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Privacy e intelligenza artificiale secondo il Garante

Da Punto-Informatico.it :

Il Garante per la protezione dei dati personali ha presentato al Parlamento la relazione sulle attività svolte nel 2022. Durante l’intervento del Presidente Pasquale Stanzione al Parlamento è stato dato ampio spazio alle piattaforme online e all’intelligenza artificiale. Quest’ultima viene oggi utilizzata per diverse attività, ma in futuro potrebbe essere sfruttata per scopi più pericolosi.

Attività del Garante nel 2022

Il Garante ha ripreso le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite, secondo il quale l’intelligenza artificiale potrebbe essere applicata in campo bellico. I rischi non sarebbero fronteggiabili neppure con un codice etico e uno sviluppo responsabile della tecnologia. Per questo motivo è prevista una sua regolamentazione, tramite la proposta di legge AI Act, che prevede una serie di divieti.

L’autorità ha bloccato nel 2022 alcuni usi dell’intelligenza artificiale, come il riconoscimento facciale e il social scoring. Durante l’intervento sono stati citati anche i casi Replika e ChatGPT. Il primo chatbot è stato bloccato, mentre il secondo è accessibile nuovamente in Italia dopo le modifiche chieste ed effettuate da OpenAI.

Altre attività del 2022 riguardano la tutela dei minori, in particolare la verifica dell’età per l’iscrizione ai social network. Il Garante ha bloccato le inserzioni personalizzate di TikTok, in quanto c’era il rischio di mostrare contenuti inappropriati. Per quanto riguarda invece la tutela dei consumatori, l’autorità ha inflitto pesanti sanzioni alle società che attuano il telemarketing aggressivo.

Il Garante ha fornito il suo contributo al processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione attraverso pareri su varie iniziative, dallo SPID ai minori alla carta dello studente. L’autorità ha ricevuto 1.351 notifiche per data breach (da parte di soggetti pubblici e privati) e 9.218 segnalazioni. Ha effettuato 140 ispezioni e irrogate sanzioni per un totale di 9,5 milioni di euro.



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Passa a Fastweb Nexxt Casa a 29,95 euro/mese

Da Punto-Informatico.it :

Nel primo trimestre del 2023, Fastweb consolida la sua posizione di primo provider di telecomunicazioni e Internet in Italia.

Durante questo periodo, l’azienda registra un notevole aumento della sua base di clienti, con oltre 163.000 nuovi clienti che si uniscono attraverso vari servizi tra cui fisso, mobile e wholesale.

In particolare, al 31 marzo 2023, il numero totale di connessioni a banda ultralarga attive all’interno della base clienti di Fastweb ha raggiunto la cifra sbalorditiva di 2.321.000.

Ciò rappresenta una notevole crescita del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2022.

Grazie alle eccezionali prestazioni della fibra ottica FTTH, questo gigante italiano vanta ora l’incredibile cifra di 350.000 clienti fedeli che possono sperimentare velocità Internet incredibilmente elevate fino a 2,5 Gigabit al secondo.

Da questo mese Fastweb ha introdotto una selezione di opzioni Internet per le famiglie, che comprende sia la connettività in fibra che quella wireless.

In questo articolo, approfondiremo l’eccezionale promozione che riguarda il piano Nexxt Casa.

Ti presentiamo Nexxt Casa, l’ineguagliabile offerta fissa di Fastweb

Con un canone mensile di 29,95 euro, Fastweb Nexxt Casa offre un’offerta completa di servizi che comprende chiamate illimitate.

Inoltre, ai clienti è data la possibilità di provare l’offerta per una durata di 30 giorni. Il pacchetto Fastweb Casa consente ai privati ​​di usufruire della seguente gamma di servizi:

  • velocità su rete FTTH a 2,5 Gbps in download e a 300 Mbps in upload;
  • chiamate illimitate incluse;
  • Internet Box NeXXt con Wi-Fi con Alexa integrata;
  • zero costo attivazione linea.

Per i clienti dai gusti più esigenti, Fastweb Casa Plus è un pacchetto internet domestico premium che offre un’esperienza esclusiva.

Per il costo mensile di € 36,95, questo pacchetto completo offre una combinazione ideale di navigazione Internet ad alta velocità e chiamate illimitate verso numeri di rete fissa e mobile nazionali.

