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I saldi quest’anno sono andati male



Da Wired.it :

I saldi nel 2024 stanno avendo un impatto minore sui consumi rispetto a quanto accaduto lo scorso anno. Lo rivela uno studio compiuto dall’osservatorio consumi Confimprese-Jakala, i cui risultati sono stati pubblicati dal Sole 24 Ore, che ha evidenziato come le vendite a gennaio abbiano subito una flessione media del 2,1%, facendo registrare un calo indistintamente in tutte le aree merceologiche, compresa la ristorazione.

Nel dettaglio, l’anno in corso ha visto finora scendere dell’1,7% i consumi fuori casa, del 2,4% la spesa per abbigliamento e accessori, del 2,1% l’acquisto di complementi per la casa. Ma la flessione non ha risparmiato nemmeno gli altri settori, come per esempio quello dell’editoria. Per quanto riguarda invece i canali di vendita, a soffrire particolarmente sono stati i negozi di prossimità, nei quali i clienti hanno acquistato il 3,5% in meno rispetto al 2023. Male anche le vie più tradizionali dello shopping (-3,2%), mentre reggono meglio i centri commerciali, che perdono solo l’1,5% e si confermano piazze frequentate dai consumatori.

Come spiega il direttore del centro studi Confimprese Mario Maiocchi, i dati analizzati sono molto indicativi del clima economico che si respira. Gennaio 2023 rappresenta infatti il primo mese di riferimento del periodo post covid e consente di raffrontare l’andamento attuale dei mercati al netto degli effetti distorsivi causati dalla pandemia. In questo senso, secondo Maiocchi “nell’anno in corso la ricerca della convenienza, in termini di prezzi bassi, sconti, promozioni e orientamento verso fasce prezzo/insegne più convenienti sarà un elemento dominante nelle scelte dei consumatori e nelle strategie delle aziende”.

A riprova di queste parole, ci sono i dati che riguardano l’acquisto di prodotti di seconda mano. Nell’ultimo anno le transazioni sul portale Tuttosubito, il servizio di pagamento di Subito.it, sono infatti cresciute del 93% con aumenti in tutte le categorie: non solo elettronica di consumo e informatica, ma anche abbigliamento e accessori, collezionismo e accessori per la moto.



[Fonte Wired.it]

a 35€ è un affarone che non potete farvi scappare!

Da Punto-Informatico.it :

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Fonte Punto Informatico Source link

Scoperto su una nana bianca il segno superficiale dell’inglobamento di un esopianeta o un asteroide

da Hardware Upgrade :

Come sappiamo, il futuro (relativamente lontano in termini cosmici) del Sole sarà quello di espandersi fino a inglobare diversi pianeti e asteroidi, compresa la Terra. Questo processo avverrà tra alcuni miliardi di anni ma può essere osservato già ora anche su altre stelle portando a caratteristiche uniche grazie all’interazione tra superficie della stella ed esopianeta.

Uno studio dal titolo “Discovery of magnetically guided metal accretion onto a polluted white dwarf” ha permesso di individuare un segno metallico sulla superficie di una nana bianca conosciuta come WD 0816-310, un oggetto celeste che è la parte restante di una stella simile al nostro Sole (anche se leggermente più grande). I dati sono stati raccolti grazie al Very Large Telescope, e in particolare lo strumento FORS2 (ma anche ai dati raccolti da X-shooter), dell’ESO.

Quella che è stata definita come “una cicatrice” sulla superficie della stella è in particolare una concentrazione di metalli che è stato possibile notare grazie al fatto che l’intensità dell’emissione degli atomi coinvolti variava durante la rotazione della stella. Questo ha fatto pensare che la concentrazione anomala di metalli si trovasse in un’area specifica e non avessero invece una distribuzione più uniforme.

Gli atomi possono venire ionizzati da emissioni ultraviolette (ma anche flussi di gas molto caldi) e quindi venire attratti e incanalati dal campo magnetico della stella fino a un punto preciso della superficie. Anche venendo a contatto con altri atomi neutri i primi non tornerebbero a essere neutri quanto, piuttosto, incrementerebbero la loro ionizzazione (mentre gli atomi neutri potrebbero diventare a loro volta ionizzati aumentando il processo).

Sempre stando ai dati, i cambiamenti dell’emissione variano insieme al campo magnetico della nana bianca WD 0816-310 facendo così intuire che questa concentrazione di metalli si trovasse su uno dei poli magnetici. I metalli sarebbero quindi stati incanalati dal campo magnetico creando il segno.

Non è del tutto chiaro se questo segno sia stato causato da un esopianeta (o più esopianeti) assorbiti oppure da asteroidi del sistema planetario originale. Secondo Jay Farihi (dell’University College di Londra e co-autore dello studio) ha dichiarato che “abbiamo dimostrato che questi metalli provengono da un frammento planetario grande quanto o forse più di Vesta, il secondo asteroide del Sistema Solare per dimensione, di circa 500 chilometri”.

Stefano Bagnulo (dell’Osservatorio e Planetario di Armagh e autore dello studio) ha aggiunto che “è risaputo che alcune nane bianche stanno cannibalizzando pezzi dei loro sistemi planetari. Ora abbiamo scoperto che il campo magnetico della stella gioca un ruolo chiave in questo processo, provocando una cicatrice sulla superficie della nana bianca”.

