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Xiaomi Mi Band 6 torna in offerta a prezzo SUPER, insieme a uno smartwatch da meno di 70 euro



da Hardware Upgrade :

Lanciata a fine marzo, la Xiaomi Mi Band 6 è un punto di riferimento fra le smart band economiche. Il prezzo di listino è 49,99€, ma grazie ritorna l’offerta lampo su GearBest con cui è possibile acquistarla a un prezzo super-scontato: in queste ore può essere acquistata a circa 35€ (in base al cambio il prezzo può variare) con spedizione dalla Cina. Per ottenere il prezzo in offerta bisogna applicare il coupon J68CF2FE09D12000. Inutile dire che è un vero affare a questo prezzo, per uno dei prodotti più venduti della categoria. L’offerta è valida fino al 20 giugno, o ad esaurimento scorte.






Il punto di forza della Xiaomi Mi Band 6 è indiscutibilmente il prezzo: a 35€ non c’è niente di paragonabile. La smart band di Xiaomi propone un display AMOLED a colori da 1,56 pollici, supportando diverse modalità d’uso: oltre a riportare l’orario e la data, dispone di funzione di fitness tracker, supporta il monitoraggio del sonno, può monitorare i livelli di ossigeno del sangue e le attività svolte durante la giornata. Si gestisce via touchscreen, e la cassa – impermeabile fino a 5ATM – integra anche un sensore per la lettura della frequenza cardiaca. Non mancano, ovviamente, la funzione contapassi, il conteggio delle calorie bruciate, e varie funzioni per il fitness.

Trovate tutte le caratteristiche di Xiaomi Mi Band 6 su GearBest dove, lo ripetiamo, potete acquistarla a 35,98€ applicando il codice coupon J68CF2FE09D12000

Non solo Xiaomi Mi Band 6, fra le offerte GearBest






E’ disponibile acquistare a un prezzo concorrenziale anche lo smartwatch Haylou RS3, con diverse modalità sportive incorporate e un display AMOLED circolare dal diametro di 1,2″ a risoluzione 390×390 pixel. Può monitorare il sonno, anche grazie alla durata della batteria di fino a dodici giorni. Implementa inoltre, non solo un cardiofrequenzimetro per misurare il battito cardiaco per tutta la giornata, ma anche un accelerometro e un GPS per tracciare passi e spostamenti. E’ inoltre impermeabile fino a 5ATM.

Il costo è di 66,50€ circa applicando il codice coupon L68CF5373E553000, anche in questo caso con spedizione dalla Cina e con termine dell’offerta prevista per il 20 giugno.

Importante: per via dell’elevata richiesta sui prodotti i codici coupon segnalati potrebbero essere scaduti al momento dell’uso. Le offerte sono al solito ad esaurimento scorte.

Gli acquisti di beni provenienti da nazioni extra UE sono soggetti al pagamento di dazi e IVA secondo la vigente normativa. Per ulteriori informazioni si rimanda a questo indirizzo.

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Delta-XE Twente, superbike elettrica da 300 km/h sviluppata da un team olandese



da Hardware Upgrade :

Frutto del lavoro di un team di studenti dell’Università di Twente e dell’Università di scienze applicate di Saxion, Paesi Bassi, si chiama Delta-XE Twente ed è una moto elettrica da corsa, sviluppata all’interno progetto Electric Superbike Twente,
che può raggiungere i 300 km/h e punta a competere nella Electric Road Racing Association.





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Un progetto ambizioso, che si basa su esperienze e prototipi precedenti, ma ha visto gli studenti impegnati per oltre un anno nello sviluppo di questo nuovo modello, supportati da una settantina di aziende partner, alcune delle quali hanno partecipato fornendo mano d’opera e componenti altre con finanziamenti.


Ecco le specifiche note di questa Delta-XE:

  • motore da 200 CV e 170 Nm di coppia, con trasmissione a catena
  • pacco batterie da 576 celle con capacità di 13,5 kwh e circa 80 kg
  • peso complessivo 220 kg
  • telaio tubolare in acciaio
  • forcella Öhlins e steli in carbonio rinforzato con ceramica
  • ammortizzatore posteriore Öhlins TTX GP
  • pinze freno HEL Performance
  • cerchi da 17” Marchesini
  • da 0 a 100 km/h in meno di 3 s
  • da 0 a 200 km/h in poco più di 6 s


Una moto snella e dalla struttura molto semplice, basata su un sistema elettrico a 800 V interamente racchiuso all’interno del pacco batteria, al fine di avere una singola unità che si inserisca direttamente all’interno del telaio, facilmente accessibile e sostituibile.






