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Multi Room – i nuovi sistemi audio

Multi Room – i nuovi sistemi audio


Una delle caratteristiche della nuova casa digitale è quella di avere un sistema audio multi room a controllo centralizzato, che ci consente di ascoltare la nostra musica preferita in qualsiasi ambiente. Fino ad oggi, il modo più diffuso per raggiungere questo obiettivo è stato quello di cablare l’intera casa e avere un piccolo pannello di controllo in ogni stanza.

Questo tipo di impianto però è complesso e costoso e può essere realizzato solo al momento della costruzione della casa. Tuttavia, è ora possibile ottenere lo stesso effetto utilizzando apparecchiature wireless collegate tra loro, senza la necessità di alcun tipo di connessione fisica.

Quello dei sistemi audio multi room non è una concetto nuovo, anzi è qualcosa che ha più anni dell’home theater. Negli Stati Uniti infatti, è installato regolarmente nelle case dalla fine degli anni ’70. Dall’inizio degli Anni ’80 è considerato come un equipaggiamento di base in qualsiasi alloggio di media qualità.

Per gli americani, questo non è un lusso, ma è qualcosa di comune e ordinario, di uso abituale, che è passato dalle loro case ai loro luoghi di lavoro e da lì si è esteso a tutto il mondo.

I sistemi audio multi room in Italia

L’Italia è stata un paese tradizionalmente consumatore e utente di sistemi di musica in filodiffusione, negli anni ’80 poi c’è stata l’esplosione delle radio che ha creato una cultura dell’uso e del godimento della musica ovunque.

Wireless Speakers SONOS per Audio Multi Room

Nel nostro paese, insieme ai sistemi audio multi room, si sono affermati anche gli  impianti stereo wifi che si collegano direttamente ad internet per lo streaming audio.

La multi room, anche in viene applicata nelle case, come nei negozi e nelle aziende. In questi ultimi luoghi è sempre più comune il fatto che ogni ufficio o area dell’edificio, abbia la possibilità di riprodurre il contenuti scelti dai dipendenti. In contrapposizione con le tendenze passate che proponevano un unico contenuto sonoro per tutti gli ambienti.

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Multi room in casa: che cosa è?

In relazione alla Multi Room applicata a una casa, ti spiego i concetti di base necessari per capire di cosa si tratta e come funziona.

Nell’ultimo decennio i sistemi multi room hanno ha iniziato a essere una rivoluzione di massa, grazie anche all’emergere di soluzioni audio distribuite come Sonos, Apple AirPlay e simili.  Nello stesso periodo c’è stato anche il boom dei servizi audio in streaming come

Queste innovazioni hanno permesso agli utenti di portare musica ovunque e iniziare a valutare il concetto di multi room.

Siamo passati da sistemi centralizzati (tutti installati nello stesso punto) a sistemi distribuiti. Nello stesso tempo sono cambiate anche le sorgenti sonore: da sistemi basati su apparecchiature di origine audio come CD o radio, a sistemi basati su servizi di streaming memorizzati in cloud o file archiviati su un NAS nella rete locale.

Gli altoparlanti da elementi statici sono diventati elementi portatili. L’assenza del collegamento fisico con la sorgente sonora permette di sistemare i diffusori wireless dove vogliamo. L’evoluzione della tecnologia Bluetooth ha permesso di realizzare casse senza fili di fedeltà sonora assoluta.

I sistemi multi room stanno diventando il sistema multimediale più importante della casa, senza però scalzare il televisore. Anzi proprio in combinazione con il TV, dispositivo sempre più centrale come sorgente di contenuti da distribuire.

Il successo dei sistemi multi room è tale che sta modificando profondamente il rapporto con i contenuti sonori. Il concetto di stanza di ascolto con un impianto Hi-Fi ad esempio è ormai superato.

Realizzare un sistema multi room

Oggi ci sono molti modi per realizzare un sistema multi room, a seconda delle caratteristiche, della qualità e della complessità che desideri.

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Un sistema multi room può essere di tipo installato o mobile. Il sistema fisso prevede diffusori installati sul soffitto o sulle pareti e connessi alla fonte musicale tramite Ethernet o cablaggi, ma anche tramite tecnologie wireless.

Il sistema mobile invece è realizzato con casse wireless standalone. Ogni diffusore ha uno suo supporto o cabinet e può essere alloggiato in ogni punto della tua casa o dell’ufficio. La connessione alle sorgenti sonore è tipicamente WiFi o Bluetooth.

La sorgente sonora

In un sistema audio Multi Room, il primo elemento da decidere è il riproduttore di contenuti, il cosiddetto Player o Streamer. Dal tipo di riproduttore dipenderanno alcuni aspetti del tuo impianto multi room

  • tipologia di installazione
  • funzionalità disponibili
  • uso e gestione del sistema

I tipi di impianti si possono suddividere in tre gruppi.

