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affrettati, scade il 20 marzo

affrettati, scade il 20 marzo

Da Punto-Informatico.it :

Per un intrattenimento domestico davvero super, l’offerta combinata di Sky TV e Netflix è da non perdere se sei un appassionato di serie TV, show, film e documentari. Con una promozione speciale, questa combo è ora disponibile a un prezzo allettante.

Per soli 19,90 euro al mese, è possibile sottoscrivere il pacchetto Intrattenimento Plus, che include sia Sky TV che Netflix. Grazie a questa offerta, valida per 18 mesi, avrai un significativo risparmio, visto che il prezzo di listino è di 30 euro al mese.

Cosa vedrai con l’offerta Sky Intrattenimento Plus

Sky TV è conosciuta per le sue produzioni originali e le serie TV di fama internazionale e offre un’ampia gamma di programmi che spaziano dai documentari ai notiziari, passando per show adatti a tutta la famiglia come Masterchef, Pechino Express, X Factor e molto altro.

L’aggiunta di Netflix piano Base, in HD e senza interruzioni pubblicitarie, al pacchetto arricchisce ulteriormente l’offerta con un catalogo che include film, serie TV, documentari e programmi per bambini e ragazzi, tutti disponibili senza interruzioni pubblicitarie.

Approfittando di questa offerta, avrai accesso a contenuti di qualità e potrai visualizzarli in qualsiasi momento grazie all’app Sky Go senza dover attendere il decoder Sky. Ma non è tutto puoi aggiungere al pacchetto anche Sky Cinema. Questo significa che oltre agli show e serie tv Sky e al catalogo Netflix potrai vedere anche i film e le prime visioni Sky e avrai incluso anche Paramount+. Il valore commerciale di questa offerta è di 44 € al mese, ma se aderisci entro il 20 marzo il costo è sempre di 19,90 € al mese per 18 mesi.

In poche parole, questa offerta si presenta come una soluzione completa per un’esperienza di intrattenimento domestico sensazionale. Il risparmio è notevole considerando i contenuti ai quali potrai accedere per un anno e mezzo, cosa che pone questa promozione come una delle più vantaggiose sul mercato. Visita la pagina dedicata e abbonati subito.

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Fonte Punto Informatico Source link

5 finalisti del Premio Pulitzer hanno utilizzato l’intelligenza artificiale

5 finalisti del Premio Pulitzer hanno utilizzato l’intelligenza artificiale

Da Punto-Informatico.it :

Il Premio Pulitzer, da sempre considerato il più alto riconoscimento nel campo del giornalismo, quest’anno ha fatto un passo avanti verso il futuro, accogliendo candidature che hanno fatto uso dell’intelligenza artificiale nel processo creativo.

Cinque finalisti su 45 hanno utilizzato l’intelligenza artificiale

Tra i 45 giornalisti selezionati come finalisti per l’edizione 2024 del Premio Pulitzer, ben cinque hanno dichiarato di aver utilizzato l’AI in varie fasi del loro lavoro. Sebbene i dettagli sull’entità dell’uso di questa tecnologia non siano ancora noti, il semplice fatto che sia stata impiegata rappresenta un momento storico per il giornalismo.

Marjorie Miller, amministratrice del Premio Pulitzer, ha spiegato che il comitato ha iniziato a discutere su come reagire all’intelligenza artificiale già all’inizio dello scorso anno. Nonostante inizialmente questa tecnologia fosse vista con sospetto, il consiglio di amministrazione ha deciso di adottare un approccio esplorativo, evitando di limitarne l’uso per non scoraggiare le redazioni giornalistiche dall’impegnarsi con l’innovazione.

Per garantire la trasparenza, il Premio Pulitzer ha introdotto un nuovo requisito per tutti i partecipanti al concorso: devono condividere informazioni sull’eventuale uso dell’intelligenza artificiale durante il processo di ricerca, reportage o racconto delle notizie. Ulteriori dettagli su questo utilizzo potrebbero essere resi noti l’8 maggio 2024, quando saranno annunciati i finalisti e i vincitori.

