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Una poltrona per due, 10 gif del film per celebrare i 40 anni dall’uscita

Una poltrona per due, 10 gif del film per celebrare i 40 anni dall’uscita



Da Wired.it :

Ormai è una tradizione: il 24 dicembre in prima serata Italia 1 manda in onda Una poltrona per due. E il pubblico lo guarda fedelmente. Per motivi forse imprerscrutabili questo film cult degli anni Ottanta è diventato da noi un classico del Natale, visto e rivisto da milioni di appassionati. Quest’anno l’affetto sarà ancora maggiore, dato che cadono i 40 anni dalla sua prima uscita al cinema, avvenuta nel giugno 1983 negli Stati Uniti (in originale il titolo è Trading Places) e nel gennaio 1984 in Italia.

La storia di un ricchissimo manager, Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd), e di un mendicante spiantato, Billy Ray Valentine (Eddie Murphy), che all’improvviso, per una scommessa di cui loro sono ignari, vedono il loro stile di vita completamente ribaltato, ha conquistato immediatamente il pubblico. Complice la chimica tra i due protagonisti, che grazie a questo film hanno confermato lo status di attori simbolo degli anni Ottanta, ma anche di un cast strabiliante, prima tra tutti una seducente e sagace Jamie Lee Curtis. E poi c’è tutto il resto: delle atmosfere natalizie sovvertite, un po’ di sano cinismo, una critica al capitalismo sfrenato (e al succo d’arancia), e ovviamente tantissimi momenti memorabili. Ve ne proponiamo alcuni qui, come utile antidoto alle idiosincrasie più lampanti di questo periodo delle feste.

Quando controlli il conto in banca dopo aver finito coi regali

Quando ti risvegli il giorno dopo e sei comunque al verde

Quando vieni a sapere che alla reunion di Natale c’è anche la tua crush delle superiori

Quando ti chiedono di fare il Babbo Natale alla festa dei nipotini

Quando il 24 notte non lasci latte e biscotti per le renne di Babbo Natale

Quando ti chiedono di vestirti con sobrietà per il pranzo coi parenti

Quando cerchi di far fuori l’ennesimo regalo cheappettone che ricevi

Quando dopo i bagordi delle feste provi a salire sulla bilancia

Quando ti chiedono ancora: “Pandoro o panettone?”

Quando le feste sono finite e per 12 mesi non se ne parla più



[Fonte Wired.it]

Pene, è quella la più grande rottura di Natale

Pene, è quella la più grande rottura di Natale



Da Wired.it :

Natale, periodo di abbracci, scambi di regali e, a quanto pare, anche di rotture (o, meglio, fratture) del pene, nel vero senso della parola. A mostrarlo è uno studio pubblicato sul British Journal of Urology International, i cui dati indicano un aumento nel numero di ricoveri a causa di questa condizione proprio in corrispondenza delle festività natalizie. E gli autori, con toni a tratti seri e a tratti scherzosi, che ricordano un po’ quelli delle ricerche pubblicate ogni anno sul numero natalizio del British Medical Journal, mettono in guardia sulla questione.

Lo studio

Il gruppo di ricercatori, guidato da Nikolaos Pyrgidis del dipartimento di urologia dell’ospedale universitario di Monaco, in Germania, ha utilizzato i dati contenuti nel database tedesco GeRmAn Nationwide inpatient Data (Grand) per studiare, per così dire, la “stagionalità” della frattura del pene. Dalle analisi è risultato che fra il 2005 e il 2021 in Germania sono stati ricoverati in ospedale 3.421 pazienti per frattura al pene. Di questi, 40 casi si sono verificati durante i giorni di Natale (24, 25 e 26 dicembre) degli anni presi in considerazione, con un’incidenza del 43% superiore rispetto a quella relativa agli altri giorni dell’anno. Fatto curioso, al contrario dei giorni di Natale, in corrispondenza dei festeggiamenti del 31 dicembre e del primo gennaio lo studio non ha evidenziato un aumento nei casi di frattura del pene. Mentre l’estate e in generale i giorni del fine settimana sembrano essere associati ad una maggiore incidenza.

