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Che cosa è il pezzotto


A dispetto del nome che evoca soluzioni tutt’altro che sofisticate, stai per a scoprire un mondo di tecnologia digitale di livello molto elevato! Oggi ti parlerò di una soluzione tecnologica sempre più diffusa tra gli appassionati di streaming: l’IPTV. Ma non solo, ti dirò anche che cosa è il pezzotto e come è collegato all’IPTV.

Tuttavia, non tutto ciò che luccica è oro e ci sono dei rischi nell’utilizzo di IPTV non autorizzata. Ma non temere, ti darò anche alcuni consigli su come proteggerti da questi rischi e sull’importanza della legalità nell’utilizzo delle piattaforme IPTV. Sei pronto a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sull’IPTV e il pezzotto? Allora, iniziamo!

Cosa è il pezzotto e come è collegato all’IPTV

Molti associano il pezzotto ad un dispositivo elettronico ma in realtà non è così, è allora che cosa è il pezzotto? Il pezzotto è un concetto. Il pezzotto è l’idea di poter usufruire gratuitamente o condizioni economiche molto favorevoli di un servizio o di un prodotto in commercio.

Nell’accezione più recente del termine, il pezzotto è un sistema per vedere illegalmente contenuti digitali protetti dal diritto di autore.

Dal momento che esistono diversi dispositivi in grado permettere la visione in streaming di contenuti digitali protetti sono diversi i dispositivi che possono prendere il nome di pezzotto.

Il dispositivo più diffuso, che sta guadagnando sempre più popolarità tra gli appassionati di IPTV, è la Fire Stick di Amazon. Si tratta di un dispositivo di piccole dimensioni che si collega alla porta HDMI del TV. Con la Fire Stick si estendono le funzionalità del tuo TV perchè aggiunge un sistema operativo al tuo TV: Fire OS.

Il sistema operativo della Fire Stick è potente e facile da usare e permette di installare molte app che ti permettono di “vedere il pezzotto”.

Grazie al pezzotto è possibile godere della trasmissioni digitali di altissima qualità, senza dover rinunciare alla comodità del proprio divano. Insomma, il pezzotto rappresenta una soluzione ideale per tutti coloro che amano guardare i propri programmi preferiti in modo semplice e immediato tramite l’IPTV.

IPTV: una tecnologia sempre più diffusa tra gli appassionati di streaming

L’IPTV è una tecnologia sempre più diffusa tra gli appassionati di streaming e non c’è da meravigliarsi. Grazie alla sua flessibilità e alla vasta gamma di contenuti disponibili, l’IPTV sta diventando sempre più popolare.

Con la sua capacità di fornire contenuti in tempo reale e di alta qualità, l’IPTV sta rivoluzionando il modo in cui le persone guardano la TV. Con l’IPTV, è possibile accedere a una vasta gamma di contenuti da qualsiasi dispositivo connesso a Internet. Non solo ciò offre una maggiore flessibilità, ma consente anche di risparmiare denaro rispetto ai costi elevati dei servizi tradizionali via cavo o satellitari.

Inoltre, l’IPTV consente agli utenti di personalizzare i propri contenuti, offrendo un’esperienza televisiva su misura per ogni individuo. L’IPTV sta rivoluzionando il mondo dello streaming e promette di offrire ancora maggiori vantaggi in futuro.

Come nasce il pezzotto

Per capire meglio cosa è il pezzotto è utile sapere da dove viene il termine. La parola così come utilizzata oggi viene da Napoli ma ce ne sono tracce con significati diversi anche in altre zone d’Italia.

Tornando un po’ indietro nel tempo il pezzotto era un pezzo di legno, grande o piccolo, utilizzato dai falegnami. Serviva per compensare differenze di misura che emergevano nella fase di montaggio di mobili e arredamenti.

Per esempio: una delle gambe di un tavolo risulta più corta delle altre? Il falegname metteva un pezzotto nella parte superiore della gamba, quella invisibile, per renderla della giusta lunghezza. Un mobile non era perfettamente allineato agli altri, un pezzotto infilato al posto giusto rimetteva in ordine la situazione.

Il pezzotto quindi era una soluzione non visibile per risolvere un problema che altrimenti avrebbe richiesto tempo, e quindi denaro, per essere risolto.

In tempi più recenti, nell’Italia povera del dopoguerra, si usava mettere un pezzotto ai vecchi contatori meccanici dell’energia elettrica, per impedire che girassero. In quel caso si usava una lastra radiografica che fungeva appunto da pezzotto.

Insomma il pezzotto è sempre stato un sistema per risparmiare tempo o fatica o denaro.

I rischi dell’utilizzo di IPTV non autorizzata e pezzotto

L’utilizzo di IPTV non autorizzata può sembrare un’alternativa conveniente ed economica, ma in realtà, comporta rischi significativi. In primo luogo, il dispositivo che si utilizza potrebbe non essere sicuro e rappresentare una minaccia per la privacy dei dati personali.

