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LG Cinebeam Q: piccolo proiettore Laser RGB 4K UHD

LG Cinebeam Q: piccolo proiettore Laser RGB 4K UHD

da Hardware Upgrade :

Aveva fatto la sua prima comparsa al CES di Las Vegas, ma ora prende anche la strada del mercato europeo, Italia compresa. Parliamo del piccolo proiettore LG CineBeam Q (modello HU710PB), che fa delle dimensioni compatte (solamente 80 x 135 x135 mm e 1,49 kg di peso) uno dei suoi punti di forza, con grande flessibilità di uso e installazione, anche grazie alla pratica maniglia ruotabile a 360° che ne facilità il trasporto, ma diventa anche un comodo piedino per trovare la giusta inclinazione.

LG CineBeam Q: eccolo da vivo

LG CineBeam Q piccolo proiettore laser RGB con risoluzione 4K UHD

Parliamo di un proiettore laser RGB con risoluzione 4K UHD (3.840 x 2.160 pixel) da 500 ANSI lumen, in grado di proiettare immagini fino a 120 pollici di diagonale. LG dichiara un rapporto di contrasto di 450.000:1 e una copertura del 154% della gamma colore DCI-P3, dati che naturalmente andranno poi valutati con misure reali in caso di recensione.

Il nuovo proiettore è dotato della tecnologia Auto Screen Adjustment, una funzione di messa a fuoco automatica che ottimizza il posizionamento e le dimensioni dell’immagine per un’installazione estremamente facilitata.

Altro punto di forza è la presenza a bordo del sistema operativo LG webOS 6.0, che offre tutti i principali servizi di streaming (incluso Netflix, difficile da trovare preinstallato sui proiettori portatili basati su Android) e che offre facili opzioni per collegare device Apple tramite AirPlay e device Android tramite Screen Share per godere dei propri contenuti preferiti su uno schermo più grande.

Il difetto dei proiettori laser è spesso il prezzo e anche in questo caso la tecnologia laser RGB e la risoluzione 4K fanno lievitare il costo dell’apparecchio, anche se LG parte subito con una promozione. Il nuovo proiettore sarà disponibile in Italia in preordine a partire da oggi 18 marzo fino al 31 marzo in esclusiva su LG Online Shop a un prezzo di lancio di 1.099 euro, scontato del 15% rispetto al prezzo consigliato al pubblico di 1.299 euro.

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Google offre 5 milioni a chi troverà il modo di usare i computer quantistici

Google offre 5 milioni a chi troverà il modo di usare i computer quantistici



Da Wired.it :

Se non avete idea di quali potrebbero essere le applicazioni dei computer quantistici, non preoccupatevi: non lo sa nemmeno Google. Proprio per questo, Big G ha organizzato un concorso in collaborazione con la fondazione XPrize per trovare degli usi concreti per questi peculiari strumenti basati sui qubit, mettendo in palio un premio del valore di cinque milioni di dollari da distribuire tra i vincitori. Sia Google che la fondazione sono convinti che il concorso, aperto a chiunque, contribuirà a far sì che la tecnologia dei computer quantistici possa essere integrata in ambiti meno astratti rispetto a quelli attuali, allontanandosi dalla risoluzione di problemi matematici e crittografici.

Nel mondo dell’informatica tradizionale, l’unità fondamentale è il bit, che può esistere in uno dei due stati: acceso (1) o spento (0). Al contrario, la tecnologia quantistica adotta il concetto di qubit, che può trovarsi in più stati simultaneamente (1 e 0 allo stesso tempo, quindi). I computer di questo tipo utilizzano i principi della meccanica quantistica per eseguire calcoli complessi a velocità superiori alla norma o in modi che non sarebbero possibili utilizzando i bit.

L’informatica quantistica e le basi del futuro

Il campo dell’informatica quantistica dispone già di strumenti e piattaforme per sperimentare ed esplorare problemi pratici che hanno un impatto reale sul mondo, che però sono ancora poco integrati. Xprize e Google sperano che i partecipanti al concorso sviluppino nuovi algoritmi, applicazioni e modelli dei computer a qubit per fare in modo che i computer quantistici riescano ad affrontare sfide globali complesse, come la crisi del clima, la sostenibilità o la salute.

