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Venere influencer, la campagna Open to meraviglia diventa un caso in Parlamento
| Wired Italia

Venere influencer, la campagna Open to meraviglia diventa un caso in Parlamento | Wired Italia



Da Wired.it :

La campagna promozionale Open to meraviglia con la Venere influencer, voluta dalla ministra del Turismo Daniela Santanché e costata 9 milioni di euro, non è piaciuta nemmeno ai suoi colleghi della maggioranza. E ora, il caso è finito in Parlamento grazie a un’interrogazione del senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettini, che ha accusato l’iniziativa di aver arrecato un gravissimo danno di immagine al paese, per i numerosi errori presenti nel sito.

Nel testo dell’interrogazione, il senatore azzurro ha infatti denunciato ulteriori “grossolani errori” legati alla campagna con la Venere influencer e al sito dell’Ente nazionale turismo italiano (Enit), che vanno ad aggiungersi a quelli già segnalati da Wired e da altri commentatori, come la registrazione di parte del video promozionale in Slovenia o le traduzioni errate dei nomi di alcune città italiane, con Fermo che diventa Stillstand (arresto), Camerino che diventa Garderobe (armadio) o Brindisi che diventa Toast (brindisi).

Tra questi ne riporta alcuni “clamorosi riguardo la città di Vicenza e la regione Veneto”, di cui è originario, come l’affermazione secondo cui il teatro Olimpico di Vicenza si affaccerebbe su piazza dei Signori, quando invece si affaccia su piazza Matteotti. E riguardo allo stesso teatro, si afferma anche che il Palladio “riuscì a completarlo prima della sua morte”, ma “la storia insegna che non fu così e nel testo è evidentemente saltato un non”.

Inoltre, il sito sostiene che il Palladio sarebbe intervenuto sul preesistente palazzo della Regione, durante la costruzione della basilica che porta il suo nome, ma il senatore fa notare come all’epoca non esistevano le regioni ed in realtà si trattava del palazzo della Ragione, perché al suo interno vi veniva esercitata la “ratio”, in quanto si prendevano le decisioni, soprattutto giudiziarie”.

E ancora, “l’immagine della loggia Valmarana, sita a Vicenza, nel giardino Salvi (ribattezzato per l’occasione “giardini Salvi”) viene confusa ed associata alle ville del basso vicentino”. Tra i luoghi vicentini di interesse “spunta Castelfranco Veneto, che si trova in provincia di Treviso. E infine, il celebre lago Misurina di Belluno è stato ribattezzato lago di Misurata, nome di una città e dell’omonimo distretto della Tripolitania, in Libia.

Insomma, più che una campagna promozionale, Open to meraviglia sembra essere una lunga sequela di errori costata 9 milioni di euro di soldi pubblici, che ha portato giustamente Zanettini a chiedere al governo Meloni quali iniziative intenda assumere la ministra Santanché per rimediare a questo gravissimo danno di immagine e se gli errori segnalati, nel frattempo, siano stati almeno corretti”.



[Fonte Wired.it]

Le prime anticipazioni su Samsung Galaxy S24
| Wired Italia

Le prime anticipazioni su Samsung Galaxy S24 | Wired Italia



Da Wired.it :

Mancano verosimilmente ancora circa sei o sette mesi, ma sale l’aspettativa su Samsung Galaxy S24 ovvero sulla famiglia di top di gamma che dovrebbe vedere la luce a inizio 2024 con la solita linea che considera il modello standard, quello Plus e quello Ultra che varrà poi come vera ammiraglia del gruppo coreano. Che cosa aspettarsi dai futuri smartphone non pieghevoli?

Negli ultimi anni le fotocamere sono diventate spesso il motivo principale per acquistare o meno uno smartphone e Samsung ne è conscia visto che ha da sempre prestato massima attenzione alla qualità delle immagini e dei video. Il compartimento fotografico di Samsung Galaxy S24 dovrebbe contare su più sensori prodotti in casa: sono stati infatti trovati indizi nei registri dei marchi per il mercato britannico e sudcoreano, con riferimenti a Isocell Zoom e Isocell Zoom Pro, che dovrebbero riferirsi ai sensori appunto zoom a bordo di S24, già al centro di rumors che ipotizzavano un’apertura variabile tra f/2.5 e f/1.9 sulla versione Ultra. Andrebbero ad accompagnare il sensore principale, seguendo il sentiero tracciato dal prestante Isocell HP2 da 200 megapixel a bordo di S23 Ultra.