Inoltre, l’utilizzo di IPTV non autorizzata può portare a problemi legali poiché viola i diritti d’autore e può comportare sanzioni pesanti. Ma non tutto è perduto! Esistono molte alternative legali per godere dello streaming e dell’IPTV.

Ad esempio, si possono utilizzare piattaforme ufficiali che offrono servizi a pagamento o abbonamenti legali che consentono di accedere ai canali preferiti senza correre rischi. È importante comprendere che la legalità è fondamentale nell’utilizzo delle piattaforme IPTV e che ci sono soluzioni sicure e convenienti a disposizione.

Come proteggersi dai rischi legati all’utilizzo di IPTV non autorizzata

L’utilizzo di IPTV non autorizzata può essere molto rischioso, sia per la sicurezza dei dati personali che per la qualità dello streaming. Ecco alcuni consigli per proteggersi dai rischi legati a questa pratica: innanzitutto, è importante scegliere sempre fonti affidabili e legali per lo streaming dei propri contenuti preferiti.

In secondo luogo, è consigliabile utilizzare una VPN per proteggere la propria privacy e la propria connessione internet. Inoltre, è importante evitare di condividere le proprie credenziali di accesso a servizi di IPTV non autorizzati, in quanto ciò potrebbe comportare l’accesso non autorizzato ai propri dati personali.

Infine, è sempre meglio optare per abbonamenti ufficiali e legali, in modo da sostenere il lavoro degli artisti e delle aziende che producono i contenuti che amiamo. Proteggere la propria sicurezza e quella degli altri dovrebbe essere sempre la priorità principale quando si tratta di utilizzare le tecnologie IPTV.

L’importanza della legalità nell’utilizzo delle piattaforme IPTV

L’utilizzo delle piattaforme IPTV è sempre più diffuso, ma è importante tenere a mente che l’accesso a contenuti non autorizzati può comportare rischi legali. La legalità nell’utilizzo delle piattaforme IPTV è fondamentale per garantire la tutela dei diritti d’autore e la salvaguardia dei produttori di contenuti.

La scelta di utilizzare servizi IPTV autorizzati non solo garantisce la legalità, ma anche la qualità dei contenuti e la sicurezza delle informazioni personali degli utenti. Inoltre, il supporto tecnico offerto dalle piattaforme autorizzate permette di avere una migliore esperienza d’uso e di risolvere eventuali problemi in modo rapido ed efficiente.

Scegliere di utilizzare servizi IPTV legali significa contribuire alla crescita dell’industria dell’intrattenimento e allo sviluppo di nuove tecnologie. Siamo responsabili del nostro comportamento online e della tutela dei diritti altrui: scegliamo la legalità per un futuro migliore.

La tecnologia IPTV sta rivoluzionando il mondo dello streaming, offrendo agli appassionati di cinema e serie TV un’esperienza di visione senza precedenti. Tuttavia, l’utilizzo non autorizzato di queste piattaforme rappresenta un rischio per la legalità e la sicurezza informatica.

È importante tuttavia utilizzare soltanto servizi legali e autorizzati per evitare conseguenze negative. La legalità è un valore fondamentale che non deve essere trascurato. È nostro dovere rispettare le leggi e contribuire a costruire una società giusta e responsabile.

Quindi, ricordiamo sempre di fare scelte consapevoli ed etiche quando si tratta di tecnologia e streaming. E tu, sei pronto a fare la tua parte?

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 20 Dicembre 2023 e modificato l’ultima volta il 20 Dicembre 2023



Fonte tudigitale.it

Piracy Shield e legge anti pezzotto


Se stai leggendo questo articolo forse anche tu sei fruitore di un sistema illegale per la visione di contenuti in streaming. Probabilmente vuoi capire quali sono i rischi che corri con l’introduzione della legge anti pezzotto e del sistema Piracy Shield cerco di spiegartelo in modo semplice.

Piracy Shield

Il sistema Piracy Shield è la conseguenza della legge anti pezzotto. È un sistema completamente automatizzato che si attiva su segnalazione di uno dei soggetti coinvolti e che dovrebbe bloccare le trasmissioni pirata entro trenta minuti interrompendo la visione.

I soggetti autorizzati alla segnalazione sono i detentori dei diritti televisivi o altri soggetti coinvolti. Per poter fare la segnalazione i soggetti autorizzati devono fornire una prova della violazione. Una volta in possesso della prova dovranno autenticarsi sull’apposito portale istituito dall’AGCOM inserendo.

  • URL del sito autore della violazione
  • Indirizzo IP del server che fornisce il flusso streaming
  • prova della violazione (potrebbe bastare uno screenshot)

Dopo aver inserito questi dati l’autore della segnalazione avrà 60 secondi per revocarla dopodiché il sistema si metterà in moto.

Come funziona il sistema Piracy Shield

Una volta attiva la segnalazione innescherà una serie di comunicazioni informatiche automatizzate secondo un sistema denominato machine to machine. Non ci sarà più alcun intervento umano.

