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Evoke Motorcycles presenta AmpX, elettrica da cross con 1.000 Nm di coppia

Evoke Motorcycles presenta AmpX, elettrica da cross con 1.000 Nm di coppia

da Hardware Upgrade :

Evoke Motorcycles, casa costruttrice di moto con sede a Hong Kong e Pechino, ma che distribuisce in tutto il mondo, ha presentato la sua nuova moto elettrica AmpX.

Evoke è conosciuta per la sua sportiva naked, AmpX invece è una moto da cross, adatta a circuiti e fuoristrada. Il punto forte di AmpX è sicuramente la coppia, che raggiunge i 1.000 Nm.

La forcella ha una escursione di 300 mm, mentre l’ammortizzatore posteriore 120 mm, e la luce da terra è di 320 mm. Il motore della AmpX ha una potenza di 20 kW, ed è abbinato a un cambio manuale a 5 rapporti. Molto spesso le moto elettriche, come le auto, non hanno il cambio, ma è una soluzione che è stata adottata già in altri casi da altri costruttori.

Evoke AmpX

La batteria è da 5,8 kWh, in grado di erogare 20 kW istantanei, proprio la potenza del motore. Per il momento il prezzo della nuova moto non è stato rivelato, ma non dovrebbe mancare molto, dato che le prenotazioni dovrebbero aprire l’1 ottobre 2023. Evoke ha rivenditori in tutta Europa, oltre a Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e molti altri Paesi.

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Scopri come Revolut Business può beneficiare sui tuoi affari

Scopri come Revolut Business può beneficiare sui tuoi affari

Da Punto-Informatico.it :

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Revolut Business

Revolut Business: una piattaforma completa per la gestione finanziaria

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Fonte Punto Informatico Source link

iPhone 12, gli altri Paesi europei che indagano sull’iPhone 12

iPhone 12, gli altri Paesi europei che indagano sull’iPhone 12



Da Wired.it :

Dopo lo stop della Francia, altri governi dell’Unione europea potrebbero sospendere la vendita degli iPhone 12. Parigi ha deciso martedì 12 settembre di togliere dal mercato gli smartphone (in vendita dal 2020) a causa del livello delle radiazioni emesse, che secondo uno studio dell’Agenzia nazionale delle frequenze francese (Anfr) risultano superiori a quelle consentite dalla normativa europea.

Belgio e Germania i primi a muoversi

A seguito dell’allarme lanciato da Parigi, i primi a mobilitarsi sono stati i governi di Belgio e Germania. Come riportato da Reuters, il ministro belga per la digitalizzazione Mathieu Michel ha chiesto all’Istituto nazionale per i servizi postali e le telecomunicazioni di indagare sulle potenziali criticità per la salute rappresentate dall’iPhone 12. Michel ha voluto coinvolgere anche l’autorità nazionale di regolamentazione del Belgio, chiedendole di “rivedere tutti gli smartphone Apple e i dispositivi realizzati da altri in una fase successiva” perché, ha detto, “è mio dovere assicurarmi che tutti i cittadini siano al sicuro”.

Da parte sua, anche Berlino ha mosso i primi passi: l’autorità tedesca di regolamentazione della rete (BNetzA) ha dichiarato di essere in contatto con le autorità francesi e ha “parlato della possibilità di avviare un procedimento simile” a quello di Parigi, spiega Rainews. Più cauti i governi di Italia e Paesi Bassi. Il ministero delle Imprese e del made in Italy italiano si è detto impegnato nel monitoraggio della situazione così come l’autorità olandese di vigilanza sul digitale, intenzionata a chiedere spiegazioni direttamente alla Apple.

Una misura per tutta l’Unione europea

La Francia ha concesso ad Apple quindici giorni di tempo per risolvere il problema dell’emissione di onde elettromagnetiche attraverso l’aggiornamento dei software degli iPhone 12. L’azienda ha risposto di essere pronta ad agire in breve tempo. Nel frattempo, spiega il Financial times, Parigi ha comunicato la misura intrapresa alla Commissione europea e alle autorità di regolamentazione degli altri Stati membri dell’Unione europea.

Da questo momento in poi, come stabilito dalle regole del mercato unico, tutti i paesi membri dell’Unione hanno tre mesi di tempo per esaminare le restrizioni emanate da Parigi, che avendo aperto l’indagine interpreta un ruolo di guida dei paesi europei sulla questione. Se al termine di questi novanta giorni nessuno stato si sarà opposto alle misure della Francia, il blocco della vendita degli iPhone 12 sarà esteso a tutta l’Unione. Sempre che i problemi di emissione sussistano ancora. Apple sta agendo per chiudere la partita molto prima.