Anche il processore a bordo sarebbe made in Samsung, visto che si parla dell’Exynos 2400 con la reintroduzione dei chip di casa sui top di gamma come già avvenuto in passato in pianta stabile. Possibile che l’Exynos riguardi il modello standard, mentre il Plus e l’Ultra possano accogliere il più rinomato futuro chip Qualcomm, Snapragon 8 gen 3. Infine, la batteria che sembra si ispirerà a quella delle auto elettriche con un’ottimizzazione delle dimensioni e ingombri per aumentare fino del 10% la capacità di accumulazione di energia rispetto all’attuale generazione. Insomma, una vita più duratura senza intaccare peso, spessore e soprattutto senza togliere spazio ad altri componenti.



[Fonte Wired.it]

ChatGPT sta per tornare disponibile in Italia
| Wired Italia

ChatGPT sta per tornare disponibile in Italia | Wired Italia



Da Wired.it :

Sono ore di disgelo a Roma tra il Garante della privacy italiano e OpenAi su ChatGPT. Ore che precedono quello che ormai viene dato come un ritorno online del chatbot anche in Italia entro il 30 aprile, data ultima entro cui la startup che ha sviluppato ChatGPT deve rispondere alle richieste dell’Autorità garante della privacy italiano per poter schivare una multa fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo e ottemperare al provvedimento per violazione dei dati personali di fine marzo.

Già nelle scorse ore le mosse di OpenAi con la realizzazione di nuove funzioni per la privacy di ChatGTP sono apparse come un primo passo verso le richieste del Garante. Ma tra gli uffici di piazzale Venezia e i legali che la startup ha arruolato in Italia le negoziazioni per comporre la diatriba scaturita dalla denuncia di violazione del Gdpr da parte del chatbot sono ormai a uno stadio avanzato e pronte per chiudere i punti dirimenti delle contestazioni di fine marzo, che hanno provocato, come risposta dell’azienda, il blocco di ChatGPT per gli utenti che si collegano dall’Italia. Di fatto, entro poche ore ChatGPT potrà tornare disponibile senza bisogno di fare ricorso a una virtual private network per instradare il traffico fuori dall’Italia e aggirare il blocco. Così come essere scongelati gli abbonamenti messi in pausa sempre a fine marzo.

La situazione:

  1. Le contestazioni del Garante
  2. Le mosse di OpenAi
  3. Manca ancora la parola fine

Le contestazioni del Garante

A fine marzo alla startup di ChatGPT il Garante della privacy ha contestato di non aver mai fornito una informativa sul trattamento dei dati degli utenti e degli interessati. Inoltre, per l’autorità mancava “una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma”. E siccome ChatGPT spesso restituisce risposte con errori, secondo il garante si configura anche “un trattamento di dati personali inesatto”. Poi c’è la questione minorenni. Sebbene ChatGPT si rivolga a chi ha più di 13 anni, non esiste un filtro per controllare l’età di chi lo usa. E quindi, hanno concluso da piazzale Venezia, questo espone “i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”. Una mossa simile a quanto fatto con TikTok.

A metà aprile il Garante ha indicato una serie di attività per comporre la questione. Primo: fornire e collocare in bella vista (specie prima di abbonarsi) una informativa trasparente sul proprio sito, spiegando in modo chiaro come sono usati i dati. Proprio questo, a quanto apprende Wired dai legali che assistono la società, è uno dei punti in discussione in queste ore. Secondo: per ottenere questi dati, OpenAi deve avere il consenso degli utenti. E non basarsi su un contratto. Terzo: predisporre un modo semplice sia per gli utenti sia per i non iscritti per scoprire se i propri dati sono stati usati per addestrare ChatGPT e per chiederne la cancellazione o la rettifica. Quarto: entro il 31 maggio OpenAi deve presentare un piano per realizzare un sistema di verifica dell’età per lasciare fuori i minori di 13 anni che non hanno il consenso dei genitori. Il sistema dovrà essere poi implementato entro il 30 settembre 2023. Quinto: realizzare una campagna di comunicazione su radio, tv, media e internet per informare le persone su come algoritmi come ChatGPT usano i dati personali, da lanciare entro il 15 maggio.

Le mosse di OpenAi

Nei giorni scorsi OpenAi ha già adottato alcuni provvedimenti per rispondere alle richieste di una maggiore protezione dei dati. Ha creato una sorta di versione in “incognito” per gli utenti, che consente di disabilitare di default la cronologia delle conversazioni, escludendole dai dati utilizzati per allenare l’algoritmo.



