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Overwatch 2 introduce pene più severe per i giocatori tossici e i ‘gruppi ampi’: basta account multipli per giocare con gli amici

Overwatch 2 introduce pene più severe per i giocatori tossici e i ‘gruppi ampi’: basta account multipli per giocare con gli amici

da Hardware Upgrade :

Numerose le novità in arrivo su Overwatch 2 che si concentrano per lo più sui giocatori scorretti: Blizzard introdurrà pene più severe per i giocatori che abbandonano le partite, che si tratti di Competitive o Non Competitive. Allo stesso tempo, però, consentirà agli amici di rango distante tra loro di giocare ugualmente insieme.

Per quanto riguarda le penalità per abbandono, nelle partite Non Competitive verrà bloccata la coda per un tempo progressivamente più lungo. Si inizia con un semplice avvertimento al primo abbandono fino alle 48 ore che interverranno dal decimo abbandono in poi. In questo caso, le penalità vengono calcolate sulle ultime 20 partite giocate.

Nettamente più severe, invece, le penalità in modalità Competitiva. In questo caso, Blizzard non specifica su quali partite vengano calcolate, limitandosi a indicare “quelle più recenti“. In modalità competitiva, il primo abbandono causerà un’esclusione dalla coda di 15 minuti, che diventano 2 ore per il secondo, 8 ore per il terzo e 20 ore per il quarto.

Il quinto abbandono causerà direttamente il ban dalla modalità competitiva per il resto della stagione, ma non è tutto. Se il giocatore, nel corso della stagione, avrà accumulato 10 abbandoni complessivi, sarà escluso dalla modalità competitiva fino a quella successiva.

Blizzard ha introdotto anche nuovi provvedimenti per i giocatori tossici. Innanzitutto, ogni utente potrà adesso inserire fino a 10 persone nella lista “Evita come compagno di squadra” invece di tre. Inoltre, verrà semplificata la schermata di segnalazione, in modo da rende più semplice e veloce il “reporting” dei giocatori molesti.

A coloro che infrangono il codice di condotta con comportamenti offensivi saranno bloccate la chat di testo e quella vocale che potranno essere riabilitate solo dopo aver trascorso un numero indefinito di ore giocando correttamente.

Infine, Blizzard introdurrà i cosiddetti “gruppi ampi” per consentire ai giocatori fino a 5 divisioni di differenza di giocare insieme. La software house ha già avvertito che in questo caso l’attesa in coda sarà più lunga, poiché il gioco abbinerà un gruppo ampio solo con un altro gruppo ampio. Tuttavia, spera che questa soluzione elimini la necessità di possedere diversi account per giocare con gli amici.

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Da Punto-Informatico.it :

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Fonte Punto Informatico Source link

Intelligenza Artificiale e copyright: in USA una proposta di legge per dichiarare l’uso di contenuti protetti da diritto d’autore

Intelligenza Artificiale e copyright: in USA una proposta di legge per dichiarare l’uso di contenuti protetti da diritto d’autore

da Hardware Upgrade :

Negli Stati Uniti, il deputato democratico per la California Adam Schiff
ha presentato un disegno di legge che ha lo scopo di fare chiarezza sul
controverso utilizzo di materiale protetto da copyright

nell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa.

Questa proposta (Generative
AI Copyright Disclosure bill
) rappresenta un tentativo di
rispondere alle preoccupazioni di artisti, autori e altri creatori
riguardo all’uso non autorizzato delle loro opere nelle fasi di
addestramento delle IA.

Sulla base di quanto contenuto nel disegno di legge, chiunque crei un set
di dati di addestramento per l’intelligenza artificiale sarebbe
obbligato a fornire un rapporto dettagliato sui contenuti protetti da
copyright eventualmente presenti in tali set di dati
, inclusi i
relativi URL dei set di dati se disponibili pubblicamente.

La documentazione dovrebbe essere consegnata al registro dei diritti
d’autore 30 giorni prima che il modello di IA addestrato sui quei dati
venga rilasciato pubblicamente
. Inoltre, il disegno di legge
richiederebbe la presentazione di rapporti aggiuntivi per qualsiasi
modifica apportata ai set di dati di addestramento.




La questione dell’utilizzo non autorizzato di opere protette da copyright
per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale è un problema
particolarmente sentito da parte di artisti e autori, i quali lamentano
ormai da tempo che le loro opere vengono spesso sfruttate senza alcun
consenso, sollevando perplessità e dubbi sulla legittimità di tali
pratiche nell’ambito del concetto del “fair use”. Molte aziende di
intelligenza artificiale continuano ad affermare che i loro modelli sono
addestrati su dati pubblicamente disponibili, ma la vastità di tali
informazioni rende difficile identificare con precisione ciò che è
protetto dal diritto d’autore.

Il disegno di legge di Schiff ha raccolto il sostegno di importanti gruppi
industriali, come la Writers Guild of America (WGA), la Recording Industry
Association of America (RIAA), la Director’s Guild of America (DGA) e la
Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists
(SAG-AFTRA).

