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Apple, Google e Samsung: la battaglia per gli smartphone è una questione solo a tre?

Apple, Google e Samsung: la battaglia per gli smartphone è una questione solo a tre?

da Hardware Upgrade :

Apple non ha alzato i prezzi dei nuovi iPhone 15. Anzi li ha addirittura abbassati di 100 rispetto alla passata generazione. Come mai? Tutti gli analisti davano per certo un aumento anche importante del prezzo da pagare per i nuovi device ma l’azienda di Cupertino ha deciso non solo di andare in controtendenza alle indiscrezioni ma addirittura di fare qualcosa di pi rispetto a quanto fatto negli anni passati soprattutto in Italia.

La scelta di Apple stata in qualche modo sorprendente per gli addetti ai lavori ma a posteriori del keynote dello scorso 12 settembre possiamo capirla come una possibile mossa difensiva, o forse di attacco, nei confronti non tanto del generale mercato degli smartphone piuttosto nei confronti di quella che si preannuncia una delle pi importanti presentazioni degli ultimi anni: l’evento dei nuovi Google Pixel 8.

S, perch ormai sembra sempre pi scontato che il futuro del mercato degli smartphone si giocher sostanzialmente tra i due pi importanti player del momento: Apple, da sempre al vertice nelle vendite, e Google che dopo il massiccio investimento nei Pixel e anche nel marketing ha raggiunto una posizione dominante sul mercato, in progressiva ascesa. Il terzo incomodo? Samsung, che non va per nulla dimenticata.

Apple, Google e Samsung: chi avr la meglio?

Apple poteva continuare ad aumentare i prezzi dei nuovi iPhone 15 e 15 Pro come aveva gi fatto in passato, soprattutto in Italia e nel resto d’Europa. Il prezzo oggi da noi per acquistare un iPhone 15 di 979, ossia sotto la soglia dei pericolosi 1.000, mentre per iPhone 15 Pro si parte dai 1.239. Sono sicuramente prezzi importanti per device comunque premium che per quest’anno hanno introdotto molte novit a livello sia estetico che hardware: da una parte iPhone 15 possiede ora un A16 Bionic della famiglia Pro precedente, la Dynamic Island su di un display con luminosit maggiorata, trova il sensore da 48 Megapixel introdotto lo scorso anno con i Pro e migliora anche la batteria. iPhone 15 Pro e Pro Max stessa cosa con il nuovo chip A17 Pro a 3nm, un corpo in titanio per la massima resistenza e leggerezza, sensore a periscopio e ancora batteria maggiorata. Sono tutte feature che costeranno ad Apple ma che di fatto non peseranno quest’anno sul portafogli degli utenti che decideranno di acquistare i nuovi iPhone.

Una mossa che premia Apple agli occhi degli utenti, i quali considerando l’abbassamento di prezzo, si potrebbero sentire un po’ pi spronati ad acquistare i nuovi device con la Mela. E a nostro parere quella di Apple una mossa di attacco, o di difesa, nei confronti soprattutto di Google che presenter i nuovi Pixel 8 il prossimo 4 ottobre proponendoli per con un aumento sostanziale di prezzo rispetto al passato. E ricordiamo che proprio grazie al mantenimento del prezzo dei Pixel 7 e 7 Pro, Google, aveva piacevolmente conquistato il pubblico che aveva visto cosa buona e giusta la mossa di non alzare i prezzi rispetto ai Pixel 6 e 6 Pro pur proponendo un upgrade hardware comunque importante.

E ora? Non sappiamo effettivamente come si comporter l’azienda di Mountain View soprattutto dopo l’avvento degli iPhone 15 e la strada intrapresa da Apple. I nuovi Google Pixel 8 potrebbero arrivare addirittura allo stesso prezzo di adesso anche se questo significherebbe un secondo upgrade di un telefono premium che da praticamente tre anni non aumenta di prezzo pur con migliorie importanti a livello di hardware e non solo. Google potrebbe invece, come suggerito da tutti i leaker e investitori, aumentare il prezzo di vendita almeno in Europa e Italia e questo porterebbe i nuovi Pixel 8 e 8 Pro a livello dei nuovi iPhone 15 e 15 Pro allineando praticamente i due competitor ma con il piccolo svantaggio per Google di aver perso la partita del rialzo quest’anno.