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“Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo raggiunto come squadra e siamo entusiasti di tutti i commenti positivi sui nostri risultati. Continueremo a lavorare sulla Delta-XE per prepararla a competere in pista con altri prototipi” hanno commentato i ragazzi dell’Electric Superbike Twente.


Ora il team spera di poter perfezionare questa Delta-XE portandola in pista per confrontarla con altri modelli elettrici, ma l’obiettivo finale del gruppo è riuscire, nel giro di qualche anno, a realizzare un bolide elettrico in grado di competere, almeno per potenza, ai prototipi della classe regina MotoGP.

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Memorie SK hynix difettose per miliardi di dollari? No, anche se qualche problema c’è



da Hardware Upgrade :

Sono ore calde in casa SK hynix, uno dei principali
produttori di memorie – RAM e NAND – al mondo. Nelle scorse ore si
diffusa
una notizia online
, sui media asiatici, secondo cui l’azienda ha prodotto
240 mila wafer di chip DRAM difettosi e per questo sarebbe stata costretta a
un richiamo del valore 1,7 miliardi di dollari (2 trilioni di won
sudcoreani)
.


L’azienda ha negato la notizia e ha presentato una denuncia
per diffamazione e turbativa commerciale alla polizia della citt di Icheon,
che ora indagher sulla vicenda per risalire all’autore originale del post.
SK hynix non nega che esistono alcuni prodotti DRAM difettosi, ma le cifre
circolate solo di molto superiori alla realt dei fatti.

In una dichiarazione a
The Register, il produttore
sudcoreano scrive: “Possiamo confermare che un difetto stato trovato in
alcuni prodotti DRAM
. Stiamo parlando con un numero limitato di clienti
interessati per risolverlo. Anche se troppo presto per
stimare le potenziali perdite, non pensiamo siano cos significative in
​​quanto il difetto rientra nell’intervallo del tipico controllo dei
problemi di qualit. L’entit delle potenziali perdite menzionate nel rumor
non assolutamente vera ed
esagerata
“.

Insomma, l’impatto dei difetti potrebbe essere meno importante del danno
d’immagine. Si ritiene che SK Hynix abbia la capacit di produrre circa 1,8
milioni di wafer al mese, di cui circa l’80% sono DRAM.

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Acer Chromebook 317, primo contatto: Chrome OS in grande



da Hardware Upgrade :

Abbiamo avuto l’opportunità di avere una prima presa di contatto con l’Acer Chromebook 317, presentato da pochissimo, una toccata e fuga in redazione per un notebook che non passa certo inosservato per via dello schermo da 17,3 pollici. In sé e per sé la dimensione del display non è per nulla inedita, ma vederla abbinata a un Chromebook è tutto fuorché comune.

Le dimensioni e il peso di 2,4 kg non rendono questo Chromebook 317 adattissimo alla mobilità quotidiana, quindi perché Acer ha pensato che un prodotto di questo tipo avesse ragion di esistere? L’ipotesi che facciamo è che la casa taiwanese, in una lineup di Chromebook strutturata, abbia deciso di dare un’opzione in più alla categoria di chi lavora metà della settimana a casa e il resto in ufficio, divenuta sempre più folta nell’anno pandemico.

Un Chromebook con un ampio display permette di fare videoconferenze (opzionalmente è offerto con una webcam Full HD 82° wide-angle), lavorare su documenti in modo più agevole, navigare online e perché no, anche godersi eventualmente qualche contenuto d’intrattenimento. Non dovendo portare a casa il notebook tutti i giorni, ecco che il Chromebook 317 può diventare un’opzione anche per chi lavora.

Inoltre, si prefigura come un portatile utile per la didattica a distanza o per chi semplicemente ha bisogno di uno schermo di buone dimensioni, ma non vuole un PC desktop Windows e usa molto i servizi Google. Il 17,3 pollici è un IPS Full HD, con cornici laterali non molto pronunciate, mentre lo sono più nella parte bassa e alta.

La scocca del portatile è in plastica abbastanza “cheap”, e questo può far storcere un po’ il naso a chi ama lo stile, ma in un certo senso trasmette anche quel senso di “portatile da battaglia” che alla fine può essere questo Chromebook. Ovviamente, la plastica serve anche per contenere il prezzo, che per l’Italia parte da 399 euro, quindi piuttosto contenuto.