Impianti audio locali

Nel primo gruppo ci sono i sistemi che ricevono un segnale audio direttamente da uno streamer locale. La sorgente sonora normalmente si trova nella stessa rete locale dei diffusori. La casse sono connesse rete Ethernet e/o WiFi,  ma anche tramite cablaggio classico.

Questi gruppo sono i più semplici, basta selezionare la zona / altoparlante e dare il PLAY sul tuo riproduttore sonoro. Questo sistema implica che la fonte che gestisce i contenuti e li distribuisce deve essere accesa perchè i contenuti siano fruibili. Infatti, in questo tipo di impianto, è chi il riproduttore locale che invia la musica agli altoparlanti.

Impianti di tipo direct o connect

In un secondo gruppo ci sono sistemi più evoluti. Questi, oltre a fare tutto ciò che fanno i sistemi del primo gruppo, consentono la funzione connect o direct.

Il sistema connect  o direct è quello grazie al quale, da una app per la riproduzione dei contenuti, puoi scegliere ciò che vuoi ascoltare e dove ascoltarlo. Una volta data l’indicazione il server del fornitore di contenuti, si mette in comunicazione con il tuo lettore/streamer, inviando i contenuti sonori.

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Ciò implica che possiamo chiudere l’app o il dispositivo che abbiamo usato per avviare la riproduzione della musica senza interrompere la riprodotto del contenuto. Un esempio di questo sistema potrebbe essere Google Chromecast (a seconda del fornitore di contenuti) o Spotify Connect.

Impianti audio smart

In un terzo gruppo sono presenti i sistemi più completi, più ricchi di funzioni e che richiedono per il loro uso e gestione che l’utente interagisca con il riproduttore attraverso una app sullo smartphone, ma anche tramite uno smart speaker.

Tramite la app o lo smart speaker puoi

  • selezionare l’origine
  • scegliere il tipo di contenuti
  • selezionare i diffusori
  • regolare il volume
  • impostare tempi di accensione spegnimento
  • memorizzare playlist
  • etc

A seconda dell’origine dei contenuti, i sistemi del terzo gruppo consentono anche di collegare due o più diffusori in modo che lo stesso contenuto sia riprodotto simultaneamente in diverse zone, con lo stesso livello di volume o con volume indipendente, quello che comunemente viene chiamato Party Mode.

Alcuni lettori di tipo smart sono anche compatibili con Apple AirPlay, con Google Chromecast e persino con Spotify Connect. Di fatto i lettori smart sono i più indicati per i sistemi Multi Room più evoluti.

I riproduttori smart di solito hanno un’altra funzione molto interessante. Dispongono di  un ingresso esterno o ausiliario, cioè una sorgente sonora esterna può essere collegata al lettore, che integra le fonti di contenuto che arrivano attraverso Streaming IP.

I sistemi multi room hanno dei costi abbordabili, ma variano a seconda delle unità che utilizziamo, della loro potenza e qualità.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 21 Gennaio 2021 e modificato l’ultima volta il 28 Gennaio 2021

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Trova intestatario numero cellulare | ✅ Tu digitale

Trova intestatario numero cellulare | ✅ Tu digitale


Come molti sanno trovare il numero di telefono di una linea telefonica fissa è una operazione abbastanza semplice. Un po’ più complicato invece è trovare l’intestatario di un numero cellulare. Ma non è impossibile quindi in questo articolo ti spiego come risalire al proprietario di una numerazione mobile.

I sistemi sono diversi e, a seconda delle situazioni, alcuni sono migliori di altri. Te li illustro dicendoti anche quando è il caso di usarne uno invece di un altro per riuscire nella ricerca dell’intestatario di un numero telefonico.

Trova un numero di cellulare con Google

Questo metodo è il migliore quando sei alla ricerca del numero di un’azienda o di un professionista.

Non devi fare altro che interrogare il motore di ricerca con le giuste parole chiave:

  • nome dell’azienda o nome e cognome della persona che cerchi
  • località
  • la parola cellulare

Ti faccio un esempio, prova a cercare su Google Alessandro Nicotra Napoli Cellulare. Il risultato sarà il numero di cellulare del mio omonimo cugino, un affermato professionista.

Se invece al posto del nome e cognome metti il nome di un’azienda hai ottime possibilità di avere come risultato il numero di telefono di cellulare che l’azienda ha indicato in Google My Business.

Il segreto sta proprio in questo servizio che Google offre ad aziende e professionisti di pubblicizzarsi sul motore di ricerca attraverso una scheda dedicata.