Inoltre, il pacchetto comprende un modem all’avanguardia che incorpora l’innovativa tecnologia di Alexa.

Include anche un amplificatore Wi-Fi Booster per migliorare la potenza e la portata del segnale. Inoltre, c’è l’ulteriore vantaggio di Support Plus, che garantisce un’assistenza tecnica tempestiva e gratuita per qualsiasi problema che possa sorgere.

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Porta ovunque il tuo business con MyPOS

Da Punto-Informatico.it :

Sei a capo di un’attività commerciale e vuoi acquistare un POS che possa aiutarti al meglio nella gestione dei pagamenti dei tuoi clienti? Per aiutare imprese e negozi, myPOS nasce come strumento ideale per garantire risultati ottimali per queste esigenze. Cosa contraddistingue MyPos dai comuni POS presenti sul mercato? A differenza dei vecchi pos, i terminali myPOS sono wireless e accettano pagamenti contactless, banda magnetica e Chip&Pin.

Tuttavia, per offrirti un servizio ottimizzato i POS sono autonomi e non hanno bisogno di essere collegati ad altri dispositivi. Finora hai dovuto pagare un sacco di soldi per poter coprire le spese legate al dispositivo? Con i terminali MyPOS puoi finalmente dire addio a qualsiasi problema.

I dispositivi myPOS sono anche dotati di una SIM dati 3G e 4G gratuita e in caso di necessità puoi tranquillamente collegarli al Wi-Fi. Tuttavia, non avrai nessun problema per i pagamenti dato che myPOS accetta carte Visa, Visa Electron, VPay, Mastercard, American Express o UnionPay.

Che aspetti? Scegli il terminale più adatto alle tue esigenze e provalo per 30 giorni. Se non sei soddisfatto avrai la possibilità di restituirlo senza problemi. MyPOS ti offre anche 1 anno di garanzia gratuita con possibilità di estensione, nel caso tu lo vorrai.

Se sei alla ricerca di un POS che possa finalmente permetterti di accettare qualsiasi pagamento con carta, semplificando al tempo stesso tutte le procedure ad esso collegate, procedi con l’acquisto di MyPOS: siamo sicuri che rimarrai soddisfatto e riuscirai a gestire come non hai mai fatto prima d’ora tutti i pagamenti dei tuoi clienti.

Ad esempio, puoi acquistare a soli 29 euro (iva inclusa) il myPOS Go 2, POS portatile, leggero, pratico e funzionale risparmiando sul prezzo di listino iniziale pari a 39 euro.

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Abbiamo provato Threads, il rivale di Twitter, per voi. Il video


L’arena digitale mondiale è stata inondata dalle sottoscrizioni a un nuovo social media, si chiama Threads, che nel linguaggio delle piattaforme di microblogging significa seguire il filo del discorso dei post, dei commenti, che vengono messi dagli utenti online, ed è figlio di Meta, la parent company ex Facebook fondata da Mark Zuckerberg, che è la proprietaria di Instagram, la popolarissima applicazione per la condivisione di video, soprattutto, e fotografie online. Threads è figlio di Instagram, nel senso che gli utenti che hanno già un profilo Instagram possono importare sul loro nuovo profilo tutte le impostazioni, le persone che seguivano precedentemente, ed è sostanzialmente un nuovo modo di condivisione di testi.

La prova per voi

Insomma, una piattaforma di microblogging, esattamente analoga a Twitter, della quale Threads è il principale competitor, a questo punto. Si tratta di una applicazione che consente, esattamente come Twitter, agli utenti di scrivere dei post online con un numero di caratteri maggiore rispetto a Twitter, 500, di postare link, fotografie, video fino a cinque minuti di lunghezza e in pochissime ore ha già raggiunto oltre 20 milioni di iscritti. Qual è il vero valore aggiunto che questo Threads può portare sul mercato delle piattaforme di microblogging dei social media? Il fatto è che appunto, derivando da Instagram, può già contare su una base potenziale di utenti di due miliardi di persone, tanti sono gli iscritti a Instagram e dunque potenzialmente si candida realmente a diventare il luogo del dibattito pubblico, la vera Agorà digitale, del domani. Threads funziona esattamente come Twitter ed è stato rilasciato nella notte scorsa americana, con un giorno di anticipo rispetto al previsto, ed è già disponibile in un centinaio di Paesi del mondo, non soltanto gli Stati Uniti, ma anche il Canada, l’Australia, il Giappone, la Gran Bretagna. Non per ora nei 27 Paesi dell’Unione Europea perché Bruxelles dovrà decidere a settembre come regolamentare la condivisione dei dati degli utenti attraverso diverse piattaforme. È proprio il caso di Thread, appunto, che si basa sulla sottoscrizione di un abbonamento, diciamo così, a Instagram. Se effettivamente Threads riuscirà a rubare utenti a Twitter e a sostituire la piattaforma dell’uccellino blu, che sta attraversando, da quando l’ha comprata Elon Musk, un periodo di grande trasformazione, grandi difficoltà tecnologiche.




