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Pexip rende più naturali le riunioni in videoconferenza con l’IA

Pexip rende più naturali le riunioni in videoconferenza con l’IA



da Hardware Upgrade :

Le riunioni in videoconferenza sono da un anno a questa parte la norma in ogni parte del mondo, dato che sono l’unica alternativa attualmente possibile per gli incontri di business (e non solo), considerata la limitazione degli spostamenti e la necessità di mantenere il distanziamento sociale. Ormai siamo tutti abituati alle classiche schermate di Zoom, Teams e simili, strumenti che si sono rivelati fondamentali per avvicinare le persone, ma c’è ancora spazio per migliorare le riunioni virtuali e renderle più coinvolgenti. Un esempio arriva da Pexip, multinazionale con sede in Norvegia che ha adottato l’intelligenza artificiale per rendere più naturali ed efficaci le videoconferenze. Una piattaforma stand alone che però non vuole sostituire quelle attualmente impiegate, ma integrarsi con esse. 


Pexip: il collante delle comunicazioni video

La promessa di Pexip è quella di offrire un’esperienza di videoconferenza più naturale e rilassante, in grado di ridurre le distrazioni. Questo indipendentemente dalla piattaforma e dai dispositivi utilizzati, evitando di aggiungere ulteriore complessità. 

Per farlo si appoggia all’intelligenza artificiale, usata per eliminare i classici quadrati coi volti dei partecipanti e li ritaglia, ridimensiona e dispone in maniera più naturale, come se fossero di fronte a noi, così da rendere i volti più riconoscibili e garantire un’esperienza più naturale, pur sempre mediata dal filtro dello schermo. Tutto senza dover installare altro software o dover imparare l’uso di nuovi strumenti: tutte le funzionalità sono infatti accessibili con un clic su un browser o direttamente dal client di comunicazione utilizzato, anche su dispositivi mobili.

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Pexip si integra infatti con le piattaforme già presenti (come Google Meet, Zoom, Teams, Skype, Cisco Webex), permettendo quindi di appoggiarsi sia ai dispositivi professionali presenti nelle sale riunioni delle aziende, sia ai dispositivi personali dei dipendenti, come notebook, smarpthone e tablet. L’aspetto più interessante è che i partecipanti potranno utilizzare il sistema che preferiscono: grazie a Pexip Cloud è garantita l’interoperabilità, e quindi un dipendente in smart working potrà connettersi tramite Zoom a una riunione avviata in Microsoft Teams, in maniera completamente trasparente. 

La soluzione di Pexip è destinata alle grandi aziende, in particolare a quelle che operano in settori come banche e finanza, energia, manifattura, impiantistica e pubblica amministrazione, in particolare educazione e sanità. In queste realtà, si usano mediamente tre sistemi di videcomunicazione, tutti approvati e certificati dai team IT aziendali, e disporre di una soluzione in grado di integrarle con semplicità può migliorare notevolmente la produttività. Pexip, inoltre, può essere installata sia in cloud sia on-premise, un aspetto estremamente importante per le grandi aziende che trattano dati sensibili che vanno conservati all’interno delle strutture interne.   

Il funzionamento di Pexip è molto efficace, come abbiamo potuto vedere di persona durante l’incontro con la stampa, che si è tenuto in maniera virtuale naturalmente utilizzando la piattaforma di Pexip e al quale ha partecipato anche il CEO Odd Sverre Østlie, che ci ha spiegato anche l’utilizzo tipico che le imprese fanno della soluzione, che nel 25% dei casi è utilizzata per l’interoperabilità con altri sistemi e in per un altro 25% è rappresentato da un mix di Pexip e le relative integrazioni. 

Parlando con i nostri clienti abbiamo constatato l’esigenza sempre più pressante di una soluzione che garantisse loro il controllo dei dati senza doversi preoccupare di ampliare la capacità e la potenza di calcolo dei loro server. La nuova opzione Pexip Private Cloud risponde a questa esigenza, lasciando libere le aziende di concentrarsi sul business e supportando l’IT nel percorso di migrazione al cloud. Al contempo, si tratta di una nuova freccia all’arco di Pexip per intercettare nuovi segmenti di mercato e occasioni d’uso“, ha commentato Fabio Sambrotta , Regional Sales Manager per l’Italia di Pexip.

