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Se mi lasci ti cancello dopo vent’anni è ancora più fondamentale

Se mi lasci ti cancello dopo vent’anni è ancora più fondamentale



Da Wired.it :

Se mi lasci ti cancello i vent’anni non li sente. Come potrebbe farlo uno dei più grandi film sui sentimenti di sempre, nonché il film che più di tutti ha predetto come e quanto sarebbe cambiata la nostra concezione di rapporto umano (non solo romantico? La tecnologia ha tolto spontaneità, verità, naturalezza alle nostre anime, Michel Gondry ci aveva avvisato ma non gli abbiamo creduto. Anche per questo, rimane un film importantissimo, in grado di rappresentare un momento spartiacque di rara iconicità, di parlarci dell’amore come nessun altro.

La coppia più strana e più normale mai vista al cinema

Si lo sappiamo, Se mi lasci ti cancello è uno dei peggiori titoli che la distribuzione italiana abbia mai concepito. Eternal Sunshine of the Spotless Mind meritava qualcosa di anche solo vagamente familiare, ma tant’è, ed è con questo titolo che il film di quel matto di Michel Gondry si è fissato nella nostra memoria vent’anni fa, per non uscirne mai più. Genesi personalissima, strana e imprevedibile quella di questo mix tra commedia romantica, fantasy e sci-fi, che appena esce quel 19 marzo del 2004 diventa immediatamente il film dell’anno, anzi del secolo appena iniziato, perlomeno per il grande pubblico. Siamo nel 1998 quando Gondry e l’amico Pierre Bismuth cominciano a discutere di come sradicare certi ricordi dalla mente delle persone, anzi come sradicare il ricordo di certe persone. Da lì lo sceneggiatore Charlie Kaufman svilupperà una sceneggiatura in cui c’è molto, moltissimo della vita di Gondry, della nouvelle vague francese, del cinema indie di quel decennio che sta per finire.

Il risultato arriverà in sala nel 2004 e segnerà un punto di non ritorno. Avrà al suo centro la storia d’amore tra il timido e insicuro Joel Barish (Jim Carrey) e la frizzante, imprevedibile e un po’ stralunata Clementine Kruczynski (Kate Winslet). I due sono stati legati per due anni, ma ora le cose non vanno più bene come in passato, le differenze appaiono inconciliabili. Clementine decide di rivolgersi al Dottor Howard Mierzwiak (Tom Wilkinson) che con la sua Lacuna Inc., utilizza le più moderne tecnologie per cancellare i ricordi dei propri clienti. Detto fatto, Joel il giorno dopo scopre che Clementine non si ricorda più di lui. Decide di imitarla, ma naturalmente le cose non andranno come previsto, la sua mente si ribellerà alla macchina, alla rimozione dei ricordi di una persona che, nel profondo, lui ama ancora. Sarà l’inizio di un viaggio in cui passato e presente si confondono, in cui neppure i tecnici della Lacuna Inc. saranno immuni dagli effetti collaterali di quella macchina, dal pensare che i sentimenti siano qualcosa di facilmente controllabile.

The Truman Show

Il 1° giugno 1998 usciva in sala per la prima volta il capolavoro di Peter Weir, un film capace di leggere dentro il nostro futuro

Se mi lasci ti cancello è uno dei film più inquietanti e profetici che ci siano mai arrivati, oltre che naturalmente uno dei più belli, sensibili e profondi, su quel casino incredibile che sono i sentimenti, il rapporto di coppia. Vediamo Joel e Clementine assediati da preoccupazioni, paure sul loro futuro, che litigano, si rinfacciano gesti ed errori. Jim Carrey, autore di una performance come al solito sottovalutata dall’Academy, era appena uscito da un storia conclusasi male, forse anche questo lo aiutò a comunicare un così profondo disagio di vivere. In lui risplendono fragilità, insicurezze, la sensazione di abbandono, la necessità di trovare un’anima gemella. La incrocia senza saperlo una seconda volta su quel treno e si chiede perché debba sempre innamorarsi di chiunque gli dimostri un minimo di attenzione. Clementine grazie ad una Kate Winslet sensazionale, ci parla di una certa femminilità autoreferenziale, che ama le proprie fisime, i propri difetti, con quei capelli che cambiano colore assieme alla sua storia, la storia di questa ragazza bipolare e incasinatissima.