Il touchpad è ampio, ma non poteva essere altrimenti in una base che è davvero molto grande e consente ad Acer di incastonare una tastiera completa di tastierino numerico, altra scelta che rimanda quindi a chi deve fare molti conti – lavoratori e studenti. Considerato il costo del prodotto, tastiera e touchpad rispondono abbastanza bene agli input e i tasti hanno una corsa ridotta per sostenere al meglio la scrittura di lunghi testi. La tastiera, opzionalmente, è retroilluminata e ai due lati c’è una griglia per l’uscita del sonoro (stereo).

In termini di porte, sul lato sinistro troviamo una USB C 3.2 Gen 1 che permette di far passare anche un segnale DisplayPort e l’energia, una USB 3.2 Gen 1 Type-A, uno slot microSD e un jack da 3,5 mm per cuffie e microfono. A destra abbiamo un’altra USB 3.2 Gen 1 Type-A, una USB C 3.2 Gen 1 identica a quella sul lato sinistro in termini di funzionalità e un aggancio Kensington.

Come si può notare, questo portatile non ha alcuna feritoia per il passaggio dell’aria fresca o l’espulsione di quella calda: è infatti raffreddato in modo totalmente passivo, come dimostra la foto scattata dopo aver rimosso la copertura sul fondo. L’Acer Chromebook 317 è basato su un SoC Intel Jasper Lake a 10 nanometri, basato sull’architettura Tremont.

Il modello nelle nostre mani è di pre-produzione, quindi non abbiamo svolto test o approfondimenti, ma nel nostro sample abbiamo trovato un Pentium N5100, un chip quad-core con TDP di 6 watt, il che spiega come mai non è richiesta alcuna dissipazione attiva. Accanto al SoC con grafica integrata ci sono 8 GB di memoria e 64 GB di storage.

Completano il quadro la connettività Wi-Fi 5 (802.11ac) e Bluetooth 5.0, insieme a una batteria da 56 Wh. Il primo contatto con questo Chromebook 317 è buono, nel senso che a partire da 399 euro non è che si possa chiedere molto di più: c’è tutto. Non è un portatile fatto con i materiali più avveniristici del mondo, ma chi bada alla concretezza non potrà certo lamentarsi.

La tastiera e il touchpad, seppur non il meglio provato sinora, si dimostrano adeguati al compito; lo schermo è difficile da valutare senza test specifici, ma è adatto allo scopo del prodotto, che non è certo quello di sostenere i professionisti dell’immagine. Le porte invece sono più che sufficienti a sostenere le necessità di chi lavora o studia, permettendo il collegamento di periferiche esterne moderne o più datate, oltre alla microSD.

Le dimensioni rendono questo Chromebook 317 un prodotto per un pubblico ben preciso, pronto a barattare la maneggevolezza in caso di spostamenti per un’area di lavoro più ampia. È un’opzione in più in un mondo dei Chromebook che si fa sempre più affollato, complici le grandi vendite registrate da tutti i produttori nell’anno pandemico.

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Account rubati: ecco quanto tempo impiegano gli hacker a sfruttare le password



da Hardware Upgrade :

La met circa degli account le cui credenziali vengono rubate a seguito di attacchi di phishing vengono provati manualmente entro 12 ore da quando il binomio user/password diventa di pubblico dominio.

Sono i ricercatori di sicurezza di Agari che hanno evidenziato la dinamica, disseminando sul web migliaia di credenziali fasulle ma architettate per passare come proprie di utenti reali iscritti a servizi cloud. In particolare le credenziali sono state fatte circolare su siti web e forum “underground” noti per ospitare elenchi di nomi utente e password trafugati a seguito di attacchi o incidenti informatici.

L’analisi stata condotta su un arco temporale di sei mesi, scoprendo che l’accesso agli account viene eseguito manualmente entro poche ore dalla circolazione delle credenziali. L’accesso viene effettuato per circa la met degli account entro 12 ore dall’effettiva circolazione delle credenziali. Il 20% entro un’ora e il 40% entro sei ore. I dati raccolti dai ricercatori di Agari evidenziano come tutto venga sfruttato il pi velocemente possibile. D’altra parte, per quanto gli utenti potrebbero scoprire solo dopo molto tempo che il proprio account stato compromesso, negli interessi degli attaccanti sfruttare tali account quanto prima per evitare che vengano resi inaccessibili da un semplice cambio password.


