nelle pieghe di queste, a vari livelli, che maturano i cambiamenti e le opportunità lavorative.

L’assessora Cappello con i co-founder di Eccellenza Italiana, Brocca e D’Onofrio (foto: Maria Rosaria Iovinella)

A illustrare gli scopi del Festival anche i fondatori di Eccellenza Italiana, Giovanni Brocca e Lorenzo D’Onofrio. Il contenitore editoriale, che si occupa della creazione di contenuti multiformato al fine (anche) di promuovere i brand che personificano questa eccellenza, promuove la manifestazione e funge, più in generale, da community per chi si interessa del patrimonio culturale, manifatturiero, culturale, paesaggistico nazionale.



[Fonte Wired.it]

4% annuo lordo senza vincoli

Da Punto-Informatico.it :

Banca Aidexa ha recentemente presentato una nuova soluzione finanziaria, il Conto Deposito X Risparmio Libero, che promette sia flessibilità sia sicurezza per i risparmiatori. Questo conto deposito offre un interessante tasso annuo lordo del 4% sulla giacenza, e non prevedere costi per apertura, gestione e chiusura. Una caratteristica distintiva di questo prodotto è la possibilità di ritirare le somme depositate in qualsiasi momento.

Protezione dei Depositi e Facilità d’Apertura Online

Un aspetto cruciale di questo conto è la sua sicurezza: è infatti protetto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), una garanzia fondamentale per chi cerca la tranquillità di sapere che i propri risparmi sono al sicuro. L’apertura del Conto Deposito X Risparmio Libero avviene interamente online, richiedendo soltanto un documento di riconoscimento valido, il codice fiscale e l’IBAN di un conto corrente di appoggio.

Flessibilità nei depositi e interessi trimestrali

Dopo l’apertura, i clienti possono versare ulteriori somme secondo le loro necessità, nel rispetto dei limiti di giacenza massima impostati dalla banca. Gli interessi maturati vengono accreditati trimestralmente, offrendo così una remunerazione periodica dei fondi depositati. Inoltre, i fondi possono essere prelevati in qualsiasi momento, a condizione che rimanga una giacenza minima di 1.000€ sul conto.

Opzione di Conto Deposito vincolato con rendimenti superiori

Per chi è alla ricerca di rendimenti  più elevati, Banca Aidexa propone anche il Conto Deposito X Risparmio, un conto deposito vincolato che offre un tasso di rendimento lordo del 5%. In questo caso, gli interessi vengono accreditati al termine del periodo di vincolo, che varia da un minimo di 3 a un massimo di 36 mesi. Al termine del vincolo, il capitale e gli interessi maturati vengono trasferiti sul conto corrente del cliente, e la somma depositata può essere recuperata in anticipo con una richiesta effettuata attraverso l’area riservata del sito.

Supporto alle imprese

Banca Aidexa non si limita a offrire rendimenti interessanti ai suoi clienti. Attraverso i depositi ricevuti, la banca finanzia progetti di piccole e medie imprese italiane, contribuendo così al sostegno e alla crescita dell’economia del Paese.



Fonte Punto Informatico Source link

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