[Fonte Wired.it]

Eni acquisisce il 100% di Novamont
| Wired Italia

Eni acquisisce il 100% di Novamont | Wired Italia



Da Wired.it :

Eni si prende il 100% di Novamont, società leader a livello internazionale nel campo della chimica da fonti rinnovabili. Attraverso la propria controllata Versalis, che già possedeva il 36% dell’azienda fondata a Novara nel 1990, il colosso italiano dell’energia ha infatti rilevato il restante 64% del pacchetto azionario detenuto da Mater-Bi, società controllata da Investitori Associati II e NB Renaissance.

L’annuncio dell’accordo è arrivato tramite una nota ufficiale di Eni, in cui è specificato che “l’efficacia dell’operazione e i relativi tempi per la finalizzazione sono subordinati all’approvazione delle autorità competenti”.

Versalis è la prima azienda chimica del paese, oltre a essere leader globale nel settore. Negli ultimi anni ha fondato la propria politica aziendale sulla specializzazione del portafoglio, anche attraverso la chimica da fonti rinnovabili. In questo senso, l’acquisizione di Novamont conferma la strategia della controllata di Eni. Seguendo “un nuovo modello di sviluppo sostenibile”, si legge sul suo sito ufficiale, l’azienda acquisita promuove infatti “la transizione da un’economia di prodotto a un’economia di sistema, puntando sulla valorizzazione dei territori e su prodotti capaci di ridisegnare interi settori applicativi e riducendo i costi delle esternalità sull’ambiente e sulla società”.

In particolare Novamont, benefit company certificata B Corp, è protagonista nel settore della biochimica circolare e nel mercato per lo sviluppo e la produzione di bioplastiche e biochemicals biodegradabili e compostabili. Anche per questo, rappresenta per Eni un’importante opportunità per accelerare la propria strategia aziendale, integrare una piattaforma tecnologica unica e complementare e decarbonizzare il proprio portafoglio prodotti.

Allo stesso tempo, il passaggio al 100% nelle mani di Versalis permetterà invece a Novamont di rafforzare la propria piattaformaaccelerando – si legge nella nota – lo sviluppo di filiere multiprodotto ad alto valore aggiunto e i progetti di territorio per disaccoppiare l’utilizzo delle risorse naturali dalla crescita economica nella logica di fare di più con meno”.



[Fonte Wired.it]

Le migliori borracce termiche per tenere al fresco o al caldo le tue bevande preferite
| Wired Italia

Le migliori borracce termiche per tenere al fresco o al caldo le tue bevande preferite | Wired Italia



Da Wired.it :

Le borracce termiche sono indispensabili compagne non solo per chi si avventura in lunghe e faticose passeggiate, ma anche per chi vuole semplicemente avere sempre qualcosa da bere senza correre il rischio di trovarsi una bevanda troppo calda d’estate e troppo fredda d’inverno. A questo si aggiunge anche un fattore ambientale, dato che le borracce limitano l’uso di bottiglie di plastica. In questa gallery, abbiamo selezionato per voi una decina di modelli, con differenti dimensioni e caratteristiche.

Borracce termiche: come scegliere?

Per trovare la borraccia termica adatta alle proprie esigenze, bisogna partire da una semplice valutazione di alcune caratteristiche che possono variare in maniera più o meno sensibile da modello a modello. Quali? Eccole elencate per voi:

  • Capacità: la quantità di liquido che può contenere al massimo una borraccia. La maggior parte dei modelli spazia tra il mezzo litro e il litro, ma ne esistono anche di più piccoli e di più grandi.
  • Materiali: la salute prima di tutto. Per questo motivo, è fondamentale controllare che nella borraccia non vengano utilizzati materiali che contengano Bisfenolo A (conosciuto anche come bfa) e ftalati. Inoltre, soprattutto per chi prevede un utilizzo a contatto con la natura, può essere utile verificare la resistenza agli urti e alle cadute, per non rischiare di trovarsi tra le mani un oggetto ammaccato o, ancora peggio, che faccia acqua da tutte le parti.
  • Isolamento termico: il compito di una borraccia termina è quello di mantenere la temperatura di una bevanda, sia essa calda oppure fredda. Quasi tutti i modelli vantano caratteristiche simili (dodici ore per liquidi caldi, ventiquattro per quelli freddi), ma è sempre bene controllare per quanto tempo viene garantito il mantenimento della temperatura.
  • Funzioni smart: alcune borracce sono dotati di funzioni smart, con la possibilità di controllare la temperatura del liquido, o la presenza di sensori che segnalano quando bere per mantenere una corretta idratazione. Altre, invece dispongono di lampade interne a raggi ultravioletti per garantire il massimo livello di igiene.