Nonostante i notevoli sforzi nel settore, a oggi non esiste ancora un computer quantistico in grado di risolvere un problema in modo migliore rispetto a uno convenzionale. L’obiettivo della competizione è quello di gettare delle basi teoriche per applicazioni reali, per poi valutarne la fattibilità una volta che saranno disponibili strumenti sufficientemente potenti. Tra gli esempi citati sul sito di Xprize ci sono il miglioramento del processo che porta alla scoperta di nuovi farmaci, simulazioni più efficienti dei carichi sostenibili da una rete elettrica o la modellizzazione di nuovi materiali per ridurre le emissioni di anidride carbonica.



[Fonte Wired.it]

Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3 ufficiale: IA in locale per la fascia medio-alta

Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3 ufficiale: IA in locale per la fascia medio-alta

da Hardware Upgrade :

In un mondo in cui l’intelligenza artificiale sta guadagnando velocemente importanza e interesse da parte del pubblico, Qualcomm annuncia il nuovo Snapdragon 8s Gen 3, un chip mobile premium appositamente progettato per portare l’IA generativa sugli smartphone di fascia medio-alta, con elaborazione direttamente in locale. Questa nuova aggiunta alla popolare serie Snapdragon 8 mira a portare le feature più avanzate dei SoC top di gamma su un numero maggiore di dispositivi Android.



Il fiore all’occhiello di questo nuovo SoC sono senza dubbio le sue capacità di IA on-device. Grazie al suo Qualcomm AI Engine, Snapdragon 8s Gen 3 permette di eseguire modelli di linguaggio di grandi dimensioni fino a 10 miliardi di parametri, come Baichuan-7B, Llama 2 e Gemini Nano. Un vero e proprio tour de force che apre la strada ad assistenti virtuali di nuova generazione elaborati localmente sullo smartphone in grado di generare contenuti originali a partire da testi, voci o immagini in pochi istanti.

Snapdragon 8s Gen 3, la nuova era dell’IA on-device disponibile su più dispositivi

Il chip supporta anche modelli multi-modali all’avanguardia per la visione artificiale e il riconoscimento vocale. Un vantaggio enorme per l’imaging, con funzionalità come l’espansione di foto che permette di estendere intelligentemente un’immagine oltre l’area catturata. Se queste capacità legate all’IA rappresentano l’elemento distintivo principale di Snapdragon 8s Gen 3 rispetto a 8 Gen 3, il nuovo chip presenta caratteristiche abbastanza importanti anche in altre aree.

Sul fronte fotografico, troviamo ad esempio il triplo ISP con funzionalità “cognitive” di Qualcomm che permette una segmentazione semantica in tempo reale su un massimo di 12 strati diversi, ottimizzando individualmente ogni elemento di un’immagine o video, proprio come sul top di gamma. Ci sono però alcune differenze in diverse aree: lato imaging sul nuovo SoC vengono supportati video alla risoluzione 4K a 60 fps, e non a 120 fps o alla risoluzione 8K HDR. Anche le funzionalità di registrazione video con Night Vision sono limitate rispetto al nuovo SoC di fascia meno alta.



Cambia anche il modem: se su Snapdragon 8 Gen 3 troviamo lo Snapdragon X75 con velocità di downlink fino a 10Gbps, su Snapdragon 8s Gen 3 abbiamo lo Snapdragon X70 con downlink fino a 5 Gbps. Anche il setup dei core è diverso, pur implementando un core Prime Cortex-X4 come sul top di gamma. Su Snapdragon 8s Gen 3, però, il core principale è configurato a 3,0GHz rispetto ai 3,4GHz di 8 Gen 3. Abbiamo poi quattro core Performance fino a 2,8 GHz e 3 core Efficiency fino a 2,0GHz, per un totale di 8 core. Su Snapdragon 8 Gen 3 invece troviamo 5 core Performance fino a 3,2GHz e 2 Efficiency da massimo 2,3GHz. Il nuovo SoC supporta inoltre memorie LPDDR5x fino a 4200MHz, laddove il top di gamma raggiunge quota 4800MHz.