Il settore del giornalismo si adatta all’AI

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel giornalismo e nella letteratura sta generando dibattiti sulle politiche da adottare per i premi e le pubblicazioni. I George Polk Awards stanno riflettendo su come adeguare le regole per valutare articoli e inchieste che impiegano l’AI generativa come ChatGPT. Il curatore John Darnton manifesta perplessità sull’impatto di questi strumenti nel lavoro investigativo, che necessita di sensibilità e giudizio umano.

Nel frattempo, a luglio 2023, l’Associated Press ha siglato un accordo biennale con OpenAI per condividere l’accesso a contenuti giornalistici selezionati. Questo rappresenta uno dei primi accordi tra un’azienda di AI e una grande azienda giornalistica, segnando un passo importante verso l’integrazione di queste tecnologie nel mondo dell’informazione.





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Babbel, impara al tuo ritmo con corsi creati da esperi: oggi a -50%

Babbel, impara al tuo ritmo con corsi creati da esperi: oggi a -50%

Da Punto-Informatico.it :

Hai mai sentito parlare di Babbel? Nel corso degli ultimi anni lo sviluppo di applicazioni e nuove tecnologie ha portato alla creazione di strumenti efficaci per poter apprendere in autonomia e in modo interattivo. Le app che ti vengono proposte ti sembrano troppe e non sai quale scegliere? A tal proposito è infatti importante ribadire che non tutte le app sono progettate per raggiungere determinati obiettivi. Se il tuo livello di padronanza della lingua è già elevato e vuoi solamente fare pratica, non tutte le app fanno al tuo caso. Con Babbel, invece, puoi esercitarti per poter essere sempre pronto a prendere parte a conversazioni di vita reale.

Grazie ad una promozione limitata, puoi imparare le lingue con un metodo che funziona davvero pagando solamente 299,99 euro anzichè 599,99 euro sul piano lifetime.

Perchè, dunque, imparare una lingua con Babbel? Imparare una lingua con un’app come Babbel consente di personalizzare la tua routine di studio per poter apprendere in maniera flessibile ed efficace. Sei sempre impegnato per lavoro? Nessun problema. Con Babbel sei tu a decidere come e quando studiare: nel tempo libero, durante un viaggio in treno o in autobus!

Babbel nuova lingua

Babbel: impara una lingua, parla davvero

Babbel app è la soluzione più adatta per te se vuoi finalmente imparare una lingua mettendo da parte le tradizionali lezioni. Imparare una lingua non significa, infatti, solamente apprendere nozioni teoriche e regole grammaticali ma raggiungere un’elevata padronanza. Scegliendo Babbel hai a disposizione uno strumento per poter accede a centinaia di lezioni dal livello principiante all’avanzato ma non solo. Per te anche giochi, video, podcast e tanti corsi tematici su cultura, viaggi e mondo del lavoro.

Che aspetti? Inizia ad imparare la tua lingua preferita risparmiando il 50% sul piano lifetime: per un periodo di tempo limitato costa solamente 299,99 euro anzichè 599,99.

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ancora problemi di marchio in Cina

ancora problemi di marchio in Cina

Da Punto-Informatico.it :

Dopo le vicende risalenti a giugno scorso, Apple potrebbe ritrovarsi a dover fronteggiare nuovamente problemi legati al marchio in Cina con Huawei per quel che riguarda Apple Vision Pro.

Apple Vision Pro: potrebbero esserci ancora problemi con Huawei

Il gigante tecnologico cinese Huawei ha registrato il marchio “Vision Pro” in Cina nel 2021. Questa registrazione comprende una vasta gamma di beni e servizi, tra cui cuffie per la realtà virtuale e display video indossabili, garantendo di fatto all’azienda i diritti esclusivi sul nome in questione in Cina fino a novembre 2031.