I destinatari di queste comunicazioni saranno tutti quelli che potranno avere un ruolo attivo per bloccare l’IP e quindi parliamo di

  • Gestori telefonici
  • ISP – Internet Service Provider
  • Gestori di DNS
  • Gestori di VPN
  • Motori di ricerca

gli obiettivi di queste attività sono:

  • bloccare l’indirizzo IP utilizzato dal server dei contenuti diffusi illecitamente
  • bloccare i siti web che pubblicizzano gli eventi trasmessi illegalmente
  • de-indicizzare (eliminare dai motori di ricerca) i suddetti siti
  • impedire l’accesso alla URL
  • interrompere le catena di server MultiHop delle VPN

Tutti i soggetti coinvolti hanno partecipato ai vari tavoli di studio del fenomeno della pirateria dei contenuti protetti e saranno parte attiva nelle azioni di contrasto.

L’obiettivo è quello di bloccare le trasmissioni nel più breve tempo possibile.

IL sistema funzionerà?

La domanda è quella che si fanno un po’ tutti, fruitori del pezzotto e detentori dei diritti. Cerchiamo di capirci qualcosa.

La fretta di intervenire entro trenta minuti è dettata da almeno due esigenze

  • bloccare le trasmissioni prima che terminino gli eventi di richiamo
  • non dare il tempo ai fornitori del pezzotto di riorganizzarsi

Il secondo punto a mio avviso è interessante, in realtà trenta minuti sono anche tanti. Sì perchè cambiare l’indirizzo IP di un server è una azione che richiede pochi secondi. Questo vuol dire che i server che hanno subito il blocco dell’indirizzo IP, possono tornare disponibili quasi in tempo reale.

È vero che una volta cambiato l’IP gli utenti potrebbero perderne le tracce ma a questo pensano i DNS.

Un sistema DNS associa un URL (un indirizzo fatto di caratteri alfanumerici) a un un indirizzo IP (fatto di soli numeri) ; grazie a questi sistemi i server posso essere rintracciati anche tramite URL.

Il fatto è che anche i sistemi DNS possono cambiare l’IP associato in pochi secondi. Ne consegue che i server dei pezzotti possono essere dotati di nuovi indirizzi IP associati a un URL dopo pochi secondi.

La debolezza del Sistema Piracy Shield

Ci sono molti punti deboli nel sistema Piracy Shield primo fra tutti il fatto che ci sono molti soggetti in gioco. Perché il sistema funzioni serve la collaborazione attiva di tutti, collaborazione che spesso va contro i loro stessi interessi.

Ma c’è un altro grosso punto debole: la ristrettezza geografica delle azioni. Tutte le azioni messe in campo dal sistema possono avere valenza solo in Italia. È evidente a tutti che una legge italiana non può avere effetti all’estero. Se anche il sistema funzionasse la sua efficacia si limiterebbe al territorio nazionale.

Ebbene, nessun fornitore di IPTV illegale ha i server in Italia, è una cosa ovvia. Avere i server all’estero è il più elementare sistema per sfuggire ai controlli.

In questo stato delle cose una VPN sarebbe è sufficiente a geolocalizzare gli utenti italiani all’estero, permettendo loro di accedere liberamente ai server ed evitando gli effetti del sistema Piracy Shield.

Anche la maggior parte degli ISP, fornitori di DNS, server farm, fornitori VPN si trovano all’estero e con ogni probabilità vedono la nuova piattaforma come l’opportunità per fare un po’ di soldi in Italia. Ci sono poche speranze che collaboreranno con le autorità italiane per dare efficacia alla legge anti pezzotto.

Le legge anti pezzotto

La legge anti pezzotto è la numero 93 del 2023 , legge che è entrata in vigore il giorno 8 agosto 2023.

Con questa legge sono state introdotte disposizioni che dovrebbero prevenire e contenere il fenomeno della pirateria dei contenuti tutelati dal diritto d’autore.

L’obbiettivo principe di questa norma è quello di arginare la diffusione illegale di partite di calcio in diretta e di film su siti o piattaforme non autorizzate.

La normativa ha un particolare focus sugli eventi sportivi, è nasce su raccomandazione della Commissione Europea e dalle lamentele dei detentori dei diritti.

La legge fa riferimento anche ai siti che mettono a disposizione illegalmente film serie e programmi TV, anch’essi protetti dal diritto d’autore.

Cosa rischia chi guarda il pezzotto?

Le pene della legge anti pezzotto sono severe, le sanzioni sono differenti a seconda del fatto che si sia fornitori o fruitori del servizio.

L’obiettivo è contrastare lo streaming illegale di contenuti multimediali con multe e reclusioni. In particolare:

  • fruitori del servizio: una multa da 150€ a 5.000€
  • fornitori del servizio: da 6 mesi a 3 anni di reclusione e una multa fino a 15.000 euro

oltre, ovviamente, al sequestro delle apparecchiature utilizzate per mettere in atto il reato.

È evidente che da sole le pene non bastano a scoraggiare il fenomeno del pezzotto, gran parte della legge pone la sua fiducia nel sistema Piracy Shield.