Se fai la ricerca come ti ho detto il risultato sarà prelevato direttamente dalle schede My Business e messo in evidenza come primo risultato nella SERP. La SERP è la pagine dei risultati dei motori di ricerca.

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Se però la persona che cerchi non è un professionista allora è meglio preferire altri metodi. Ci sono diverse app (e siti web collegati) che permettono di trovare il numero di telefono di un cellulare di un privato. Io ti consiglio di usare Sync.me

Cerca l’intestatario di un numero mobile con Sync.me

Uno dei sistemi più efficaci per scoprire il numero di cellulare di una persona è quello di usare Sync.me. Si tratta di una piattaforma, app e sito web, con un database enorme di numerazioni mobile in tutto il mondo, molto accurato anche in Italia.

Il funzionamento è semplice: scarica la app per iPhone o per Android oppure vai sul sito https://sync.me e poi segui le istruzioni di seguito.

Come funziona il sito sync.me

Il sito è molto semplice da usare, nella schermata principale otre a un po’ di informazioni sulla piattaforma e sulle app per iPhone e per Android c’è un campo di ricerca con il titolo Scopri chi ti ha chiamato.

scopri di chi è il numero cellulare che  ti ha chiamato con Sync.me

Subito sotto c’è un campo di testo nel quale puoi mettere il numero di telefono che cerchi. Fai attenzione a che il prefisso internazionale sia quello dello stato in cui cerchi la persona, per l’Italia +39. Avvia la ricerca.

Sync.me non ti dà subito il risultato perché bisogna essere loggati per poter usare il servizio.

login page di Sync.me

Attenzione alla zona contornata in rosso, lasciando selezionata la spunta autorizzi Sync.me a inserire il tuo numero di telefono nel loro database; scegli tu.

Per loggarti puoi usare un account Google o un account Microsoft, clicca su Accedi per sbloccare il nome, dopo farai la scelta dell’account.

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login page di Sync.me.me

In questa schermata puoi scegliere con quale account (Google o Microsoft) accedere, fai ancora attenzione alla spunta in basso per dare o meno il consenso alla pubblicazione del tuo numero (lo prendono dai dati dell’account).

Una volta scelto l’account, messe le eventuali credenziali, e accettato i permessi avrai il risultato immediatamente e potrai continuare a fare ulteriori ricerche e scoprire a chi appartiene un numero di cellulare.

risultato Sync.me

Ricerca numero cellulare con la app di Sync.me

Anche con la app di Sync.me è possibile risalire alla persona a partire da un numero di telefono.

Una volta scaricata e installata la app bisogna associare un account per poterla utilizzare. Su un telefono Android la app cercherà di utilizzare un account Google.

account della app Sync.me

Nella schermata qui sopra a destra e nelle nelle successive, la app chiederà molti permessi tra i quali quelli di accedere ai contatti della tua rubrica. Finiti i permessi la app ti chiede di inserire il tuo numero telefonico e subito ti propone di passare alla versione Pro a pagamento.

inserimento del numero di telefono e scelta della versione free

Usa la X in alto a destra per chiudere la schermata Passa a Pro e andare avanti.

Quando avrai terminato la fase di configurazione sarai pronto per fare le tue ricerche e identificare un numero di cellulare.

trova numero cellulare con la app sync

In pratica con Sync.me è come avere un elenco di numeri cellulare gratis.

Conclusioni

Probabilmente anche tu, in passato, ti sei rivolto all’amico che lavora al call center di TIM o in Vodafone per chiedere: “a chi appartiene questo numero di cellulare?” e così facendo, sei potuto risalire dal numero di telefono all’intestatario.

Ora le cose sono cambiate e ci sono diversi metodi veloci e alla portata di tutti, molti sono in questo articolo.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 29 Gennaio 2021 e modificato l’ultima volta il 9 Marzo 2021

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Gestori di telefonia fissa italiani, i migliori

Gestori di telefonia fissa italiani, i migliori


Sono davvero in pochi ad essere contenti del proprio gestore di telefonia fissa. Da quello che sento la maggior parte delle persone sono rassegnate al proprio operatore e se lo tengono nonostante i difetti. I gestori di telefonia fissa italiani sono diversi tra loro, in questo articolo li passo in rassegna per darti uno strumento di valutazione in più.

Gestori di telefonia fissa: TIM

gestore telefonico TIM

Tra i gestori di telefonia fissa TIM è il più diffuso. La sua posizione dominante è dovuta al fatto che è l’erede di quello che una volta era il gestore telefonico unico in Italia la SIP. Nel 1994 la SIP si trasformò in S.p.A. per quotarsi in borsa con il nuovo nome di Telecom Italia S.p.A.