Se mi lasci ti cancello anticipò come la tecnologia avrebbe infine raggiunto anche il mondo dei sentimenti, dell’emotività, con scorciatoie pericolose, quelle che oggi rendono la vita sentimentale immensamente più problematica. Joey che lotta contro quella macchina che vuole cancellare i suoi ricordi, che ci guida in una sorta di sogno ad occhi aperti fatto di luoghi, persone, sovrapposizione tra inconscio e sopito, è l’esemplificazione di quanto la nostra mente non può essere ridotta a cifre, numeri, algoritmi, visto che spesso è un mistero anche per noi. In una trama che avrebbe fatto la gioia di Freud o Jung, entriamo nelle sue scarpe che sono in realtà le nostre, quelle di chi ha lasciato, è stato lasciato, di che ha finito per detestare l’altra metà, chi si è reso conto che forse ci vuole riprovare. Se mi lasci ti cancello si fa forza di una sensazione familiare di disagio, che diventa mezzo per arrivare ad una verità ed una sola: non puoi fuggire da ciò che sei e ciò che sei è anche il tuo passato ad averlo creato. Anche le esperienze più negative fanno parte della vita, sanno insegnarti molto, moltissimo.

L’amore imprigionato dalla tecnologia del XXI secolo

Balzo avanti di vent’anni, siamo nel 2024 e Se mi lasci ti cancello non è poi così distante dalla realtà. Le persone si lasciano senza vedersi, sui social. Le app di dating pare siano in crisi, ma continuano ad essere utilizzate da tanti quasi che metriche e calcoli siano più veri di un sorriso, un odore, il suono di una voce. Permane in noi la stessa illusione di selettività esistenziale che Se mi lasci ti cancello ci mostrava, con il compianto Wilkinson che pare quasi fare il verso ad Oppenheimer, avendo creato una tecnologia di cui si rende conto di aver sottovalutato gli effetti collaterali. Nella sua ipocrisia c’è tutta la vulnerabilità, l’incoscienza di un’umanità che gioca con sé stessa perché ha paura di ciò che i sentimenti portano con sé: responsabilità, accettazione di sé con tutti i pro e contro. I social media, Internet, hanno fatto quello che Se mi lasci ti cancello ha anticipato: la promessa di poter giocare con i nostri ricordi, le nostre emozioni. Ma non basta cancellare le stories da instagram, foto da Facebook, bloccare contatti su WhatsApp per salvarci. Tutto ciò che abbiamo provato e siamo stati con l’altra persona, rimarrà per sempre dentro di noi.

La nostra umanità merita il contatto reale, il mondo reale, la mediazione della tecnologia è una trappola, la stessa contro cui Joel lotta fino all’ultimo. Non un caso che la verità arrivi da una cassetta, un residuato del XX secolo. Passatismo? Forse, ma pienamente giustificato. Anche nei suoi momenti apparentemente più insopportabili, quelli che ci fanno sentire dei falliti, degli insicuri, rimpiangere di aver detto quella frase o di essere rimasti in silenzio, vi può essere qualcosa di magnifico. Se mi lasci ti cancello è diventato il simbolo stesso di un cinema romantico irripetibile nella sua purezza di racconto, quanto inestimabile per la verità che ha saputo contenere, mentre la nostra società cambiava, diventava non più comunità, ma insieme di individui slegati gli uni dagli altri. Arricchito da una colonna sonora meravigliosa, Se mi lasci ti cancello avrebbe raggiunto un successo di pubblico sensazionale, si sarebbe depositato nella memoria collettiva come il film transgenerazionale più importante del XXI secolo. Di fatto, è stato capace di trascendere il genere rom com, così come di porsi come simbolo indie assoluto.