Geo-blocking

Mentre in Italia si fanno leggi per arginare l’uso del pezzotto (invece di trovare modi per incentivare l’acquisto di contenuti legali) un regolamento europeo sta per ridisegnare completamente il sistema dei diritti televisivi, finalmente!

Già dal 2018 esiste un regolamento europeo che vieta l’uso della geo localizzazione per impedire, limitare o condizionare l’accesso a contenuti nell’Unione Europea. Questo vuol dire che, all’interno dell’Unione, non si può agire sulle modalità di accesso un sito o servizio di un soggetto facente parte della stessa Unione Europea in funzione della provenienza dell’utente.

L’Europa quindi è un unico territorio all’interno del quale non si può limitare l’accesso ai siti e ai servizi distribuiti via internet. È vietato anche modificare l’offerta economica in funzione della geo localizzazione. I cittadini di ogni Stato Membro devono avere accesso alle medesime offerte.

Gli unici settori che possono ancora usare il geo-blocking sono quelli relativi ai

  • contenuti tutelati dal diritto d’autore
  • servizi finanziari
  • audiovisivi
  • servizi di trasporto, sanitari e locali

Il futuro del geo-blocking

La novità è che il Parlamento Europeo si è dichiarato favorevole alla rimozione dei blocchi geografici per i servizi di streaming i cui contenuti sono

  • film
  • serie tv
  • trasmissione di eventi sportivi in diretta

Tutto questo a partire dal 2025.

Si tratta di una rivoluzione, l’attuale sistema delle esclusive sui diritti andrebbe completamente rivisto.

Lo scenario che si configura è quello in cui un utente Italiano potrebbe comprare un pacchetto con le partite della Serie A di calcio da un broadcaster tedesco, spagnolo, estone, etc. Insomma la fine del limite nazionale degli abbonamenti ai contenuti in streaming.

Aumenterà la concorrenza e, con ogni probabilità, ci saranno offerte a prezzi più accessibili. staremo a vedere.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 17 Dicembre 2023 e modificato l’ultima volta il 18 Dicembre 2023



Fonte tudigitale.it

Piracy Sheild e legge anti pezzotto


Se stai leggendo questo articolo forse anche tu sei fruitore di un sistema illegale per la visione di contenuti in streaming. Probabilmente vuoi capire quali sono i rischi che corri con l’introduzione della legge anti pezzotto e del sistema Piracy Sheild cerco di spiegartelo in modo semplice.

Piracy Sheild

Il sistema Piracy Sheild è la conseguenza della legge anti pezzotto. È un sistema completamente automatizzato che si attiva su segnalazione di uno dei soggetti coinvolti e che dovrebbe bloccare le trasmissioni pirata entro trenta minuti interrompendo la visione.

I soggetti autorizzati alla segnalazione sono i detentori dei diritti televisivi che possano fornire prova della violazione. Una volta in possesso della prova dovranno autenticarsi sull’apposito portale istituito dall’AGCOM inserendo.

  • URL del sito autore della violazione
  • Indirizzo IP del server che fornisce il flusso streaming
  • prova della violazione (potrebbe bastare uno screenshot)

Una volta inseriti questi dati l’autore della segnalazione avrà 60 secondi per revocarla dopodiché il sistema si metterà in moto.

Come funziona il sistema Piracy Sheild

Una volta attiva la segnalazione innescherà una serie di comunicazioni informatiche automatizzate secondo un sistema denominato machine to machine. Non ci sarà più alcun intervento umano.

I destinatari di queste comunicazioni saranno tutti quelli che potranno avere un ruolo attivo per bloccare l’IP e quindi parliamo di

  • Gestori telefonici
  • ISP – Internet Service Provider
  • Gestori di DNS
  • Gestori di VPN
  • Motori di ricerca

gli obiettivi di questa attività sono:

  • bloccare l’indirizzo IP utilizzato dal server dei contenuti diffusi illecitamente
  • bloccare i siti web che pubblicizzano gli eventi trasmessi illegalmente
  • de-indicizzare (eliminare dai motori di ricerca) i suddetti siti
  • impedire l’accesso alla URL
  • interrompere le catena di server MultiHop delle VPN

Tutti i soggetti coinvolti hanno partecipato ai vari tavoli di studio del fenomeno della pirateria dei contenuti protetti e saranno parte attiva nelle azioni di contrasto.

L’obiettivo è quello di bloccare le trasmissioni nel più breve tempo possibile.

IL sistema funzionerà?

La domanda è quella che si fanno un po’ tutti, fruitori del pezzotto e detentori dei diritti. Cerchiamo di capirci qualcosa.

La fretta di intervenire entro trenta minuti è dettata da almeno due esigenze

  • bloccare le trasmissioni prima che terminino gli eventi di richiamo
  • non dare il tempo ai fornitori del pezzotto di riorganizzarsi

Il secondo punto a mio avviso è interessante. Cambiare l’indirizzo IP di un server è una azione che richiede pochi secondi. Questo vuol dire che i server che hanno subito il blocco dell’indirizzo IP, possono tornare disponibili quasi in tempo reale.