La TIM nasce come gestore di telefonia mobile con il nome di Telecom Italia Mobile. Con l’accorpamento della divisione fissa e mobile viene unificato il nome nell’attuale TIM.

TIM è proprietaria del cosiddetto ultimo miglio che è la parte della rete telefonica che dalle cabine entra fin dentro le case.

Le offerte di TIM non sono quasi mai competitive sul fronte dei prezzi, la sua posizione gli consente di non entrare in competizione economica con gli altri gestori di telefonia fissa.

Operatori telefonici per la casa: Windtre (Infostrada)

gestore telefonico windtre

Anche la divisione di telefonia fissa di WindTre ha una storia importante. Nasce nel 1996 come gestore di telefonia fissa del gruppo Olivetti, con il nome Infostrada. Dello stesso gruppo faceva parte anche Omnitel, glorioso gestore di telefonia mobile confluito poi in Vodafone.

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Nel 2002 viene rilevata da Wind che ne fa il proprio operatore di telefonia fissa e che mantiene il nome fino al 2020, anno in cui avviene la fusione di Wind con Tre. Dal 2020 anche la telefonia fissa viene commercializzata con il marchio unico WindTre.

WindTre propone offerte competitive e si contende con Vodafone il secondo posto per numero di linee fisse attivate.

Gestori di telefonia fissa: Vodafone

gestore telefonico vodafone

Vodafone è un gestore di origine britannica che in Italia ha rilevato il gestore mobile Omnitel, nel 2001. Inizialmente impegnata sono nella telefonia cellulare è entrato nel campo della telefonia fissa in seguito all’acquisizione del gestore Tele2 Italia nel 2007.

Da allora ha sempre offerto buoni prodotti di telefonia per la casa, il prodotto infatti si chiamava inizialmente proprio Vodafone Casa.

Oggi l’offerta di prodotti Vodafone che viaggiano su fibra ottica è variegata e competitiva.

Gestori telefonici fibra: Fastweb

gestore telefonico fastweb

Fastweb è un gestore di telefonia fissa nato nel 1999 con questo nome e con la vocazione delle telefonia fissa. È stato il primo operatore a portare la fibra nelle case degli italiani avviando la rivoluzione delle telecomunicazioni che ancora oggi è in atto.

Le sue offerte sono convenienti sotto l’aspetto economico ma non gode di una fama eccezionale, chi ha Fastweb o lo ha avuto lamenta il fatto che spesso il servizio non è all’altezza delle aspettative e l’assistenza è lenta e farraginosa.

Gestore di telefonia fissa: Tiscali

gestore telefonico Tiscali

Anche Tiscali ha una storia particolare legata alla sua quotazione in borsa nel 1999 ed alla rapida ascesa del valore del titoli Tiscali che ha raggiunto 1197€ il 6marzo del 2000. Ovviamente era una bolla speculativa e oggi il titolo vale pochi centesimi di Euro.

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Ciò nonostante Tiscali, gestore sardo, ha continuato a esistere e a fornire buoni prodotti nel campo della telefonia fissa.

Convergenza fisso satellite: Sky wifi

gestore fisso sky-wifi

Sky wifi è l’offerta della piattaforma di distribuzione di contenuti video che ha deciso di entrare nel mondo della telefonia fissa con la tecnologia della fibra ottica. Sul sito https://www.sky.it/sky-wifi-fibra sono già disponibili le offerte al pubblico.

Da notare che non ci sono offerte di sola telefonia, tutti i pacchetti includono dei contenuti di Sky.

Di fatto però Sky wifi ha ancora zero abbonati perchè pur essendo (o sembrando) tutto pronto, nei centri Sky non è ancora possibile sottoscrivere contratti per la telefonia fissa.

Gestori wireless e fibra:Eolo

gestore telefonico fisso eolo

Eolo è un gestore nato locale (nella provincia di Varese) che ha allargato all’intero territorio nazionale la sua offerta.

La rete Eolo offre sia la rete fibra che una soluzione wireless per coprire le aree non raggiunte dalla fibra.

Fisso e Cloud computing: Irideos

gestore fisso irideos

Anche Irideos ha una storia un po’ lunga che inizia nel 2004 con Eutelia, una società toscana che si proponeva allora come 5° gestore di telefonia fissa. Eutelia ha avuto un buon successo con i servizi VOIP ma non ha mai sfondato con il fisso e nel 2012 fu rilevata da Clouditalia.

Nel 2020 Clouditalia è diventata Irideos azienda attiva nella telefonia ma anche nei servizi di cloud computing.