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Inquinamento atmosferico, potrebbe aumentare il rischio di Alzheimer



Da Wired.it :

L’inquinamento atmosferico può essere collegato a un aumento del rischio di alcune forme di demenza come l’Alzheimer. Questa è una delle principali conclusioni di una nuova ricerca della Emory University di Atlanta, che alimenta i timori circa gli effetti sulla salute degli inquinanti presenti nell’aria.

Il nuovo studio

I ricercatori hanno esaminato il possibile legame tra l’elevata esposizione al particolato fine PM2,5 presente nell’aria e l’accumulo di proteine beta-amiloidi, che sono associate a patologie come il morbo di Alzheimer. Il team ha analizzato il tessuto cerebrale di 224 pazienti di Atlanta deceduti prima del 2020 e con un’età media di 76 anni. Al 90% dei soggetti era stata diagnosticata una forma di demenza prima del decesso.

Il team ha determinato che il livello medio di esposizione di Atlanta al particolato era di 1,32 microgrammi per metro cubo (µg/m3) nell’anno precedente alla morte dei pazienti e di 1,35 µg/m3 nei tre anni precedenti. Oltre a valutare l’associazione tra PM2,5 e il morbo di Alzheimer, lo studio ha cercato di capire come questo legame venga influenzato dal genotipo APOE e4, considerato il principale fattore di rischio genetico per la malattia.

I risultati indicano che le persone che vivono in aree con alte concentrazioni di particolato nell’aria presentano livelli più elevati di placche amiloidi nel cervello. I soggetti con più di un µg/m3 di esposizione al PM2,5 nell’anno precedente la morte avevano quasi il doppio delle probabilità di registrare livelli più elevati di placche amiloidi nella corteccia cerebrale. La probabilità saliva all’87% nei dati relativi a tre anni prima del decesso.

Esaminando se la presenza del gene APOE e4 avesse qualche effetto sulla relazione tra l’inquinamento atmosferico e la concentrazione di molecole associate alla demenza, gli scienziati hanno scoperto che il legame più forte tra l’esposizione al PM2,5 e i segni della malattia era riscontrato nei soggetti che non avevano la variante genetica.

Alzheimer e inquinamento atmosferico

Gli autori sottolineano che non le prove statistiche dello studio non sono sufficienti per poter affermare con certezza che l’inquinamento atmosferico sia la causa diretta dell’aumento della produzione della proteina amiloide, ma dimostrano solo che esiste un legame.

La nuova ricerca non rappresenta il primo tentativo di indagare un possibile collegamento tra inquinamento e demenza. Nel 2020, una ricerca del BarcelonaBeta Brain Research Center e del Barcelona Institute for Global Health ha suggerito che l’esposizione al diossido di azoto e al particolato inferiore a 10 micron (PM10) è legata al rischio di atrofia cerebrale nelle aree vulnerabili alla malattia di Alzheimer.

I risultati di questi progetti sono notevoli soprattutto considerando l’alto tasso di inquinamento atmosferico in varie parti del mondo. Il progetto Lancet planetary health stima che circa il 99,82% della superficie mondiale è esposto a livelli di particolato PM2,5 superiori al limite di sicurezza raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired en español.



[Fonte Wired.it]

calcola un preventivo con Allianz

Da Punto-Informatico.it :

La scelta dell’assicurazione auto non può che passare da calcolo di un preventivo. Per individuare la compagnia giusta è necessario valutare diverse opzioni, considerando vantaggi e svantaggi in modo da poter scegliere l’opzione più vantaggiosa.

Per tutti gli automobilisti alla ricerca di una polizza auto online che sia economica e completa, con ampi margini di personalizzazione e con l’affidabilità di una compagnia solida, c’è la possibilità di affidarsi ad Allianz.

La compagnia è uno dei punti di riferimento del mercato: per calcolare un preventivo gratuito e senza impegno con Allianz è sufficiente seguire il link qui di sotto, inserire la targa del veicolo e pochi altri dati.

In breve tempo, il sistema fornirà un preventivo completo, dettagliato e personalizzabile che potrà essere valutato dall’utente che, se lo dovesse ritenere conveniente, potrà procedere con l’attivazione online della polizza.

Come calcolare un preventivo gratuito per l’assicurazione auto con Allianz

Uno dei punti di forza del servizio offerto da Allianz è la semplicità. Senza perdite di tempo e senza dover seguire procedure complicate, gli automobilisti hanno la possibilità di calcolare un preventivo in pochi secondi. Basta raggiungere il sito della compagnia, tramite il tasto qui di sotto, e poi inserire:

  • la targa dell’auto
  • la data di nascita del proprietario
  • un indirizzo e-mail

In pochi secondi, il sistema fornirà tutta la documentazione utile per valutare la convenienza dell’assicurazione auto con Allianz. Da notare che è possibile calcolare un preventivo anche senza fornire la targa.

In questo caso, la procedura è leggermente più lunga (c’è qualche dato in più da inserire) ma sarà ugualmente possibile ottenere un preventivo gratuito e senza impegno per valutare l’assicurazione. Prima di attivare la polizza, inoltre, è possibile valutarne le caratteristiche e, eventualmente, aggiungere garanzie accessorie.

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Fonte Punto Informatico Source link

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