Che cos’è la frattura del pene

Si tratta, come sottolineano gli autori nel testo, di una condizione seria, considerata anzi come un’emergenza urologica che richiede l’ospedalizzazione e che in un caso su 4 può essere associata a lesione dell’uretra, il canale che permette il deflusso dell’urina dalla vescica. Si manifesta con forte dolore, rapida perdita dell’erezione, gonfiore e formazione di un grosso ematoma. Le cause? Beh, gli autori dell’articolo non usano mezzi termini: “Le fratture del pene – si legge nel testo – sono tipicamente causate da un piegamento forzato del pene durante un rapporto sessuale aggressivo, caratterizzato da posizioni sessuali insolite”.

E a questo punto non ci resta che dire uomo avvisato



[Fonte Wired.it]

Piracy Shield, come funziona la piattaforma nazionale per oscurare lo streaming illegale

Piracy Shield, come funziona la piattaforma nazionale per oscurare lo streaming illegale



Da Wired.it :

Sono indirizzi fittizi creati internamente e non hanno nessuna funzionalità pratica”, spiega Miele escludendo qualunque rischio per la sicurezza di Piracy Shield. “La piattaforma non è accessibile tramite internet e gli operatori saranno dotati di specifiche configurazioni per utilizzarla”, ha aggiunto. Il riferimento è, come detto, alla rete privata virtuale (vpn) alla quale dovranno fare ricorso i service provider per agganciarsi al servizio. Non esattamente “inaccessibile tramite internet” – come appreso da Wired l’infrastruttura è ospitata su cloud Azure di Microsoft – ma certamente irraggiungibile a chiunque non sia autorizzato ad accedere alla vpn.

Rimane tuttavia il problema del phishing. Il fatto che il dominio piracyshield.net non sia stato acquistato, togliendolo dalla disponibilità di chiunque, non pregiudica di per sé il funzionamento, ma si teme che il suo uso improprio possa prestare il fianco ad azioni di ingegneria sociale, ossia la serie di tecniche usate dai criminali informatici per carpire informazioni personali. Tanto che alcuni operatori stanno chiedendo che siano emesse nuove credenziali slegate dal dominio piracyshield.net. Peraltro, risulta a Wired che le credenziali siano arrivate in taluni casi in chiaro, all’interno di file zip allegati a messaggi di posta elettronica certificati. “Al momento – ha precisato Miele – non sono previste azioni per l’acquisto del dominio”.

Il progetto

Ogni intervento va fatto in fretta. Perché il decreto Caivano, un pacchetto di norme di sicurezza varato dal governo a metà novembre, ha accelerato i tempi di Piracy shield che sarebbe dovuto entrare in azione agli inizi di dicembre. Il tavolo istituzionale in cui è stato distribuito il materiale tecnico per guidare gli operatori nelle fasi di imbarco si è tenuto però il 14 dicembre e ora la scadenza è fissata al 31 gennaio.

Del progetto si parla da tempo. A dicembre 2022, mentre si avvicina il rinnovo dei diritti del calcio da parte della Lega Serie A per il 2024-27, viene a galla l’idea di realizzare un sistema dinamico che blocchi sul nascere i canali che trasmettono via internet partite, eventi sportivi, film e serie tv di cui non hanno i diritti. Ed è proprio l’organo che rappresenta i 20 club della più importante competizione calcistica a regalare ad agosto la piattaforma tecnologica per oscurare i segnali illeciti all’Agcom, designata dal decreto anti-pirateria votato all’unanimità da Camera e Senato a intervenire sulle violazioni.

A sviluppare Piracy Shield è Sp Tech. Ossia il braccio tecnologico dello studio legale Previti, associazione di professionisti che prosegue l’attività avviata dall’ex avvocato Cesare Previti. Sp Tech è stata costituita a Roma nel 2020, è una startup innovativa e si occupa di tutela del copyright, protezione dei mercati e reputazione online. È posseduta dai due titolari dello studio, Stefano e Carla Previti, con il collega Vincenzo Colarocco e Alessandro Miele. La società nel 2022 ha sviluppato un giro d’affari di 417mila euro e ha chiuso il bilancio con una perdita d’esercizio di 12mila euro. Mentre Agcom ha previsto di spendere nel 2023 250mila euro per “oneri connessi alla piattaforma” per l’oscuramento in diretta e per l’adeguamento dei propri sistemi informativi (servizi cloud, sicurezza e manutenzioni evolutive dei sistemi informatici. È la voce più importante, insieme agli stipendi del personale dedicato (aumentato di 10 unità), del capitolo di spesa per la lotta alla “diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore”, pari a 650mila euro stimati per il 2023.