Di fatto per l’idea che ci viene in mente che in entrambi i casi a giocarsi il mercato in questo momento saranno proprio loro due ossia Apple con iPhone e Google con i Pixel perch il passo in avanti fatto da Moutain View negli ultimi anni con i suoi Pixel tale da porre l’attenzione dei concorrenti proprio a loro per il futuro. Google ha lavorato sui suoi Pixel per renderli unici portando avanti un design riconoscibile che non cambiasse di anno in anno, ha portato su di essi il processore ”made by google” anche se in collaborazione con Samsung e ancora ha realizzato un Android che potesse restituire agli utenti un’esperienza pi intuitiva e pratica non tralasciando quella sicurezza che sempre stata all’ordine del giorno per Apple ma un po’ meno per Google.

Samsung pronta con Galaxy S24 Ultra: ma a che prezzo?

In tutto questo per non possiamo tralasciare il peso enorme sul mercato smartphone di Samsung. Come sempre l’azienda dei Galaxy rimane in disparte alla guerra d’autunno visto che i suoi smartphone di punta arrivano solitamente ad inzio anno. Abbiamo visto come Samsung Galaxy S23 Ultra, il vero top di gamma dell’azienda, abbia gi fatto numeri importanti pur considerando che il suo prezzo di listino di 1.479 euro al momento il maggiore dei tre (ipotizzando un prezzo di almeno 1.200 per il Pixel 8 Pro). Samsung fa ora la spettatrice e in qualche modo potr avere il vantaggio di presentare il nuovo Galaxy S24 Ultra tra gennaio e febbraio 2024 e l sar curioso capire come si proporr agli utenti se con un device premium dal prezzo uguale ad ora, maggiorato per l’upgrade tecnico oppure se decider di abbassare, come Apple, il prezzo del suo nuovo smartphone.

Se cos fosse, ossia se Google e Samsung decidessero di pensare ad un prezzo di vendita dei propri top di gamma al ribasso, Apple avrebbe in qualche modo ancora una volta vinto o per meglio dire avrebbe nuovamente imposto la sua visione sul mercato dettando la strada maestra da seguire. In tutto questo comunque ci sono dei vantaggi per gli utenti che non riguardano esclusivamente il risparmiare qualcosa nell’acquisto di un nuovo smartphone ma di avere realmente una serie di device di alta tecnologia tra cui poter scegliere e, soprattutto per l’Italia, di non essere pi un paese in secondo piano ma un mercato su cui investire anche nelle vendite.

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MediaWorld lancia la promo TUTTO A TASSO ZERO (anche su iPhone 15)

MediaWorld lancia la promo TUTTO A TASSO ZERO (anche su iPhone 15)

Da Punto-Informatico.it :

Da pochi minuti è online sul sito di MediaWorld la promo Tutto a Tasso Zero, che consente agli utenti di acquistare i loro prodotti preferiti a rate senza interessi e iniziare a pagare da gennaio 2024. La nuova promozione è valida fino alle 23:59 di venerdì 29 settembre.

Grazie alla promo Tutto a Tasso Zero puoi comprare a tasso zero, e iniziare a pagare dal mese di gennaio del prossimo anno, anche i nuovi iPhone 15. In questo modo l’acquisto diventa più semplice, primo perché non devi sborsare tutti i soldi in un’unica soluzione e secondo perché la prima rata inizia fra più di 3 mesi. Ti ricordiamo che i pre-ordini di iPhone 15 partono oggi dalle ore 14:00.

iphone 15 pro titanium

MediaWorld Tutto a Tasso Zero: promo valida su tutti i prodotti, anche sui nuovi iPhone

La promozione online Tutto a Tasso Zero di MediaWorld è valida su tutti i prodotti, anche sui nuovi iPhone 15. Grazie alle rate a interessi zero e l’opportunità di iniziare a pagare soltanto a partire da gennaio 2024, hai tutto quello che ti serve per un acquisto costoso che magari in altre condizioni potresti non permetterti.

I prezzi dei nuovi iPhone 15 partono da 979 euro per il modello base, iPhone 15 Plus costa 1.129 euro, iPhone 15 Pro 1.239 euro, mentre iPhone 15 Pro Max 1.489 euro. Sono cifre importanti, ma grazie alla promo appena lanciata da MediaWorld diventano alla portata di tutti.

Corri a dare un’occhiata alla promo Tutto a Tasso Zero di MediaWorld disponibile su questa pagina e approfitta delle condizioni favorevoli offerte dal sito per acquistare l’articolo che hai da sempre desiderato.

