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WhatsApp, come funzionano le chat private con lucchetto
| Wired Italia

WhatsApp, come funzionano le chat private con lucchetto | Wired Italia



Da Wired.it :

Le chat private e protette con lucchetto diventano ufficiali su WhatsApp dopo un breve periodo di gestazione sulle versioni beta della popolare app di messaggistica istantanea per iPhone e Android, oltre che per computer. La funzione consente di proteggere conversazioni da tenere private andandole a inserire all’interno di un’apposita cartella al di fuori dell’elenco visibile in app e accessibile soltanto attraverso lo sblocco biometrico o con il codice pin del dispositivo. La novità strizza l’occhio ai paesi emergenti dove un telefono è spesso condiviso tra più utenti oltre che per chi desidera la massima riservatezza.

Le chat con lucchetto su WhatsApp erano apparse di recente in alcune versioni beta raccontando sostanzialmente tutto ciò che avrebbero poi offerto, così come già capitato con l’utile opzione multidispositivo ora aperta anche a più smartphone. Anche le conversazioni private erano a lungo richieste dagli utenti per raggiungere un livello superiore di privacy.

Come utilizzare le chat con lucchetto su WhatsApp?

Dopo aver aggiornato l’applicazione all’ultima versione disponibile su Android o iPhone, basterà tenere premuto con il dito sulla chat da proteggere e dunque attivare il lucchetto: da quel momento la chat sarà inserita all’interno dell’apposita cartella che risulterà invisibile fino a quando non si effettuerà uno swipe (scorrimento) dall’alto verso il basso nel menu, mostrandosi al di sopra delle chat archiviate. Con un tap sulla cartella sarà necessario indicare il pin del dispositivo oppure utilizzare la password biometrica come polpastrello o viso per aprire le conversazioni private. Va da sé che quando si riceverà un messaggio da una di queste chat l’anteprima non mostrerà il contenuto testuale o di file che si è ricevuto. In ogni momento sarà possibile togliere il lucchetto con il procedimento inverso. La prossima probabile funzione ora in versione beta che potrebbe debuttare nell’app pubblica è la tanto attesa modifica del testo, seppur con qualche limitazione significativa.



[Fonte Wired.it]

Twitter, il nuovo ad non avrà vita facile
| Wired Italia

Twitter, il nuovo ad non avrà vita facile | Wired Italia



Da Wired.it :

Insieme, Yaccarino e Musk cercheranno di tamponare la fuga di utenti e inserzionisti registrata negli ultimi mesi sulla piattaforma e inizieranno a dare vita alla visione dell’imprenditore, che ha più volte dichiarato di voler trasformare Twitter in una “app totale“, dotata di strumenti di pagamento digitale e altre funzionalità non meglio specificate. Tutto questo renderà l’elenco delle priorità di Yaccarino più lungo rispetto a quello che aveva quando lavorava per il settore televisivo, per di più in un’azienda ancora provata dal rinnovamento a tratti caotico inaugurato da Musk e dove la maggior parte dei dipenden è stata licenziatata. Di seguito, passiamo in rassegna le cinque principali sfide che attendono Yaccarino.

Riportare gli inserzionisti all’ovile

L’abilità di Yaccarino nel convincere gli inserzionisti ad aprire i loro libretti degli assegni le è valsa un ruolo importante a Nbc, dove è riuscita a persuadere gli acquirenti di spazi pubblicitari a continuare a spendere per gli spot televisivi in un periodo in cui i consumatori dedicavano più tempo ai servizi online, e a sperimentare le nuove opzioni offerte dai servizi di streaming come Peacock di NBC.

La sfida rappresentata da Twitter però è diversa. Se da una parte la maggior parte degli inserzionisti vuole evitare di essere associata a contenuti problematici, dall’altra Musk ha abbracciato le controversie, tagliando i team che moderano i contenuti e monitorano la diffusione di potenziali pregiudizi razziali e politici nei sistemi di raccomandazione di Twitter. Il nuovo proprietario della piattaforma ha anche allentato le regole per combattere l’incitamento all’odio nei confronti degli utenti transgender, ha censurato giornalisti e critici e spianato la strada al ritorno degli utenti che i suoi predecessori avevano espulso per aver infranto le regole del servizio, tra cui l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Molti inserzionisti hanno abbandonato Twitter perché temevano che l’arrivo di Musk aumentasse le probabilità che i messaggi del loro brand apparissero accanto a contenuti potenzialmente offensivi. Secondo il sito Insider Intelligence, Twitter dovrebbe vendere circa tre miliardi di dollari in pubblicità quest’anno, mentre prima dell’arrivo di Musk la società aveva previsto un guadagno di 4,7 miliardi di dollari. A NbcUniversal, Yaccarino aveva messo in guardia gli inserzionisti dalla qualità scadente dei contenuti dei social media; ora dovrà spiegare che timori su Twitter sono esagerati.

