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TikTok, progetto Clover per sicurezza dati e difesa privacy al via in Ue


Due nuovi datacenter, in Irlanda e in Norvegia, che si aggiungono a quello di Dublino. Il  progetto creerà un’enclave europea autonoma per i dati degli utenti di Regno Unito ed Europa

Si chiama Clover il progetto di TikTok per la sicurezza dati in Europa. Interesserà anche gli utenti del Regno Unito, oltre a Islanda, Liechtestein e Norvegia. L’obiettivo:  rafforzare il sistema di protezione della privacy tramite supervisione e controllo indipendenti. 

Data center e progetto in Ue

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 TikTok avrà un partner europeo specializzato in materia di sicurezza dei dati, che si occuperà della supervisione e del processo di audit sui controlli e la protezione dei dati, che ne monitorerà il flusso e fornirà verifiche indipendenti e reportistica sulle eventuali anomalie. Un secondo data center sarà a Dublino e un terzo nella regione di Hamar in Norvegia. TikTok ha già iniziato a conservare i dati degli utenti europei in Irlanda e proseguirà il processo nel 2023 e 2024. I tre data center saranno i siti di conservazione per i dati degli utenti TikTok europei grazie a un investimento annuale totale pari a 1,2 miliardi di euro.

Theo Bertram: “Con Clover sicurezza dati ai massimi livelli”

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Queste le mosse di TikTok per rispondere alle preoccupazioni di Ue e Usa. “Consolida l’impegno che abbiamo assunto da tempo riguardo la sicurezza dei dati in Europa” dichiara Theo Bertram, Vice President, Government Relations e Public Policy di TikTok in Europa, che rassicura: “I dati non sono conservati in Cina, il governo cinese non li ha mai chiesti”, sottolineando che Tik Tok non è una compagnia cinese, ma internazionale. “Il progetto Clover contribuisce inoltre a far sì che la nostra community europea, con ben 150 milioni di utenti, possa beneficiare di un sistema di protezione e sicurezza dei dati ai massimi livelli del settore” aggiunge Theo Bertram.



fonte : skytg24

DuckDuckGo ora ha la ricerca potenziata da ChatGPT

Da Punto-Informatico.it :

Ancora una volta ChatGPT si conferma il trend del 2023, o almeno di inizio anno: in seguito al tanto discusso potenziamento di Bing con l’intelligenza artificiale, anche DuckDuckGo lancia la beta di DuckAssist, versione potenziata del motore di ricerca incentrato sulla privacy. Ad aiutare gli utenti ci pensa, anche in questo caso, ChatGPT.

ChatGPT arriva anche su DuckDuckGo

Il servizio offerto da OpenAI giunge su DuckDuckGo con un impianto sensibilmente diverso rispetto alla soluzione già accessibile su Bing. Anziché fungere da chatbot, DuckAssist suggerisce una risposta automatica nel momento in cui viene effettuata la ricerca di un quesito o di alcuni termini chiave sul motore di ricerca. Quando è disponibile una risposta offerta dall’IA, dunque, diventa possibile cliccare sull’icona di una bacchetta magica nei risultati visibili su schermo.

Lo strumento è naturalmente gratuito e si basa sui database di Wikipedia e fonti correlate come l’Enciclopedia Britannica. Il suo utilizzo è possibile da oggi, 8 marzo 2023, sulle app di DuckDuckGo per telefoni e computer, nonché sull’estensione del browser.

Gabriel Weinberg, CEO di DuckDuckGo, ha dichiarato nel post dedicato:

“DuckAssist è un nuovo tipo di risposta istantanea nei nostri risultati di ricerca, proprio come Notizie, Mappe, Meteo e molte altre soluzioni che già offriamo al pubblico. Abbiamo progettato DuckAssist per essere completamente integrato in DuckDuckGo Private Search, rispecchiando l’aspetto dei nostri risultati di ricerca tradizionali; quindi, mentre il contenuto generato dall’intelligenza artificiale è nuovo, speriamo che l’utilizzo di DuckAssist appaia come una feature secondaria.”

Come verrà tutelata la sicurezza?

La prassi vista fino a oggi per i servizi della “papera della privacy” verrà applicata anche a DuckAssist: non verranno raccolte informazioni personali, statistiche di ricerca o dati di accesso. Tutta la cronologia di navigazione legata allo strumento basato su ChatGPT non verrà condivisa con OpenAI, tantomeno verrà analizzata da DuckDuckGo. Non mancherà, comunque, una opzione di feedback anonimo accanto a tutte le risposte generate dall’intelligenza artificiale.