The Regime - Il palazzo del potere

ei panni di un’autocrate folle nella serie dal 4 marzo su Sky, l’attrice offre una performance mirabile. Non altrettanto mirabile è lo show, più burla farsesca che satira politica tagliente

Difficile trovare una coppia di innamorati più realistici di Joel e Clementine, difficile trovare un film che riesca a descrivere in modo così perfetto tutte le cattiverie, tenerezze e stranezze di una coppia. Lo sono per la loro incomunicabilità, le crisi, la paura di finire come le “altre coppie”, che paiono non aver più nulla da dirsi, quei dialoghi in cui scopriamo tanto, tantissimo della differenza tra uomo e donna nella visione del mondo e di sé stessi. Joel che cerca una donna che gli salvi la vita, per distruggere il ricordo di una madre insensibile, per credere in sé stesso. Clementine che cerca e crea un’energia continua per sfuggire alla noia, alla sensazione di non essere poi così tanto speciale dietro la sua confezione weirdo. “Che spreco passare tanto tempo con una persona, solo per scoprire che è un’estranea” è una delle frasi più vere e devastanti che un film abbia lasciato, è una di quelle che tutti abbiamo pensato almeno una volta nella vita. Ed è importante ricordarsi che Se mi lasci ti cancello è stato capace di arrivare a tanti e non per una moda del momento.



[Fonte Wired.it]

Influencer, la rete che promuove prodotti falsi

Influencer, la rete che promuove prodotti falsi



Da Wired.it :

A dicembre Pandabuy ha annunciato sul suo server Discord ufficiale che l’anno scorso più di 15mila influencer hanno aderito al suo programma. ringraziandoli per gli “sforzi con due emoji raffiguranti Pepe the frog che stringe un cuore rosso. Anche se si tratta di una cifra tutto sommato trascurabile rispetto ai circa 900mila iscritti al programma di affiliazione di Amazon, non bisogna dimenticare che in questo caso si parla di prodotti contraffatti e quindi illegali.

Se una persona clicca sul link di affiliazione di un influencer e acquista la replica delle scarpe su Pandabuy, la piattaforma non fa altro che comprarle su Taobao. Una volta che Pandabuy riceve le l’articolo nei suoi magazzini in Cina, scatta delle foto e le invia al cliente in modo che possa vedere cosa sta acquistando. Se l’acquirente è soddisfatto, il prodotto viene spedito. In caso contrario, l’ordine può essere restituito o cambiato. È addirittura possibile scegliere il corriere preferito e specificare se si desidera che la confezione e le etichette del marchio originale rimangano attaccate.

Gli influencer guidano i loro follower per l’intero processo, suggendo anche come dichiarare correttamente i pacchi per evitare che vengano sequestrati dai funzionari doganali negli Stati Uniti o in Europa. Molti consigliano per esempio di specificare a Pandabuy di non spedire le scatole di scarpe in modo da ridurre il peso degli ordini e tagliare i costi di spedizione. Oppure informano i follower sulle festività in arrivo in Cina che potrebbero causare ritardi imprevisti.

Yaya, il rappresentante del servizio clienti di Pandabuy, ha dichiarato a Wired US che la società funge solo da intermediario e non è responsabile di quello che gli utenti scelgono di acquistare dai mercati cinesi: “Il processo è piuttosto semplice. Ordiniamo al venditore ciò che il cliente richiede“.

Fake di alta moda

Ma gli utenti che non vogliono passare per un intermediario come Pandabuy possono anche rivolgersi direttamente a DHgate, uno dei più affermati fornitori di prodotti contraffatti dalla Cina. A differenza di Taobao, si rivolge a clienti internazionali e può inviare gli ordini direttamente a casa.

Da quanto DHgate ha lanciato un programma interno di affiliazione nel 2020, sempre più influencer su TikTok e Facebook hanno iniziato a consigliare prodotti del sito, tra cui sneakers Golden Goose false e imitazioni di gioielli Van Cleef & Arpels. Per evitare che i loro video e post vengano rimossi dalle piattaforme, spesso si riferiscono a DHgate con il nomignolo de “la piccola app gialla”, un chiaro riferimento al logo dell’azienda. Nemmeno DHgate ha risposto alle richieste di commento di Wired US.