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Quanti utenti ha Windows 10 in tutto il mondo? Microsoft annuncia i nuovi numeri

Quanti utenti ha Windows 10 in tutto il mondo? Microsoft annuncia i nuovi numeri



da Hardware Upgrade :

In occasione della chiamata trimestrale Microsoft ha annunciato i dati di adozione di Windows 10, dichiarando che il sistema operativo proprietario vanta adesso 1,3 miliardi di utenti in tutto il mondo. Solo lo scorso anno l’azienda annunciava di aver raggiunto, con un clamoroso ritardo, il tanto agognato traguardo del miliardo di dispositivi che facevano uso di Windows 10.

Nell’ultimo anno quindi la crescita stata decisamente sostenuta, probabilmente per via dell’aumento nella domanda dei PC alla luce delle nuove esigenze maturate nel periodo della pandemia globale di COVID-19. Nel report dell’ultimo trimestre Microsoft ha fatto registrare un aumento del 10% nel fatturato della divisione Windows OEM, numero che strettamente legato alle vendite unitarie dei partner commerciali. Anche la divisione Surface cresciuta contestualmente, di circa il 12%.

Un altro potenziale fattore della crescita nell’adozione di Windows 10, ormai da tempo, il cessato supporto di Windows 7, ad eccezione di alcuni casi ben specifici e circoscritti. Per continuare a usare il vecchio sistema operativo in sicurezza necessario pagare per il supporto esteso, programma che Microsoft non offre di certo a buon mercato. Oltre alle esigenze degli individui nei periodi di lockdown, insomma, sempre pi aziende stanno saltando sul carro di Windows 10.

I numeri di Windows 10 sono stati decisamente positivi nel 2020, quindi, ma il tasso d’adozione in passato stato ben inferiore rispetto alle attese dell’azienda. Nel 2015 Microsoft sperava di poter raggiungere il miliardo di utenti in soli tre anni dal lancio, nell’estate del 2018 all’incirca. Questo grazie alla spinta non solo del mercato dei personal computer, ma anche degli smartphone e di altri mercati, su cui Windows 10 stato proposto con scarso successo di pubblico.

Nella chiamata trimestrale Microsoft ha anche annunciato i numeri degli altri servizi: sono 145 milioni gli utenti attivi giornalmente su Teams, mentre Office 365 pu contare su 300 milioni di utenti paganti con 50 milioni di utenti iscritti a Microsoft 365.


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TTArtisan 50mm F1.2 ora disponibile anche per Nikon Z e Leica L

TTArtisan 50mm F1.2 ora disponibile anche per Nikon Z e Leica L



da Hardware Upgrade :

Alla fine di Dicembre 2020 è stato presentato l’obiettivo TTArtisan 50mm F1.2 dedicato alle fotocamere Canon M, Fujifilm X, MQT e Sony E. Si tratta di un modello pensato per essere economico e offrire comunque una qualità accettabile (soprattutto in rapporto al prezzo inferiore ai 100 dollari).

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In questi giorni sono state presentate anche le versioni per Nikon Z e Leica L. Questo permette di ampliare ulteriormente il numero di utenti che potranno utilizzare questo obiettivo. Ovviamente cambia solo l’attacco utilizzato mentre le altre caratteristiche tecniche rimangono le medesime.

Le caratteristiche tecniche del TTArtisan 50mm F1.2

Come per le altre versioni, anche in questo caso troviamo un design ottico composto da 7 elementi suddivisi in 5 gruppi. La struttura interna è di tipo Sonnar che, secondo il produttore, permette un alto grado di nitidezza, bassa distorsione e una resa delle immagini accurate.

Il diaframma del TTArtisan 50mm F1.2 è composto da 10 lamelle e ha un’apertura massima di f/1.2 mentre quella minima è pari a f/16. La minima distanza di messa a fuoco è pari a 50 cm e ovviamente non è presente la messa a fuoco automatica ma solamente manuale. Questo permette di rendere più semplice, economica e leggera la costruzione dell’ottica.

ttartisan

Frontalmente è possibile installare filtri da 52 mm di diametro mentre l’angolo di visione è pari a 32°. Le dimensioni complessive di questo modello sono pari a 60 x 62 mm con un peso di 336 grammi.