Un aspetto abbastanza sorprendente che quasi tutti gli account vengono provati manualmente. Questo permette per agli attaccanti di provare con accuratezza le credenziali in loro possesso, oltre a compiere altre azioni dannose o recuperare ulteriori informazioni di valore come ad esempio altre credenziali o dati sensibili. Si tratta di un modus operandi che ha una sua efficacia: laddove si disponga di credenziali sottratte tramite una campagna di phishing possibile compromettere un account, sfruttarlo per ulteriori campagne di phishing che possono compromettere altri account e cos via.

I ricercatori osservano poi che gli account compromessi vengono spesso abbandonati nel giro di una settimana, probabilmente perch gli aggressori hanno sfruttato tutto ci che stato possibile sfruttare e si sono spostati su altri nuovi account.

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GeForce RTX 3070 Ti, recensione: Founders Edition vs Inno3D X3 OC



da Hardware Upgrade :

[HWUVIDEO=”3124″]GeForce RTX 3070 Ti alla prova: Founders Edition contro Inno3D X3 OC[/HWUVIDEO]

Dopo la GeForce RTX 3080 Ti giunto il momento di mettere alla prova la GeForce RTX 3070 Ti. Anche in questo caso il nome dice gi che una scheda a cavallo tra la RTX 3070 e la RTX 3080, ma a quale delle due assomiglia di pi? Senza dubbio pi alla RTX 3070, e le specifiche tecniche ce lo indicano chiaramente.

GeForce RTX 3070 Ti si basa su una GPU GA104 al massimo del suo potenziale, quindi con 6144 CUDA core, 192 Tensor core, 48 RT core e 96 ROPs. Le ROPs sono identiche alla RTX 3070 e alla 3080, mentre in termini di CUDA core, Tensor core e RT core abbiamo un incremento del 4,3% rispetto alla RTX 3070. Per arrivare alla 3080, la RTX 3070 Ti dovrebbe migliorare queste tre specifiche di quasi il 42%.

La GPU della RTX 3070 Ti abbinata a 8 GB di memoria GDDR6X a 19 Gbps su bus a 256 bit per una bandwidth di 608 GB/s, lo stesso quantitativo della RTX 3070 che per si avvale di memoria GDDR6 a 14 Gbps, sempre su bus a 256 bit, con la bandwidth che scende a 448 GB/s. Il TGP della RTX 3070 Ti pari a 290 watt, un aumento di quasi il 32% rispetto ai 220 watt della RTX 3070, mentre un valore pi basso dei 320 watt della RTX 3080 di poco pi del 9%.















RTX 3070 Ti FE RTX 3070 FE RTX 2070 SUPER FE RTX 2070 FE
Architettura e GPU Ampere GA104 Ampere GA104 Turing TU104 Turing TU106
Processo produttivo Samsung 8nm Samsung 8nm TSMC 12 nm TSMC 12 nm
Die Size 392 mm2 392 mm2 545 mm2 445 mm2
Transistor 17,4 miliardi 17,4 miliardi 13,6 miliardi 10,8 miliardi
CUDA Core 6144 5888 2560 2304
TMUs / ROPs 192 / 96 184 / 96 160 / 64 144 / 64
Tensor / RT Core 192 / 48 184 / 46 320 / 40 288 / 36
Base Clock 1575 MHz 1500 MHz 1605 MHz 1410 MHz
Boost Clock 1770 MHz 1725 MHz 1770 MHz 1710 MHz
Capacit memoria 8 GB GDDR6X 8 GB GDDR6 8 GB GDDR6 8 GB GDDR6
Bus memoria 256 bit 256 bit 256 bit 256 bit
Velocit memoria 19 Gbps 14 Gbps 14 Gbps 14 Gbps
Bandwidth 608 GB/s 448 GB/s 448 GB/s 448 GB/s
TGP 290W 220W 215W 185W

Il prezzo della RTX 3070 Ti indicato da Nvidia 599 dollari, a fronte dei 499 dollari della RTX 3070 e i 699 dollari della RTX 3080. Ovviamente sono prezzi solo di facciata in questo periodo di shortage dei semiconduttori: se pensate che per la RTX 3080 Ti sono stati indicati 1199 euro ma si parte da 2000 euro, la RTX 3070 Ti approder verosimilmente a non meno di 1000-1200 euro sul mercato reale.