Fibra e ADSL: EhiWeb

gestore fisso ehiweb

È nata come realtà italiana priva di qualsiasi forma di finanziamento ed ha costruito nel tempo la sua fama. Ehiweb è una azienda molto attiva nella tecnologia VOIP che ha sempre fatto dell’innovazione tecnologica il proprio punto di forza.

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L’offerta al pubblico è articolata ma c’è un buon listino dedicato a internet in Fibra e ADSL.

Cloud computing e fisso: Vianova

Gestori di telefonia fissa - vianova

Vianova è un operatore telefonico di proprietà di Welcome Italia, azienda il cui core business sono servizi integrati di telecomunicazione e cloud computing.

Tra i gestori di telefonia fissa Vianova si propone in maniera un po’ differente in quanto si rivolge alle imprese con un pacchetto unico configurabile in funzione delle dimensioni dell’azienda.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 6 Febbraio 2021 e modificato l’ultima volta il 16 Febbraio 2021

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GoodDollar la criptovaluta equa, per tutti

GoodDollar la criptovaluta equa, per tutti


GoodDollar è un progetto ambizioso che si propone di distribuire un reddito di base a tutti. Il progetto è basato su una criptovaluta, il GoodDollar appunto (simbolo G$), che viene distribuito tramite una interfaccia web.

Il reddito è dato a chiunque lo chieda a patto che abbia fatto una registrazione che comprende una procedura di riconoscimento facciale. Ovviamente lo scopo del riconoscimento è quello di evitare che si possano chiedere soldi da account non corrispondenti a una persona. Bot e robot non sono i benvenuti.

Come funziona la registrazione a GoodDollar

La cosa migliore è essere invitati, grazie a un invito puoi godere di un bonus di benvenuto di 50G$ che perderesti iscrivendoti senza invito.

Questo è il mio invito ad iscriverti a GoodDollar:

clicca qui per iscriverti con un bonus di benvenuto di 50G$

Utilizzare un invito conviene sia all’invitato che avrà 50G$, sia all’invitante che otterrà un bonus di 100G$.

Puoi iscriverti utilizzando il tuo

  • account Google
  • account Facebook
  • numero di telefono

e al momento l’iscrizione avviene tramite un browser sul sito GoodDollar.org, non è disponibile una app per smartphone.

Cliccando sull’invito vai in una pagina di presentazione che ti spiega per grandi linee di cosa si tratta.

Sei a pochi passi dal ricevere un reddito di base gratuito

Raccogli entrate gratuite premendo il pulsante di richiesta nel tuo portafoglio GoodDollar

Registrati e fai un video selfie per assicurare di essere una persona dal vivo e non un bot

presentazione GoodDollar

Devi scorrere le pagine di presentazione utilizzando il tastone NEXT oppure cliccare in basso su Skip and create wallet.

presentazione GoodDollar

Alle fine comunque approderai alla pagina di registrazione. La procedura di registrazione è molto semplice, puoi iscriverti utilizzando uno smartphone o un PC dotato di webcam perché devi fare il riconoscimento facciale.

Le procedure sono un po’ diverse a seconda della tua scelta.

Accetta e registrati a GoodDollar con il telefono

Con il telefono avrai il vantaggio che fornirai poche informazioni che riguardano la tua privacy.

Con Facebook e Google il sistema avrà accesso a molti dati che forse non vuoi condividere. A te la scelta.

Accetta e registrati a GoodDollar con Google e Facebook

Cosa è GoodDollar

GoodDollar nasce dalla mente di Yoni Assia, CEO di eToro, una piattaforma di trading che ha rivoluzionato i mercati azionari e che ora prova a sparigliare il mondo delle criptovalute.

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GoodDollar è una organizzazione no-profit che ha lo scopo di distribuire a tutti un reddito di base per dare un sostegno economico alle fasce più deboli della società. In ogni caso nessuno è escluso, chiunque può iscriversi e percepire un reddito aggiuntivo.

Valore di Gooddollar

Al momento il valore dei GoodDollar è nullo e non può essere cambiato in valuta corrente, ciò nonostante può essere usato per fare acquisti sul marketplace appositamente aperto su Facebook.

Puoi anche inviare delle somme di danaro (in G$) ad amici, parenti e a chiunque tu voglia utilizzando la procedura descritta più avanti.

Come ricevo i miei bonus

Oltre al bonus di ingresso che percepirai solo se ti iscriverai seguendo un link di invito, riceverai una somma ogni giorno che sarà come minimo di 1G$ ma in questo periodo le risorse sono sufficienti per distribuirne ben di più, nello screenshot qui sotto puoi vedere gli ultimi versamenti ricevuti nel mio wallet, tutti sopra i 6G$.

wallet gooddollar

Dalle informazioni circolanti si può capire che viene dato di più a chi ha di meno, penso sia un meccanismo per incentivare le persone a spendere i propri soldi attivando la circolazione di questa moneta.