È vero che una volta cambiato l’IP gli utenti potrebbero perderne le tracce ma a questo pensano i DNS.

Un sistema DNS associa un URL (un indirizzo fatto di caratteri alfanumerici) a un un indirizzo IP (fatto di soli numeri) ; grazie a questi sistemi i server posso essere rintracciati anche tramite URL.

Il fatto è che anche i sistemi DNS possono cambiare l’IP associato in pochi secondi. Ne consegue che i server dei pezzotti possono essere dotati di nuovi indirizzi IP associati a un URL dopo pochi secondi.

La debolezza del Sistema Piracy Sheild

Ci sono molti punti deboli nel sistema Piracy Sheild primo fra tutti il fatto che ci sono molti soggetti in gioco. Perché il sistema funzioni serve la collaborazione attiva di tutti, collaborazione che spesso va contro i loro stessi interessi.

Ma c’è un altro grosso punto debole: la ristrettezza geografica delle azioni. Tutte le azioni messe in campo dal sistema possono avere valenza solo in Italia. È evidente a tutti che una legge italiana non può avere effetti all’estero. Se anche il sistema funzionasse la sua efficacia si limiterebbe al territorio nazionale.

Ebbene, nessun fornitore di IPTV illegale ha i server in Italia, è una cosa ovvia. Avere i server all’estero è il più elementare sistema per sfuggire ai controlli.

In questo stato delle cose una VPN sarebbe è sufficiente a geolocalizzare gli utenti italiani all’estero, permettendo loro di accedere liberamente ai server ed evitando gli effetti del sistema Piracy Sheild.

Anche la maggior parte degli ISP, fornitori di DNS, server farm, fornitori VPN si trovano all’estero e con ogni probabilità vedono questo evento come l’opportunità per fare un po’ di soldi in Italia. Ci sono poche speranze che collaboreranno con le autorità italiane per dare efficacia alla legge anti pezzotto.

Le legge anti pezzotto

La legge anti pezzotto è la numero 93 del 2023 , legge che è entrata in vigore il giorno 8 agosto 2023.

Con questa legge sono state introdotte disposizioni che dovrebbero prevenire e contenere il fenomeno della pirateria dei contenuti tutelati dal diritto d’autore.

L’obbiettivo principe di questa norma è quello di arginare la diffusione illegale di partite di calcio in diretta e di film su siti o piattaforme non autorizzate.

La normativa ha un particolare focus sugli eventi sportivi, è nasce su raccomandazione della Commissione Europea e dalle lamentele dei detentori dei diritti.

La legge fa riferimento anche ai siti che mettono a disposizione illegalmente film serie e programmi TV, anch’essi protetti dal diritto d’autore.

Cosa rischia chi guarda il pezzotto?

Le pene della legge anti pezzotto sono severe, le sanzioni dono differenti a seconda del fatto che si sia fornitori o fruitori del servizio.

L’obiettivo è contrastare lo streaming illegale di contenuti multimediali con multe e reclusioni. In particolare:

  • fruitori del servizio: una multa da 150€ a 5.000€
  • fornitori del servizio: da 6 mesi a 3 anni di reclusione e una multa fino a 15.000 euro

oltre, ovviamente, al sequestro delle apparecchiature utilizzate per mettere in atto il reato.

È evidente che da sole le pene non bastano a scoraggiare il fenomeno del pezzotto, gran parte della legge pone la sua fiducia nel sistema Piracy Sheild.

Geo-blocking

Mentre in Italia si fanno leggi per arginare l’uso del pezzotto (invece di trovare modi per incentivare l’acquisto di contenuti legali) un regolamento europeo sta per ridisegnare completamente il sistema dei diritti televisivi, finalmente!

Già dal 2018 esiste un regolamento europeo che vieta l’uso della geo localizzazione per impedire, limitare o condizionare l’accesso a contenuti nell’Unione Europea. Questo vuol dire che, all’interno dell’Unione, non si può agire sulle modalità di accesso un sito o servizio di un soggetto facente parte della stessa Unione Europea in funzione della provenienza dell’utente.

L’Europa quindi è un unico territorio all’interno del quale non si può limitare l’accesso ai siti e ai servizi distribuiti via internet. È vietato anche modificare l’offerta economica in funzione della geo localizzazione. I cittadini di ogni Stato Membro devono avere accesso alle medesime offerte.

Gli unici settori che possono ancora usare il geo-blocking sono quelli relativi ai

  • contenuti tutelati dal diritto d’autore
  • servizi finanziari
  • audiovisivi
  • servizi di trasporto, sanitari e locali

Il futuro del geo-blocking

La novità è che il Parlamento Europeo si è dichiarato favorevole alla rimozione dei blocchi geografici per i servizi di streaming i cui contenuti sono

  • film
  • serie tv
  • trasmissione di eventi sportivi in diretta

Tutto questo a partire dal 2025.

