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macOS Big Sur 11.4 risolve una falla che consentiva di registrare il desktop



da Hardware Upgrade :

L’aggiornamento macOS Big Sur 11.4, rilasciato nelle scorse ore, risolve una vulnerabilit zero-day che potrebbe consentire agli attaccanti di sfruttare app di videoconferenza per acquisire screenshot e registrare di nascosto ci che avviene sullo schermo.

Il problema stato scoperto da Jamf, una societ di gestione di flotte di dispositivi mobile, che ha evidenziato una falla di sicurezza che permetteva di aggirare le preferenze sulla privacy, dando modo ad un malintenzionato di accedere in maniera completa al disco, alle risorse di registrazione dello schermo e di ottenere altre autorizzazioni senza il consenso dell’utente.

La falla sembra sia stata sfruttata attivamente, ed stata individuata da Jamf nel corso dell’analisi del malware XCSSET, di cui abbiamo gi avuto modo di parlare e che in circolazione dallo scorso anno. Jamf ha per riscontrato un incremento delle attivit recenti di XCSSET individuando cos una nuova variante. XCSSET si diffonde tramite progetti Xcode compromessi e di recente stato aggiornato per poter operare nativamente anche sui Mac con Soc M1. La vulnerabilit scoperta permette di fatto a XCSSET di nascondersi all’interno di una directory di un’app installata e di ereditarne i permessi.


“Alcuni sviluppatori progettano applicazioni con [una sorta] di applicazioni pi piccole inserite al loro interno. Non inusuale. Ma sembra che vi fosse un bug nella logica del sistema operativo quando si occupa di gestire le autorizzazioni Transparent Consent and Control in una situazione del genere” spiega Jamf. TCC il nome del framework che gestisce le autorizzazioni di accesso alle risorse hardware del sistema.

Una volta che il malware viene installato sul sistema della vittima, viene usato nello specifico per acquisire schermate del desktop dell’utente. Jamf ha per sottolineato che il malware potrebbe essere impiegato anche per scavalcare altre autorizzazioni, a condizione che risultasse attiva quella data autorizzazione per l’applicazione da cui il malware eredita i permessi.

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Horizon Forbidden West verrà mostrato in diretta al prossimo State of Play



da Hardware Upgrade :

Poco meno di un anno fa avevamo assistito alla presentazione di PlayStation 5 e, con essa, all’annuncio di Horizon Forbidden West, sequel del pluriacclamato Zero Dawn – che ha recentemente conquistato anche i giocatori PC. In tale occasione avevamo ricevuto un “semplice” trailer, ma il team di Guerrilla Games sembra finalmente pronto per mostrarci di più: lo farà tra pochi giorni, durante la trasmissione del prossimo evento State of Play.

State of Play: Horizon Forbidden West nella diretta del 27 maggio

Non prendete impegni per questo giovedì, 27 maggio: a partire dalle 23.00 (ora italiana), il team di sviluppo di Horizon Forbidden West terrà una presentazione dedicata interamente al nuovo capitolo della storia di Aloy, in arrivo in esclusiva per PS5. Il tutto avverrà durante lo State of Play, format scelto da Sony per le presentazioni dedicate al mondo PlayStation.

Lo annuncia lo stesso Mathijs de Jonge, Game Director di Forbidden West, che ci parla di “un esclusivo spezzone di 20 minuti” estratto dalla nuova campagna, concirca 14 minuti di nuovissime sequenze di gioco, tutte registrate direttamente su PlayStation 5″.

Per lo sviluppatore olandese si tratta di un momento davvero importante: la presentazione preparata da de Jonge e soci è “frutto di un duro lavoro di squadra”. Prima di poter assistere allo showcase dello State of Play, alle 18.00 gli utenti potranno già collegarsi alla livestream per uno speciale conto alla rovescia (Pre-Show) dedicato al franchise di Guerrilla.

“Che siate in viaggio con noi e Aloy fin da Horizon Zero Dawn, o che vi siate appena affacciati su questo incredibile mondo, vogliamo condividere con tutti voi questo grande traguardo, ansiosi di conoscere le vostre reazioni e i vostri momenti preferiti”, ha dichiarato Mathijs de Jonge nel comunicato ufficiale pubblicato sul PlayStation Blog.


Il prossimo appuntamento dello State of Play, ricordiamo, è fissato per il 27 maggio. Alle 18.00 sarà inaugurato il Pre-Show, mentre alle 23.00 si terrà la presentazione del gameplay di Horizon Forbidden West. Potrete seguire la diretta su Twitch o YouTube.

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È la notte della Superluna rossa! Ecco quando e come vederla dal vivo e in streaming



da Hardware Upgrade :

Manca davvero pochissimo, la Superluna sar visibile tra poche ore da ogni parte del globo. Il fenomeno astronomico avverr tra la notte del 25 e il 26 maggio con il momento del perigeo (punto pi vicino alla Terra) fissato alle ore 3:52.