[Fonte Wired.it]

Meta è stata multata per la pubblicità ai giochi d’azzardo, di nuovo

Meta è stata multata per la pubblicità ai giochi d’azzardo, di nuovo



Da Wired.it :

Meta ha subìto una multa da 5 milioni e 850mila euro per aver violato il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo su Facebook e Instagram. La sanzione è stata decisa dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), sulla base del cosiddetto decreto Dignità del 2018, varato durante il primo governo Conte dall’allora ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Meta aveva già ricevuto una multa da 750mila euro per lo stesso motivo a gennaio 2023.

A seguito di numerose segnalazioni, l’Agcom ha accertato la presenza di pubblicità e contenuti promozionali relativi al gioco d’azzardo e alle scommesse con vincite di denaro in 18 account, di cui 5 su Instagram e 13 su Facebook. In più, sono stati trovati 32 contenuti sponsorizzati, cioè diffusi dietro pagamento a un maggior numero di utenti, sempre diretti a promuovere e pubblicizzare, tramite video e immagine, giochi d’azzardo e scommesse online con vincite di denaro.

Pertanto Meta è stata ritenuta responsabile della diffusione di questi contenuti, in quanto titolare delle piattaforme di condivisione su cui sono circolati i 32 contenuti sponsorizzati. L’autorità ha anche sottolineato, come aggravante, la responsabilità di Meta nell’aver offerto “un vero e proprio servizio pubblicitario” per i contenuti illegali, non essendosi limitata a ospitarli sulle proprie piattaforme in maniera “passiva e automatica”, ma contribuendo attivamente alla loro diffusione. Una circostanza che ha portato l’azienda di Mark Zuckerberg a commettere un illecito in piena coscienza.

Per quanto riguarda i profili incriminati, Meta è stata ritenuta responsabile solo per 5 di questi. Gli altri sono stati infatti rimossi appena l’azienda ha ricevuto la notifica dell’atto di contestazione dell’illecito, “che segna il momento in cui la società ha avuto piena consapevolezza dei contenuti”. Per questo, oltre alla sanzione, l’Autorità ha ordinato a Meta di rimuovere tutti i contenuti sponsorizzati e i profili incriminati e di agire affinché contenuti simili o equivalenti a quelli appena sanzionati non vengano più ospitati dalle sue piattaforme.

Il commento

“Ottima notizia. Il divieto della pubblicità del gioco d’azzardo è chiarissimo nella normativa italiana, ma resta scritto sulla carta: viene sistematicamente violato dalle emittenti televisive e molto spesso anche attraverso forme indirette, contenuti sponsorizzati su vari profili social -ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori -. Bene intervenire anche sulle piattaforme, a maggior ragione se offrono un vero e proprio servizio pubblicitario. Adesso ci aspettiamo che i social network facciano ancora di più per potenziare le funzionalità che aiutano l’utente a comprendere se un post è sponsorizzato, rimuovere quelli ingannevoli o vietati dalla legge, come quelli sul gioco e sul fumo”.



[Fonte Wired.it]

Mamma ho perso l’aereo: quanto costa oggi la spesa di Kevin?

Mamma ho perso l’aereo: quanto costa oggi la spesa di Kevin?



Da Wired.it :

Il Natale richiama tante tradizioni, anche tra i cinefili. Sono tantissimi i film che anno dopo anno sono trasmessi dalle tv generaliste e ognuno ne porta nel cuore uno diverso. Quello a cui però quasi tutti i millennials sono legati è Mamma ho perso l’aereo, titolo che rappresenta una libera interpretazione di Home Alone, la pellicola che ha reso famoso Macaulay Culkin.

Al di là della verosimiglianza della storia, sulla quale si potrebbe discutere solo per l’affetto che gli spettatori provano per Kevin, il protagonista del film, alcuni utenti dei social network hanno esternato negli anni tantissime curiosità sul film e sul suo sequel Mamma ho riperso l’aereo, mi sono smarrito a New York (Home Alone 2: Lost in New York).