Si tratta di una rivoluzione, l’attuale sistema delle esclusive sui diritti andrebbe completamente rivisto.

Lo scenario che si configura è quello in cui un utente Italiano potrebbe comprare un pacchetto con le partite della Serie A di calcio da un broadcaster tedesco, spagnolo, estone, etc. Insomma la fine del limite nazionale degli abbonamenti ai contenuti in streaming.

Aumenterà la concorrenza e, con ogni probabilità, ci saranno offerte a prezzi più accessibili. staremo a vedere.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 17 Dicembre 2023 e modificato l’ultima volta il 17 Dicembre 2023



Fonte tudigitale.it

la top 10 dei più richiesti


A Natale tutti si fanno i regali, ma non solo a Natale, sono tante le occasioni per fare un bel regalo. Quando si parla di regali la tecnologia sale in cattedra. Pensaci un attimo, non hai fatto anche tu dei regali tech di tipo elettronico o digitale? Bene, ho voluto approfondire questa riflessione ed ho raccolto dati per capire quali di questi vanno per la maggiore per questo Natale 2023

Lo smartphone è il re dei regali tech

Al primo posto dei regali tech regna incontrastato da anni lo smartphone, anche se non domina più come in passato. Android o iPhone. Il fatto è che di cellulari ce n’è per tutte le tasche a partire da 100€ fino ai top di gamma che superano abbondantemente i 1500€. Lo smartphone è un regalo sicuro, non sbagli mai!

Televisore e smart TV

Da sempre in cima alle classifiche di vendita dei regali tech c’è il televisore. Sempre con il vento in poppa perchè questo elettrodomestico non ha mai smesso di evolversi. Nel tempo è passato da bianco e nero a colori, da tubo catodico a schermo piatto, da LCD a LED a QLED. E poi schermo curvo, Smart TV. C’è sempre un buon motivo per comprare un nuovo apparecchio televisivo, anche per il Natale.

Regali tech: console giochi

Un altro evergreen. Anche le console giochi sono un regalo tecnologico che si rinnova da decenni, da quando sul finire degli anno ’80 uscirono le prime. Niente a che vedere con la perfezione delle moderne console giochi

però anche le meno sofisticate avevano un loro fascino. La tendenza, infatti, è la riproposizione di vecchie console rivisitate e di giochi arcade. Un regalo per giovani e meno giovani.

Assistente vocale – smart speaker

Una consolidata new entry nella classifica dei regali tech. L’assistente vocale o smart speaker. È un dispositivo in grado di comprendere i comandi vocali e di eseguire quanto gli viene detto di fare. Con un assistente vocale puoi fare ricerche online, acquisti o azionare dispositivi collegati a internet. Promette di essere il dispositivo che sopperirà al rallentamento della vendita degli smartphone. Non a caso i più grandi player del mercato digitale ci si sono buttati a capofitto e così in commercio ci sono gli smart speaker in grado di utilizzare gli assistenti

  • Alexa di Amazon
  • Cortana di Microsoft
  • Google Assistant
  • Siri di Apple

Regali tech: prodotti domotici

Il grande successo degli smart speaker sta spingendo tutti i prodotti e gli accessori per la domotica, in questo campo c’è una vasta scelta di dispositivi smart wireless, comandabili da smartphone o a voce tramite gli assistenti vocali.

  • interruttori
  • lampadine
  • portalampada
  • prese
  • telecomandi
  • telecamere
  • cronotermostati
  • centraline
  • sensori
  • Raspberry micro PC

Insomma, una vasta gamma di prodotti con cui fare felici gli appassionati di domotica.

Activity tracker

Un regalo giusto. Soprattutto per chi ha cura della propria forma fisica. Gli activity tracker, sia stand alone, sia connessi al proprio smartphone, consentono di tenere traccia di tutti i dati relativi alle proprie sessioni di sport. Un regalo molto apprezzato sia dal donatore sia da chi lo riceve.

Smartwatch

Il fratello maggiore degli activity traker è lo smartwatch, l’orologio da polso intelligente. Sempre più completo, elegante, funzionale e duraturo. Rispetto ai primi modelli usciti qualche anno fa quelli attuali sono di un altro pianeta. Lo smartwatch è un regalo certamente apprezzato dagli amanti della tecnologia.

TV in streaming

Grande successo degli ultimi anni. La TV in streaming è un regalo sempre gradito. Ormai un po’ tutti ci siamo abituati alla TV on demand e le varie piattaforme

  • Netflix
  • Amazon prime
  • Diseny+
  • Paramount+
  • Infinity+
  • Now TV
  • DAZN
  • Sky

offrono una quantità di contenuti sterminata. Eventi sposrtivi live, film, serie TV sono i principali contenuti offerti dalle TV in streaming. I costi sono accessibili ma chi fa il regalo dovrebbe poi sobbarcarsi l’onere di continuare a pagare anche l’abbonamento mensile.