Riconquistare aziende e celebrità

Con il calo degli introiti pubblicitari, Musk ha cercato altre strade per aumentare le vendite. Innanzitutto spingendo molto su Twitter Blue, il servizio a pagamento della piattaforma che offre tra le altre cose la possibilità di pubblicare tweet più lunghi, una maggiore sicurezza e una spunta blu come presunto metodo di verifica dell’identità. Musk ha però anche aumentato le tariffe per l’accesso alle Api di Twitter, una tecnologia che consente ai software, bot compresi, di pubblicare i post in modo automatico o di estrapolare dati dal servizio.



[Fonte Wired.it]

ecco come ci permette di studiare l’Universo
| Wired Italia

ecco come ci permette di studiare l’Universo | Wired Italia



Da Wired.it :

Il 16 maggio 1960, il fisico statunitense Theodore Harold Maiman inventò il primo laser funzionante della storia. Per questo l’Unesco, a partire dal 2015, ha scelto proprio il 16 maggio per istituire la Giornata internazionale della Luce. L’obiettivo è quello di promuovere il ruolo fondamentale della luce nella scienza e non solo. In effetti, a ben vedere, la stragrande maggioranza di ciò che studiamo passa per la luce: è luce quella che finisce nei nostri telescopi dalle galassie più antiche; è luce quella che passa attraverso l’atmosfera di un esopianeta lontano e ci permette di conoscerne la composizione chimica; è luce quella radiazione cosmica di fondo che, sparsa ovunque nell’Universo, ci permette di risalire fino alle sue origini.

Che cos’è la luce

Luce è in sostanza un sinonimo di radiazione elettromagnetica. Si propaga grazie a particelle prive di massa note come fotoni, pacchetti (quanti) di luce che viaggiano nel cosmo manifestando al contempo caratteristiche di onde e di particelle. La loro propagazione avviene nel vuoto a 299.792.458 metri al secondo, una velocità che rimane invariata sempre e comunque, e non a caso è una delle costanti fondamentali dell’Universo. Tale velocità cambia, riducendosi, quando la luce passa attraverso un cosiddetto mezzo di trasmissione, sia esso l’aria l’acqua o il vetro. La luce può essere emessa da molti processi diversi, perché rappresenta uno dei modi con cui si può liberare energia a seguito dei più svariati fenomeni celesti e non solo. Per esempio la luce delle stelle è emessa dalle reazioni termonucleari che avvengono al loro interno e che controbilanciano la forza di gravità. La luce può inoltre interagire con la materia, venendone riflessa, assorbita o deviata nella sua direzione. Studiare questi fenomeni ci permette di accedere alle informazioni su quella materia o sulle sorgenti che l’hanno generata.

NASA, ESA, and S. Beckwith (STScI) and the HUDF Team

Lo spettro della luce

Come per tutte le onde, una delle proprietà fondamentali della luce è la frequenza. Questa proprietà indica quanto rapidamente l’onda elettromagnetica oscilla, e quindi anche quanto è energetica: frequenza maggiore significa che la luce trasporta una maggiore quantità di energia, frequenza inferiore significa che è inferiore anche l’energia. Ecco perché spesso si parla di fenomeni più energetici, se li osserviamo alle frequenze più alte, o fenomeni meno energetici se andiamo a frequenze più basse. Onde radiomicroondeinfrarossovisibileultraviolettoraggi Xraggi gamma: sono le varie regioni di frequenza del cosiddetto spettro elettromagnetico. I nostri occhi, per definizione, possono osservare solo la porzione visibile dello spettro (che corrisponde ai colori dell’arcobaleno). Tutte le altre frequenze le possiamo osservare solo tramite opportuni filtri e strumenti che raccolgono la luce e la convertono in dati numerici. Una bella fortuna poterlo fare, perché se ci limitassimo alla sola luce visibile, ci perderemmo la maggior parte dei fenomeni fisici che avvengono nel cosmo.