Snapdragon 8s Gen 3 vs 8 Gen 3, le differenze







CPU 1x Prime a 3.0 GHz (Cortex-X4)

4x Performance a 2.8 GHz

3x Efficiency a 2.0 GHz
1x Prime a 3.4 GHz (Cortex-X4)

5x Performance a 3.2 GHz

2x Efficiency a 2.3 GHz
Memoria LPDDR5x fino a 4200 MHz

Densità fino a 24 GB
LPDDR5x fino a 4800 MHz

Densità fino a 24 GB
Imaging
Cattura foto fino a 200 MP

Video 4K a 60 fps

Supporto sensori HDR DCG

Cattura foto fino a 200 MP

Video 8K HDR a 30 fps

Supporto sensori HDR DCG, Staggered, QDOL, Less Blanking, Multi-Frame

Cattura video 4K a 120 fps

Modalità Night Vision 4K 60 fps con riduzione rumore AI



Un’esperienza di gioco di alto livello è garantito dal pieno supporto alle funzionalità Snapdragon Elite Gaming, incluso il famoso ray tracing hardware in tempo reale, anche se senza Global Illumination e Reflection System. Il SoC supporta inoltre display dalla risoluzione 4K a 60 fps, o fino a QHD+ se ci si vuole spingere a 144Hz, caratteristiche che avevamo già visto con Snapdragon 8s Gen 3.



Oltre a giochi e fotografia, Snapdragon 8s Gen 3 supporta la suite di funzionalità Snapdragon Sound Tecnology, con codec aptX Voice, aptx Lossless, aptx Adaptive e Audio LE, garantendo anche il supporto al protocollo Bluetooth fino alla versione 5.4. Oltre al supporto alle reti 5G sub-6 GHz e mmWave, Snapdragon X70 5G abilita gli smartphone al Wi-Fi 7 con tecnologia FastConnect e velocità di picco di 5,8 Gbps.

In breve, tratteggiamo le caratteristiche salienti del nuovo SoC Snapdragon 8s Gen 3:


  • Supporto per l’esecuzione on-device di modelli di intelligenza artificiale generativa di grandi dimensioni fino a 10 miliardi di parametri, inclusi popolari modelli di linguaggio (LLM) come Baichuan-7B, Llama 2 e Gemini Nano
  • CPU Qualcomm con 1 core Prime fino a 3,0 GHz (Arm Cortex-X4), 4 core Performance fino a 2,8 GHz e 3 core Efficiency fino a 2,0 GHz
  • Supporto per memorie LP-DDR5x fino a 4200 MHz e densità fino a 24 GB
  • Intelligenza artificiale per la fotocamera con Qualcomm Spectra Triple Cognitive ISP, real-time Semantic Segmentation fino a 12 layer, Snapdragon Low Light Vision e sensore sempre attivo per sblocco facciale e pagamenti mobili
  • Hardware-Accelerated Ray Tracing in tempo reale, display Quad HD+ a 144 Hz e altre funzionalità Snapdragon Elite Gaming
  • Audio lossless di alta definizione con Qualcomm Aqstic Speaker Max Technology, Snapdragon Sound con aptX Lossless e LE Audio con Auracast
  • Qualcomm Sensing Hub può utilizzare in modo sicuro i dati “ascoltando” sempre fotocamere, microfoni e sensori per rendere più versatile l’assistente virtuale
  • Connettività 5G avanzata con modem-RF Snapdragon X70 alimentato da IA, supporto Wi-Fi 7 fino a 5,8 Gbps con FastConnect 7800 e High Band Simultaneous Multi-Link

Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3 sarà adottato da grandi nomi della telefonia mobile come HONOR, realme, Xiaomi e Redmi, arrivando sui primi smartphne “nei prossimi mesi”.

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Gemini sui prossimi iPhone con un accordo Google-Apple?

Gemini sui prossimi iPhone con un accordo Google-Apple?

Da Punto-Informatico.it :

Google e Apple avrebbero avviato una trattativa finalizzata a portare l’IA generativa di Gemini sugli iPhone di prossima generazione. È quanto svelato dalla redazione di Bloomberg, sulla base delle indiscrezioni riferite da fonti rimaste anonime, ma ritenute affidabili e a conoscenza dei fatti. Un eventuale stretta di mano tra i due big, inevitabilmente, definirebbe nuovi equilibri nell’ambito dell’intelligenza artificiale.

Google e Apple porteranno Gemini su iPhone?

La mela morsicata avrebbe contattato di recente anche OpenAI, con l’obiettivo di valutare l’impiego dei suoi modelli all’interno dei propri dispositivi mobile.

Dunque, le parole di Tim Cook, che ha promesso l’arrivo di funzionalità di IA generativa entro l’anno, sono da considerare non più attendibili? No, non è così. A quanto pare, Apple avrebbe intenzione di utilizzare la tecnologia sviluppata internamente per le caratteristiche integrate in modo nativo nei propri sistemi operativi, affidandosi invece a quella di una realtà esterna per tutto il resto, principalmente per le elaborazioni basate sul cloud, ad esempio per la creazione dei testi e delle immagini.