Nel dettaglio, il fenomeno chiamato impropriamente “Superluna” avviene quando il nostro satellite naturale si trova nella fase di plenilunio -comunemente chiamata Luna piena- e allo stesso tempo nel perigeo, che ricordiamo essere il punto pi vicino alla terra lungo l’orbita lunare. La Luna l’unico satellite naturale del pianeta Terra, di fondamentale importanza e nonch unico corpo extraterrestre raggiunto fisicamente dall’uomo. La sua orbita leggermente ellittica e di conseguenza la distanza che la separa dalla Terra varia dal punto pi lontano (apogeo) di 406.700 km al punto pi vicino (perigeo) di 356.400km, dove si trover questa notte.

Superluna, eclissi totale e Luna di Sangue

A causa della vicinanza ridotta tra il Pianeta e il satellite, la Luna apparir pi grande del 14% circa e pi luminosa del 30% circa. Il fenomeno si potr percepire ad occhio nudo, ma vi assicuriamo che non semplice come sembra.

Quello della Superluna non l’unico fenomeno che avverr nella notte. Infatti, in contemporanea con la Superluna avverr anche un’eclissi totale del satellite, dato che la Luna verr oscurata completamente dall’ombra della Terra. Purtroppo l’eclissi sar visibile solamente in America del Nord, in alcuni Paesi dell’America del Sud, in Asia sud orientale e in Australia. Insomma, in Europa ci accontenteremo della Superluna.

Le novit non finiscono qui, perch a causa dell’eclissi la Luna assumer un colore rossastro dando vita alla cosiddetta “Luna di sangue”. Come per l’eclissi per, solo in pochi potranno godere di questo fantastico spettacolo dal vivo.

Come vedere la Superluna, l’eclissi e la Luna rossa in streaming

Visto che in Italia non sar possibile vedere tutti i fenomeni, per i pi curiosi e appassionati i mutamenti della Luna potranno essere visibili in streaming sul canale YouTube dell’osservatorio di Griffith.

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Sali organici su Marte: nuovo studio apre la strada alla loro rilevazione con NASA Curiosity



da Hardware Upgrade :

Su Marte c’è mai stata vita? Questa è una delle domande fondamentali alle quali le varie missioni robotiche (e in futuro quelle umane) stanno cercando di dare una risposta. Attualmente non abbiamo ancora certezze. Sappiamo “solo” che il Pianeta Rosso in passato avrebbe potuto ospitare vita grazie a condizioni favorevoli, come la presenza di acqua liquida.

Un nuovo studio pubblicato in queste settimane ha cercato di indagare la questione relativa alla presenza di sali organici presenti sulla superficie del pianeta che potrebbero essere ricondotti sia alla presenza di tracce di vita microbica passata sia ad attività vulcanica.

I sali organici, la vita su Marte e gli esperimenti di laboratorio

Iniziamo subito col dire che non basta un singolo studio a dare una risposta certa a una domanda così complessa. Quindi, nonostante le nuove informazioni, non sappiamo se effettivamente ci sia stata vita (anche microbica) su Marte. Non ancora quantomeno. Questi studi però aiutano ad avere un quadro sempre più completo di ecosistemi così diversi dal nostro.

Analisi condotte grazie a SAM sui campioni marziani

James MT Lewis (geochimico organico della NASA) ha dichiarato “se determinassimo che ci sono sali organici concentrati ovunque su Marte, vorremo indagare ulteriormente su quelle regioni e idealmente perforare più in profondità sotto la superficie dove la materia organica potrebbe essere meglio preservata”.

Per approfondire la questione è stato impiegato anche lo strumento Sample Analysis at Mars (SAM) di NASA Curiosity per analizzare campioni direttamente su Marte. Inoltre grazie ai dati forniti sono stati eseguiti alcuni esperimenti qui sulla Terra. Ci sono però alcuni problemi!


Dagli strumenti di Marte ai laboratori sulla Terra

Per via del funzionamento di SAM (scalda i campioni per liberare gas che poi vengono analizzati), il rover ha rilevato solo indirettamente la presenza di sali organici ma questo potrebbe non escludere altre cause. Inoltre, la presenza di perclorati (diffusi sul Pianeta rosso) rende più complessa la rilevazione di composti organici e quindi tracce di vita passata.

Analisi condotte in laboratorio da Lewis

Per questo Lewis e il suo team hanno realizzato degli esperimenti in laboratorio basandosi sui dati rilevati sul Pianeta Rosso. Lo studio ha concluso che la pirolisi su un insieme di sali organici mischiati a silice e con sali di perclorato hanno prodotto picchi di anidride carbonica simili a quelli rilevati da SAM. Un’ulteriore traccia della possibile presenza di sali organici anche su Marte.

