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Offerte di Primavera Amazon, gli sconti sui giocattoli e i gadget per i bambini
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Offerte di Primavera Amazon, gli sconti sui giocattoli e i gadget per i bambini | Wired Italia



Da Wired.it :

Il tempo delle Offerte di Primavera di Amazon è quasi al termine, e manca una manciata di ore per valutare se tra le migliaia di offerte online c’è qualcosa che fa davvero per noi. Gli sconti infatti dureranno dal 27 al 29 marzo coinvolgendo differenti tipologie di prodotto e fasce di prezzo nello stesso stile del celebre Prime Day. E visto che tre giorni sono pochi per orientarsi in un mare di oggetti differenti, abbiamo esplorato per voi alcune categorie, selezionando le promozioni più interessanti, comprese quelle dedicate al mondo dell’infanzia.

Gli sconti delle offerte di Primavera Amazon per i bambini

Gli articoli dedicati ai più piccoli appartengono a varie categorie all’interno dello stesso gruppo. Per arrivare a questa gallery abbiamo infatti spaziato dal mondo dell’apprendimento e del gioco ad accessori che renderanno la vita più facile ai neo-genitori. In particolare, ci siamo concentrati su:

  • Baby monitor smart e interattivi per un migliore controllo dei bambini quando sono nella loro stanza
  • Proiettori di luci per intrattenere e confortare i bambini durante la notte
  • Casette e cucine gioco realizzate a misura di bambino per definire nuovi spazi e nuove attività
  • Macchine elettriche di nuova generazione con doppi comandi
  • Le intramontabili costruzioni magnetiche
  • Peluches interattivi utilizzabili dai primi giorni di vita

Tutti gli sconti selezionati da Wired

La gallery con le Offerte di Primavera Amazon dedicate ai bambini vi aspetta di seguito, ma se avete voglia di dare uno sguardo anche ad altre categorie, abbiamo preparato una raccolta delle migliori offerte di questi giorni e tante altre guide a tema nella nostra pagina di copertura dell’evento. In alternativa ci sono anche il nostro canale Telegram in continuo aggiornamento con le offerte più attuali e le liste che abbiamo preparato con queste tipologie di prodotto:




[Fonte Wired.it]

Il ritorno di Casanova è l’addio alla giovinezza di Salvatores

Il ritorno di Casanova è l’addio alla giovinezza di Salvatores



Da Wired.it :

Domande che il libertino Casanova, quello “vero”, cioè il protagonista del film girato da Leo Bernardi, non si pone. Disperato dal passare del tempo, cova solo il desiderio di possedere la giovane Marcolina e, per farlo, finirà per accordarsi con l’aitante tenente Lorenzi fino al leggendario duello del romanzo (in cui Fabrizio Bentivoglio e Angelo Di Genio si prestano al nudo integrale) che altro non rappresenta se non la battaglia infinita tra le generazioni. Un film meta-cinematografico, malinconico, maschile, in cui le donne sono puri oggetti del desiderio e, nel caso della contadina Silvia interpretata da Sara Serraiocco (con un look e un’allure che ricorda le attrici della nouvelle vague), anche oggetto di una soave seduzione che scade in ossessione. 

Salvatores rilegge Schnitzler (Il ritorno di Casanova, Adelphi), come già aveva fatto nel ’92 Edouard Niermans con Alain Delon,  con un ottimo cast e una regia elegante che usa il bianco e nero per la vita contemporanea, mentre racconta a colori la finzione. Malgrado questo, il film non arriva a colpire nel segno, né a emozionare mai: deborda di continuo, cede alla tentazione di usare troppe citazioni, situazioni, flashback e richiami tra cinema e letteratura, finendo per dare a chi guarda la stessa sensazione che ha Marcolina quando si accorge di aver passato per inganno la notte con il maturo Casanova e si ritrova davanti un uomo incipriato e, parole sue, “vecchio”.
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[Fonte Wired.it]

E-ink, il poster pubblicitario che funziona senza elettricità

E-ink, il poster pubblicitario che funziona senza elettricità



Da Wired.it :