[Fonte Wired.it]

Peaky Blinders, dal creatore Steven Knight arriva una nuova serie

Peaky Blinders, dal creatore Steven Knight arriva una nuova serie



Da Wired.it :

Peaky Blinders dal creatore  Steven Knight arriva una nuova serie

Secondo Knight, il nome dello show è stato ispirato dal testo della celebre canzone Ghost Town dei The Specials, hit sulle rivolte esplose nel Regno Unito negli anni Ottanta. This Town è anche parzialmente basato sull’adolescenza di Knight. Il cast dello show comprende, tra gli altri, Michelle Dockery (Downton Abbey), Nicholas Pinnock (Top Boy), David Dawson (My Policeman), Ben Rose, Eve Austin (You), Geraldine James (Downton Abbey), Levi Brown (Payback) e Freya Parks (The School of Good and Evil, Here We Go). Nel trailer si vede il personaggio di Brown che incontra subito Jeannie Keefe, interpretata da Austin. I due condividono l’amore per la musica e decidono di formare una band, che potrebbe essere la svolta che Dante stava cercando. Il trailer ci conduce attraverso il viaggio di Jeannie e Levi che reclutano un membro dopo l’altro per la loro band. Iniziano con Bardon Quinn, cugino di Dante, interpretato da Rose.

Tuttavia, le cose prendono una brutta piega quando la realtà del mondo in cui vivono inizia a colpire i ragazzi. Poco dopo l’ingresso nella band, il padre di Bardon sembra costringerlo a unirsi all’Esercito Repubblicano Irlandese, mentre il fratello di Dante, Gregory (Jordan Bolger), deve lavorare per l’esercito per spiare i suoi stessi amici e familiari. Dante stesso, invece, si ritrova a cedere al mondo del sesso e della droga. Oltre a quella di Knight, This Town vede la regia di Paul Whittington (The Crown). La serie sarà inoltre musicata dalla musicista Kae Tempest, mentre gli artisti contemporanei Celeste, Gregory Porter, Olivia Dean, Ray Laurel, Sekou e Self Esteem si alternano con una canzone ciascuno ai titoli di coda dei sei episodi.



[Fonte Wired.it]

Apple AirTag nel mirino di una class action per l’uso ai fini di stalking

Apple AirTag nel mirino di una class action per l’uso ai fini di stalking



Da Wired.it :

L’AirTag è forse uno dei dispositivi più utili che siano stati lanciati recentemente sul mercato, ma è innegabile che abbia causato non pochi problemi ad Apple. Proprio in questi giorni, infatti, un giudice della California ha validato un’azione collettiva di denuncia del tracker della compagnia, sempre più utilizzato da stalker e molestatori per controllare e seguire le proprie vittime. Nella causa, depositata per la prima volta a dicembre 2022, i querelanti accusano Apple di aver “immesso in fretta e furia gli AirTag sul mercato, con garanzie insufficienti a proibirne l’uso a scopo di stalking“.

Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Vince Chhabria ha rifiutato la richiesta di Apple di respingere la class action, stabilendo che tra le varie richieste di risarcimento dei querelanti, almeno tre sono ammissibili “per negligenza e responsabilità del prodotto”. Stando a quanto riportato dalla denuncia, infatti, la compagnia di Cupertino sarebbe stata a conoscenza dei rischi per la sicurezza degli AirTag, ma li avrebbe ignorati, preferendo lanciare sul mercato un prodotto funzionale ma non del tutto sicuro. Un atteggiamento punibile in California, dove una legge ritiene che la responsabilità dell’uso scorretto dei dispositivi di tracciamento sia da attribuire alle aziende che li producono e distribuiscono.

Eppure, non è detto che appellarsi alla legislazione californiana possa bastare per ritenere Apple responsabile dell’uso degli AirTag in episodi di stalking e molestie. Saranno quindi necessarie altre indagini per accertare che le falle di sicurezza dei tracker siano responsabili dei danni, fisici e mentali, denunciati dalle vittime. La compagnia ha dichiarato che la class action è “un tentativo fuori luogo di ritenere Apple legalmente responsabile dell’abuso intenzionale da parte di terzi del suo prodotto AirTag per tracciare i querelanti o i loro familiari senza il loro consenso”.