Fonte Punto Informatico Source link

Ransomware blocca ospedale a Barcellona: cancellati 150 interventi

Da Punto-Informatico.it :

Nonostante i guadagni in calo per i cybercriminali, questi ultimi continuano a sfruttare i ransomware al fine di colpire infrastrutture chiave internazionali e riscuotere somme ingenti di denaro dalle vittime. L’ultimo attacco informatico, nello specifico, ha paralizzato il sistema di uno dei principali ospedali di Barcellona costringendo il personale a interrompere le attività.

Ransomware colpisce l’ennesimo ospedale

Non è la prima volta che i malintenzionati colpiscono ospedali: in alcune circostanze hanno fatto un passo indietro, liberando i sistemi per consentire ai medici di continuare a salvare le vite, ma in altre hanno proseguito l’offensiva pretendendo riscatti ancora più onerosi.

Al momento della scrittura della notizia, l’azione ai danni dell’Hospital Clinic de Barcelona sembra avere costretto i funzionari a chiudere i computer dei laboratori, del pronto soccorso e della farmacia in ben tre centri e molte più cliniche esterne, cancellando 150 operazioni non urgenti e circa 3.000 controlli dei pazienti.

Il Governo della Catalogna ha affermato che l’Agenzia per la sicurezza informatica della regione sta cercando di ripristinare il sistema, il tutto mentre gli hacker non hanno presentato alcuna richiesta di riscatto. Nel frattempo, le operazioni in ospedale proseguiranno affidandosi alla cara, vecchia e sempreverde carta.

Chi è il responsabile?

È ancora difficile identificare con assoluta certezza i responsabili dell’attacco informatico. Le prime considerazioni da parte degli esperti della regione vedono però la cyber gang RansomHouse come colpevole più plausibile. Particolarmente curiosa è l’assenza di una richiesta di riscatto: arriverà nei prossimi giorni, si tratta di un attacco iniziale che anticipa un’operazione più aggressiva e diffusa, oppure è un altro dietrofront da parte dei criminali?

Una cosa sola è certa: in caso di presentazione, il riscatto non verrà pagato.



Fonte Punto Informatico Source link

Mercato auricolari: Apple domina con AirPods

Da Punto-Informatico.it :

Stando a quelli che sono i più recenti dati forniti da Canalys, il mercato degli auricolari risulta essere in forte calo. C’è però un dato positivo, almeno per Apple, i suoi AirPods vanno decisamente bene.

Mercato auricolari: gli AirPods Pro 2 dominano

Andando più nello specifico, nell’ultimo trimestre del 2022 le spedizioni relative al mercato audio sono calate del 26% a 112,1 milioni di unità, con gli auricolari wirelwss crollati del 36%. Anche i TWS hanno subito dei cali, del 26% con 79,5 milioni di unità spedite. Prendendo in considerazione i dati relativi all’intero 2022, però, il calo pare essere più contenuto, con 287,7 milioni di unità spedite e una riduzione delle spedizioni del 2%.

Per quel che concerne Apple, l’azienda ha riportato una contrazione del 30% su base annua, grazie all’ottimo andamento dei suoi auricolari. La “mela morsicata”, dunque, resta leader del settore, in special modo grazie agli AirPods Pro di seconda generazione che sono stati presentati a settembre scorso e che costituiscono il 63% delle spedizioni totali di AirPods. Durante l’intero 2022, invece, Apple ha spedito 91,4 milioni di dispositivi TWS e ha guadagnato il 31,8% delle quote di mercato.

A seguire c’è poi Samsung, che nel Q4 2022 ha registrato una contrazione del 24% e del 10% sull’intero anno. Al terzo posto c’è Xiaomi, con spedizioni ridotte del 49% nell’ultimo trimestre e del 34% in tutto il 2022.

In quarta posizione è presente boAt, che riesce a concludere l’anno con un complessivo incremento del 52% e una quota di mercato del 4,4%, dopodiché c’è Skullcandy, la quale ha registrato un aumento delle spedizioni dell’11% e ottenuto uno share del 3%.

In merito all’andamento dei prezzi, emerge che i dispositivi TWS compresi tra i 200 e i 299 dollari sono aumentati del 44%. I prodotti più economici rappresentano invece il 53,1% delle spedizioni totali.