Per ricevere i tuoi bunus in GoodDollar non devi fare altro che chiederli. Un volta al giorno potrai accedere al sistema e fare richiesta per ricevere la tua quota giornaliera. Ogni giorno alle 13 inizia la distribuzione dei soldi.

Tu devi accedere al sistema una volta al giorno e cliccare sul tastone verde Claim posto al centro nella parte alta del tuo wallet.

Se hai già ricevuto la tua quota giornaliera allora vedrai un avviso che ti dice quanto tempo manca al prossimo inizio della distribuzione (figura sotto a sinistra). Ti ricordo che si possono prendere i soldi una volta al giorno e che in Italia si passa da un giorno al successivo alle 13.00.

Se invece non hai ancora ricevuto G$ nella giornata in corso puoi cliccare sul tastone verde CLAIM NOW (figura sotto a destra).

richiedi i tuoi GoodDollar

Il sistema si attiva e in pochi secondi trasferirà nel tuo wallet la somma del giorno che si andrà a sommare ai G$ che già possiedi.

soldi ricevuti

L’operazione si conclude facilmente, devi solo ricordarti di ripeterla ogni giorno per accumulare i tuoi GoodDollar.

Inviare soldi con GoodDollar

Per inviare soldi con GoodDollar hai bisogno di conoscere l’indirizzo del wallet della persona cui vuoi inviarli. Anzi, il tuo wallet ha bisogno di conoscere il suo indirizzo in quanto tu non dovrai fare altro che guidare una procedura in cui gli indirizzi sono già inseriti.

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Ci sono due maniere di inviare soldi da un wallet a un altro :

  • tramite un QR code.
  • usando un link di richiesta

Inviare una somma tramite QR code

Per inviare una somma tramite QR code devi inquadrate il quadrato con il codice generato dal wallet del ricevente. Per generare un QR Code basta andare nella sezione RECEIVE dove si trova il QR code tuo wallet.

generare QR code per ricevere somme di denaro

Non sempre (o meglio quasi mai) la persona a cui vuoi inviare una somma di denaro si trova accanto a te, per questo motivo devi farti inviare il QR code. La cosa migliore è fare un screenshot della schermata e inviarla tramite un servizio di messaggistica (WhatsApp, Telegram, Messenger, etc.)

Una volta ricevuto dovrai inquadrarlo con il tuo smartphone. Per fare ciò devi fare in modo che il QR code sia in un posto diverso rispetto al tuo telefono; puoi stamparlo, visualizzarlo su un altro smartphone o un un PC.

Se non lo hai ancora fatto dovrai autorizzare GoodDollar ad accedere alla fotocamera dello smartphone.

Una volta inquadrato il QR code parte automaticamente la procedura per inviare soldi che ti chiede quanto vuoi inviare.

procedura per l'invio dei soldi

Il secondo passo è quello di inserire una causale che ti servirà come promemoria. La causale non sarà inviata al destinatario.

Ora non ti resta che concludere la procedura dando la tua conferma.

conclusione della procedura per l'invio dei soldi

Inviare una somma tramite link

La procedura per inviare una somma tramite link è più semplice perchè non coinvolge la telecamera e quindi non ha bisogno di un secondo supporto sul quale inquadrare il QR code.

Avrai notato che, nella schermata di invio dei sold, ci sono altre due possibilità, servono a richiedere una somma di denaro predeterminata dal richiedente oppure a richiedere una somma decisa dalla persona che la erogherà.

Link a importo libero

Iniziamo da quella più semplice: richiedere una somma decisa da chi la pagherà. In pratica in questa situazione il nostro wallet non fa altro che comunicare al wallet di chi deve erogare che indirizzo utilizzare. Tu devi solo cliccare sul tastone azzurro RECEIVE VIA WALLET LINK.

invia somma libera tramite link

Il tuo smartphone automaticamente aprirà una finestra per permetterti di condividere il link in tutte le maniere disponibili.

Se invece stai usando un PC, il link verrà copiato negli appunti e tu dovrai incollarlo in un sistema di messaggeria per inviarlo al destinatario.

Link a importo predeterminato

L’altra procedura che si attiva con il tasto bianco REQUEST SPECIFIC AUMONT serve a richiedere una somma determinata di denaro.

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invia somma determinata tramite link

Decidi la somma da richiedere scrivendola sul tastierino numerico e poi vai avanti con NEXT. Si apriranno altre schermate.

invia somma determinata tramite link 2

La prima, una schermata già vista in precedenza, ti chiederà la causale del pagamento. Ti ricordo che la causale è un tuo promemoria e che non viene comunicata al destinatario del link.