Borracce termiche: le nostre scelte

Nella nostra carrellata di borracce termiche abbiamo cercato di spaziare tra i modelli più semplici e quelli dotati di funzioni smart. Inoltre, abbiamo selezionato delle borracce disponibili in varianti di colore e, soprattutto, di capacità, in modo da poter garantire una scelta adeguata a tutte le esigenze. Per chi vuole concentrarsi esclusivamente sui modelli con funzioni più avanzate li abbiamo radunati in una selezione apposita, mentre per esplorare il mondo dell’outdoor in senso più ampio abbiamo raccolto le migliori biciclette elettriche per lo sterrato, gli zaini da viaggio e le scarpe da trekking più adatte per viaggi e avventure.

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[Fonte Wired.it]

chi vuole una bio-stampante 3D ora può costruirla usando i mattoncini
| Wired Italia

chi vuole una bio-stampante 3D ora può costruirla usando i mattoncini | Wired Italia



Da Wired.it :

Astronavi, castelli, scheletri di dinosauri, piante, ma anche mobili e microscopi funzionanti. C’è davvero ancora chi crede che i Lego siano solo dei giocattoli? Se sì, a questo punto dovrebbe proprio ricredersi. Un team dell’Università di Cardiff (Uk), infatti, ha utilizzato i mattoncini per costruire una bio-stampante 3D (cioè uno strumento che stampa campioni di tessuto umano tridimensionali) e ha messo a disposizione di chiunque il progetto per replicarla. Bastano 500 sterline, circa 567 euro.

Bio-stampa 3D

La bio-stampa 3D è un sistema nuovo che ha le potenzialità per farci entrare in una nuova fase della ricerca biomedica che potrebbe avere importanti applicazioni cliniche. La possibilità di stampare campioni biologici tridimensionali di tessuti umani, a partire da “inchiostri” contenenti cellule vive, renderebbe il lavoro di tanti laboratori di ricerca in tutto il mondo più facile e veloce, risolvendo uno dei grossi limiti di questo tipo di indagini: la reperibilità dei campioni biologici umani.

Malgrado il vantaggio che la bio-stampa 3D potrebbe dare, sono davvero pochi i laboratori che l’hanno implementata: i costi sono proibitivi.

Per questo il team britannico ha cercato una soluzione più economica, alla portata di tutti. Se non si può risparmiare più di tanto sui bio-inchiostri, sulla bio-stampante invece c’era margine di lavoro. Bisognava solo trovare un materiale economico, versatile, ma allo stesso tempo realizzato con precisione, affidabilità e su larga scala. I Lego sono sembrati perfetti allo scopo.

La bio-stampante 3D in Lego

Ingegneri e biologi insieme hanno optato per l’utilizzo di classici mattoncini Lego, di componenti Lego Mindstorms e di una pompa da laboratorio, e con una cifra attorno alle 500 sterline (circa 567 euro) hanno realizzato una bio-stampante 3D funzionante – uno strumento che di norma può arrivare a costarne svariate migliaia.

Come spiegano i ricercatori, un ugello rilascia il bio-inchiostro sul piattino da laboratorio (piastra Petri) e un minicomputer programmabile Lego Mindstorms permette di spostare il supporto in diverse direzioni per ottenere la struttura tridimensionale desiderata.

Al momento la bio-stampante costruita a Cardiff realizza solo campioni di tessuto cutaneo umano, ma i ricercatori sostengono che cambiando ugello e “cartuccia” sia possibile ottenere anche altri tipi di tessuti sani anche aggiungere cellule malate in modelli di tessuto sani per vedere come si svilupperà la malattia nella complessa architettura biologica.

Proprio per favorire la diffusione della tecnica di bio-stampa e contribuire tutti insieme allo sviluppo di questo settore della ricerca, le istruzioni per costruire da zero e in qualsiasi laboratorio del mondo una bio-stampante 3D Lego sono state rese disponibili in formato open sulla rivista Advanced Materials Technology.



[Fonte Wired.it]