Secondo Nvidia, la RTX 3070 Ti dovrebbe garantire fino al 50% in pi di prestazioni rispetto alla RTX 2070 SUPER e prestazioni doppie rispetto alla GeForce GTX 1070 Ti. Ed proprio – almeno in teoria – al pubblico con le schede della famiglia GTX 1000 e precedenti che Nvidia si rivolge con questa soluzione, pi che a chi ha acquistato una RTX 2000 a prezzi tutto sommato onesti tempo fa.

Come per la RTX 3080 Ti, anche tra le caratteristiche accessorie di questa scheda c’ il limitatore al mining di criptovalute, noto anche come LHR, insieme al supporto nativo a Resizable BAR. Per chi non lo conoscesse, Resizable BAR una funzionalit del protocollo PCI Express che consente alla CPU di accedere direttamente a tutta la memoria della scheda video (VRAM) senza fare continui accessi a piccole parti (256 MB). L’obiettivo chiaramente quello di velocizzare l’intero processo di accesso ai dati e ottenere maggiori prestazioni di gioco: l’entit dipende spesso dal gioco e pu essere condizionato dalla risoluzione, ma in media possiamo parlare di un 5-10%.

In redazione sono giunti due modelli, la Founders Edition di Nvidia e la soluzione custom Inno3D RTX 3070 Ti X3 OC. Parliamo anzitutto della Founders Edition.

GeForce RTX 3070 Ti Founders Edition

Abbiamo visto che la scheda GeForce RTX 3070 Ti ha specifiche pi vicine al modello RTX 3070 sotto molti aspetti, ma l’aumento dei CUDA core e l’adozione delle memorie GDDR6X ha spinto in alto il TGP fino a 290 watt e questo ha indotto Nvidia ad adottare per questa scheda video lo stesso dissipatore della RTX 3080 Founders Edition, seppur in versione leggermente ristretta: la scheda lunga 26,7 centimetri a dispetto dei 28,5 della RTX 3080. La parte posteriore rimane invariata, con tre connettori DisplayPort 1.4 e uno HDMI 2.1, e come tutte le altre Founders c’ un connettore di alimentazione PCI Express a 12 pin che richiede l’adattatore fornito in un bundle, con finale doppio a 8 pin per il collegamento all’alimentatore (la RTX 3070 ha un singolo finale a 8 pin).

Se sapete gi come funziona il dissipatore potete quindi saltare questa parte di articolo, altrimenti continuate a leggere. Anche su questa RTX 3070 Ti ritroviamo quindi le due ventole posizionate in modo differente, non su una singola faccia della scheda, una accanto all’altra e sullo stesso asse, ma quella di destra nella parte alta e quella sinistra in quella bassa. Sono insomma sfalsate l’una rispetto all’altra.

Nvidia ha deciso di posizionare le ventole in questo modo perch, in base ai suoi studi, in grado di raffreddare pi rapidamente una GPU potente e tutti i componenti presenti sul PCB, che tra l’altro ha dimensioni ben pi contenute (e quindi c’ una densit maggiore) rispetto alle RTX 2000, presentandosi con una forma finale a V diversa da quella classica rettangolare.

Il sistema di raffreddamento di questa Founders Edition cerca inoltre di sfruttare al meglio i case moderni, dotati di una o pi ventole frontali che immettono aria fresca all’interno. Questa aria fresca corre proprio nella parte bassa centrale del case e pu essere intercettata dalle ventole della scheda video.

La prima ventola, quella di destra incastonata nella scheda proprio grazie al finale a V del PCB, raccoglie l’aria fresca e soffia fuori l’aria calda dalla parte superiore, affinch venga a sua volta catturata da una ventola collocata nella parte posteriore del case. La ventola di sinistra invece posta in prossimit della GPU e ha il compito di buttare fuori l’aria calda dalle feritoie posteriori.

Questa configurazione per figlia anche di quello che non si vede, nel senso che Nvidia ha creato un PCB molto pi piccolo e denso per questa GeForce RTX 3070 Ti (e le altre FE), e tutto il calore prodotto viene raccolto da una camera di vapore ibrida con heatpipes che trasportano il calore proprio sotto la ventola di destra. Scendendo per, come potete vedere nell’immagine di seguito, c’ un voluminoso radiatore che serve ad ampliare la superficie di dissipazione per una migliore gestione del calore.