TV box

Questo è un regalo tech intelligente. Un TV box consente di trasformare un televisore in Smart TV con una spesa modica: a partire da 50€. Ideale per chi vuole avvicinarsi al mondo della TV collegata a internet ed ai contenuti in streaming. Tra i TV box svetta la Fire Stick TV di Amazon, un prodotto economico, potente e affidabile.

Computer

Immortale. Dato per morto più volte il PC continua a dimostrare di essere un dispositivo sempre all’avanguardia. Ancora indispensabile nel mondo office deve la sua nuova vita al gaming. Grazie alla grande scalabilità dell’architettura, i computer riescono a dare le migliori risposte a chi cerca prestazioni eccezionali e i gamer vogliono prestazioni al top.

Cuffie Bluetooth

Tra gli accessori per smartphone le cuffie bluetooth si piazzano in classifica. Il costo accessibile e la rinnovata gamma di cuffie di qualità sempre maggiore ne decretano il successo. L’indossabilità e la durata delle batterie i principali requisiti richiesti.

Action camera

Una action camera è davvero un bel regalo tecnologico. Questi dispositivi sono delle videocamere indossabili che permettono di riprendere in soggettiva quello che fa chi le indossa. Utilizzatissime per testimoniare momenti di grande intensità come gare di velocità, sport estremi, percorsi mozzafiato. Una vera chicca per gli amanti delle riprese.

Altri regali tech

La top 10 è finita ma per chi volesse ancora qualche spunto per un bel regalo segnalo ancora le ottime vendite di

  • Tablet
  • Soundbar
  • Casse Bluetooth
  • Home cinema
  • Hard disk esterni

Buon regalo.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 15 Dicembre 2023 e modificato l’ultima volta il 15 Dicembre 2023

Scrivo articoli e guide per aiutare le persone a superare gli ostacoli che sorgono nell’uso di tecnologie digitali, nuovi media, social network.



Fonte tudigitale.it

Apps2fire per Fire Stick, facile da usare e potente


Se sei un felice possessore di un Amazon Fire TV Stick, allora devi assolutamente conoscere Apps2fire! Questa applicazione è la soluzione ideale per scaricare e installare le migliori app sulla tua Fire TV Stick in modo semplice e veloce.

Non perdere tempo a cercare tra centinaia di applicazioni: con Apps2fire avrai tutto ciò che ti serve a portata di mano. In questo articolo scoprirai cos’è, come funziona, quali sono le migliori app da scaricare e come utilizzarla al meglio. Preparati a vivere un’esperienza ancora più coinvolgente con la tua Fire TV Stick.

Cos’è Apps2fire e come funziona

Ma cos’è esattamente e come funziona? In poche parole, si tratta di un’applicazione per smartphone che consente di scaricare e installare facilmente le app sul tuo dispositivo Fire TV Stick. È un vero e proprio alleato per chi desidera ampliare le funzionalità della propria TV, rendendola ancora più smart e personalizzata.

L’interfaccia intuitiva di Apps2fire ti permette di navigare tra le varie categorie di app, scegliendo quelle che meglio si adattano alle tue esigenze. Grazie alla sua velocità e affidabilità, puoi scaricare più app contemporaneamente, senza dover attendere lunghi tempi di download. Insomma, Apps2fire è la app perfetta per tutti coloro che amano sperimentare nuove app sulla propria Fire TV Stick, in modo facile e veloce.

Le migliori app per Amazon Fire TV Stick

Amazon Fire TV Stick è uno strumento incredibilmente versatile che ti permette di accedere a un’ampia gamma di contenuti multimediali direttamente sul tuo televisore. Ma quali sono le migliori app per sfruttare appieno il tuo Fire TV Stick? Ci sono diverse opzioni tra cui scegliere, ma alcune si distinguono per la loro qualità e affidabilità.

Netflix è sicuramente una delle app più popolari, con un vasto catalogo di film, serie TV e documentari disponibili in streaming.

RaiPlay è un’altra scelta solida, con una vasta selezione di programmi televisivi andati in onda sulle TV di stato. Su RaiPlay è possibile vedere anche la diretta delle reti RAI.

Amazon Prime Video è l’app ufficiale di Amazon per lo streaming video, con una vasta selezione di film e programmi TV, oltre ad alcuni contenuti originali prodotti da Amazon.

Infine, YouTube è sempre una scelta vincente per i video divertenti e informativi. Con queste app sul tuo Fire TV Stick, avrai tutto ciò di cui hai bisogno per goderti i tuoi contenuti preferiti comodamente dal divano di casa tua.

Come scaricare e installare Apps2fire

Scaricare e installare le app su Amazon Fire TV Stick con Apps2fire è facile e veloce. Innanzitutto, assicurati di aver scaricato e installato Apps2fire sul tuo smartphone. L’installazione è particolarmente semplice perchè trovi la app sul Play Store. Una volta fatto ciò, avvia l’app e collega il tuo Fire TV Stick alla rete wireless di casa.