[Fonte Wired.it]

Ucraina, una app di servizi pubblici viene usata per diffondere intelligence sulla guerra
| Wired Italia

Ucraina, una app di servizi pubblici viene usata per diffondere intelligence sulla guerra | Wired Italia



Da Wired.it :

L’utilizzo dell’applicazione da parte dei cittadini ha consentito alla pubblica amministrazione di risparmiare qualcosa come 1,25 miliardi di dollari in tre anni. Questo in un paese che nel 2021 ha registrato un Pil di 200 miliardi di dollari e dove, nello stesso anno, il governo ha speso complessivamente una cifra pari a 3,3 miliardi di dollari.

Gli utilizzi in tempo di guerra

Comunicazione, raccolta e distribuzione di fondi. Sono queste le funzioni di Diia implementate a seguito dell’invasione russa. Intanto, l’app può essere utilizzata per le persone la cui abitazione è stata colpita dagli attacchi russi. Una sorta di censimento in tempo reale dei danni, che velocizzerà la ricostruzione post-bellica. Ma anche per richiedere i sussidi garantiti a chi ha perso il lavoro a seguito dell’invasione. Più di 500mila le istanze di questo tipo arrivate tramite l’app.

L’applicazione è anche uno strumento per il fundraising. Dall’inizio della guerra sono stati raccolti 328 milioni di dollari per sostenere le attività belliche. Prima fra tutte la costruzione dell’esercito di droni con i quali il governo di Kiev sta difendendosi dagli invasori.

E poi c’è l’aspetto legato alla comunicazione. Da un lato, visto che una delle infrastrutture critiche colpite dai russi sono i trasmettitori radiotelevisivi, sull’app è stata introdotta la possibilità di guardare la tv e ascoltare la radio. “In questo modo, tutti i cittadini possono essere informati sull’andamento della guerra”, ha sottolineato Fedorov. Anche se non mancano i programmi di intrattenimento, come l’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest.

Non è tutto. Il ministro ha spiegato che “le persone che vivono nelle aree occupate utilizzano Diia per inviarci foto e video che documentano la posizione e gli spostamenti delle truppe nemiche”. Un’importante elemento di intelligence generato in crowdsourcing: “sembra fantascienza”, ha ammesso l’esponente del governo ucraino, “ma sta funzionando”.

Gli sviluppi futuri

“Ci siamo impegnati ad aggiungere un servizio nuovo ogni settimana”, ha affermato Fedorov. Il contesto bellico, in altre parole, non sta fermando lo sviluppo di Diia. E nemmeno la sua scalabilità, ha aggiunto il viceministro: “Abbiamo condiviso il codice con il governo estone, che a breve lancerà una propria versione”.

Grazie a Diia le patenti ucraine vengono riconosciute anche in Polonia e il governo è in trattativa con la provincia di Manitoba (Canada) e con una quindicina di paesi tra l’Europa, l’Africa e l’America del sud per fornire il modello per la costruzione di app della pubblica amministrazione. In tutto questo, ha concluso Fedorov, “non raccogliamo i dati degli utenti e (i russi, ndr) non ci possono fermare”.



[Fonte Wired.it]

Cina, lo strano motivo dietro il boom dell’export dell’Italia
| Wired Italia

Cina, lo strano motivo dietro il boom dell’export dell’Italia | Wired Italia



Da Wired.it :

L’aumento dell’export così deciso è però legato soprattutto all’aumento dei prezzi del farmaco stesso, più che a una diffusione di massa dello stesso a ogni angolo del territorio cinese. I volumi delle esportazioni del prodotto sono aumentati del 62% a febbraio 2023, mentre il deflatore implicito calcolato dall’Institute of International Finance è aumentato del 1000% nello stesso periodo. “Di fronte a un acquirente insensibile ai prezzi, la farmaceutica italiana sta realizzando un bel profitto”, commenta Brooks su Twitter.

Ma siamo sicuri che l’aumento delle vendite del farmaco per il fegato sia l’unica ragione di questo aumento? Secondo il Post si tratta di una ipotesi “decisamente improbabile, poiché le aziende coinvolte nella produzione e nella vendita del farmaco smentiscono di avere avuto grossi aumenti degli ordini”. Come suggerito a titolo personale su Twitter da Peter Ceretti, analista della società di consulenza Eurasia Group, è probabile che ci siano stati movimenti delle multinazionali farmaceutiche tedesche che hanno anche succursali in Italia, come per esempio Pfizer o Novartis. Anche perché “dai dati Eurostat si vede che da metà del 2022 c’è stato un aumento considerevole delle importazioni italiane dalla Germania di farmaci confezionati per la vendita al dettaglio”.