I poster pubblicitari elettronici hanno rivoluzionato il settore garantendo non solo un modo molto semplice per sostituire i contenuti, ma anche aggiungendo le animazioni, tuttavia possono generare un consumo energetico non indifferente e vanno incontro a una naturale e inevitabile usura. Sharp ha presentato ePoster ovvero un tabellone realizzato con display e-ink – ovvero con inchiostro elettronico – che necessita solo di una piccola quantità di elettricità per mostrare scritte o immagini e poi può mostrarle a energia zero, garantendo anche una vita più lunga sul lungo periodo.

ePoster è il frutto della collaborazione tra Sharp e una delle società di punta del segmento ovvero E Ink Holdings: trattasi di uno schermo da 42 pollici di diagonale con inchiostro elettronico che non richiede elettricità per mantenere ciò che sta visualizzando. Grazie alla capacità riflettiva, inoltre, più l’ambiente è luminoso più il display sarà brillante così da garantire una leggibilità ottimale in qualsiasi condizione. Il pannello ePoster pesa 8 kg ed è spesso appena 3 centimetri e naturalmente mostra scritte e immagini in bianco e nero: necessita di un po’ di energia ogni volta che si deve muovere l’inchiostro elettronico, proprio come in un normale lettore di ebook, e nello specifico richiede circa 40 watt di consumo. Dopodiché, finché non si cambia la pagina il consumo si azzera.

Per un rapido confronto, un display lcd Sharp di simili dimensioni consuma mediamente 115 watt per il normale funzionamento, rendendo evidente quanto si può risparmiare sul lungo periodo. Di certo la spesa iniziale sarà ben più alta rispetto a uno schermo con cristalli liquidi visto che si parla di circa 4000 euro. Gli ePoster saranno montati in Giappone dal prossimo aprile e si rivolgono a attività commerciali e luoghi pubblici. In futuro usciranno anche versioni più grandi e a colori.



[Fonte Wired.it]

Putin ha ammesso che le sanzioni stanno danneggiando l’economia della Russia

Putin ha ammesso che le sanzioni stanno danneggiando l’economia della Russia



Da Wired.it :

Mentre una certa retorica filorussa italiana continua a sostenere una presunta inutilità delle sanzioni occidentali contro la Russia, lo stesso leader Vladimir Putin ha ammesso sulla televisione nazionale l’impatto negativo che stanno avendo sull’economia di Mosca. Tanto è vero che il Cremlino sta obbligando le aziende in fuga dal paese a pagare il 10% dei loro introiti per riuscire a rimpolpare il budget della Federazione.

Le sanzioni imposte contro la Russia possono avere un impatto davvero negativo sull’economia nel medio termine”, ha detto Putin durante un incontro con il governo trasmesso in televisione, durante il quale ha anche spiegato la necessità di lavorare sulla “domanda interna” per contrastare la dura risposta occidentale all’invasione dell’Ucraina.

Le previsioni

Un’ammissione che arriva mentre l’occupazione entra nel suo secondo anno e ormai Putin deve cominciare a giustificarsi davanti ai suoi cittadini e prepararli a un futuro che si preannuncia difficile. Lo prevede, per esempio il Wall Street Journal, secondo cui l’economia russa starebbe per crollare.

Per il quotidiano economico, Putin avrebbe sbagliato a scommettere sull’usare le forniture energetiche come metodo di ricatto contro l’Europa, per limitare il suo sostegno all’Ucraina, e ora si trova invece con entrate dimezzate e un deficit pari all’1,5% della produzione economica totale del paese.

Inoltre, la Russia si trova attualmente in difficoltà nel trovare forza lavoro, a causa del sempre più alto numero di persone mandate al fronte o fuggite con la paura di essere arruolati forzatamente. Mentre Alexandra Prokopenko, ex funzionaria della banca centrale russa fuggita poco dopo l’invasione, ha sostenuto che l’economia russa sta entrando in una regressione a lungo termine”.

Il presidente della federazione russa, Vladimir Putin

Per la Russia si prospetta un 2023 difficile, per ammissione dello stesso ministro delle Finanze Siluanov. A incidere sono state le ultime sanzioni del G7, dell’Unione europea e dell’Australia

Tassa in uscita

Anche per questo, dopo più di un anno dall’inizio del grande esodo delle aziende occidentali dalla Russia, Mosca sta cominciando solo ora a imporre una specie di tassa alle imprese dei paesi non amici che vogliono lasciare il paese, si legge su Business Insider. Con la sua solita retorica mistificatoria, il Cremlino lo ha chiamato “contributo volontario”, ma in realtà si tratta più concretamente di una richiesta di riscatto.