Secondo la Chinese National Intellectual Property Administration (CNIPA), la domanda di Apple per i diritti di marchio su “Vision Pro” è attualmente in uno stato di “rifiuto di riesaminare”. Inoltre, l’azienda di Cupertino ha fatto domanda per il marchio “Apple Vision Pro” a giugno 2023 e questa è ancora in fase di esame, il che lascia del tutto incerta la strategia di branding dell’azienda per il prodotto in Cina.

Da tenere presente che il primo approccio di Huawei con degli occhiali smart è arrivato con l’introduzione di “Vision Glass” a dicembre 2022, espandendo il suo portafoglio sotto il marchio Vision, che include anche una gamma di schermi smart TV.

Inoltre, dopo lancio del visore della “mela morsicata” avvenuto negli Stati Uniti a febbraio dell’anno corrente, è iniziata a circolare la voce secondo cui Huawei si starebbe preparando a lanciare sul mercato un device con caratteristiche analoghe, qualitativamente simile, ma più leggero ed economico, presentando altresì differenze tecniche e per quel che concerne l’esperienza d’uso.



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Perché le persone si stanno innamorando dei chatbot AI

Perché le persone si stanno innamorando dei chatbot AI

Da Punto-Informatico.it :

L’intelligenza artificiale ha dato vita a un nuovo capitolo nell’interazione umana, ridefinendo i confini delle relazioni e della comunicazione. Questa rivoluzionaria avanguardia non solo sta plasmando il modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri, ma sta anche aprendo le porte a un’affascinante dimensione di connessioni AI.

Intelligenza artificiale e dating: un binomio in ascesa

Le app di incontri non sono rimaste estranee a questa trasformazione. Piattaforme come Tinder abbracciano l’intelligenza artificiale generativa per offrire agli utenti un’esperienza di matchmaking più personalizzata e coinvolgente. Grazie all’AI, gli utenti possono ora creare profili unici e messaggi mirati che catturano l’essenza della loro personalità e aumentano le possibilità di connessioni significative.

Ma non è tutto. La startup Volar sta proponendo un nuovo approccio al dating online, che permette agli utenti di creare un proprio alter-ego virtuale sotto forma di chatbot. Questo chatbot, che imita le caratteristiche e personalità dell’utente reale, può interagire con i chatbot creati da altri potenziali partner per valutare l’affinità prima di procedere a un incontro dal vivo. Si tratta di un’idea sicuramente innovativa, che rende possibile una sorta di pre-selezione virtuale tra utenti compatibili, ma solleva anche interrogativi sull’impatto di queste dinamiche sulle normali interazioni umane.

L’impatto emotivo dei chatbot AI è reale

La piattaforma Replika offre chatbot progettati per simulare relazioni umane, creando compagni virtuali in grado di mostrare empatia e capacità di conversazione. Gli utenti possono sviluppare rapporti personali con questi chatbot, utilizzandoli come amici, confidenti o addirittura partner romantici.

Sebbene la tecnologia sia ancora limitata, l’impatto emotivo percepito dagli utenti è concreto. I compagni virtuali offrono uno spazio per condividere pensieri e sentimenti, fornendo supporto in un mondo frenetico. Tuttavia, sorge il dubbio se tali relazioni con intelligenze artificiali possano sostituire completamente i legami umani reali. La questione solleva interessanti dibattiti etici.

Rapporti umani vs virtuali: il rischio dipendenza da chatbot empatici

I chatbot progettati per simulare relazioni umane, come quelli offerti da Replika, presentano luci e ombre. Se da un lato possono fornire compagnia e supporto emotivo, dall’altro lato sussiste il rischio di sviluppare dipendenza da queste interazioni artificiali. È importante che gli utenti siano consapevoli di questo pericolo e mantengano un sano equilibrio tra i rapporti virtuali e le autentiche relazioni umane. I chatbot non dovrebbero mai sostituire completamente i legami reali con altre persone.



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