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Fonte Punto Informatico Source link

Nucleare, il governo accetterà auto-candidature per il deposito delle scorie

Nucleare, il governo accetterà auto-candidature per il deposito delle scorie



Da Wired.it :

Un decreto energia onnicomprensivo. Nel quale infilare anche una norma per accettare auto-candidature per il deposito nazionale delle scorie del nucleare. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), Gilberto Pichetto Fratin, ha confermato la linea anticipata in estate per stabilire dove collocare l’impianto nel quale saranno stoccati 78mila metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa e media intensità e parcheggiati temporaneamente 17mila ad alta intensità provenienti dalle quattro ex centrali e da altri impianti della filiera dell’atomo. Ossia accettare volontari a fianco dei 67 siti individuati da Sogin, l’azienda pubblica incaricata dello smantellamento nucleare. E siccome per accogliere le auto-candidature serve una modifica alle regole, ecco la ragione della postilla nel decreto energia.

Pichetto Fratin ha anticipato la presentazione del progetto di legge nei prossimi giorni a un convegno organizzato dal Gestore dei servizi energetici (Gse), la società che coordina il settore in Italia. Il decreto avrà come fuoco la riforma del mercato tutelato del gas e dell’energia, che termina il 10 gennaio 2024, ma comprenderà anche regole sulle rinnovabili, come spiega Il Sole 24 Ore, e sull’eolico offshore. Più la norma dedicata al deposito nazionale delle scorie nucleari. La conferma arriva a Wired dal Mase stesso.

La situazione:

  1. Blocco di no
  2. I ritardi si accumulano
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Nessuno dei luoghi designati per l’impianto delle scorie nucleari vuole ospitarlo. Il governo al palo pensa di modificare le norme per accettare auto-candidature. E nel frattempo deve pensare ai nuovi vertici di Sogin

Blocco di no

L’auto-candidatura è la tattica del governo per superare il coro di no che ha accolto la designazione dei 67 siti ritenuti sulla carta idonei a ospitare il deposito nazionale. Dodici di questi, tra le province di Torino, Alessandria e Viterbo, rispondevano a pieni voti ai criteri stabiliti dalla Sogin. Tuttavia, nelle successive fasi di consultazione, tutte le aree hanno contestato la selezione della spa pubblica, appellandosi a fattori come agricoltura di pregio, monumenti storici, infrastrutture critiche, falde acquifere o parchi per essere esclusi.

La società ha ricevuto 600 contro deduzioni per elaborare una nuova carta, tuttora riservata, approdata al Mase a luglio. Le fonti consultate da Wired sono concordi nell’affermare che, verosimilmente, in questa mappa si troverà una rosa più circoscritta delle 67 aree precedenti, ma nessuna new entry. Se tutti si sono opposti finora, è difficile pensare che cambieranno idea. E che, come vuole l’iter di individuazione del sito, qualcuno alzi la mano e accetti la designazione.



[Fonte Wired.it]

Firefly, l’intelligenza artificiale di Adobe esce dalla fase beta e si rende disponibile a tutti

Firefly, l’intelligenza artificiale di Adobe esce dalla fase beta e si rende disponibile a tutti

da Hardware Upgrade :

L’intelligenza artificiale il tema pi caldo nell’ambito dei software dedicati alla gestione, creazione e modifica di immagini e video. Dopo che in prima istanza sembrava aver perso un po’ di terreno nei confronti dei concorrenti, Adobe ha velocemente recuperato terreno e annunciato che Adobe Firefly (la famiglia di modelli di intelligenza artificiale generativa) ora ufficialmente disponibile per tutti, dopo la prima fase di disponibilit in beta. Introdotta a marzo nella versione Beta, ha generato ad oggi oltre 2 miliardi di risorse.

Gli utenti abbonati a Creative Cloud possono ora accedere a Firefly con lapplicazione web oppure in modo integrato tramite le soluzioni Adobe come Photoshop, Illustrator ed Express.

La disponibilit di Firefly per Photoshop e Illustrator mette alla portata di tutti funzionalit come generative fill, generative expand e generative recolor, per velocizzare operazioni prima decisamente complesse, che invece ora si trovano a portata di un click.

Adobe annuncia anche disponibilit di Firefly in Adobe Express, dopo il primo passaggio che l’aveva inserita solo nella versione web: l’intelligenza artificiale quindi si avvicina anche agli utenti e alle aziende per creare contenuti per i social media, volantini, PDF e altro ancora semplicemente a partire da un testo o da uno schizzo.

Tra gli altri annunci troviamo:

  • Generative credits: un nuovo modello che consente a tutti gli utenti Adobe di esplorare il potenziale dell’AI generativa.
  • Adobe Stock contributor bonus: una serie di nuove opportunit di monetizzazione per i creativi.
  • Content Credentials: aggiunta automaticamente agli asset creati con gli strumenti Adobe, come letichetta digitale.
  • Adobe GenStudio: Nuova soluzione enterprise che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per migliorare i processi di produzione dei contenuti; copre i flussi di lavoro dalla produzione fino alla loro attivazione.

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