Se si rimane sul lato destro della scheda, vediamo come l’aria fresca attraversi le alette del radiatore, le heatpipe sottostanti e fuoriesca dalla ventola, puntando verso la parte alta del case. La ventola di estrazione posteriore (ma potrebbero anche essere le ventole sulla parte superiore del case o quelle di un radiatore di un sistema a liquido), cattura quest’aria calda e poi la espelle dal sistema. A questa si aggiunge la gi citata ventola nella parte bassa sinistra, che raccoglie aria fredda dal basso ed espelle aria calda dalle feritoie posteriori. Il tutto tenuto insieme da un telaio unibody. Da sottolineare inoltre l’introduzione della modalit 0dB, ossia quando la scheda sotto un determinato carico di lavoro le ventole rimangono ferme.

Nvidia assicura che l’aria calda soffiata nella met superiore del case non comporta problemi al raffreddamento delle CPU: l’azienda ha provato varie combinazioni per assicurarsi che il nuovo design delle Founders Edition non impatti sugli altri componenti del sistema. Nvidia assicura inoltre che possibile mettere la scheda in verticale: il sistema di raffreddamento funziona pressoch con la medesima efficienza.

Inno3D GeForce RTX 3070 Ti X3 OC

La scheda Inno3D GeForce RTX 3070 Ti X3 OC si presenta con un leggero overclock di fabbrica sul Boost Clock rispetto alla Founders Edition (FE): passiamo da 1770 e 1785 MHz ma chiaramente la parte pi interessante il dissipatore, che Inno3D ha cercato di contenere in spessore per creare una vera e propria soluzione dual slot, raffreddata da tre ventole da 90 mm. Le ventole non ruotano fino a quando la GPU non ha raggiunto la temperatura di circa 60 C e tornano a fermarsi dopo il carico di lavoro intorno ai 35 C, in modo da far tornare GPU e memorie su livelli di temperatura compatibili con il raffreddamento passivo (0 dB).

La scheda video ha una lunghezza di 30 centimetri e ha due connettori PCI Express a 8 pin, mentre nella parte posteriore c’ la solita configurazione per quanto riguarda le porte, una HDMI 2.1 e tre DisplayPort 1.4. interessante notare come la scheda sia priva di illuminazione, quindi se volete un prodotto sobrio quello che fa per voi.

Sotto le ventole troviamo un radiatore strutturato in due parti, con diverse heatpipes che portano il calore alle fitte alette che compongono questi blocchi. Importante, inoltre, la presenza di heatpipes dedicate intorno alla zona della GPU per raccogliere il calore prodotto dai chip GDDR6X. Nella parte posteriore della scheda troviamo un backplate che, oltre a conferire rigidit, ha anche delle aperture per permettere all’aria calda del radiatore di fuoriuscire e ad andare verso l’alto, dove pu essere catturata dalle ventole posteriori e superiori per essere soffiata fuori dal case.

Configurazione di prova

Abbiamo svolto i test alle tre risoluzioni pi diffuse – 1920×1080, 2560×1440 e 3840×2160, con impostazioni qualitative molto elevate, per mettere le schede video sotto carico. Per snellire i grafici e concentrarci sul focus di questo articolo, abbiamo rimosso alcuni modelli rispetto alle altre recensioni. Di seguito i dettagli della piattaforma di prova:

  • Sistema operativo: Windows 10 Pro italiano
  • Processore: Intel Core i9-10900K
  • Alimentatore: CoolerMaster Silent Pro Gold 1200 Watt
  • Scheda madre: ASUS ROG Maximus XII Hero WiFi
  • Memoria: G.Skill Trident Z 2x8GB DDR4-4000 (17-17-17-37)
  • SSD: Crucial P1 M.2 2280 1TB

Ecco le schede usate per la prova:

  • Nvidia GeForce RTX 3090 (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce RTX 3080 Ti (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce RTX 3080 (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce RTX 3070 Ti (Founders Edition)
  • Inno3D GeForce RTX 3070 Ti X3 OC
  • Nvidia GeForce RTX 3070 (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce RTX 3060 Ti (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce RTX 2080 Ti (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce RTX 2080 SUPER (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce RTX 2080 (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce RTX 2070 SUPER (Founders Edition)
  • Nvidia GeForce GTX 1080 Ti
  • Nvidia GeForce GTX 1070
  • AMD Radeon RX 6900 XT (reference)
  • AMD Radeon RX 6800 XT (reference)
  • AMD Radeon RX 6800 (reference)
  • AMD Radeon RX 6700 XT (reference)