D’altronde, è innegabile che la Mela abbia lavorato per rendere sempre più sicuri i suoi dispositivi di tracciamento. Meno di un anno dopo il rilascio degli AirTag ad aprile 2021, infatti, la compagnia ha aggiunto una serie di funzioni anti-stalking per garantire la sicurezza degli utenti – tra cui l’emissione di un suono che segnala al proprietario quando il tracker è troppo distante -. Eppure, questo non sembrerebbe essere bastato per scoraggiare molestatori e stalker.



[Fonte Wired.it]

Ileostomia, cos’è e come funziona

Ileostomia, cos’è e come funziona



Da Wired.it :

Tra misteri e teorie del complotto, alcune indiscrezioni di questi ultimi giorni raccontano che la principessa del Galles Kate Middelton sarebbe in convalescenza dopo un intervento di ileostomia. Ma di cosa si tratta esattamente e quando è necessaria?

In cosa consiste l’ileostomia

L’ileostomia è un intervento chirurgico che consiste nella deviazione all’esterno di un tratto dell’intestino tenue (ileo) con la creazione di un’apertura artificiale sulla parete addominale (stomia) per eliminare le feci, che può essere definitiva o temporanea. Questo intervento, come precisano dall’Istituto europeo di oncologia (Ieo), provoca l’impossibilità del controllo volontario delle evacuazioni, rendendo necessario l’impiego di dispositivi di raccolta (il sacchetto) del materiale intestinale.

Quando si esegue

L’ileostomia si esegue in diversi casi tra cui malattie infiammatorie o tumorali dell’apparato intestinale. In particolare, può trovare indicazione per il cancro al colon-retto, effettuandola in associazione all’intervento chirurgico di resezione colica o del retto; l’occlusione intestinale e le lesioni intestinali; il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.“In molti casi rappresenta l’unica soluzione per poter curare la malattia, per questo motivo avere un’ileostomia non deve essere considerato “un problema” ma “la risoluzione di un problema”, anche se può causare qualche difficoltà”, ricordano dall’Associazione Tecnico Scientifica di Stomaterapia e Riabilitazione del Pavimento Pelvico (Aioss) in un vademecum destinato a tutti i pazienti che subiscono questo intervento chirurgico.

Dopo l’ileostomia

Una volta eseguito l’intervento chirurgico, sulla stomia viene applicato un dispositivo di raccolta con una sacca trasparente, che permette il monitoraggio e la valutazione dell’ileostomia senza doverla rimuovere (generalmente, 2-3 giorni dopo dall’operazione, questo dispositivo viene sostituito). “Nei primi giorni dopo l’intervento chirurgico l’ileostomia può apparire lievemente edematosa, di colorito rosso vivo e di forma irregolare”, spiegano dall’Aioss. “Con il passare dei giorni le sue dimensioni si riducono e si saranno risolti anche i segni di infiammazione della mucosa stomale”. Anche la ripresa della funzione intestinale avviene nel giro di 2-3 giorni dall’intervento. “Nei primi giorni può comunque succedere che dalla stomia fuoriescano modiche quantità di sangue o materiale fecale vecchio”, spiegano gli esperti. Si consiglia, inoltre, un assoluto riposo per circa 3 mesi dopo l’operazione.

I sacchetti

In linea generale, i dispositivi di raccolta consistono in una sacca che ha un parte adesiva (placca) e che aderisce alla pelle circostante la stomia. La placca ha un foro centrale che può essere di varie dimensioni. “Solitamente quello da utilizzare per l’ileostomia è dotato di sacca a fondo aperto in quanto le feci, in particolare nei primi mesi dopo l’intervento chirurgico, sono abbondanti e la loro consistenza è semiliquida”, precisano dall’Aioss. “Questo tipo di sacca permette lo svuotamento delle feci in essa contenute senza ricorrere al cambio troppo frequente del dispositivo applicato”.

La ripresa

Dopo il periodo di convalescenza, si possono riprendere le normali attività della vita quotidiana. Per quanto riguarda l’abbigliamento, per esempio, non ci sono limitazioni particolari. “Grazie a dispositivi di raccolta con dimensioni ridotte e dal profilo piatto, può indossare qualsiasi tipo di abito, anche il costume da bagno”, spiegano gli esperti. “È consigliato evitare l’uso della cintura se l’abito indossato prevede che sia collocata in coincidenza della zona in cui vi è la stomia: lo strofinamento e la costrizione possono causare traumi e sanguinamento dello stoma”. Si può fare tranquillamente anche un bagno caldo o una doccia, perché i dispositivi di raccolta sono progettati per essere impermeabili. Il paziente “può fare tranquillamente la doccia o il bagno senza rimuovere il dispositivo che indossa e sostituirlo dopo essersi lavato/a e asciugato/a”.