[Fonte Wired.it]

NASA: nessuna conferma di alieni per i fenomeni anomali non identificati (UAP)

NASA: nessuna conferma di alieni per i fenomeni anomali non identificati (UAP)

da Hardware Upgrade :

In questi giorni l’attenzione sulla tematica degli alieni e più in generale sulla vita dell’Universo è torna alla ribalta sia per la presentazione di presunti resti di esseri extraterrestri durante una conferenza tenutasi al congresso messicano sia per la pubblicazione di un nuovo rapporto da parte della NASA. Se il caso più sensazionalistico è quello legato all’ufologo Jaime Maussan (che ha una cattiva reputazione, considerati i precedenti), il rapporto dell’agenzia spaziale statunitense legato ai fenomeni anomali non identificati, o UAP, è meno “esaltante” ma molto più concreto.

Gli UAP è un “nuovo” acronimo coniato per sostituire quello di UFO (più conosciuto) ed essere maggiormente comprensivo rispetto a fenomeni di varia natura che hanno origine ignota o che sarà chiarita solamente in futuro. Inizialmente la sigla era invece associata a Unidentified Aerial Phenomena con una modifica successiva per quanto riguarda le parole utilizzate. Il lavoro della NASA è iniziato diversi mesi fa e in passato era già stata tenuta una conferenza stampa sulla tematica. In queste ore è stato pubblicato un nuovo rapporto per capire cosa è stato appurato finora.

La NASA e i fenomeni anomali non identificati (UAP)

Nel rapporto indipendente della NASA la commissione (della quale fa parte anche una ricercatrice italiana) non ha fatto rivelazioni eclatanti e non c’è, attualmente, alcuna prova verificata e certa di contatti con alieni. Questo non significa che non ci siano casi insoliti e particolari e che “l’ipotesi aliena” sia effettivamente stata scartata del tutto, anzi. Servono però prove solide prima di fare affermazioni di questo genere.

Bill Nelson (amministratore della NASA) ha dichiarato che “alla NASA, è nel nostro DNA esplorare e chiederci perché le cose sono come sono. Voglio ringraziare la squadra di ricerca indipendente per aver fornito informazioni su come la NASA potrà studiare e analizzare meglio gli UAP in futuro. Il nuovo Direttore della ricerca UAP della NASA svilupperà e supervisionerà l’implementazione della visione scientifica della NASA per la ricerca UAP, compreso l’utilizzo dell’esperienza della NASA per lavorare con altre agenzie per analizzare l’UAP e applicare l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per cercare anomalie nei cieli. La NASA svolgerà questo lavoro in modo trasparente a beneficio dell’umanità”.

nasa uap

Come già dichiarato in passato, per comprendere al meglio i fenomeni anomali non identificati (UAP) che possono avere diverse origini e cause, servono prima di tutto più dati. Per questo la NASA cercherà di facilitare la comunicazione di avvistamenti da parte di semplici cittadini così come di piloti commerciali. Questo permetterà di avere un database più ampio che potrebbe consentire di identificare quei fenomeni già noti in altre forme e contestualizzarli.

Uno dei limiti del gruppo di studio indipendente sugli UAP è che sono impiegati dati non classificati. Questo ovviamente non consente di sapere se lo stesso governo statunitense con programmi segreti possa essere all’origine di alcuni avvistamenti. L’agenzia sottolinea che “esiste un numero limitato di osservazioni di alta qualità di UAP, che rendono attualmente impossibile trarre conclusioni scientifiche definitive sulla loro natura”. Questo non significa che siano necessariamente di origine aliena, ma che le conosce e i dati a disposizione non li hanno resi spiegabili.

nasa uap

All’interno del rapporto viene spiegato, per esempio, che i satelliti pur non potendo fornire immagini dettagliate degli UAP (in quanto troppo piccoli), possono invece aiutare a capire il contesto nel quale si è verificato il fenomeno, aiutando nella sua comprensione. Anche radar meteorologici possono dare indicazioni in tal senso.

L’utilizzo di nuovi sensori commerciali (escludendo così quelli militari, coperti da segreto) di vario genere potrebbe aiutare a raccogliere dati sui fenomeni anomali non identificati. Proprio i sensori possono essere anche la causa di “falsi positivi” con artefatti e problematiche di compressione video che modificano le forme degli oggetti ripresi. Per questo la NASA cercherà capire come poter avere sensori calibrati correttamente per migliorare le rilevazioni. Siamo solo all’inizio di una ricerca estesa sugli UAP e molto potrà essere scoperto nel corso del tempo.

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