Abbiamo usato i seguenti titoli, cos impostati, per i test senza ray tracing:

  • Metro Exodus – Ultra
  • Hitman 3 – Ultra – Dubai
  • Shadow of the Tomb Raider – Massima – TAA
  • Cyberpunk 2077 1.22 – impostazione rapida ultra, qualit texture alta – notte
  • Red Dead Redemption 2 – Ultra – Livello qualit predefinito: privilegia qualit – Vulkan
  • Borderlands 3 – Duro
  • Watch Dogs Legion – Ultra – TAA – Dettagli aggiuntivi 100%
  • DiRT5 – qualit immagine ultra

Di seguito i titoli usati per i test con ray tracing attivo, e relative impostazioni:

  • Metro Exodus Enhanced Edition – Ultra, Ray Tracing High
  • Shadow of the Tomb Raider – Massima, Ombre in RT su Ultra
  • Cyberpunk 2077 1.22 – RT Ultra, Qualit texture alta
  • Watch Dogs – Ultra, Dettagli aggiuntivi 100%, RT Ultra
  • Control – Qualit Alta, RT Alta

Abbiamo testato le schede con i driver pi recenti a nostra disposizione, i Game Ready 466.61 nel caso delle schede GeForce (forniti da Nvidia per supportare la RTX 3070 Ti) e gli Adrenalin 21.5.2 nel caso delle soluzioni AMD.

Prestazioni

Il nome 3070 Ti fa propendere per una scheda a cavallo tra la RTX 3080 e la RTX 3070, e possiamo subito confermarvi che cos, il punto capire quanto pi veloce della 3070 e quanto meno della 3080. Non ci soffermiamo a commentare ogni singolo test, i cui numeri sono abbastanza esplicativi, ma diremo la nostra alla fine delle due macro-sezioni. L’ordine delle schede in base alla risoluzione 2560×1440 pixel.

Giochi senza ray tracing

I test svolti mostrano come la RTX 3070 Ti abbia un qualcosa in pi rispetto alla RTX 3070 e alla RTX 2080 Ti, con prestazioni inferiori alla Radeon RX 6800 e soprattutto ben diverse dalla RTX 3080. La nuova arrivata quindi migliora leggermente l’offerta di Nvidia, ma possiamo dire che non la stravolge o scuote il mercato: se in passato la GTX 1070 Ti per molti versi fu una GTX 1080 2.0, in questo caso siamo ben lontani dal poterne parlare in quei termini nei confronti della 3080.

Giochi con ray tracing (e DLSS)

Quanto visto nei test con i giochi tradizionali ancora pi vero in ray tracing, almeno nei giochi selezionati, con la RTX 3070 Ti che pu gestire bene la tecnologia anche a 1440p, specie attivando il DLSS, grazie al quale anche il 4K diventa in diversi casi una risoluzione quasi a portata.

Frequenze, consumi, temperature e rumorosit

Consumi, temperature e rumorosit di funzionamento sono elementi che incidono nella valutazione di una scheda video forse meno della sua capacit di generare un adeguato quantitativo di frame al secondo, ma che in ogni caso rimangono molto importanti per definire il quadro complessivo. In questi grafici abbiamo confrontato le due RTX 3070 Ti giunte in redazione per vedere come si comporta soprattutto la custom di Inno3D rispetto alla Founders Edition. Le FE sono schede efficaci, senza dubbio, ma come abbiamo visto con altri modelli in passato c’ margine per fare molto meglio. In termini di frequenze, il piccolo aumento di 15 MHz nel Boost Clock indicato da Inno3D non porta a grandi cambiamenti effettivi rispetto alla Founders Edition: le due schede si comportano in modo identico.

Diamo un’occhiata ai consumi: anche in questo caso non c’ sostanzialmente differenza tra le due schede, che ritracciano i 290W indicati da Nvidia come TGP della scheda GeForce RTX 3070 Ti.