In base a quanto si apprende, tutte le aziende di paesi che hanno imposto sanzioni contro la Russia dovranno versare il 10% dei loro guadagni, in contanti, al bilancio federale, che si aggiunge all’obbligo di vendere i loro beni a un prezzo pari al 50% del loro valore. A oggi, più di 500 aziende sono riuscite a lasciare la Russia prima dell’introduzione di questa tassa, ma altre 2 mila sarebbero ancora in attesa del via libera, incastrate tra un lentissimo procedimento burocratico, ideato appositamente per rallentare la fuga, e le nuove imposizioni economiche.



[Fonte Wired.it]

Carne sintetica, con il divieto l’Italia si dà un’altra zappa sui piedi

Carne sintetica, con il divieto l’Italia si dà un’altra zappa sui piedi



Da Wired.it :

Con il divieto alla produzione di carne sintetica in Italia, il governo Meloni si appunta sul petto un altro gagliardetto per la battaglia sbagliata al momento sbagliato. Fumo negli occhi per confondere il dibattito pubblico? Sì. Ma non solo. Anche una sonora zappa sui piedi a quel made in Italy che il governo più a destra dal dopoguerra dice in ogni occasione di voler difendere. Altro che la mitologica sovranità alimentare imbullonata al ministero dell’Agricoltura. Questo è sovranismo in purezza, accompagnato da un contorno di masochismo.

Ha poco da brindare con patriottico spumante il cognato della presidente del Consiglio, nonché ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il primato mondiale italiano nel mettere un veto alla carne sintetica. Forse dal suo ufficio non si vede la siccità che sta bruciando la campagna italiana. Manca l’acqua alle colture, ci sono già problemi a decidere a cosa dare la priorità. Il cibo costerà più caro. E non è un problema che passa alla prima nuvola di pioggia. Si chiama crisi del clima, ci siamo dentro fino al collo e, volenti o nolenti, cambierà il nostro modo di fare agricoltura. Meglio arrivarci preparati allora, no? 

Business perduto

Non secondo il governo di Giorgia Meloni, che si gira dall’altra parte. Come se far finta di non vedere l’iceberg contro cui ci stiamo schiantando ci potesse salvare dall’impatto. Non è solo uno schiaffo all’ambiente, alle nuove generazioni, alla salute del nostro pianeta. È una zappa sui piedi di tipo economico. Altrove la ricerca corre. Gli investimenti volano. Nascono nuove aziende e startup. Vale per il settore degli insetti per l’alimentazione, così come per le alternative alla carne. Nel 2030 ci si aspetta che gli insetti da tavola generino un giro d’affari da 9,6 miliardi di dollari a livello mondiali (con tassi di crescita annuali del 28% dal 2022, secondo un rapporto diffuso dal centro studi di mercato Research and markets). Per la carne sintetica si stimano 2,1 miliardi nel 2033. Nicchie? Ma con promettenti prospettive di sviluppo. 

Anziché aiutare l’industria agroalimentare nazionale a diversificare, a innovare e trovare soluzioni per non farsi trovare spiazzata, ci culliamo con slogan del livello di “Contro il cibo in provetta è meglio una vera porchetta”, scanditi dal principale sindacato italiano degli agricoltori, Coldiretti, alla notizia del provvedimento varato da Lollobrigida. Avanguardia pura! Siamo al livello degli indignados da tastiera che si pavoneggiano di preferire una fiorentina a un grillo. Si invoca la salute pubblica, dimenticandosi (solo per memoria corta?) che a Parma è insediata un’Agenzia europea per la sicurezza alimentare che veglia sulla qualità di ciò che mangiamo e che sta studiando da vicino tutti questi nuovi prodotti.

Autarchia portami via

La stessa Coldiretti, peraltro, che in queste stesse ore commenta giustamente allarmata gli effetti della crisi del clima, dovrebbe conoscere le conseguenze ambientali e i consumi energetici degli allevamenti intensivi, i quali garantiscono a tutti di poter trovare carne al supermercato quando vogliamo, e dovrebbe essere in prima fila per sostenere alternative sostenibili, che diano un futuro al cibo italiano. 