Per superare i limiti di SAM si è quindi pensato di utilizzare un altro strumento. Sul rover NASA Curiosity si trova CheMin (Chemistry and Mineralogy), già impiegato in passato ma che attualmente non ha mai rilevato sali organici. Questo però potrebbe essere dovuto alle radiazioni che per millenni hanno rotto le molecole presenti sulla superficie. Ma nuove analisi grazie all’utilizzo della diffrazione attraverso i raggi X, potrebbe dare risposte più concrete.

Non tutto è perduto quindi! Le tracce meglio conservate potrebbero celarsi sotto la superficie di Marte. Per riuscirci servirà l’aiuto di ESA e Roscosmos e della missione ExoMars, il cui rover ha anche una trivella che può scavare fino a 2 metri di profondità. Lì ci potrebbe essere il vero “premio”, come lo ha definito lo stesso Lewis.


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Cortex-X2, Cortex-A710, Cortex-A510 e nuove GPU Mali: il futuro è ARMv9



da Hardware Upgrade :

Sul finire di marzo ARM annunciò l’arrivo di ARMv9, la nuova ISA (Instruction Set Architecture) su cui l’azienda e i suoi partner baseranno i progetti dei prossimi dieci anni per soddisfare le necessità di svariati settori tecnologici, da quello degli smartphone fino al mondo dei computer, dalle smart TV agli indossabili, dagli smart speaker fino arrivare al mondo dei server. Dopo averci dato un’infarinatura sui capisaldi di ARMv9, l’azienda britannica ha finalmente diffuso qualche dettaglio in più sui suoi progetti, partendo da tre nuove generazioni di core che i partner potranno usare nei loro SoC a partire dal prossimo anno.

Cortex-X2, Cortex-A710 e Cortex-A510

Cortex-X2 è un core ad alte prestazioni che troverà spazio non solo sui futuri smartphone ma anche nel mondo dei notebook. Rispetto al predecessore Cortex-X1, ARM indica di un progresso prestazionale del 16%, ma in una slide dichiara prestazioni il 30% maggiori rispetto “agli attuali smartphone Android di punta”: in questo caso s’intende il raffronto tra un ipotetico chip composto da un core Cortex-X2, tre Cortex-A710 e quattro Cortex-A510 e un SoC basato sui core attuali.

Il programma Cortex-X, lo ricordiamo, è nato per offrire ai partner ulteriori possibilità di personalizzazione e differenziazione rispetto a quelle garantite dai core Cortex-A, permettendo così di realizzare SoC con prestazioni ancora più spinte per specifici casi d’uso, senza badare troppo al rapporto tra prestazioni, consumi e area (PPA – performance, power and area).

La nuova offerta di ARM prosegue con Cortex-A710, un core ad alte prestazioni (nel gergo dell’azienda un “big core”) in grado di offrire un miglioramento prestazionale del 10% rispetto al core Cortex-A78, garantendo allo stesso tempo un progresso sul fronte dell’efficienza energetica del 30%. Questo core sarà affiancato dal nuovo Cortex-A510, il primo core ad alta efficienza (LITTLE core) da quattro anni a questa parte, successore del diffusissimo Cortex-A55. 

A510, secondo l’azienda, fornirà miglioramenti prestazionali fino al 35%, un’efficienza superiore del 20% e un progresso delle prestazioni nel machine learning di ben tre volte. “Queste prestazioni si avvicinano a quelle delle precedenti generazioni di big core di solo pochi anni fa, il che lo rende ideale per smartphone e dispositivi domestici e indossabili”, assicura il progettista britannico.

Cortex-A510 rappresenta la novità più importante delle tre e continua a presentarsi con una pipeline in-order a fronte della pipeline out of order dei progetti più complessi. ARM ha inoltre dichiarato che dal 2023 tutti i core “big” e “LITTLE” saranno solo a 64 bit, per cui ARM dirà addio ai 32 bit e così dovranno fare i suoi partner, con l’ecosistema di app che dovrà adeguarsi entro la fine di quest’anno.

Dei tre progetti svelati, non tutti sono però solo a 64 bit: l’A710 supporta ancora i 32 bit per rispondere alle necessità del mercato cinese dove il mercato delle app non è ancora omogeneo e pronto a passare totalmente ai 64 bit. Il prossimo anno potremmo quindi vedere SoC nei quali solo metà dei core potrà eseguire app a 32 bit, impossibilitate a girare sull’A510 e sui core ad alte prestazioni X2. Fortunatamente, il supporto ai 64 bit da parte delle app più diffuse in Europa non desta preoccupazioni.