E’ però importante l’assenza della Motion Picture Association, realtà che
normalmente si schiera in prima linea quando si tratta di sostenere
iniziative per la protezione delle opere protette dal diritto d’autore.

La proposta di legge del deputato Schiff rappresenta un primo tentativo
per individuare un equilibrio tra l’innovazione portata dalle
tecnologie di intelligenza artificiale e la tutela dei legittimi diritti
di autori, artisti e altri creativi
, disponendo un quadro normativo
che permetta a priori di dipanare incertezze sull’uso lecito dei contenuti
per il training dei modelli IA.

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Attacco Regione Lazio: multe per violazione privacy

Attacco Regione Lazio: multe per violazione privacy

Da Punto-Informatico.it :

In seguito all’attacco informatico contro i sistemi della Regione Lazio, avvenuto tra il 31 luglio e il 1 agosto 2021, erano stati aperti tre procedimenti nei confronti di Lazio Crea, Regione Lazio e ASL Roma 3. Al termine delle indagini, il Garante per la protezione dei dati personali ha inflitto sanzioni per complessivi 401.000 euro.

Gravi violazioni della privacy

L’intrusione nel CED regionale ha causato l’interruzione di tutti i servizi al pubblico, in quanto i cybercriminali hanno installato il ransomware RansomEXX. Durante l’indagine e sulla base delle informazioni ricevute, l’autorità ha ricostruito l’accaduto.

I cybercriminali hanno compromesso l’account di un dipendente regionale tramite una backdoor installata sul computer usato per l’accesso alla rete aziendale (in quel periodo era utilizzato lo smart working). Dopo aver effettuato l’accesso ai sistemi hanno effettuato una escalation di privilegi per ottenere i permessi di amministratore, sfruttando le vulnerabilità di un server non aggiornato.

In seguito agli accertamenti e alle ispezioni, l’autorità ha rilevato numerose e gravi violazioni della normativa sulla privacy da parte di Lazio Crea (società che gestisce i sistemi informativi) dovute principalmente all’uso di sistemi non aggiornati e alla mancata adozione di misure di sicurezza adeguate.

Inoltre, Lazio Crea non ha adottato le azioni necessarie per una gestione corretta del data breach e delle sue conseguenze, in particolare nei confronti dei soggetti per i quali svolge il ruolo di responsabile del trattamento. La multa inflitta dal Garante è 271.000 euro.

La Regione Lazio, in qualità di titolare del trattamento, non ha invece esercitato in maniera più efficace la vigilanza su Lazio Crea, in modo da garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi e la protezione dei dati fin dalla progettazione dei sistemi. La multa inflitta dal Garante è 120.000 euro.

La terza sanzione di 10.000 euro è stata inflitta alla ASL Roma 3 perché, a differenza delle altre aziende sanitarie, non ha notificato la violazione dei dati personali all’autorità.



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Windows 11, Microsoft vuole mettere ancora più pubblicità sul sistema operativo

Windows 11, Microsoft vuole mettere ancora più pubblicità sul sistema operativo

da Hardware Upgrade :

Microsoft sembra intenzionata ad ampliare la presenza di pubblicità all’interno di Windows 11. L’azienda sta infatti testando una nuova funzionalità che permetterebbe la visualizzazione di app promozionali nella sezione Consigliati del Menu Start, un’area in precedenza riservata alle app appena installate e ai suggerimenti correlati.



La novità è stata recentemente scoperta dall’attento account X PhantomOcean3, che ha notato una sottile modifica nella descrizione di un’impostazione di Windows 11. Nella nuova formulazione si legge “promozione di app” all’interno della sezione Consigliati, mentre prima si parlava semplicemente di “nuove app”.


In arrivo altre pubblicità su Windows 11?


Sebbene la promozione di app nel menu Start non sia una pratica nuova per Microsoft, essendo già stata adottata anche su Windows 10, questa decisione ha suscitato qualche disappunto fra gli utenti. La pubblicità in aree del sistema operativo spesso deputate a funzioni utilizzate comunemente è da parecchio tempo ormai argomento di dibattito, ma l’azienda non sembra ascoltare questo tipo di feedback degli utenti.

Nonostante le proteste, infatti, sembra che Microsoft sia intenzionata a proseguire su questa strada, vista la crescente importanza dei servizi come fonte di reddito per le aziende tech. L’introduzione di promozioni di app nella sezione Consigliati rappresenterebbe un ulteriore canale pubblicitario all’interno di Windows 11, oltre alle app che vengono già proposte nel sistema al momento dell’installazione con il primo avvio.

La definizione stessa di “pubblicità” all’interno di un sistema operativo è di fatto diventata oggetto di dibattito, con parecchi utenti che le vedono come una forma di intrusione non desiderata. È importante notare comunque che, sebbene la nuova funzionalità sia stata individuata, non è ancora chiaro se Microsoft deciderà di implementarla nelle versioni stabili di Windows 11. Tuttavia, la sua presenza nei test suggerisce che ci sia interesse nell’espandere la presenza pubblicitaria nel suo OS.


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