La differenzatra le schede la vediamo sotto il profilo delle temperature della GPU, con la Inno3D che tocca un massimo di 77 C e la Founders Edition che raggiunge 83 C. In entrambi i casi non ci troviamo di fronte a temperature problematiche, ma il prodotto di Inno3D pi efficace nel catturare il calore e raffreddare il chip grafico. Anche le memorie GDDR6X rimangono leggermente pi fresche sulla X3 OC di Inno3D, toccando 80 C contro gli 84 C sulla Founders (secondo quanto rilevato dall’utility GPU-Z).

In termini di rumorosit, la Founders Edition si fa sentire maggiormente della soluzione di Inno 3D – la differenza si sente, non solo si rileva attraverso il fonometro. Questo avviene nonostante la scheda Inno3D utilizziventole che girano un po’ pi velocemente della Founders Edition (2200 vs 2000 RPM). Il tipo di ventola differente e il fatto di averne una in pi ci che consente alla RTX 3070 Ti X3 OC di raffreddare meglio i componenti a bordo senza far lievitare la rumorosit.


GeForce RTX 3070 Ti Founders Edition


GeForce RTX 3070 Ti Founders Edition


GeForce RTX 3070 Ti Founders Edition


Inno3D RTX 3070 Ti X3 OC


Inno3D RTX 3070 Ti X3 OC


Inno3D RTX 3070 Ti X3 OC

Conclusioni

La scheda GeForce RTX 3070 Ti , al pari del modello GeForce RTX 3080 Ti, un prodotto che arriva in un mercato sostanzialmente distrutto dallo shortage dei chip e dai prezzi alle stelle che tengono banco da mesi e che non rientreranno su valori accettabili se non tra molto tempo. La scheda si fregia di una GPU GA104 completamente sbloccata, la stessa a bordo della RTX 3080 per il mondo dei notebook, che offre quel pizzico di prestazioni in pi sulla RTX 3070 ma, al tempo stesso, la tiene a distanza dalla 3080.

Anche in questo caso, pur riconoscendone l’indubbio valore velocistico, un prodotto che serve a Nvidia pi per completare la lineup secondo un cammino gi stabilito da tempo, continuando a catalizzare l’attenzione degli appassionati – neanche cos pochi visto le vendite – pronti a mettere sul piatto pi del doppio dei soldi richiesti, teoricamente, dall’MSRP di Nvidia.

Con prestazioni dal 5% all’8% superiori in media alla RTX 3070 (nella nostra suite), questa Ti si posiziona come fanno intendere le specifiche tecniche, ossia poco sopra la RTX 3070 e davanti alla RTX 2080 Ti. Difficile stupirsi, e anche il passaggio alle GDDR6X non sembra cambiare drasticamente il quadro. L’aspetto positivo che la scheda usa un GA104 completamente attivo, segno che Nvidia ha fiducia nelle rese produttive di Samsung e del suo processo a 8 nanometri.

Se spostiamo il termine di paragone alla “vecchia” RTX 2070 SUPER, la RTX 3070 Ti si dimostra quasi il 50% pi veloce in 4K e del 40% in 1440p. Non siamo lontani dalle dichiarazioni di Nvidia, che ovviamente ha una sua suite di test, impostazioni differenti, quindi grossomodo i conti tornano.

Nvidia afferma che la RTX 3070 Ti il doppio pi veloce della GTX 1070 Ti, ma considerando che avevamo a disposizione una GTX 1070, anche in questo caso il gap maggiore torna. Detto questo, se la RTX 3080 Ti poteva essere vista come uno step prestazionale in pi al vertice del settore, questa RTX 3070 Ti non ha quel “plus” che ci scalda il cuore. Il consumo sale di un buon 30%, ma lo stesso non avviene per le prestazioni.

Parlando invece della RTX 3070 Ti X3 OC di Inno3D, non possiamo che verificare il buon funzionamento della scheda, con GPU e memoria che lavorano a temperature inferiori rispetto alla proposta di Nvidia grazie al dissipatore a tripla ventola, e questo un buon aspetto per la longevit. La scheda inoltre meno rumorosa, e offre prestazioni del tutto simili alla RTX 3070 Ti FE. L’abbiamo anche overcloccata e, considerato che con raffreddamento stock le GPU Ampere non salgono molto, non bisogna lamentarsi dei +160 MHz sulla GPU (senza toccare il power limit) e i 1000 MHz aggiuntivi sulle memorie GDDR6X. Comunque, come sempre, l’OC relativo al singolo sample, ogni scheda ha margini propri che possono cambiare a seconda dei chip a bordo.

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