Anche in questo caso, il TTArtisan 50mm F1.2 è pensato per fotocamere con sensori APS-C e quindi nel caso delle fotocamere Nikon Z bisognerà utilizzare il modello Z 50 oppure impostare le full-frame come APS-C. Lo stesso si dovrà fare nel caso delle fotocamere Leica con attacco L. Sul sito del produttore è presente l’elenco di tutti i modelli compatibili per essere sicuri di acquistare un obiettivo che possa funzionare sulla propria fotocamera. Il prezzo è sempre fissato a 98 dollari o 102 euro (su Amazon Italia).

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Adobe Flash su iOS: il tentativo vi fu, ma le prestazioni furono “terribili ed imbarazzanti”

Adobe Flash su iOS: il tentativo vi fu, ma le prestazioni furono “terribili ed imbarazzanti”



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Correva l’anno 2010 quando la famosa lettera aperta “Thoughts on Flash” fu vergata dall’allora CEO e fondatore di Apple Steve Jobs. Con quella lettera Jobs avanz una serie di considerazioni e critiche riguardanti quello che de facto era lo standard per la circolazione di contenuti multimediali sul web a motivazione della decisione di non adottare la tecnologia Flash di Adobe sui dispositivi mobile quali iPhone, iPad e iPod touch.

Allora erano passati tre anni dal debutto della prima generazione di iPhone e Apple non aveva mai aperto la porta alla compatibilit di Flash sui propri smartphone. Quella che pareva essere, almeno pubblicamente, un’opposizione completa in realt nascondeva un tentativo di portare Flash su iOS finito male.

E’ quanto si apprende da una dichiarazione di Scott Forstall, ex-responsabile di iOS, rilasciata durante una deposizione nel contesto del contenzioso legale tra Epic Games e Apple. Forstall ha dichiarato che Apple ha provato a collaborare con Adobe per poter far funzionare Flash su iOS e che anzi, aveva un “deciso interesse” nel riuscire a mandare in porto il progetto.


A quanto pare per ogni tentativo stato vano, in quanto Flash non si sarebbe mai mostrato adatto ad un funzionamento soddisfacente sul sistema operativo mobile di Apple: “Flash stato un problema per il modo in cui si aggancia ai sistemi, stato un incubo per i virus su Windows e anche su Mac. E quando stato eseguito su iOS le prestazioni erano semplicemente terribili ed imbarazzanti, e non avrebbero mai potuto dare qualcosa che potesse essere un valore aggiunto per il consumatore” ha dichiarato Forstall.

Non chiaro quando il tentativo di collaborazione si sia verificato, ma conoscendo il temperamento di Jobs e la sua intolleranza nei confronti di tutto ci che non ritieneva all’altezza dell’eccellenza, verosimile immaginare che la lettera aperta possa aver rappresentato il modo per sfogare la frustrazione nei confronti di Adobe.

In ogni caso quel momento segn forse il vero inizio della fine per Flash: la maggior attenzione verso tecnologie e standard che si stavano affacciando proprio in quel momento ha portato in generale gli sviluppatori e i creativi ad abbandonare via via la tecnologia di Adobe che si progressivamente avviata su una lunghissima strada di dismissione. Il requiem per Flash suonato ufficialmente lo scorso 31 dicembre 2020: a partire dal nuovo anno Adobe nn fornisce pi alcun supporto. Se ancora lo avete, disinstallatelo.

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Nuove offerte per i clienti TIM da 7,99€! Ecco tutti dettagli delle xTE New

Nuove offerte per i clienti TIM da 7,99€! Ecco tutti dettagli delle xTE New



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Saranno disponibili da inizio maggio 2021 le nuove offerte tariffarie di TIM per i suoi clienti. Gli utenti che vengono selezionati potranno godere di vantaggiose tariffe a partire da soli 7,99 € al mese. Queste sono: xTE 10 M NewxTE 50 M New e xTE 30 X New. Sono tutte e tre offerte ad personam dedicate ai clienti TIM che riceveranno la proposta tramite SMS, dal sito MyTIM, Servizio clienti 119 e altri canali ufficiali di TIM.