In caso di esito positivo della trattativa, ne vedremo i frutti con il lancio di iOS 18. Secondo le fonti di Bloomberg, rimarrebbero però ancora parecchi dettagli da definire. Non è da escludere nemmeno che il gruppo di Cupertino possa scegliere di affidarsi a più di un partner.

Ricordiamo che Google e Apple sono già legate da lungo tempo da un accordo per l’utilizzo del motore di ricerca su iPhone.

Il modello Ajax e il chatbot Apple GPT

Stando ad alcuni report (non confermati), la mela morsicata avrebbe già avviato i test di un modello addestrato internamente e battezzato Ajax. Lo stesso vale per un chatbot identificato con il nome in codice Apple GPT, messo nelle mani di alcuni dipendenti con l’obiettivo di raccogliere feedback.

In caso di esito affermativo della trattativa, l’annuncio potrebbe arrivare in occasione dell’evento WWDC24 in scena nel mese di giugno.



Fonte Punto Informatico Source link

Gigafactory, le 5 più grandi d’Europa

Gigafactory, le 5 più grandi d’Europa



Da Wired.it :

Nel 2019, la Volkswagen ha investito 900 milioni di euro in Northvolt, ottenendo una quota del 20% e un posto nel consiglio di amministrazione. La società ha sempre fatto affidamento sui fondi europei: nell’ambito del piano di investimenti per l’Europa, Northvolt ha ricevuto un prestito di 350 milioni di dollari dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) per la sua fabbrica di SkellefteÃ¥, utilizzando la garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici. L’investimento totale per questa struttura è stato di 4 miliardi di euro. Inoltre, la società ha annunciato di recente un progetto di finanziamento non ricorsivo da 5 miliardi di dollari per consentire l’espansione. Questo accordo rappresenta il più grande prestito verde raccolto fino ad oggi in Europa, secondo una nota della società.

Riciclo delle batterie in Cina

Il prezzo elevato delle batterie agli ioni di litio minaccia di rallentare la transizione ecologica nelle nazioni in via di sviluppo. La ricerca di alternative meno care punta anche all’indipendenza dalla Cina. Ma il Dragone potrebbe dominare anche la nuova tecnologia al sodio

Gigafactory Catl a Debrecen (Ungheria)

Dopo l’apertura dello stabilimento produttivo di batterie in Germania, il gigante cinese delle batterie Catl sta costruendo una gigafactory anche a Debrecen, in Ungheria, prevista per essere completata nel 2025. Con una capacità produttiva di 70 gigawattora, l’impianto fornirà celle e batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici, incluso quelli di marchi come Bmw, Mercedes-Benz e Stellantis. L’investimento totale per questa struttura è pari a 7,4 miliardi di euro, e si prevede che impiegherà circa 9mila dipendenti una volta completata, diventando così tra le più grandi gigafactory in Europa e consolidando l’Ungheria come centro di produzione di batterie.

Tra i paesi emergenti, l’Ungheria infatti si sta conquistando un posto al sole soprattutto come meta preferita degli investitori cinesi. Il progetto più importante in arrivo è infatti quello della cinese Byd che costruirà la sua prima fabbrica europea a Szeged, nel sud del paese, con l’obiettivo di diventare il maggior produttore di veicoli elettrici in Europa entro il 2030.

Automotive cells company a Douvrin (Francia)

Stellantis e Mercedes hanno inaugurato l’anno scorso in Francia una gigafactory di batterie per auto elettriche, la prima delle tre previste in Europa. Il grande stabilimento si trova a Billy-Berclau Douvrin, nel nord del paese, non lontano dalle città di Lille e di Lens. L’iniziativa è stata promossa da Automotive cells company (Acc), la società di proprietà in parti uguali di Stellantis, Total Energies e Mercedes fondata nel 2020 per creare una risposta europea allo strapotere americano e cinese nella produzione di batterie.

Inaugurata nel maggio del 2023, la fabbrica ha una capacità produttiva iniziale di 13 gigawattora, destinata ad aumentare fino a 40 gigawattora entro il 2030. L’impianto realizza batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni con un’impronta di CO2 minima. Stellantis e Mercedes-Benz hanno recentemente comunicato che prevedono di investire 4,4 miliardi di euro per tre nuove gigafactory in Europa, di cui una a Termoli, in Italia, con una capacità prevista di 40 gigawattora entro il 2030.



[Fonte Wired.it]