[Fonte Wired.it]

Bonus psicologo, come fare richiesta

Bonus psicologo, come fare richiesta



Da Wired.it :

Da oggi, lunedì 18 marzo, è possibile richiedere all’Inps il bonus psicologo relativo al 2023. Questo sostegno, che può raggiungere fino a 1.500 euro a persona, è destinato a coprire le spese sostenute per le sessioni di psicoterapia che sono sate svolte l’anno scorso. Il bonus viene erogato una sola volta all’anno ai soggetti che al momento della presentazione della domanda presentano due requisiti: la residenza in Italia e un valore dell’Isee, in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 50mila euro. Il termine indicato dall’Inps per l’invio delle domande è il 31 maggio. “Per le domande relative al 2024 e agli anni successivi – fa sapere l’Inpsla finestra temporale per la presentazione delle domande sarà comunicata annualmente con apposito messaggio”.

Le cose da sapere:

  1. Quanto si può richiedere?
  2. Come fare domanda
  3. Le graduatorie
  4. La misura

Quanto si può richiedere?

L’importo riconosciuto varia a seconda dell’Isee, che è un indicatore del reddito familiare. Con un valore Isee inferiore a 15mila euro, l’importo del sussidio può raggiungere un massimo di 1.500 euro per ogni beneficiario. Con un valore Isee compreso tra i 15mila e i 30mila euro, invece, l’importo massimo erogabile è pari a 1.000 euro per ogni beneficiario. Infine, per coloro con un Isee superiore a 30.000 euro ma inferiore a 50.000 euro, il beneficio massimo è di 500 euro. Per ogni categoria Isee è stato fissato il limite massimo di finanziamento per ogni seduta pari a 50 euro.

Come fare domanda

La richiesta per accedere al beneficio può essere presentata a partire dal 18 marzo 2024 fino al 31 maggio 2024, esclusivamente in via telematica, accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” attraverso una di queste due modalità: con il portale web, utilizzando l’apposito servizio online raggiungibile sul sito dell’Istituto (www.inps.it) e accessibile direttamente dal cittadino tramite Spid di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica (Cie) 3.0 o Carta Nazionale dei servizi (Cns). Oppure attraverso il Contact center integrato, chiamando cioè il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Le graduatorie

Al termine del periodo per la presentazione delle domande, saranno formate le graduatorie per l’assegnazione del sostegno, distinte per Regione e Provincia autonoma di residenza, tenendo conto del valore Isee più basso. A parità di valore Isee verrà tenuto conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. L’Inps comunicherà sul sito la definizione delle graduatorie che sarà notificata anche ai diretti interessati tramite sms o email. Nel caso la domanda di finanziamento venga accolta, nel relativo provvedimento sarà indicato l’importo del beneficio e il codice univoco associato, che dovrà essere comunicato per ogni sessione di psicoterapia al proprio professionista.

La misura

Il bonus psicologo è stato introdotto con il Decreto Milleproroghe 2022 (legge 15/22), che ha istituito per la prima volta un contributo per sostenere i costi delle sessioni di psicoterapia. Questo provvedimento mirava a fornire assistenza psicologica in particolare ai cittadini che hanno subito un peggioramento delle condizioni mentali durante la pandemia di Covid e la conseguente crisi economica, ad esempio per la cura di casi di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica. In seguito, la legge di bilancio 2023 (legge 197/2022) ha reso il bonus psicologo una misura strutturale, aumentando l’importo massimo a 1500 euro per persona, con un limite di spesa di 5milioni di euro per il 2023 e di 8 milioni di euro all’anno a partire dal 2024. Infine, la legge 191/2023, relativa alla conversione del decreto Anticipi, ha aggiunto ulteriori 5 milioni di euro al budget del 2023, portando il totale a 10 milioni di euro per quell’anno.



[Fonte Wired.it]