Zune

Ecco le nuove offerte proposte da TIM

TIM xTe 10 M New

Offre minuti illimitati verso tutti i numeri nazionali a rete mobile o fissa e 10 Giga di internet. Di questi, 5 Giga possono essere utilizzati in tuti i Paesi dell’UE. Inoltre, viene aggiunto lo streaming video in qualità SD. Tutto ad un prezzo mensile di 7,99 €.

TIM xTE 50 M New

Sale l’asticella per la seconda tariffa che comprende minuti illimitati verso i numeri nazionali a rete mobile o fissa e ben 50 Giga di internet. Di questi, 6 Giga possono essere utilizzati in tuti i Paesi dell’UE. Rimane la possibilità dello streaming video in qualità SD. Tutto ad un prezzo di 9,99 €.

TIM xTE 30 X New

Offre minuti illimitati verso tutti i numeri nazionali a rete mobile o fissa e 30 Giga di internet. Diventano 9 i Giga da poter usare anche nei Paesi dell’UE con streaming video in qualità SD. Tutto ad un prezzo di 14,99 € al mese.

La disponibilità è fissata per l’inizio di maggio, ma potrebbero esserci eventuali cambiamenti.


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Un’immagine del Sole da 230 MPixel diventa un’opera d’arte NFT da 900 euro

Un’immagine del Sole da 230 MPixel diventa un’opera d’arte NFT da 900 euro



da Hardware Upgrade :

Non è la prima volta che scriviamo di Andrew McCarthy, un fotografo meglio conosciuto su Instagram come cosmic_background. In passato ci ha deliziato con fotografie della Luna, da quella dove sono state riprese e unite tutte le fasi del satellite naturale a una dove vengono esaltate le differenze di composizione.

sole fotografia nft

Click sull’immagine per ingrandire

Questa volta però McCarthy ha pensato di puntare il suo telescopio verso il Sole! Anche in questo caso l’immagine risultante non è frutto di un’unica fotografia ma di più scatti uniti. Per la precisione in questo caso si tratta di 100 mila scatti che, con un lavoro meticoloso, è diventata effettivamente una vera e propria opera d’arte.

Una fotografia del Sole diventa un’opera NFT

Secondo quanto riportato dallo stesso fotografo, l’unione dei diversi scatti permettono all’immagine di avere profondità e una risoluzione elevata. C’è anche un piccolo “trucco”: il cielo stellato che si vede sullo sfondo è preso da un’altra fotografia di un’altra parte di cielo catturato ovviamente di notte. Lo stesso McCarthy ha aggiunto che “questa è l’immagine più nitida del Sole che abbia mai scattato”.

Grazie ai 100 mila scatti singoli si è potuto ottenere una risoluzione di 230 MPixel. Il fotografo si è concentrato sul mostrare tutti i dettagli della cromosfera solare ma poter utilizzare la tecnica dello stacking permette di ridurre le interferenze dovute all’atmosfera. Del resto non sono fotografie prese da un telescopio spaziale.

sole nft artista

La post-produzione della fotografia da parte dell’astrofotografo è stata differente rispetto alle altre immagini mostrate in precedenza sul suo account. Si può notare in questo caso una tinta tendente al rosso più che all’arancione, questo perché McCarthy voleva “catturare lo spirito di come [ndr. il Sole] appare attraverso un telescopio solare”.

Ma non è finita qui! Infatti l’immagine è stata poi trasformata in un’opera NFT (token non fungibile), operazione che sta andando di moda in questo periodo. Ricordiamo per esempio il primo tweet di Jack Dorsey venduto per 2,9 milioni di dollari oppure l’opera di Beeple venduta per ben 69 milioni di dollari.

Nel caso di questa immagine del Sole, il prezzo è arrivato a 0,40 ether (Ethereum) pari a poco meno di 900 euro. McCarthy si è appoggiato al sito Ephimera dove è possibile trovare la sua galleria personale con altre opere e dove ne sono state e ne verranno caricate altre in futuro. Per chi fosse interessato a questo genere di commercio dell’arte. Nel caso del fotografo queste aste NFT sono fatte non tanto per “diventare ricco” ma per mantenere il suo lavoro “carbon neutral”.



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