C’è poi da sottolineare, come spiega a Wired Italia il fiscalista della Shanghai University Lorenzo Riccardi, che “i dati Istat italiani differiscono da quelli delle dogane cinesi per tempi di spedizione e altri criteri”. Più nel dettaglio: “La differenza è data dal metodo di imputazione delle due dogane, diverse valute, diversi criteri di imputazione noli e assicurazioni, (FOB Italia, CIF Cina), diversa tempistica per export da Italia e import da Cina per le 5 settimane di durata del trasporto marittimo”, aggiunge Riccardi. Non è un caso che secondo i dati cinesi, nei primi tre mesi del 2023 le esportazioni italiane risultino aumentate del 7,4%, comunque al di sopra della media Ue del 5,9%.

La decisione di Meloni sulla Via della Seta

Al di là delle ragioni concrete dell’aumento delle esportazioni italiane in Cina, c’è un’interessante coincidenza di tempi con l’imminente decisione del governo Meloni sulla Belt and Road. Il memorandum of understanding firmato nel 2019 dal governo “del cambiamento” di Giuseppe Conte scade nel marzo del 2024. Il rinnovo è automatico, ma l’Italia se intende uscire deve comunicarlo a Pechino entro il prossimo dicembre.

L’esecutivo è sotto pressione di Washington per uscire dall’accordo, ma allo stesso tempo non vuole pregiudicare i rapporti con la Cina. Si temono ritorsioni e conseguenze soprattutto sul fronte commerciale. Nei giorni scorsi, il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha parlato dell’argomento in risposta alle indiscrezioni secondo cui Meloni avrebbe anticipato allo speaker del Congresso americano Kevin McCarthy che l’orientamento del governo sarebbe quello di uscire dal progetto: “Da quando Cina e Italia hanno firmato il documento sulla Bri sono stati raggiunti risultati fruttuosi”. Per poi invitare l’Italia a “sfruttare ulteriormente il potenziale” dell’accordo.

Non sarà la vicenda del farmaco a far cambiare idea a Meloni, ma saranno importanti i dettagli con cui il governo comunicherà la sua possibile (probabile) fuoriuscita. La premier lo dirà prima a Joe Biden o a Xi? Anche da questo potrebbe dipendere il futuro dei rapporti bilaterali.



[Fonte Wired.it]

Erin Doom, svelata l’identità della scrittrice di bestseller
| Wired Italia

Erin Doom, svelata l’identità della scrittrice di bestseller | Wired Italia



Da Wired.it :

Apprezzatissima per i suoi libri che fondono amori struggenti, storie romantiche e ambientazioni vagamente dark e fantasy, Eric Doom è uno dei fenomeni letterari commerciali più eclatanti degli ultimi anni nel nostro paese. Di lei appunto non si sapeva praticamente nulla, tranne appunto che fosse lo “pseudonimo di una giovane scrittrice italiana”, come recitavano le sue quarte di copertina. Ospite di Fabio Fazio, l’autrice ha finalmente rivelato il suo volto e qualche vago dettaglio su sé stessa: si chiama Matilde, ha circa 30 anni e vive in Emilia Romagna. Ha studiato Giurisprudenza ma ha sempre coltivato la passione per la scrittura: “Sono sempre stata una persona molto schiva e riservata, ecco il motivo della scelta dello pseudonimo e dell’anonimato”, ha dichiarato in tv: “Nonostante fosse una mia decisione, tante volte ho sentito che mi stavo perdendo qualcosa. Ecco perché adesso ho deciso di mostrare il mio volto”. Persino i suoi genitori hanno scoperto da poco la sua attività da scrittrice, ha rivelato lei.

In vista proprio dell’uscita di Stigma, storia di una ragazza di grandi speranze chiamata Mireya e del club notturno, il Milagro’s, in cui cerca fortuna come barista, ignara dei segreti che cela, Erin Doom ha dunque deciso di metterci la faccia e soprattutto di incontrare i propri lettori a partire dal 16 maggio a Milano, per poi proseguire il 17 a Roma, il 27 a Marcianise e così via. Nel frattempo è giunta la notizia che dal suo avvincente romanzo d’esordio, Fabbricante di lacrime, molto apprezzato e consigliato anche su social come TikTok, sarà tratto un film.



[Fonte Wired.it]