Configurare la app

Ora apri la app sul tuo smartphone, la schermata principale ti mostra l’elenco delle app installate sul tuo smartphone e in alto un menù a scorrimento orizzontale tramite il quale puoi accedere a tutte le funzioni.

Scorri il menu fino alla voce IMPOSTA e fai tap lì.

In questa schermata tocca CERCA NELLA FIRE TV

In questo modo, Apps2fire rileverà automaticamente il tuo dispositivo Amazon e lo mostrerà, insieme al suo indirizzo IP, nella lista delle opzioni disponibili.

apps2fire cerca Fire Stick

Toccando il dispositivo la app stabilirà la connessione necessaria per funzionare.

Attenzione però perchè la Fire Stick ha un sistema di sicurezza che impedisce a chiunque sia sulla rete di collegarsi. Per questo motivo al tentativo di collegamento verrà mostrato sul TV un messaggio di conferma e perchè questo possa realmente accadere la Fire Stick deve essere stata impostata con le opzioni sviluppatore attive. Leggi l’apposito articolo se non sai come si fa.

Il messaggio appare contemporaneamente sullo smartphone e sul TV

Sul TV devi mettere la spunta a Consenti sempre da questo computer e poi dare OK

Lo smartphone semplicemente ti avvisa e ti da le istruzioni sul da farsi.

Una volta preparata la Fire Stick è possibile connetterla allo smartphone.

A questo punto, puoi semplicemente selezionare le app che desideri installare e fare clic su “Installa” per avviare il processo di download e installazione.

Grazie alla velocità di trasferimento dei dati di Apps2fire, non dovrai preoccuparti di tempi di attesa lunghi o problemi di connessione. In pochi minuti, le tue app preferite saranno pronte per essere utilizzate sul tuo Amazon Fire TV Stick. Non perdere tempo, scarica subito Apps2fire e scopri il modo più semplice per avere tutte le app che desideri sulla tua TV!

Trucchi e consigli per l’utilizzo

Per utilizzare Apps2fire al meglio, ci sono alcuni trucchi e consigli che possono fare la differenza. In primo luogo, è importante tenere sempre aggiornato il software della Fire TV Stick, in modo da garantire la massima compatibilità con le app scaricate tramite Apps2fire.

Inoltre, prima di scaricare un’app, è consigliabile verificare la sua compatibilità con il dispositivo e leggere le recensioni degli altri utenti per evitare eventuali problemi di funzionamento. Un altro trucco utile è quello di organizzare le app scaricate in cartelle tematiche, in modo da trovare più facilmente quello che si cerca.

Infine, per chi desidera sfruttare al massimo le potenzialità della Fire TV Stick, è possibile utilizzare Apps2fire anche per installare app non disponibili sull’Amazon Appstore, come ad esempio IPTV Smarters o altre applicazioni per lo streaming di contenuti multimediali. Con questi semplici trucchi e consigli, l’utilizzo di Apps2fire diventa ancora più facile e soddisfacente!

Apps2fire vs. Amazon Appstore: quale scegliere?

Se hai un Amazon Fire TV Stick, sai già quanto sia importante avere le app giuste per poter godere al meglio della tua esperienza di streaming. E qui entra in gioco Apps2fire: un’applicazione gratuita che ti consente di scaricare e installare facilmente le app sul tuo dispositivo Fire TV Stick.

Ma cosa succede se confrontiamo Apps2fire con Amazon Appstore? Qual è la scelta migliore per voi? In realtà, dipende dalle tue esigenze personali. Se sei alla ricerca di un’ampia selezione di app, Amazon Appstore potrebbe essere la scelta giusta per voi. Tuttavia, se preferisci un’esperienza più user-friendly e intuitiva, allora Apps2fire è la scelta vincente.

Con Apps2fire, è possibile scaricare e installare facilmente le app senza dover navigare in una vasta gamma di opzioni. Quindi, qualunque sia la tua preferenza, sia che tu sia alla ricerca di un’esperienza di streaming personalizzata o di una vasta selezione di app, c’è sempre una soluzione adatta a te!

Dopo aver esplorato Apps2fire e le sue funzionalità, ti renderai conto di quanto sia facile personalizzare il tuo Amazon Fire TV Stick con le app che preferisci. Grazie a questo strumento, puoi trasformare il tuo dispositivo in un centro multimediale completo e divertente.

Oltre alle app consigliate, ci sono molte altre applicazioni disponibili che possono soddisfare le tue esigenze. Tuttavia, devi prestare attenzione ai trucchi e consigli per utilizzare al meglio Apps2 e scegliere tra questa piattaforma e Amazon Appstore quella più adatta alle tue esigenze.

In ogni caso, è importante sperimentare e scoprire cosa funziona meglio per te.
Insomma, si può affermare che Apps2fire rappresenta un’opzione interessante per chiunque voglia personalizzare il proprio Amazon Fire TV Stick in modo semplice e veloce.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 8 Dicembre 2023 e modificato l’ultima volta il 8 Dicembre 2023



Fonte tudigitale.it

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