Come riporta People, a fare qualcosa in più è stato un agente immobiliare di Dallas, Geoffrey Lyons, che sul suo profilo TikTok ha pubblicato il resoconto di quanto costerebbe nel 2023 la spesa che Kevin effettua nel corso del film del 1990. All’epoca, il bambino spende 19,83 dollari (al netto di un buono spesa da un dollaro) per acquistare dieci prodotti: il detersivo liquido Tide, una cena surgelata Stouffer’s, maccheroni e formaggio Kraft, Wonder Bread, carta igienica Quilted Northern, fogli per l’asciugatrice Snuggle, latte, succo d’arancia Tropicana Homestyle, pellicola Saran e alcune figurine di plastica dell’esercito.

Lyons ha verificato il costo attuale di ciascuno di questi prodotti sul listino online della catena Target, scoprendo che il succo d’arancia costa 4,50 dollari, così come la pellicola Saran. Una cena surgelata ha un prezzo di circa 5 dollari, il detersivo Tide 13, la carta igienica 8 e i fogli per l’asciugatrice 8,79. Il wonder Bread costa 3 dollari, i maccheroni al formaggio 3,50, il latte 4,60 e i soldatini 9. In tutto la spesa di Kevin costerebbe quindi oggi 63,73 dollari, ai quali vanno sommati 5,25 dollari di tasse, per un totale di 68,99, pari al 248% in più rispetto al 1990.



[Fonte Wired.it]

Mezzi pubblici gratis, le città europee dove non si paga

Mezzi pubblici gratis, le città europee dove non si paga



Da Wired.it :

Anche Montpellier, nel sud della Francia, ha deciso di rendere gratuiti i mezzi pubblici per tutti i residenti, mentre sempre più città europee introducono misure simili. La svolta, impressa dal sindaco socialista Michael Delafosse, è cominciata nel 2020, quando ha reso gratuite le corse il sabato e la domenica. L’anno successivo il primo cittadino ha rimosso i biglietti per tutte le persone con meno di 18 anni o con più di 65 e nel 2023 l’uso dei mezzi è diventato gratis per tutti e tutte.

Prima dell’iniziativa, solo 86 mila persone avevano acquistato un abbonamento per i trasporti a Monpellier. Cifra triplicata fino a 260 mila già nei primi giorni di lancio del pass gratuito, come si legge sul Guardian, a dimostrazione che la rimozione delle barriere economiche facilita la diffusione dell’uso dei trasporti pubblici e l’abbandono delle auto.

Sempre nel sud della Francia, vicino Marsiglia, la cittadina di Aubagne ha reso gratuiti tutti i mezzi pubblici a partire dal 2009, andando più che a raddoppiare l’utenza. Stesso discorso nella parte opposta del paese, a Dunkerque, città nota per la famosa battaglia durante la Seconda guerra mondiale, che ha eliminato i costi per le sue sedici linee di autobus già dal 2018.

Il successo maggiore è stato però registrato a Tallin, capitale dell’Estonia, dove i mezzi pubblici sono gratis dal 2013 per tutti i suoi 420 mila residenti. La decisione è stata presa a seguito di un referendum sul tema e solo nel primo anno di adozione ha fatto aumentare i passeggeri del 14% e convertito l’8% dei guidatori abituali di automobili al trasporto pubblico, secondo quanto riportato una ricerca della Delft university of technology.

Alle città già elencate si aggiungono anche Samokov, in Bulgaria, che ha eliminato i costi dal 2008, Avesta in Svezia, Matiehamn in Finlandia, Dewsbury in Regno Unito, Livigno e Genova in Italia, anche se il capoluogo ligure ha cancellato i costi solo per funicolari e ascensori, e Madrid, capitale della Spagna, in cui ci sono 2 linee completamente gratuite.

In tempi più recenti, sull’onda del sostegno europeo dato alle politiche di decarbonizzazione dei trasporti per agire contro la crisi climatica e l’aumento dei costi del carburante, queste politiche sono diventate anche di carattere nazionale, in alcuni casi. Sull’isola di Malta i trasporti sono gratis per residenti e turisti dal 2022, stesso discorso anche in tutto il Lussemburgo, mentre la Spagna ha deciso di rendere strutturale la gratuità dei treni locali e media percorrenza, lanciata in via sperimentale nel 2022.



[Fonte Wired.it]