approfondimento

Meta lancia Threads, Twitter minaccia di fare causa



fonte : skytg24

Microsoft risolve un bug dopo 4 mesi

Da Punto-Informatico.it :

Microsoft ha finalmente risolto un bug di circa 4 mesi fa. Il problema riguardava la protezione LSA (Local Security Authority) che risultava erroneamente disattivata. Dopo un primo tentativo (fallito) di fine aprile, l’azienda di Redmond ha rilasciato il fix definitivo. Intanto alcuni utenti hanno segnalato un malfunzionamento della versione web di Outlook.

Falso avviso di protezione LSA

Il bug è stato confermato da Microsoft il 21 marzo 2023, ma le prime segnalazioni risalgono a metà gennaio. Dopo aver installato l’aggiornamento KB5007651 (versione 1.0.2302.21002) di Microsoft Defender, Windows 11 22H2 o 21H2 mostrano la notifica o l’avviso “La protezione LSA è disattivata. Il dispositivo potrebbe essere vulnerabile“. Attivando la protezione viene chiesto più volte di riavviare il dispositivo.

Il primo fix è stato rilasciato il 26 aprile con la versione 1.0.2303.27001 dell’antivirus, ma il bug non è stato risolto definitivamente. Anzi, questo update ha causato la comparsa di altri problemi, come la visualizzazione del famigerato BSoD durante l’esecuzione dei giochi, quindi è stato temporaneamente rimosso da Windows Update.

Microsoft ha ora rilasciato il fix risolutivo con l’aggiornamento 1.0.2306.10002 di Defender. Contemporaneamente verrà installata anche la versione 1.391.3822.0 dell’intelligence per la sicurezza, ovvero le definizioni per rilevare i nuovi malware.

Un altro problema ha invece riguardato Outlook.com. Quando gli utenti effettuavano la ricerca delle email, il servizio mostrava un errore 401. Microsoft ha risolto il bug eliminando l’aggiornamento che ha introdotto il problema di configurazione. L’ennesimo malfunzionamento della piattaforma non è correlato all’attacco DDoS di inizio giugno.



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falla tua prima del sold out

Da Punto-Informatico.it :

Una segnalazione veloce prima dell’inevitabile sold out: in questo momento, Amazon propone Xbox Series S al prezzo di soli 173 euro. È doveroso precisare che si tratta di un prodotto usato, ma in buone condizioni, venduto dalla sezione Seconda Mano dell’e-commerce. Attenzione, sono pochissime le unità a magazzino, gli interessati non perdano tempo.

Il prezzo della Xbox Series S non è mai stato così basso

Si tratta della console next-gen di Microsoft nella sua versione con SSD interna da 512 GB per l’archiviazione e che, nei prossimi mesi, accoglierà un’esclusiva di lusso come Starfield di Bethesda. Ulteriori informazioni e l’elenco di quanto incluso nella confezione è consultabile nella descrizione completa.

Il prezzo mostrato è 216,89 euro, ma come visibile nell’immagine qui sopra, c’è uno sconto del 20% al check-out che porta la spesa finale a soli 173,51 euro. È un usato in buone condizioni, che potrebbe avere piccole imperfezioni estetiche sulla scocca, ma nulla in grado di comprometterne il funzionamento.

Si può contare sulla spedizione gratuita con la consegna a domicilio in pochi giorni. Chi effettua subito l’ordine la riceverà direttamente a casa la prossima settimana.

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