La seconda è una schermata di riepilogo in cui puoi dare la conferma definitiva con CONFIRM & SHARE LINK.

La successiva ti da le istruzioni su come prosegue la procedura dopo aver generato il link.

Subito dopo aver cliccato su SHARE succede la stessa cosa vista in precedenza per il link a importo libero. Se sei su uno smartphone si apre un finestra con le varie opportunità per condividere il link. Se invece sei su un computer il link viene copiato negli appunti pronto per essere incollato dovunque tu voglia.

La app di GoodDollar

In precedenza ti ho detto che GoodDollar non dispone di una app per smartphone, ma è chiaro che un progetto così importante deve entrare nel mondo degli smartphone con una app per aumentare i propri utenti potenziali.

La app effettivamente è allo studio e c’è molta attesa per il suo rilascio, al momento però siamo solo alla versione alpha del sofware e quindi ci vorrà un po’ di tempo.

Ovviamente appena sarà disponibile la versione ufficiale del wallet G$ ne daremo notizia qui su Tu digitale.

Per rimanere sempre aggiornato puoi anche iscriverti al canale Youtube di GoodDollar.

Perché serve un reddito di base universale?

L’iniziativa di GoodDollar nasce dalla necessità, sempre più impellente di permettere a tutti di avere un reddito minimo. Le sperequazioni della distribuzione della ricchezza nel mondo sono effettivamente intollerabili.

Basti pensare che le 42 persone più ricche della terra del pianeta hanno più denaro dei 3,7 miliardi di persone più povere, che della popolazione mondiale il 20% più ricco possiede il 94% della ricchezza.

L’obiettivo è quello di gettare un sasso nello stagno con la speranza che lo gettino tutti formando una grande onda. Non sappiamo se l’esperimento di GoodDollar funzionerà davvero ma possiamo dare una mano facendo parte del sistema: basta iscriversi.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 15 Febbraio 2021 e modificato l’ultima volta il 25 Febbraio 2021

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Memoria cache che cosa è, a cosa serve

Memoria cache che cosa è, a cosa serve


Se hai comprato un dispositivo elettronico e hai letto le caratteristiche anche tu sarai rimasto un po’ perplesso dall’enorme quantità di informazioni difficili da decifrare, tra queste spicca la memoria cache spesso indicata come peculiarità di qualità.

Se anche tu sei tra quelli che si domandano che cosa è la memoria cache e a cosa serve questo articolo te lo chiarirà facilmente.

Cosa è la memoria cache

Per capire cosa è una memoria cache faccio un parallelo che può aiutare: è una specie di blocchetto degli appunti sul quale memorizzare le informazioni che si consultano più spesso allo scopo di accedervi velocemente.

La sua funzione è la stessa dello specchietto con tutte le tariffe che i bigliettai hanno sempre a portata di mano; un colpo d’occhio e trovano l’informazione.

I dispositivi elettronici usano e riusano frequentemente le stesse informazioni, allo scopo di velocizzare il lavoro conservano le informazioni di uso più comune o più recente proprio nella memoria cache.

La memoria cache è una memoria il cui contenuto è transitorio e varia al variare del contesto di uso. I dati nella cache sono le informazioni che il sistema ha memorizzato per migliorare le prestazioni in termini di velocità.

A cosa serve memorizzare i dati in cache?

La memoria cache serve a migliorare le prestazioni dei dispositivi digitali ottimizzando le informazioni di uso frequente. L’ottimizzazione avviene grazie alla memorizzazione, in una specifica area di memoria, facilmente consultabile, dei dati utilizzati più spesso o di quelli utilizzati più recentemente.

La memorizzazione in cache non è utilizzata solo dai dispositivi elettronici ma anche da alcuni software come i browser che la utilizzano per velocizzare il caricamento delle pagine web.

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Dove si trova la memoria cache?

La memoria cache non è una memoria fisicamente accessibile. Nei computer ad esempio, l’hard disk o la RAM sono memorie che puoi toccare con mano, aggiungere per aumentare la capacità, sostituirle in caso di guasto.

Diversamente dalle memorie fisiche la cache è una memoria integrata nel sistema, questo vuol dire che chi ha progettato il sistema ha riservato parte della memoria per l’utilizzo come cache. Allo scopo può essere utilizzata anche parte della memoria RAM o delle memorie di massa (come nel caso dei browser).

dispositivi elettronici che fanno uso di cache

Spesso sono dotati di cache memory anche i processori. Il fatto che oggi i processori sono utilizzati in quasi tutti i dispositivi elettronici spiega il motivo per cui trovi sempre la cache memory nelle descrizioni tecniche.

