La Lega Serie A si appresta a compiere un importante passo avanti nella lotta alla pirateria online. Come previsto dal recente Decreto Legge Caivano, a partire dal 7 dicembre, data in cui in programma Juventus-Napoli, entrer infatti in funzione la nuova piattaforma anti-pezzotto.
Una svolta attesa da tempo, che segna una tappa cruciale nella battaglia portata avanti dalla Lega e dal suo amministratore delegato Luigi De Siervo. Secondo le stime di broadcaster e club, la pirateria sottrae ogni anno al calcio italiano circa 350 milioni di euro. Numeri pesanti, che testimoniano la portata del problema.
La nuova piattaforma, sottoposta nei giorni scorsi ai test di verifica da parte di Agcom, consentir di bloccare gli indirizzi IP illegali individuati entro 30 minuti. Inoltre permetter di risalire all’identit delle persone che accedono illecitamente ai contenuti protetti da copyright.
Cosa rischia chi utilizza siti di streaming pirata? Oltre alle conseguenze penali, con annesse ammende, potrebbe essere vittima di truffe online, compromettendo i propri dati personali e dispositivi. Per questo la legge vuole disincentivare anche chi ne fa uso per tutelarne gli interessi.
Ma chi sono i fruitori abituali della pirateria? Secondo uno studio condotto da Fapav/Ipsos il fenomeno sarebbe particolarmente diffuso tra persone di alto livello d’istruzione e occupati. Questo dimostrerebbe come nel nostro Paese la pirateria sia un fatto in qualche modo “socialmente accettato”, per usare le parole del CEO di DAZN Italia Stefano Azzi.
Ora, con questo nuovo strumento operativo, la Lega Serie A confida di poter finalmente infliggere un duro colpo al dilagante fenomeno della pirateria sul web. I primi test saranno Juventus-Napoli del 7 dicembre e le successive partite del campionato.