Il divieto alla carne sintetica è lo specchio deformato di cui si bea un’Italia che si crede un’autarchia alimentare, mentre importa olive per il suo extravergine, carne per la bresaola, grano per la pasta. Solo qualche giorno fa i ministeri della Cultura e dell’Agricoltura hanno deciso di candidare a patrimonio mondiale dell’Unesco la cucina italiana. Che non è il monolite che non si può scalfire che molti amano immaginare, ma un corpus in perenne trasformazione e innovazione. Non la uccideranno gli insetti, né la carne sintetica. Piuttosto, le garantiranno lunga vita.



[Fonte Wired.it]

ChatGpt della cybersicurezza, Microsoft lancia Security Copilot

ChatGpt della cybersicurezza, Microsoft lancia Security Copilot



Da Wired.it :

Microsoft Security Copilot

Microsoft

Come funziona Security Copilot

Jakkal spiega che, mentre gli strumenti di sicurezza basati sull’apprendimento automatico si sono rivelati efficaci in ambiti specifici, come il monitoraggio della posta elettronica o dell’attività sui singoli dispositivi (la cosiddetta sicurezza degli endpoint), Security Copilot è in grado di riunire tutti questi flussi separati ed estrapolare un quadro più ampio: “Con Security Copilot è possibile cogliere ciò che ad altri potrebbe sfuggire“, commenta Jakkal.

Nonostante sia in gran parte alimentato da Gpt-4 , Microsoft sottolinea che il suo nuovo sistema integra anche un modello proprietario dell’azienda, progettato specificamente per la cybersicurezza. Security Copilot tiene traccia di tutto ciò che viene fatto durante un’indagine. La documentazione prodotta poi può essere sottoposta a revisione, e anche i materiali pensati per essere distribuiti possono essere modificati per garantirne l’accuratezza e la chiarezza. Gli utenti possono segnalare con un pulsante se i casi in cui un suggerimento proposto dallo strumento si rivela sbagliato o irrilevante, in modo da addestrare ulteriormente il sistema.

Security Copilot consente anche di condividere determinati progetti con alcuni colleghi e non con altri, una funzione particolarmente importante quando si indaga su possibili minacce interne. La piattaforma inoltre favorisce un’attività di monitoraggio 24 ore su 24. In questo modo, anche se una persona con competenze specifiche non lavora in un determinato turno o in un determinato giorno, il sistema sarà in grado di presentare comunque analisi di base e suggerimenti per colmare le lacune. 

Privacy e flessibilità

Microsoft sottolinea che i dati dei clienti non vengono condivisi con altri soggetti e che “non sono utilizzati per addestrare o arricchire i modelli Ai”. Allo stesso tempo, l’azienda si vanta di utilizzare “65mila miliardi di segnali giornalieri” provenienti dalla sua enorme base di clienti globale per alimentare i suoi prodotti di rilevamento e difesa dalle minacce. Ma Jakkal e Chang Kawaguchi, vicepresidente e Ai security architect di Microsoft, sottolineano che Security Copilot è soggetto alle stesse restrizioni e normative in materia di condivisione dei dati applicate su tutti i prodotti di sicurezza con cui si integra. Se quindi utilizzate già Microsoft Sentinel o Defender, tenete presente che Security Copilot è tenuto a rispettare le stesse politiche sulla privacy .

Kawaguchi aggiunge che Security Copilot è stato costruito per essere il più flessibile e aperto possibile e che le reazioni dei clienti influenzeranno la futura aggiunta di funzionalità e miglioramenti. In ultima analisi, l’utilità del sistema dipenderà dalla sua capacità di analizzare con precisione le reti dei clienti e le minacce che si troveranno ad affrontare. Per Kawaguchi la cosa più importante è che chi si occupa di cybersicurezza inizi a beneficiare dell’Ai generativa il prima possibile. Per dirla con le sue parole: “Dobbiamo dotare i difensori di Ai, dato che gli aggressori la utilizzeranno a prescindere da ciò che facciamo“.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.



[Fonte Wired.it]