L’altro aspetto interessante del nuovo Cortex-A510 è che la capacità di condividere cache L2 e pipeline FP/SIMD con un secondo core, un approccio che ARM ha chiamato “merged core” per offrire migliori prestazioni ed efficienza. L’idea ricorda il “Clustered Multithreading” (CMT) dell’architettura Bulldozer di AMD (proposta su PC nel 2011) anche se con delle differenze nel funzionamento.

La spina dorsale dei futuri SoC ARMv9 sarà rappresentata da una nuova DynamIQ Shared Unit chiamata DSU-110. Una DSU, nel gergo di ARM, è l’insieme di cache L3, logica di controllo e interfacce esterne. Per quanto concerne la nuova soluzione, ARM afferma che offrirà scalabilità, prestazioni maggiori grazie al supporto di un massimo di 8 core Cortex-X2, sicurezza e capacità di machine learning, assicurando al tempo stesso efficienza.

GPU: ARM Mali-G710, G610, G510 e G310

Per quanto concerne le GPU, ARM ha in cantiere diverse soluzioni che vedremo a bordo dei progetti di partner. ARM Mali-G710 è la soluzione più potente, pensata per gli smartphone migliori e il mercato dei Chromebook. In termini prestazionali ARM assicura il 20% di prestazioni in più nei videogiochi più complessi rispetto alle migliori soluzioni odierne, ma anche un miglioramento del 35% nei carichi di machine learning (effetti e miglioramenti di foto e video).

Mali-G610 offrirà tutte le funzionalità di G710, ma ovviamente perderà qualcosa dal punto di vista prestazionale per contenere i costi. ARM non ha purtroppo indicato le effettive differenze. C’è anche Mali-G510, una GPU presentata come il “perfetto bilanciamento tra prestazioni ed efficienza” per smartphone di fascia media, smart TV di punta e set-top box. Si parla di un miglioramento delle prestazioni del 100% rispetto alle soluzioni attuali, anche nei carichi di machine learning e un risparmio energetico del 22%.

Infine, ecco Mali-G310, la prima GPU di fascia bassa basata su architettura Valhall. Questa GPU è pensata per offrire un buon connubio di tecnologie senza far lievitare i prezzi eccessivamente e contenendo le dimensioni il più possibile: secondo ARM la vedremo su smartphone entry-level, dispositivi di realtà aumentata e indossabili.

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Knockout City: il nuovo gioco di EA ha già conquistato 2 milioni di giocatori



da Hardware Upgrade :

In questi giorni si parla molto di Knockout City, titolo sportivo sviluppato da Velan Studios per Electronic Arts. Parliamo di un originale gioco ispirato al dodgeball, evoluzione agonistica della pi nota palla avvelenata, che in questo caso viene trasposta in frenetiche partite multiplayer ambientate in coloratissime arene dallo stile “cartoonesco”.

Il dodgebrawl di Velan pu definirsi gi un successo: Knockout City ha appena raggiunto quota 2 milioni di giocatori, a pochissimi giorni dal debutto.

Il dodgeball secondo Velan Studios e Electronic Arts

La nuova produzione targata Electronic Arts ha visto la luce solo lo scorso 21 maggio, ma il publisher americano ha optato per una strategia di lancio a dir poco interessante, consentendo a chiunque di giocare a Knockout City gratuitamente – almeno per i primi dieci giorni. Fino al prossimo 30 maggio, infatti, gli utenti possono scaricare una trial gratuita (intitolata Festa di quartiere) che offre l’accesso al gioco completo.


Durante il periodo di prova, tutti i giocatori possono partecipare alle partite competitive di Knockout City e creare, e personalizzare, il proprio alter ego. inoltre possibile prendere parte a tutte le attivit della Stagione 1, inaugurata proprio oggi, 25 maggio: questa introduce una nuova mappa, Jukebox Junction, sfide aggiuntive e inedite playlist multigiocatore.

Sono passati appena quattro giorni dal lancio ufficiale, eppure Knockout City ha gi tagliato il suo primo, grande traguardo: sono 2 milioni i giocatori che hanno scaricato il titolo sportivo.

Il team di Velan ci ricorda che il suo gioco supporta le funzionalit cross-play e cross-progression, permettendo agli utenti di PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch di giocare tra loro e di trasferire i salvataggi da una piattaforma all’altra. Il dodgebrawl anche retrocompatibile con le console next-gen, pertanto pu essere gi scaricato su PlayStation 5 e Xbox Series X|S.


Con sede a New York, Velan Studios stata fondata nel 2016 da due veterani dell’industria videoludica, ovvero Karthik e Guha Bala – anche fondatori di Vicarious Visions, azienda assorbita da Blizzard Entertainment nel gennaio 2021. Knockout City il secondo gioco sviluppato da Velan: il primo stato Mario Kart Live: Home Circuit, originale racing game che ha permesso ai fan della serie di pilotare un “vero” kart in compagnia dell’idraulico saltellante.



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