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Nuova campagna spear-phishing diffonde file DOCX dannosi

Da Punto-Informatico.it :

Una nuova campagna di spear-phishing si sta diffondendo nel sud est asiatico, arrivando a coinvolgere gradualmente sempre più nazioni.

L’agente malevolo diffuso tramite mail, creato dal gruppo di spionaggio informatico Sharp Panda, sembra prendere di mina enti governativi dei vari paesi coinvolti. La campagna, avviata verso la fine del 2022, sfrutta e-mail di spear-phishing con allegati di file DOCX dannosi, distribuendo il kit RoyalRoad RTF.

Una volta che l’exploit trova un computer non protetto, scarica ed esegue il download del malware vero e proprio, che va infettare la piattaforma colpita.

Anche se questo tipo di minaccia si è presentato in oriente, non è per niente detto che in futuro tale forma di attacco non arrivi anche nel vecchio continente. Prevenire rischi di questo tipo, dunque, è una necessità concreta per chiunque.

L’attacco spear-phishing è attivo in oriente: arriverà anche in Italia?

Sharp Panda è, stando alle informazioni raccolte dagli specialisti, un gruppo hacker cinese.

Anche se il focus di tali cybercriminali è al momento puntato su paesi asiatici, il rischio che tale attacco arrivi anche in Italia non è assolutamente fantascienza.

In questo senso, i consigli base restano gli stessi per quanto riguarda qualunque tipo di attività phishing. In primo luogo, fare enorme attenzione quando si ricevono e-mail con allegati (anche da mittenti conosciuti) è essenziale.

Abbinare un buon antivirus a questa precauzione può poi essere fondamentale. McAfee Total Protection risulta una delle migliori suite di sicurezza in questo contesto.

Non stiamo parlando solo di uno degli antivirus più famosi e premiati disponibili sul Web, ma di uno strumento che offre ulteriori utility per garantire sicurezza e privacy dell’utente.

Sotto questo punto di vista, è possibile citare il gestore di password, ideale per tutelare le proprie parole d’accesso a servizi come social network o home banking. La VPN, dal canto suo, è ottima lato privacy e anonimato online.

Non solo: grazie all’attuale promozione, McAfee Total Protection è anche conveniente.

Con la sottoscrizione Family, ideata per proteggere fino a 10 dispositivi diversi, è possibile ottenere uno sconto di 80 euro.

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Fonte Punto Informatico Source link

TikTok, per ora nessun blocco in Italia. Zangrillo: Non spetta a me decidere


Non ci sarà interruzione dell’uso di Tik Tok per i dipendenti della Pa. Lo ha precisato il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo al convegno per i 18 anni del Codice di amministrazione digitale.  “Quindici giorni fa – ha detto – mi sono limitato a dire che ho notato che sia nella comunità europea che in diversi stati federali americani viene vietato ai dipendenti pubblici l’utilizzo di TikTok. Ho sollevato il problema e detto che è opportuno approfondire il tema e capire se effettivamente esistono dei rischi legati alla sicurezza degli utenti di questo social”. Il divieto sull’uso di Tik Tok, ha spiegato il ministro, non spetta al Ministero. “Ai pubblici impiegati chiariremo questo misunderstanding” ha detto. 

All’attenzione del governo

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Pa, Zangrillo: 156mila assunti nel 2023. Sindacati: Servono rinnovi

L’esecutivo di Giorgia Meloni sta discutendo sull’argomento e potrebbe muoversi, magari imitando quanto fatto dalla Commissione europea, che ha obbligato tutti i dipendenti a disinstallare l’app. “Le opzioni possono essere di muoversi come ha fatto Bruxelles oppure prendere una decisione diversa. È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea”, ha dichiarato Zangrillo. Sul tema si è espresso anche il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, che ha scritto su Twitter: “In merito al blocco di TikTok io sono perplesso e contrario ad ogni tipo di censura, in una società liberale prima di arrivare a blocchi radicali bisogna riflettere bene”. Il vicepremier ha poi proseguito nel video postato insieme al tweet: “A Bruxelles stanno già pensando a mettere il bavaglio a TikTok. Io sono sempre e comunque a favore della libertà di pensiero, di parola e di espressione e contro ogni censura. Controllare sì, vigilare sì, ma la censura non mi piace mai”.



fonte : skytg24

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