Cosa succede se cancello i dati cachati

Se si cancellano i dati nella cache il sistema provvederà a memorizzarne di nuovi non appena li avrà a disposizione. Come già detto i dati nella cache sono di uso transitorio, nessun dato è memorizzato allo scopo di essere conservato e reso leggibile all’utente. Il solo scopo dei dati cachati è quello di migliorare le prestazioni.

Di conseguenza se si cancellano i dati presenti nella memoria cache, il sistema potrebbe subire un rallentamento. Questo succede perchè non disponendo di dati a portata di mano, li andrà a cercare lì dove sono archiviati.

Quando la cache disporrà nuovamente di una buona quantità di dati da fornire velocemente, il sistema tornerà alle sue prestazioni standard.

Cosa succede se cancello i dati in cache? Questa domanda mi viene posta spesso e vorrei tranquillizzare tutti sul fatto che cancellare i dati cachati non è una operazione dannosa. A volte viene consigliata per poter fruire della versione dei dati più recente che il sistema potrebbe non mostrare preferendo i dati in cache.

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Per rafforzare il concetto che i dati cachati non sono fondamentali ti do qualche altra informazione.

Alcuni sistemi digitali svuotano la cache automaticamente con cadenze di tempo predeterminate. Altri li conservano in memorie volatili per cui ad ogni spegnimento i dati vanno persi. Alcuni software e alcuni sistemi operativi hanno appositi comandi per rimuovere i dati in cache. Gli smartphone Android hanno comandi per recuperare spazio di memoria eliminando i file temporanei utilizzati come cache.

La cache del browser

Ho nominato già in precedenza la cache del browser perchè ci capita spesso di averci a che fare. Molto spesso i servizi di assistenza delle aziende dotate di siti web, dalle banche ai marketplace, ci dicono di svuotare la cache del browser in caso di malfunzionamento del sito. È una operazione utile in quanto spesso si rivela risolutiva.

la memoria cache nei browser

Anche i browser memorizzano una parte dei dati ricevuti dal server al fine di offrire una navigazione migliore e più veloce. I browser memorizzano tutte le componenti di una pagina web visitata così da poter mostrarla molto più velocemente in caso torniate a visitarla.

Alcuni dati nella cache del browser vengono riutilizzati se si visita una seconda pagina dello stesso sito. In questo modo il caricamento sarà molto più rapido.

Cancellare i dati memorizzati nella cache nel browser

Ho detto poco fa che questa operazione è utile e spesso risolutiva, vale quindi la pena approfondirla.

Per eliminare la memoria cache del browser devi andare nelle Impostazioni che sono accessibili tramite il menu che si apre cliccando, a seconda del browser, i tre puntini o le tre linee che ci sono in altro a destra.

Una volta nella schermata delle Impostazioni scrivi nel capo di ricerca la parola cache. I diversi browser permettono diverse operazioni sui dati memorizzati, in ogni caso tutti permettono di svuotare la cache.

C’è una maniera molto veloce di eliminare, o meglio di aggiornare, i dati memorizzati di una singola pagina web. Per farlo devi ricaricare la pagina con un comando speciale. Invece del solito tasto F5 che ricarica la pagina utilizzando i dati in cache, utilizza la combinazione di tasti CTRL+F5.

In questo modo si dice al browser di ricaricare la pagina ignorando i dati memorizzati. I dati utilizzati saranno quelli prelevati dalla rete che andranno a sostituire quelli precedentemente memorizzati.

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La memoria cache dei siti web

Anche i siti web utilizzano una loro cache. I siti web attuali sono dei sistemi in grado di costruire le pagine che vuoi visitare al volo. Il server dispone di tutte le informazioni per formare le pagine web e le crea nell’istante in cui le chiedi.

In questo modo le pagine sono dinamiche e recepiscono ogni minimo cambiamento delle informazioni che le compongono. Grazie ai sistemi dinamici non è necessario memorizzare le pagine sotto forma di dato stabile ogni volta che c’è un aggiornamento.

Ci pensano poi le cache presenti sul server a memorizzare le versioni più recenti delle pagine a fornirle ai browser che le richiedono nel corso della navigazione da parte degli utenti.

A loro volta anche i server possono utilizzare dei sistemi di cache più grandi che memorizzano le pagine dei siti e le offrono agli utenti. Questi grandi sistemi sono i CDN Content Delivery Network, argomento di cui ho parlato già in un altro articolo.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 22 Febbraio 2021 e modificato l’ultima volta il 23 Febbraio 2021

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Scrivo articoli e guide per aiutare le persone a superare gli ostacoli che sorgono nell’uso di tecnologie digitali, nuovi media, social network.



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